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Autore Discussione
Salvatore
Inviato il: 2/2/2008 17:44
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Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Ecco le prossime mosse contro gli abusivi...

Caro ABDAA,

il mio commento può esserti sembrato ermetico, per cui provo ad esplicitarlo.

Io sono contrario a qualsiasi forma di illegalità, compreso l'abusivismo edilizio che è una delle peggiori piaghe (almeno dal punto di vista paesaggistico) della nostra povera Italia. Chiarito questo, nel mio messaggio precedente cercavo di dire che forse quella "povera" signora non ha tutti i torti a sentirsi come il capro espiatoio dei vizi collettivi. Quanti immobili abusivi ci sono in giro? Quanti di questi sono stati condonati, sanati, graziati o semplicemente ignorati dalla PA? Costruire abusivamete è ormai considerato un metodo "normale" per farsi la casa. Ecco perchè c'è chi lavora e risparmia una vita intera e poi "investe" tutto nella costruzione di una casa abusiva, Non sto dicendo che è giusto, sto solo dicendo che una grossa responsabilità risiede nella pessima classe politica che ha governato (e che continua a governare) la nostra povera Italia. Nei paesi normali alla gente non passa neanche per l'anticamera del cervello l'idea di costruire una casa abusiva, perche sa benissimo che gliela butterebbero giù e che ci sarebbe la prigione ad attenderli. Qui da noi invece, si è alimentata la convinzione che... tanto poi arriva il condono.  E' anche vero che nei paesi normali ci vogliono pochi giorni (in America pochi minuti) per avere una concessione edilizia.

Spero di essere riuscito a spiegarmi meglio e di aver contribuito a fugare i tuoi dubbi. Tu invece quando ti decidi a fugare i miei di dubbi?

Salvatore




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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

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davide
Inviato il: 3/2/2008 19:32
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Re: Ecco le prossime mosse contro gli abusivi...

Caro Salvatore,

io invece non capisco perchè mentre negli altri reati se si viene sorpresi in flagranza di reato c'è l'arresto ed il carcere immediato, mentre per l'abusivismo no..

Ecco se si facesse fare qualche mese di carcere al proprietario e direttore dei lavori sorpresi a costruire una casa abusiva, forse la situazione cambierebbe!

Il tutto naturalmente legato alla demolizione immediata dell'immobile, senza i cavilli odierni dell'acquisizione al patrimonio comunale, dei ricorsi al Tar ecc. ecc.

ARKAN 



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Salvatore
Inviato il: 3/2/2008 20:24
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Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Ecco le prossime mosse contro gli abusivi...

Si, ma bisognerebbe farlo sempre, non una volta si e 99 volte no. Altrimenti chi viene perseguito, giustamente si sente vittima di una ingiustizia. Poi, torno a ripetere, una concessione edilizia dovrbbe essere rilasciata in pochi giorni. In america bastano pochi minuti.

Salvatore




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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

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davide
Inviato il: 5/2/2008 16:52
Registrato: 18/10/2007
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Re: Ecco le prossime mosse contro gli abusivi...

Latina Oggi riporta un articolo a pag 6 dal titolo: "Ruspe, un dramma". Si dice che vi è stato un incontro in prefettura con il questore, il sindaco di S.Felice e il Comandante dei Carabinieri per esaminare la questione, ma non si dice a quali esiti abbia portato.

Emerge inoltre che la demolizione d'urgenza di S.Felice è stata disposta direttamente dalla Procura e non dal Comune. Il Comune sarebbe solo il mero esecutore..

Dunque ancora una volta, è solo è soltanto grazie al pugno di ferro del Procuratore Mancini che si vanno a fare delle demolizioni. I Comuni evidentemente preferiscono farsi suffragare dalla Magistratura, anzichè dare prove di forza e legalità, andando loro a demolire subito gli abusi edilizi. Un'altro schiaffo della magistratura alla politica, che fugge dalle proprie responsabilità.

