• Senza categoria

Lazio, Moscardelli (PD): ipotesi Bonino improponibile

“L’ipotesi di candidatura di Emma Bonino in rappresentanza anche del Partito Democratico è improponibile. Pur essendo persona di valore, la Bonino non può rappresentare una coalizione che rischia di vedere snaturata la sua connotazione politica fino al punto di non potersi più definire di centrosinistra ma di sinistra radicale. Inoltre, una scelta di questo tipo, incomprensibile al nostro elettorato, è incoerente con la linea politica di alleanza con l’Udc e non tiene in nessun conto la specificità del Lazio”. Lo afferma, in una nota, il vice capogruppo del Partito Democratico alla Regione Lazio Claudio Moscardelli. “Il Pd – aggiunge -, in nome della mera costruzione di un cartello elettorale, non può avallare una candidatura estranea a moltissimi dei suoi elettori, militanti e quadri dirigenti. Rappresentare il Pd e la coalizione – spiega Moscardelli – impone la necessità di individuare un candidato capace di raccogliere consensi che vanno oltre il tradizionale elettorato della sinistra, per poter sperare di vincere le elezioni regionali nel Lazio. Il centrosinistra può infatti ancora vincere a condizione che riesca ad esprimere un programma di governo ed una candidatura credibili”. Secondo Moscardelli “Nicola Zingaretti sarebbe una proposta autorevole e fortissima, e credo che tutto il partito debba mobilitarsi in suo favore lavorando per ampliare l’alleanza all’Udc. Attendere, o peggio subordinare le scelte nel Lazio a quelle pugliesi – continua -, è un errore gravissimo e immotivato. Nel Partito Democratico ci sono comunque altre personalità in grado di affrontare la battaglia elettorale con buone possibilità di vittoria e con una capacità di aggregazione e penetrazione nell’elettorato di gran lunga superiori a quelle di Emma Bonino. Silvia Costa, in questo direzione – conclude Moscardelli -, è una delle ipotesi più credibili per affrontare le prossime elezioni nel Lazio”.

Potrebbero interessarti anche...

Nessuna risposta

  1. renatosd ha detto:

    Premesso che la candidatura Bonino non mi entusiasma per nulla, mi sconcerta ancora una volta questo PD e le affermazioni dei suoi esponenti. In assenza di un qualsiasi straccio di proposta politica, di qualsivoglia strategia che- è ormai chiaro a tutti- si esplica in tattiche bizzare, disomogenee, sconclusionate e assolutamente tardive, in assenza di qualsiasi forma di coerenza in merito allo strumento delle primarie e dove ormai ognuno va a ruota libera. Sia chiaro non mi sconcerta affatto che Claudio Moscardelli proponga Silvia Costa, legittimo e forse anche meglio di tante proposte sconclusionate buttate al vento nei giorni scorsi, mi sconcerta che per farlo non si faccia scappare l'occasione per sparare indirettamente sulla sinistra definendola ancora "radicale" associata poi alla Bonino di note ed acclarate idee liberiste e iper-liberali.

    Bizzarro poi  che si parli di coerenza di linea politica (quale??) di alleanza con l’Udc di Pierfurby che -ricordo- ha già sottoscritto alleanze solide con il PDL in tante regioni tra cui anche il Lazio e in altre attende solo che si concluda il mercato delle vacche per stabilire dove collocarsi, ovvero sulle poltroncine dei probabili vincenti.

    Bene fa Umberto Guidoni a rimarcare che: "Quando non c’è un programma, un progetto di società su cui confrontarsi, quando la contrapposizione fra destra e sinistra è solo sulla scelta del candidato più fotogenico, quando le decisioni vengono prese al centro e calate dall’alto nelle realtà locali, la sinistra perde e perde al di là del candidato".

    In quest'ottica anche la candidatura di Bonino non serve a scongiurare la disfatta.

    Potrei poi dilungarmi sul giudizio poltico sulla Bonino, potrei riconoscerle molte battaglie di civiltà e di laicità, che sarrebe garanzia di trasparenza e serietà, ma ricordo che la Bonino è la stessa che  non troppi anni fa ha promosso un referendum per l'abolizione dell'art.18 dello statuto dei lavoratori, è la stessa che con i radicali ha sposato la linea degli assetti variabili e non ha disdegnato a sedersi con il Silvio proprio come Pierfurby; sulla pace poi ci sono divergenze sostanziali come quando malcelandosi dietro il volto di Ganhi hanno sposato l'ossimor delle guerre di pace, e poi ci sono i temi energetici e tanto altro ancora che mi dividono da una persona onesta, laica ma sostazialmente liberale e di destra. Detto questo se ci fossero le primarie non la voterei, ma se le vincesse la sosterrei e … in fondo in fondo … forse la preferirei anche a un Letta o a una Costa.

    renato malinconico

  2. Freddy ha detto:

    Certo che se a un comune mortale venisse voglia di avvicinarsi a sinistra, farebbe prima a farsela passare!!

