I nostri rappresentanti istituzionali: il presidente della Provincia Armando Cusani, e il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, facciano sapere il loro pensiero in merito. Entrambi devono assumersi la responsabilità delle loro

scelte davanti ai cittadini di Latina e dell’intera provincia. Si esprima anche il coordinatore provinciale del Pdl, Claudio Fazzone, che in qualità di Senatore della Repubblica, potrà intervenire ai massimi vertici nazionali. Ci tranquillizzi, il senatore, oltre che per le tariffe di Acqualatina, anche per la salute dei cittadini. Dicano inoltre alcuni

esponenti del Pdl, quelli in modo particolare ex An, se ancora si richiamano a Konrad Lorenz, l'ambientalista "antimoderno", o se invece sono prigionieri del pensiero unico. Una nuova servitù, rappresentata dalla riattivazione

della centrale nucleare di Borgo Sabotino, è un prezzo che la comunità pontina, non può e non deve pagare. Alle dichiarazioni dei massimi responsabili provinciali devono seguire atti ufficiali e perché no, anche la

possibilità da parte del sindaco Zaccheo e della sua amministrazione, di fare finalmente una variante al Prg utile, che non sia per il cemento, ma per salvaguardare il territorio da una nuova servitù nucleare. Per quando ci

riguarda siamo per le energie alternative. Siamo da subito disponibili ad affiancarci ad altre forze politiche, associazioni ambientaliste e comitati spontanei per fare blocco comune contro la riattivazione della centrale nucleare di Borgo Sabotino. Ai cittadini poco interessa il teatrino degli assessorati, dei veleni interni ai partiti, quello che vogliono, quello che

tutti noi vogliamo è parlare e risolvere problemi che incideranno sulla vita di un’intera comunità per decenni. Si apra un dibattito serio su cose concrete. Si producano atti poltici-amministrativi. La “sicurezza” dei cittadini passa anche da qui. Oltre i protocolli sottoscritti.

Nando Cappelletti