La domanda a questo punto è una sola: licenziamo i dirigenti degli uffici antiabusivismo ed affidiamo tutta la materia alla Procura!

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/05_02_2008/pag06latina.pdf

ARKAN



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davide
Inviato il: 8/2/2008 12:15
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Re: Ecco le prossime mosse contro gli abusivi...
Giovedì 07 Febbraio 2008 Chiudi chiudi finestra
Una vita per comprarsi casa, venti giorni per sgomberare. E’ la sorte di dodici famiglie che ieri mattina si sono viste notificare l’ordinanza di sequestro degli appartamenti acquistati da poco più di un anno a Monticchio, nei pressi di Sermoneta. Eleganti abitazioni realizzate dalla nota impresa Simor, amministrata da Gaetano Riccardo, ritenute abusive dalla Procura di Latina.
Al termine dell’indagine coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano e seguita dal personale del Nucleo investigativo della Forestale (Nipaf) di Latina, è stato chiesto e ottenuto un provvedimento di sequestro. Lo ha firmato il giudice delle indagini preliminari Tiziana Coccoluto e ieri mattina c’è stata appunto la notifica.
L’inchiesta, secondo quanto si è appreso dagli investigatori, nasce dalla denuncia di alcuni cittadini che avevano segnalato la realizzazione del fabbricato in modo difforme rispetto al permesso di costruire rilasciato dal Comune di Sermoneta. Era la fine del 2006, scattarono gli accertamenti del caso e venne aperta formalmente un’indagine. Il pubblico ministero ha anche affidato una consulenza tecnica d’ufficio attraverso la quale si dimostra che i “volumi tecnici” sono in realtà stati trasformati in cubature aggiuntive che hanno consentito di fatto di realizzare un piano in più. Sottotetti più alti del previsto, appartamenti al posto di spazi come lavatoi, locali caldaia e quanto rientra appunto nei “volumi tecnici”. Difformià che si è cercato in qualche modo di mascherare nonostante quella perizia del tecnico incaricato dalla Procura. Era maggio dello scorso anno e gli appartamenti in molti casi erano stati già venduti su “carta” ma non erano ancora abitati. Gli atti, poi, sono stati formalizzati a palazzina ultimata. Chi ha acquistato, e tutti l’hanno fatto come prima casa, adesso rischia non solo un insolito sfratto ma di ritrovarsi con in mano un pugno di mosche. Ieri i proprietari hanno subito contattato degli avvocati per capire il da farsi. E’ chiaro che a questo punto ci sarà una battaglia legale non indifferente ma intanto c’è la “spada” dei venti giorni entro i quali lasciare gli appartamenti pena lo sgombero forzato.
Secondo la Procura l’intera palazzina è da considerarsi abusiva in quanto utilizzando a fini abitativi anche le cubature dei volumi tecnici sono state alterate tutte quelle previste nel permesso di costruire rilasciato. Oltre all’amministratore della società costruttrice sono stati denunciati anche il titolare dell’impresa edile che ha realizzato le opere, Fabrizio Seccafien, e il direttore dei lavori, Antonio Chimera.
G.D.G.



[Entra] davide
Inviato il: 8/2/2008 12:25
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Re: Ecco le prossime mosse contro gli abusivi...

Non si capisce perchè mai i sigilli li mettono sempre quando le palazzine sono termintate, gli appartamenti venduti e le fregature trasferiti sui proprietari...

Invece di intervenire prima che il danno possa essere trasferito agli acquirenti. Il danno deve essere fatto pesare sui costruttori, non su gli ignari acquirenti.

Anche se pare che in questo caso specifico di Monticchio gli acquirenti erano tutt'altro che ignari e si aspettano primo o poi i sequestri..

Ieri comunque il gip ha dissequestrato gli appartamenti, lasciando i sigilli solo ai garage..

E sempre ieri la polizia municipale di Latina ha sequestrato degli attici abusivi su una palazzina realizzata dalla Bianconi Costruzioni a Borgo San Michele. Pare che abbiano utilizzato i locali tecnici per realizzare appartamenti..
Sempre la solita storia..

