Latina…neonata!
Gentile Ferdinando,
ti mando due rare foto di latina… neonata!
Si tratta di immagini di grande rilevanza storica, che attestano quanto siano stati alacri e creativi i nostri generosi e intraprendenti pionieri, sia a livello di ideazione, affatto innovativa, sia a livello esecutivo.
Purtroppo, al rigore architettonico iniziale – dopo alcuni lustri – è seguito uno sviluppo urbano non sempre coerente con gli ideali costruttivi dell'epoca"fondativa"ed edificativa.
Tocca ora ai bravissimi architetti dei nostri giorni utilizzare le loro elevate e da me tanto apprezzate qualità ideative, e la loro cultura storica, per ridare alla città il volto razionale ed esteticamente raffinato dell'epoca storica che le foto emblematicamente evocano, suscitando, negli animi sensibili, anche un pizzico di nostalgia!
P.S. A proposito di architettura:
La fontana alla rovescia!
Sembra un titolo di una fiaba patafisica, invece, esiste nella realtà la fontana a cui alludo nel titolo; si tratta di una micro piazzetta con sedili divelti,e aiuole non curate adeguatamente, con al centro una fontana ormai… delabrè…, che volta le spalle all'incrocio tra via Cimarosa e Via Spontini, con rotonda, e all'attigua scuola dell'infanzia, per cui i passanti intravedono solo il retro della fontana, peraltro ormai inattiva da qualche anno! Ti suggerisco di fare alcune foto e di coinvolgere il dinamico presidente dell'associazione quartieri connessi per eventuali iniziative di restauro e di ripristino delle peculiarità iniziali, esteticamente rilevanti, con opportune integrazioni a seguito dello sviluppo sistema viario e urbano.
Ciao
Saro Borgia
Mandane di più…sono bellissime!
A proposito della "fontana alla rovescia" già l'11 giugno 2006 il (non ancora e giammai dinamico) presidente dell'associazione Quartieri Connessi pubblicò un articolo su "Il Territorio".
Purtroppo non riesco a trovare l'articolo, ma ho ancora il documento word e le foto che feci a suo tempo. Eccoli:
La fontana asciutta del Q4
(di Salvatore Antoci)
Nel quartiere Q4, incastonato tra Via Cimarosa, Via Spuntini e Via Sammartini, c’è quello che potrebbe essere una perla, un minuscolo delizioso parco con una bella fontana semicircolare sovrastata da una cascata scrosciante e abbellita da alcuni zampilli. Ci sono pure due fontanelle dove dissetarsi e diverse panchine di travertino dove riposare; insomma un accogliente angolo urbano, ombreggiato di giorno e illuminato di notte, dove fermarsi a riposare, a chiacchierare o a giocare.
Potrebbe – dicevo, ma la realtà è diversa: la fontana, asciutta come il Sahara ad agosto, è stata trasformata in una discarica ed è ricoperta di graffiti. I blocchi di travertino e i mattoni sono stati divelti, e i cocci giacciono accatastati o sparsi in giro mentre i lampioni sono stati frantumati a sassate. Il tutto è incorniciato dal solito fieno rigoglioso e dai cespugli di oleandro mai potati. Non mancano ovviamente le lattine, le bottiglie rotte, una bici accartocciata e gli escrementi di cane. Che vergogna!
Di chi è la colpa di tutto ciò? A chi imputare il danno materiale e il danno morale? Concorso di colpa, Vostro Onore! – direbbe la pubblica accusa. Che sconcio esempio di complicità tra i cittadini incivili che distruggono i beni comuni e le Istituzioni latitanti che col loro disinteresse consentono lo scempio. Questa certamente non è la sinergia che vorremmo vedere; vorremmo vedere le Istituzioni e i cittadini cooperare per preservare le risorse non per sciuparle; vorremmo vedere i cittadini e le Istituzioni trovare insieme le soluzioni ai problemi, non crearne di nuovi; vorremmo vedere i cittadini e le Istituzioni alleati contro gli incivili, i vandali e i graffitari. Non serve un presidio di polizia ad ogni angolo di strada; serve invece che la maggioranza di cittadini protegga e ami i beni pubblici e si opponga alla maleducazione di pochi. Serve che i cittadini per bene rinuncino all’omertà e che non si rendano complici della distruzione del patrimonio pubblico faticosamente costruito coi soldi di tutti. Denunciare chi annichilisce i nostri quartieri, i nostri parchi, e le nostre fontane è un preciso diritto-dovere di ognuno di noi.
Rispondere adeguatamente alle denunce, alle segnalazioni e alle richieste di aiuto è il preciso dovere delle Istituzioni. Così come è loro dovere la manutenzione, la pulizia e il decoro dei nostri quartieri.