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Elezioni: Andrea Stabile fa sentire la sua voce

ARTICOLO PUBBLICATO SU

IL SETTIMANALE DI LATINA – 12/12/2009

“VISTO DA DESTRA“ di Andrea Stabile

“Ladri di verità ”

Il prossimo mese di marzo si tornerà alle urne per le elezioni regionali ed il Lazio è stata sempre una di quelle regioni dal risultato meno scontato. Ad oggi ancora non si conoscono i nomi dei candidati alla Presidenza delle due coalizioni (a proposito, che fine ha fatto il bipartitismo?) ma, intanto, si è cominciato a parlare dei possibili candidati nei vari partiti per la provincia di Latina, suscitando nell’opinione pubblica un’attenzione maggiore rispetto alle elezioni politiche. Infatti nelle elezioni regionali l’elettore può esprimere la propria preferenza, potendo scegliere all’interno di ogni partito tra cinque nomi e, quindi, determinare effettivamente l’elezione di questo o quel candidato. Si passa pertanto dai “nominati” al Parlamento nazionale agli “eletti” al Consiglio regionale. E’ bene quindi che gli elettori di qualsiasi partito scelgano con attenzione il nome da scrivere sulla scheda, con la speranza che penalizzino quelli che a me piace chiamare i “ladri di verità”. Questa impressione l’ho sentita usare negli anni settanta e mi ha subito colpito, tanto da rimanermi scolpita nella mente. E’ un’espressione, infatti, che, con estrema sintesi ma in maniera assolutamente efficace, descrive un modo di fare politica lontano da qualsiasi forma di etica, un modo di operare per cui i protagonisti della politica non sentono il dovere di indirizzare la loro condotta nell’interesse generale. A Latina ne abbiamo parecchi esempi,  purtroppo anche in posizioni tali da assumere decisioni importanti per la città; è quindi opportuno che il candidato da votare venga scelto con attenzione, considerando anche il relativo “sponsor”.

Ma chi sono precisamente i “ladri di verità”?

1.      Ladri di verità sono quelli che non si imbarazzano nel promettere una cosa, che sanno benissimo che non potrà essere realizzata, anzi più la cosa è irrealizzabile e più riescono ad essere convincenti.

2.      Ladri di verità sono quelli che non arrossiscono nel fare una determinata affermazione avendo piena consapevolezza che quello che dicono è falso, ma altrettanta piena consapevolezza che chi ascolta se ne può accorgere solo dopo.

3.      Ladri di verità sono quelli che dicono quello che è più conveniente per loro e non quello che pensano veramente.

4.      Ladri di verità sono quelli che ad un certo punto smettono proprio di avere una loro idea, ma hanno solo “percorsi e passaggi da fare”, come avviene nel gioco dell’oca o, come forse sarebbe meglio dire visto quello che di solito è sul piatto, nel gioco del monopoli.

5.      Ladri di verità sono quelli che fanno quello che è più conveniente per loro, disinteressandosi del bene comune.

6.      Ladri di verità sono quelli che cambiano idea, cosa legittima e delle volte anche dimostrazione di intelligenza, ma nel cambiare idea riescono sempre a trovarsi dalla parte di quelli che hanno il potere.

7.      Ladri di verità sono quelli che non si accontentano di non avere più una propria dignità, ma vogliono rubarti anche la tua.

8.      Ladri di verità sono quelli per cui i deboli non sono altro che un mercato di voti, da conquistare sfruttando soprattutto le loro difficoltà e le loro sofferenze.

9.      Ladri di verità sono quelli che frequentano i salotti dei potenti e dei ricchi e li assecondano sempre.

Ladri di verità sono anche quelli che non fanno tutte queste cose, ma stanno vicini a quelli che le fanno pur di godere di qualche beneficio personale e, magari, a tu per tu, ma soltanto a tu per tu, si sbilanciano a parlare male dei loro padroni

ESTRATTO DELL’ARTICOLO PUBBLICATO SU

IL SETTIMANALE DI LATINA – 20/3/2010

“VISTO DA DESTRA“ di Andrea Stabile

“Elezioni, ci tengo a dire che …”

