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Prigionieri di un palazzo

Prigionieri di un palazzo
Respinto il ricorso dei commercianti del centro Lestrella

Una guerra legale che ha come posta in palio l’aria e la luce oltre che l’accesso sulla strada principale. Protagonisti della controversia, alla quale ha posto fine il Tar di Latina bocciando le istanze dei ricorrenti, i negozianti del centro Lestrella di viale Paganini e due società di costruzioni, la Rella e la Bianconi, chiamate in causa per avere realizzato un fabbricato di 48 unità immobiliari ad uso abitativo e sei destinate ad ospitare uffici praticamente a ridosso della struttura preesistente. Nel loro ricorso al Tribunale amministrativo i titolari delle attività commerciali e professionali sottolineano come i negozi inizialmente prospettavano su un ampio piazzale a sua volta affacciato sulla strada, posizione che consentiva di godere di aria e luce. Tutto sfumato da quando sono iniziati i lavori delle nuove palazzine che, una volta conclusi hanno lasciato appena un metro di distanza per l’accesso alle attività oscurando queste alla vista della clientela con gli inevitabili e gravi danni sui ricavi.
Una situazione insostenibile che ha indotto i malcapitati ad impugnare gli atti del Comune di Latina, vale a dire il permesso di costruire rilasciato nel novembre 2005 alla Rella e il successivo permesso in variante alla Bianconi Costruzioni, chiamando peraltro in causa gli strumenti urbanistici vigenti, il Piano Regolatore del 1972 ed i Piani particolareggiati dei quartieri Q4 e Q5 con tanto di convenzioni di lottizzazione tra amministrazione e Consorzio di urbanizzazione. Secondo il ricorso, infatti, non soltanto il volume edilizio della costruzione avrebbe dovuto mantenere una distanza di 13 metri dall’altro immobile ma addirittura il Comune non avrebbe dovuto rilasciare i permessi in questione essendo lo strumento di attuazione del Prg in quel comparto ampiamente scaduto e questo giustifica una richiesta di risarcimento danni proprio nei confronti dell’amministrazione cittadina. Tutte ragioni che il Tar di Latina ha comunque bocciato sostenendo che nella realizzazione di nuovi edifici come anche nella modifica di quelli esistenti devono continuare ad applicarsi le disposizioni del piano particolareggiato vigente
a meno che non ne venga adottato uno nuovo. magistrati hanno quindi considerato «il progetto relativo all’edificio di viale Paganini è perfettamente conforme alle prescrizioni del Piano scaduto». Come dire che disposizioni dello strumento urbanistico contestato così come la variante concessa sono tuttora efficaci. Respinte quindi le richieste
dei commercianti del Lestrella anche sul fronte del risarcimento nei confronti del Comune (rappresentato dall’avvocato Francesco Paolo Cavalcanti): negozi dovranno fare a meno della luce e del fronte strada.

Da Latina Oggi:

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/20_08_2008/pag08latina.pdf

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