ARKAN



[Entra] davide
Inviato il: 12/2/2008 11:34
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

Il Messaggero ci informa che i Carabinieri utilizzano Google per scovare gli immobili abusivi.

Riguardo invece l'immobile di San Felice, che gli operai si erano rifiutati di demolire, pare emergano altre novità..

Infatti la proprietaria di 32 anni, incinta, pare che abbia fornito informazioni contrastanti. In un'autocertificazione avrebbe dichiarato di essere proprietaria del terreno, mentre sembra che in realtà il terreno sia gravato da uso civico, quindi sia terreno del Comune di San Felice.

In tal caso oltre al reato di dichiarazione falso, si aggiungerebbe anche quello di occupazione illegittima di beni demaniali, o cmq comunali..

Nel frattempo pare che anche il Tar abbia sospeso l'abbattimento.. poco male, anche gli immobili sulla duna di Tumulito a Fondi nel 2006 vennero sospesi dal Tar, o il ristorante Grottino a mare a San Felice.

Poi però anche se con ritardo le ordinanze di demolizione sono state eseguite!

http://www.ilmessaggero.it/view.php [Entra] davide

Inviato il: 23/2/2008 18:13
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Benedetto: rigettare subito 400 domande di condono!

Finalmente un uomo con gli attributi, un uomo che parla senza peli sulla lingua e che sà bene qual'è il suo ruolo, cioè quello di tutelare i beni collettivi, ovvero il Parco Nazionale del Circeo.

Nella riunione di ieri, il presidente dell'Ente Parco Gaetano Benedetto, ha dichiarato che gli abusi sono reati indipendentemente se sono stati fatti per necessità, e come tali vanno perseguiti. Inoltre ha detto che l'Ente Parco procederà subito a rigettare 400 domande di condone ricadenti in aree sottoposti a vincoli, e dunque in cui gli abusi sono incondonabili.

Ha trattato un tema che anche io e Renato DS su questo forum dibattemmo l'anno scorso. E' inaccettabile che ci siano pratiche di condono edilizio dal 1985, a cui non viene data risposta per paura di doverle rigettare.

I Comuni hanno il dovere di esaminare al più presto tutte le pratiche, e di demolire gli abusi non condonabili e quelli che sono degli ecomostri..

Addirittura a Sabaudia ci sono oltre 4000 domande di condono (dall'85) ed a San Felice quasi 7500!! I metri cubi abusivi a Sabaudia in Area Parco a Sabaudia sono 500 mila ed a San Felice quasi 700 mila...

Ovvero molto più della disgraziata Marina di Latina, dove le volumetrie abusive sono di poco superiori ai 300 mila..

http://www.ilmessaggero.it/view.php"0" cellspacing="0" cellpadding="0" width="595">Sabato 23 Febbraio 2008 Chiudi chiudi finestra

