Alpini: istruzioni per l’uso
Mancano ormai pochi giorni all’arrivo degli Alpini. Alcuni latinensi vivranno questa invasione pacifica con euforia, altri con fastidio e altri ancora con indifferenza. Per tutti però ci saranno degli inevitabili disagi.
Ecco allora un breve decalogo per minimizzare i disagi e per “sopravvivere” dal 7 al 10 maggio:
1 | facciamo il pieno di carburante alle nostre autovetture |
2 | facciamo la spesa e mettiamoci in casa quello che ci serve (acqua, scorte di viveri…); eviteremo così di dover uscire in fretta e furia quando le strade saranno colme di visitatori e i negozi saranno presi d’assalto |
3 | se assumiamo regolarmente delle medicine, facciamocele prescrivere e acquistiamole in tempo utile |
4 | nei limiti del possibile evitiamo le scadenze di questi 4 giorni: anticipiamo il pagamento delle bollette, la spedizione dei pacchi o delle raccomandate, anticipiamo la visita agli uffici pubblici, alle banche etc. |
5 | se abbiamo deciso di lasciare Latina e di prenderci una vacanza, partiamo prima che arrivi la grande massa |
6 | se abbiamo deciso di rimanere e di partecipare attivamente alle celebrazioni, facciamolo con civiltà, senza intasare ulteriormente la città. Siamo pazienti, usiamo i mezzi di trasporto pubblici, oppure spostiamoci a piedi e in bicicletta; Facciamo vedere agli Alpini che qui abitano persone civili |
7 | se abbiamo deciso di rimanere, ma non siamo interessati alle celebrazioni, evitiamo il più possibile di andare nelle aree dedicate al raduno. Atteniamoci alle informazioni fornite dal Comune: www.adunatalpinilatina2009.com |
8 | facciamo attenzione agli estranei: ci sarà sicuramente qualche sciacallo che, spacciandosi per Alpino, tenterà di carpire la buona fede della gente, specie delle persone anziane. Attenti a chi ci chiederà dei soldi e a chi cercherà di entrare in casa nostra |
9 | facciamo particolare attenzione ai nostri figli, specie se piccoli: qualche malintenzionato potrebbe approfittare della confusione |
10 | in ogni caso sforziamoci di essere cortesi, accoglienti e disponibili con gli ospiti: la civiltà di un posto si vede anche da questo |
Salvatore Antoci