    Non che dall'altra parte si sia in un ventre di vacca, però…

    A parte gli scherzi, vedo una situazione sempre più ingarbugliata, faccio davvero fatica a capire come l'uomo della strada possa stare dietro tutti questi passaggi.

    Io credo che il compito della politica e dei politici, dovrebbe essere anche quello di rendere la vita al comune cittadino un pò più semplice, risolvere a monte certe situazioni ed arrivare agli appuntamenti elettorali con le idee un pò meno confuse.

    Non so perchè ma comincio a pensare che, almeno in alcune regioni, se le cose continuano così, la partita potrebbe essere vinta a tavolino..indovinate da chi?

    freddy

     

  3. Freddy ha detto:

    Anche questo è vero!

    freddy

  4. giucap ha detto:

    Ormai non ci si meraviglia più di niente. Si danno per scontate situazioni che teoricamente non lo sarebbero affatto.

    Da un lato abbiamo il principale (numericamente) partito di opposizione che si affida ad una consultazione popolare per scegliere il proprio segretario, quindi il massimo organo associativo interno, dall'altro non riesce ad organizzare le primarie per consentire la più ampia partecipazione democratica nella scelta del candidato ad una carica elettiva, cioè un rappresentante di tutti i cittadini di quel determinato territorio.

    E allora via alla ridda di autocandidature, mandati esplorativi, accordi soprabanco e sottobanco, lotte intestine e colpi bassi. Ovvero il contratrio di ciò che verosimilmente gli elettori di tale area si attendono.

    Elettori peraltro "schizzinosi" assai, abituati a ragionare con la propria testa, ad essere molto critici principalmente con la propria parte polica, sempre meno disposti a turarsi il naso con la scusa che "di là è molto peggio".

    Tutto ciò fa passare in secondo piano, ed anzi a considerare come irrilevante, il fatto che "di là" il problema del dibattito democratico non si pone neppure: c'è un "padrone" proprietario di un partito virtuale, che decide  in splendida solitudine, venerato da un "pubblico" tanto plaudente quanto acriticamente schierato. Oggi se n'è uscito ancora una volta con l'idea delle due aliquote fiscali, e la riprova di quanto dicevo è che si spellano le mani coloro che più avranno da perdere da una tale eventuale riforma.

    La gran cassa mediatica di cui dispone è riuscita a far passare i concetti di amore e odio nel dibattito politico, riducendo ogni possibile (e necessaria) analisi ad una dimensione a-razionale. Ormai chi si schiera lo fa da tifoso o da fedele, assicurandosi di aver prima messo il cervello in frigo. E allora chi la spara più grossa ha più successo, non c'è più spazio per il ragionamento e l'analisi, non si possono immaginare soluzioni di medio-lungo periodo, il successo è da misurarsi qui ed ora, con la sconfitta dell'avversario/nemico.

    Né danno migliore prova le formazioni minori: c'è chi cerca di lucrare sciocche rendite di posizione, partecipando da ultras alla logica della contrapposizione esasperata, e chi fa della "purezza" e dell'analisi teorico-concettuale la sua bandiera, andandosi però a dividere ad ogni piè sospinto, generali senza truppe, ognuno portatore di verità incompatibili con quelle altrui, spaccatori di capelli in quattordici che si meravigliano di non avere il seguito che meriterebbero (si sa, il destino cinico e baro che affligge tutte le Cassandre!).

    Tralascio di analizzare i "doppiofornisti", ché si commentano da sé: godono oggi di una rendita di posizione che tentano di far fruttare al massimo, nella migliore tradizione italica.

    Personalmente preferirei un dibattito razionale su problemi e possibili soluzioni, su priorità nei bisogni ed allocazione delle risorse scarse, e solo alla fine sulla scelta delle persone adatte a portare avanti il programma così individuato, utilizzando una procedura il più possibile democratica (le primarie, ad esempio).

    Sono naturalmente disposto ad accontentarmi anche di meno, ché non pretendo di avere la verità in tasca. Alla fine, conoscendomi, so che difficlmente mi sottrarrò da una sgradita turata di naso, ma vorrei solo dire che ho quasi finito le mollette.

