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I giovani di Idee in Comune sono poco ascolati

Troppo spesso si sente parlare della “generazione X” che vede nei nostri giovani la peggior espressione possibile di valori, credenze e in generale modi per affrontare la vita e il mondo in tutte le sue sfaccettature. Ideali, pochi; voglia di cambiare, lasciata ad altri; totale indifferenza alle problematiche che affliggono la collettività giorno dopo giorno; questo è il giovane standard del 2010. Eppure, capitando nei pressi dell’Oratorio San Massimo lo scorso mercoledì 24 Marzo, si assisteva ad una magnifica iniziativa portata avanti dai giovani di Idee in Comune, con il torneo di calcio dedicato a Don Peppe Diana che vedeva il suo epilogo con le finali per primo, secondo, terzo e quarto posto. Prima di raccontare la serata di mercoledì, bisogna però fare un passo indietro: il torneo di calcio, messo in piedi da Idee in Comune con l’aiuto dell’Associazione ACRSD San Massimo, ha visto impegnate da novembre ben dodici squadre che in questi mesi si sono date battaglia sul campo rispondendo benissimo alle prerogative della manifestazione sportiva.  Uno degli obiettivi che più a cuore sta a questi ragazzi è notoriamente quello di sensibilizzare i cittadini al tema della legalità, un bisogno avvertito da tempo e che ha visto proprio negli ultimi tempi una drammatica conferma dell’ingente problema; anche in sede politica Idee in Comune ha cercato di far valere le proprie ragioni, ma la messa in guardia evidentemente non è stata raccolta a tempo debito dalle autorità, le quali negli ultimi mesi hanno assistito inermi agli omicidi in successione e in tipico stile mafioso di alcuni esponenti della malavita locale: la mafia non è poi così lontana da Latina. Esigenza di far rispettare le leggi, uguali per tutti e dunque per tutti una solida base per costruire la società; almeno così dovrebbe essere. Il torneo, appunto, nasceva per dare forza ad una proposta fatta da Idee in Comune in Consiglio Comunale dei Giovani che prevedeva l’intitolazione di una via del capoluogo pontino a Paolo Borsellino, Peppino Impastato e Don Peppe Diana, tre figure fondamentali nella lotta alle mafie che hanno pagato con la vita il desiderio di vedere un mondo migliore. Eppure dall’Amministrazione Comunale tutto tace e questi ragazzi sono ancora in attesa di una risposta in merito. Note stonate queste che non hanno però intaccato lo spirito gioioso della vera e propria festa sociale andata in scena all’Oratorio: panini e bibite gratis atti a rifocillare spettatori e atleti, interventi di spessore di importanti istituzioni e un’affluenza di pubblico molto al di sopra delle aspettative hanno regalato ai ragazzi di Idee in Comune la vittoria più importante. Basti pensare che gli organizzatori sono dovuti accorrere in tutta fretta per far fronte alla mancanza di bevande e carne conseguita dalla presenza di più di 120 ragazzi, un risultato oltremodo soddisfacente. “Ci ha fatto molto piacere – affermano i ragazzi di Idee in Comune – che abbiano partecipato anche alcuni importanti rappresentanti delle istituzioni come Claudio Moscardelli, Maurizio Mansutti e Antonio Cozzolino. Evidentemente non siamo i soli ad avvertire tali problemi e i nostri sforzi stanno iniziando a dare qualche frutto”.

Marco Petrone per Idee in Comune

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