Una delle cose che mi sta dando più fastidio, in questa campagna elettorale, è l’arrivo dei politici romani a Latina per sponsorizzare questo o quel candidato.Latina, infatti, è stata sempre penalizzata dalle scelte di Roma (poligono di tiro, centrale nucleare, autostrada, localizzazione del nuovo aeroporto, nessun assessore regionale da tempo immemorabile, il PdL di Roma che ci nega un rappresentante in Parlamento alle ultime elezioni politiche del 2008, ecc.). Tale situazione però, probabilmente non è dipesa tanto dai politici romani, quanto dai politici locali, che quasi tutti e quasi sempre hanno dato una pessima immagine di sé a Roma, preoccupandosi solo di avere il giusto protettore nella capitale, che potesse garantire loro la propria personale ascesa, senza dimostrare alcun concreto e fattivo impegno per il territorio di Latina.Nel panorama politico locale una eccezione è sicuramente rappresentata da Fabrizio Cirilli, che, anzi, rappresenta una doppia eccezione. La sua campagna elettorale è infatti impostata sulla sottolineatura che è candidato come indipendente nella lista dell’UDC e sull’affermazione che “i problemi del nostro territorio non sono legati ai partiti ma alle persone”, il tutto sintetizzato nello slogan “ Trova il coraggio di andare oltre … Scegli la persona”.E’ un approccio interessante, soprattutto in un momento in cui i partiti, in particolare i due più grandi, non appaiono molto credibili e non sembrano rappresentare idee e valori ben precisi e distinti. Cirilli, invece, nel momento in cui si propone in questo modo, è sicuramente credibile. La credibilità gli deriva dal suo continuo e fattivo  impegno per il territorio e dalle sue azioni concrete, che contano molto più di tante parole. In questo senso, un grande esempio è rappresentato dalla sua coraggiosa scelta di  candidarsi a Sindaco di Latina, con il suo movimento “L’altra faccia della politica”, contro l’insopportabile sistema di potere che governava e ancora governa questa città e contro la presa in giro delle promesse elettorali mai mantenute e dei tanti progetti annunciati e mai realizzati.C’è qualcuno che ora storce il naso per la candidatura, anche se come indipendente, nella lista dell’UDC. In merito, ci tengo personalmente a dire tre cose.La prima è che trovo ridicole queste critiche se provengono da chi, dichiarandosi di destra, si sente rappresentato da un partito come il PDL, che ogni sera parla nei vari telegiornali attraverso ex-socialisti come Cicchitto e Bonaiuti ed ex-radicali come Capezzone, che addirittura è il portavoce del partito.La seconda è che ritengo completamente fuori luogo tali critiche se provengono da chi ha accettato senza batter ciglio che Fini, accordatosi con Berlusconi, decidesse da solo, nel breve arco di un pomeriggio, di sciogliere un partito con oltre sessanta anni di storia, mentre l’altro leader della Casa della Libertà, Casini, dimostrando molta più dignità, difendeva il proprio partito dal tentativo di annessione ed affrontava il rischio di scomparire dalla scena politica.La terza, che forse è la più importante, riguarda il periodo in cui sono stato assessore al bilancio al Comune di Latina, condividendo questa esperienza con Fabrizio Cirilli, all’epoca assessore allo sport ed ai servizi sociali, per un lungo periodo (dicembre 1993 – aprile 2000). Un assessore al bilancio ricopre un ruolo ed una posizione che gli consente di godere di un punto di osservazione privilegiato per poter valutare il lavoro dei vari assessorati, attraverso il riscontro fra le risorse finanziare richieste in sede di bilancio di previsione ed il lavoro svolto durante l’anno con le risorse attribuite.Ebbene Cirilli è stato veramente eccezionale.In sede di bilancio di previsione non si limitava a chiedere in maniera generica una somma, ma specificava con meticolosità i vari tipi di interventi e di progetti da realizzare ed il costo di ognuno di essi, precisando anche le relative priorità, dando così tutte le necessarie indicazioni qualora fosse stato necessario operare dei tagli rispetto alle richieste. Inoltre, ho sempre potuto constatare come le somme richieste per ogni intervento o progetto in fase di previsione trovassero conforto in sede consuntiva, non creando mai il problema in corso di anno di dover trovare altre risorse finanziare per portare a termine l’attività iniziata.Insomma, l’attività politico-amministrativa di Fabrizio Cirili si è sempre contraddistinta per un modo di operare estremamente concreto, efficiente ed efficace, in cui alle parole seguono i fatti; cosa, mi sembra, di cui Latina ha fortemente bisogno.

Andrea Stabile

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