di EBE PIERINI

Una pratica di condono edilizio pro capite. Il che significa: circa un abuso edilizio per ogni abitante di San Felice Circeo. Questi alcuni dei dati forniti ieri dal presidente dell'Ente Parco Nazionale del Circeo, Gaetano Benedetto, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il sindaco di San Felice Circeo, Vincenzo Cerasoli, il vice sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci e i due vice presidenti del consiglio Giuseppe Schiboni e Salvatore Bellassai.
Sono 12.200 le pratiche di condono edilizio che giacciono dal 1985 negli uffici dei Comuni di San Felice Circeo e Sabaudia. Di queste ben 3.331 riguardano abusi effettuati nel territorio del parco. L'Ente Parco si è fornito di un database per la catalogazione di questa mole di dati. Sono 7.734 le pratiche di condono del Comune di San Felice Circeo su un totale di 8.036 abitanti. Di queste 2.050 rientrano nelle competenze del parco e solo 458 sono già state trasmesse all'ente. In parole povere si tratta di abusi residenziali e commerciali per un totale di 55.470 metri quadri e 140.995 metri cubi.
A Sabaudia le pratiche di condono sono 4.472 delle quali 1.281 in area di parco e 620 già trasmesse. In sostanza gli abusi ammontano a 85.633 metri quadri e 240.267 metri cubi. «Ogni cittadino di San Felice Circeo ha sulla testa una pratica di condono - ha commentato Benedetto - Migliore la percentuale per Sabaudia dove una pratica di condono è ogni 3 o 4 abitanti. Si tratta comunque di una finzione statistica perché molte pratiche sono relative a immobili di persone non residenti. Se si escludono foresta, aree lacuali e quelle ricadenti nel comune di Latina abbiamo una media di circa 2 abusi per ogni ettaro di territorio».
Rigettare subito le 400 pratiche relative ad abusi commessi nel parco dopo il 31 dicembre 1993, quindi non condonabili: questa la proposta di Benedetto. L'ufficio tecnico del parco supportato da tecnici esterni e da un legale è al lavoro per la definizione delle pratiche. E' evidente che in vista del nuovo piano regolatore generale di Sabaudia occorrerà tenere in considerazione il destino delle cubature abusive esistenti prima di prevederne delle nuove. Facendo una stima le cubature abusive in area parco a Sabaudia sfiorano il mezzo milione di metri cubi e al Circeo si attestano sui 690.000 metri cubi. Il totale è sconcertante: siamo vicini a 1.200.000 metri cubi abusivi.



[Entra] davide
Inviato il: 27/2/2008 19:50
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Lamezia Terme: arriva l'esercito per demolire le case abusive!

In questi giorni a Lamezia Terme è arrivato il Genio Militare per procedere alla demolizione di 32 case abusive (in alcuni casi palazzi di 4 piani). La richiesta è stata fatta direttamente dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme.

Caro Procuratore Mancini, perchè invece di stare a perdere tempo con ditte e dittarelle, dirigenti comunali ecc., non chiama anche lei il Genio Militare per cominciare a fare un pò di pulizia in provincia di Latina (specie le aree costiere ed il Parco del Circeo)

http://www.lameziaweb.biz/new.asp?id=6421

Ci sono 32 ordinanze di demolizione non eseguite negli ultimi sei anni. Si tratta di fabbricati eseguiti senza autorizzazione comunale ma rimasti lì nonostante il Comune sia intervenuto per costringere i proprietari a eliminare gli abusi.
E mentre ieri mattina in consiglio comunale si faceva un gran parlare di politica alta e bassa, a bordo dei loro grossi mezzi verdi sono arrivati in città i militari dell'esercito. Sono quelli del quarto Reggimento Genio guastatori di Palermo in tuta mimetica e con tutte le loro attrezzature per effettuare i rilievi necessari prima di procedere all'abbattimento.Tra qualche giorno infatti arriveranno anche le ruspe ed i camion dell'esercito.
L'intervento del Genio guastatori è stato chiesto dalla procura della Repubblica lametina guidata da Raffaele Mazzotta che ha ricevuto un dettagliato rapporto dei vigili urbani redatto sotto il controllo diretto del comandante Giuseppe Caputo. All'operazione antiabusivismo partecipano attivamente anche i carabinieri. Infatti all'incontro di ieri in procura, oltre al capo dell'ufficio Mazzotta, a Caputo ed agli ufficiali dell'esercito, c'era anche il comandante dell'Arma Rodrigo Micucci.
«Le ditte private che possono occuparsi della demolizione dei manufatti abusivi avrebbero potuto avere dei problemi a intervenire, pur se con un'ordinanza del Comune e sotto il nostro diretto controllo», ha spiegato il comandante dei vigili Capito, «ecco perchè tutti abbiamo creduto opportuno che intervenisse il Genio guastatori con i loro mezzi».
Nel giro di un mese tutti le ordinanze di demolizione saranno eseguite, assicura l'ufficiale. Che indica nel quartiere Nicastro il luogo dei maggiori abusi compiuti, poi nella graduatoria arriva Sambiase e infine Sant'Eufemia. Si va dalle recinzioni eseguite abusivamente su suolo pubblico, ai garage e persino ai palazzi a quattro piani. L'esecutività della demolizione è immediata. Giusto il tempo di permettere ai guastatori di fare i loro calcoli ed organizzarsi al meglio, per compiere la loro opera di abbattimento in completa sicurezza, non danneggiando nulla che abusivo invece non è.
Operativamente l'operazione dei vigili urbani viene coordinata da Giuseppe Rizzo che dirige il settore di polizia giudiziaria. Ieri mattina, dopo le rituali presentazioni con le autorità locali, i militari hanno cominciato il lavoro con diversi sopralluoghi. Si procederà per gradi, innanzitutto con ispezioni mirate nei luoghi dell'abusivismo, facendo foto e compiendo misurazioni con le carte delle ordinanze di demolizione alla mano.
Ieri le tute mimetiche si sono concentrate soprattutto in località Chianta, e nei quartieri di Capizzaglie e Scinà. Tutti luoghi ad alta densità mafiosa, secondo gli inquirenti che si occupano di criminalità organizzata in città e nell'intera Piana. E se le ruspe verdi dell'esercito andranno a demolire le costruzioni dei soliti "intoccabili" legati ai clan più potenti? «Non m'interessa se quelle case sono di famiglie mafiose. Le demoliremo in ogni caso, sono abusive», assicura il comandante Giuseppe Caputo.