    Giulio

     

  5. massimo74 ha detto:

    "Oggi se n'è uscito ancora una volta con l'idea delle due aliquote fiscali"

    E pensare che Berlusconi vinse le elezioni del '92 cavalcando la "riduzione "fiscale" e in particolare le due aliquote al 22% e al 33%. Passarono vent'anni….e il Cavalieriere ce le ripropone oggi come se niente fosse (e infatti niente fu) e ce le riproporrà alle prossime elezioni…e per svariati motivi -tra cui la memoria sempre più a breve termine di noi cittadini italiani- riprenderà decine di milioni  di voti….Ma non c'era un accordo pubblico con gli italiani sottoscritto dal notaio Dott. Vespone? Ma noooo…ce stata la crisi…e poi l'11 settembre…e andiamo!!!

    Massimo

     

  6. giucap ha detto:

    Massimo, neanche l'avessi chiamato, vedi un po' cosa scrive oggi Sergio Rizzo sul Corriere della Sera: http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_11/rizzo_466424de-fe7d-11de-a5d5-00144f02aabe.shtml

    Personalmente ho una posizione sull'argomento che riconosco essere abbastanza impopolare, e che può sintetizzarsi con la battuta tanto contestata (purtroppo un po' da tutti) di Padoa Schioppa: "pagare le tasse è bello".

    Ma sarebbe un discorso abbastanza lungo e probabilmente noioso.

    Giulio

     

  7. massimo74 ha detto:

    "pagare le tasse è bello". 

    Si Giulio. Sono d'accordo con te, anche se sarei più propenso a sostituire o interpretare il "bello" con un altro vocabolo "giusto". Ed è sul modo interpretare questo giusto che le menti si sbizzarriscono.

    Mi spiego meglio: io considero due parti contrapposte: il contribuente medio e l'Agenzie delle Entrate (leggi Stato).

    Mentre il primo vorrebbe pagare sempre meno, ma spesso e volentieri evadere o figurare come evasore totale (quindi non figurare) il secondo per compensare si sforza in tutti i modi di incassare anche i soldi che non gli spettano (sperperando il più delle volte miliardi di euro (*) tra ricorsi improponibili sempre fino in CASSAZIONE (e non ce voglio stà) che mai un privato si sarebbe sognato di portare avanti, tanto paga sempre Pantalone, non di certo il "funzionario" o il "Responsabile" che vanno all'arrembaggio.

    Così, secondo il mio punto di vista, spesso L'Agenzie delle Entrate (chi ha avuto modo di approfondire l'argomento ne sa certamente qualcosa) è da considerarsi alla stessa stregua dell'evasore, cioè un malfattore.

    Quando lo Stato si mette dalla parte dei furbi (anche se per contrastare i furbi) fa un torto agli onesti e perde in partenza. E lo Stato italiano, lo sappiamo, è perdente in partenza per natura e/o vocazione.

     (*) Oltre alle spese proprie dell'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate, il costo del procedimento (Giudici, segreterie, ecc.) tutto a carico dello Stato.

    Massimo

     

  8. zampone ha detto:

    Non usciamo fuori tema con la storia delle tasse, ne parliamo a parte, se siete d'accordo.

    Sulla vicenda Bonino si dimostra, ancora una volta, da una parte il totale scollamento tra "organizzazione politica" e "cittadini" e, dall'altra, l'ennesima immagine della struttura elefantiaca di una sinistra ormai priva di senso.

    Ragazzi, qui tra quanto succede anche per "futili motivi" (penso alla fontana ed ai soldi buttati nel water), tra "scollamento" dai partiti (Polverini o Bonino che siano) e, con l'aggravante per la sinistra, che mentre quegli altri "agiscono" (per fatti loro, in autocelebrazione), la sinistra sta ancora ad organizzare una sorta di "mandato esplorativo"); beh, dicevo, l'unica soluzione è una lista civica a 5 stelle che dia un bel calcio nel fondo schiena a tutto questo schifoso andazzo, fermo restando che occorre che ogni singolo cittadino riprenda in mano le redini della propria vita perchè stanco, da quando si alza al mattino alla sera quando va a letto, di avere a che fare sempre con gli annosi, eterni e puntualissimi problemi; parlo di inquinamento, traffico, file, difficoltà con la P.A., anonimato etc etc etc.

    L'unione fa la forza.

    Se vi interessa la mia esperienza (simpatizzante per la lista civica 5 stelle di Modena), posso dirvi che è stata costituita a febbraio 2009 ed a giugno ha preso il 3,6%, con tanto di consigliere comunale.

    Questo, ovviamente, se siete d'accordo, per esempio, a non farvi riaprire la centrale nucleare, a non far installare un mortale termovalorizzatore (vi daranno l'acqua calda, ma in cambio avrete il doppio della mortalità per cancro nei successivi 10 anni), a farvi purificare il terreno e le falde acquifere (sapete cosa esce dai pozzi di borgo montello e, immagino, degli altri borghi???), ad avere una Pontina decente e non come una "statale" da Bangladesh e così via.