[Entra] davide
Inviato il: 13/3/2008 19:11
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Re: Ecco le prossime mosse contro gli abusivi...
Il Nipaf ha sequestrato il camping Holiday a Fondi sulla duna di Selva Vetere. Come si ricorderà in molti si chieserò come mai nell'Ottobre 2006 diverse costruzioni e ville abusive vennero abbattute sulla duna di Tumulito, anche nei pressi dell'Holiday stesso, mentre i campeggi del litorale fondano erano ancora in piedi.

oggi arriva la risposta. Tutto sotto sequestro.
Scommettiamo che dopo l'ecomostro dell'Isola dei Ciurli demolito a Dicembre 2007, e dopo il campeggio "Il Gabbiano" smontato pezzo a pezzo, il prossimo a cadere sotto i colpi delle sante ruspe sarà l'Holiday?

http://www.ilmessaggero.it/view.php"2" color="#191970">Domenica 09 Marzo 2008 Chiudi

di GAETANO CARNEVALE

“Holiday camping” nei primissimi Anni 70. Oggi, “Holiday village”, un villaggio – si legge nel sito web – con residence di “recentissima ristrutturazione”, è una storia di abusi, di sanatorie e di trasformazioni edilizie lunga quasi quarant’anni. Con l’arrivo degli uomini del Nipaf, il Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale, che ieri mattina hanno sottoposto a sequestro giudiziario tutta la struttura turistica situata sulla duna e sui terreni demaniali di Selva Vetere, si apre un nuovo capitolo sulla devastazione della costa marina di Fondi. Gli investifatori del Corpo forestale dello Stato si sono mossi su input del sostituto procuratore della Repubblica, Giuseppe Miliano, che ha condotto un’attenta indagine sul campeggio, e ha ottenuto l’okay del gip Giuseppe Cario per eseguire il provvedimento in base all’articolo 321 del Codice di procedura penale. Da ieri a chiunque è fatto “divieto di introdursi, proseguire lavori, manomettere sigilli” dell“Holiday village”, in contrada Selva Vetere e non, come inspiegabilmente si legge nella pubblicità, al Salto di Fondi, distante quattro chilometri. Custode giudiziario del village sequestrato è stata nominata la signora Silvia Banotti. L’intervento della magistratura sarebbe scaturito da macrocopici abusi edilizi commessi nel complesso residenziale. In sostanza del vecchio campeggio è rimasto poco o nulla poiché l’”Holiday” è diventato una vera e propria lottizzazione con i suoi 51 bungalow, piscine, piazzole per roulotte, ristorante, centro commerciale, campi da gioco e altre strutture permanenti e fisse. A guardare bene la foto aerea di presentazione del complesso turistico sul web si rilevano quasi più costruzioni che alberi. I reati di lottizzazioni abusiv, poi, in ottemperanza a recenti leggi, non sono prescrivibili nel tempo. In particolare sui terreni demaniali di uso civico come quelli sui quali sorge il villaggio turistico. E nel caso specifico dell’“Holiday village”, come di tutte le costruzioni di vario genere nate nella fascia marina di Selva Vetere, quei terreni di proprietà collettiva non potrebbero essere a nessun titolo alienati. Anzi, sarebbero illegittimi anche i canoni d’affitto che l’amministrazione comunale fa pagare a molti occupatari, i quali sui terreni demaniali hanno costruito o impiantato qualche attività non agricola. Tra l’altro, sembra che nel bilancio comunale non vi sia un capitolo specifico per la riscossione di tali canoni. A parte la vicenda della lottizzazione abusiva, insomma, nel sequestro giudiziario di ieri potrebbero incrociarsi anche filoni dell’inchiesta che sta conducendo la commissione d’accesso della Direzione distrettuale antimafia. Tanto più che il provvedimento che ha colpito l’“Holiday”, estendendosi a tutto il litorale di Fondi, potrebbe rivelarsi una vera e propria bomba.