    E' la vostra pelle e delle persone di Latina che conosco, di cui si discute…

    Quindi, palla lunga e pedalare. Prendetelo come un buon consiglio !!!

    Tra soli 5 anni nessuno potrà dire: "Io non lo sapevo". Lo scopo, anche di questo splendido portale, è quello della comunicazione; quindi, chi comunica si salva, tutti gli altri "seguono a ruota". Io, da quella ruota, sto cercando, disperatamente, di scendere… Ma che fatica, raga', se parli di nanoparticelle da inceneritori (utlizzando pareri di scienziati di fama mondiale, vedi sul sito di grillo), la maggior parte della gente ti prende o per pazzo o per paranoico… E tutti danno per scontato che per inceneritore ed ogni quant'altro "comunque si farà". No, ragazzi, basta.

  9. Salvatore ha detto:

    zampone ha scritto:

    (…)

    L'unione fa la forza.

    (…)

    Caro Zampone,

    come non condividere quello che scrivi? Solo che l’impresa appare talmente immane da scoraggiare anche il più temerario dei cittadini.

    Quella di una lista civica è una strada che hanno percorso in tanti posti… ma non scordiamoci che noi siamo a Latina, dove la gente la puoi prendere a calci sui denti mattina e sera e continua a votare come ha sempre fatto. Quello che dici è giusto, è ora di dire basta, ma come fare? Noi con questo umile portale è da 4 anni che  maciniamo acqua. Eppure denunciamo cose che sono sotto gli occhi di tutti, proponiamo soluzioni di buon senso, diciamo cose ovvie, eppure, per usare le tue parole, ci prendono per pazzi o per paranoici.

     

    La cultura clientelare e subalterna è troppo radicata per poterla scardinare dall’oggi al domani; persino le vittime di questo sistema corrotto lo difendono a spada tratta perché sperano che prima o poi arriverà il loro turno e potranno cibarsi delle briciole che cascano dal tavolo dei potenti. La figura del politico che dispensa graziosamente favori è troppo radicata nell’immaginario collettivo per sperare che la mandria di pecoroni possa trasformarsi improvvisamente in cittadini capaci di pensare con la loro testa e di decidere sul bene pubblico. Da troppo tempo e per troppo tempo abbiamo abdicato alla nostra prerogativa di cittadini e ci siamo adagiati sul comodo status di sudditi questuanti.

     

    Però da qualche parte bisogna pur cominciare, su questo hai ragione! Noi ci proviamo con questo sito, ci proviamo con l’associazione Quartieri Connessi, ma siamo una voce nel deserto, perché siamo in pochi. Se avessimo una forza numerica adeguata, se avessimo gente in gamba disposta a metterci la faccia, il tempo e l’energia, allora potremmo sperare di cambiare le cose… un po’ alla volta.

     

    Vieni all’assemblea dei soci che si terrà tra poco, discutiamone, contiamoci…

     

    Salvatore

  10. Mario41 ha detto:

    Da diversi mesi leggo sui quotidiani locali la continua ignobile rissa tra i presunti aspiranti candidati regionali di destra e di sinistra.

    Solo per potersi accaparrare, per diversi anni, il personale" tesoretto regionale".

    Candidati che non hanno "ne arte ne parte" che sognano, non di essere dalla parte dei bisogni dei cittadini, ma solo quello della loro tasca.

    Intanto i dormienti e sordi cittadini, ogni tanto, si scontrano tra di loro per affermare quale sarà il migliore governatore.

    Ancora oggi sono più convinto di non andare a votare.

    Non esistono candidati, come sempre, degni di poterci rappresentare.

    Se qualcuno è di diversa opinione, mi potrebbe elencare quali iniziative concrete, i detti politici, abbiano intrapreso negli anni passati, a favore del nostro territorio. 

  11. enzo1950 ha detto:

    Chissa se in fondo ..in fondo..quello che suggerisce Zamponi non sia l'unica soluzione possibile per noi a presentare anche per Latina una bella lista civica a 5 stelle….

    Condizione indispensabile per gli aderenti è: Abbandonare per sempre l'ideologia politica legata ai singoli partiti.

    considerazioni: più in basso di dove siamo non scenderemo, sarà l'occasione per coalizzarci di più con la gente nei quartieri e in città, sarà e per la prima volta come lavorare per noi stessi e non per gli altri (Onorevoli Consiglieri), con iniziative concrete che prenderemo da soli, tassandoci economicamente….e via.

    Io non ne capisco molto di politica comunque se si decide di fare il salto sono a disposizione…

    e.b.