http://www.ilmessaggero.it/view.php"2" color="#191970">Lunedì 10 Marzo 2008 Chiudi

di GAETANO CARNEVALE

Era il 26 marzo 1970 quando Il Messaggero, denunciando con una serie di servizi l’aggressione cementizia alle sponde del Lago di Fondi sorprese una ditta costruttrice locale a spianare e ad alzare muretti a ridosso dell’allora incontaminata duna di Selva Vetere.
Erano iniziati abusivamente i lavori dell’“Holiday Camp” su terreni demaniali di uso civico. I tre ettari sui quali stava sorgendo la struttura vacanziera “per un turismo di massa” erano stati destinati dal Prg del commissario prefettizio Angelo Barbato a verde pubblico. Ma, i lottizzatori, che si nascondevano in un primo momento dietro un socio straniero, il britannico James William Beckingam, non si curarono del divieto di lottizzazione espressamente prevista dalla cosiddetta “Legge ponte”. Anzi, nonostante anche l’ordine di sospensione dei lavori illegali da parte del commissario Barbato, in un mese nel cuore di Selva Vetere erano sorti già piazzole e palazzine. Nell’operazione edilizia entrarono perfino finanziamenti di un istituto di credito locale, che di lì a poco chiuse gli sportelli bancari. Ma, una mano alla lottizzazione nascente la diedero anche il commissario prefettizio rilasciando una licenza in sanatoria con il parere favorevole del Provveditorato alle opere pubbliche nonostante che il regolamento edilizio dell’epoca richiedesse “la dimostrazione dei diritti di proprietà del suolo”. Proprietà che ancora oggi i titolari dell’“Holiday Village”, da sabato mattina posto sotto sequestro dalla Guardia Forestale di Latina, non possono esibire. Lo scempio del litorale di Selva Vetere non si fermò nemmeno con un esposto dei cittadini di Fondi al presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Il dottor. Angelo Barbato sostenne che il campeggio avrebbe portato ricca economia al territorio grazie al turismo di massa. Gli fu risposto dalla colonne del nostro giornale che “anche tale forma di turismo ha bisogno di una sua precisa programmazione, di una sua precisa disciplina e soprattutto di chiarezza”. Il campeggio abusivo, insomma, aveva indicato una scelta, che si rivelerà selvaggia e deleteria per lo sviluppo turistico del territorio di Fondi. Intanto, centinaia di ettari di terreno demaniale appartenenti a tutta la collettività furono invasi da case, casupole, baracche e ville sontuose. La corsa alle “terre d’oro di Selva Vetere” non fu frenata nemmeno dagli “avvisi di procedimento” che il pretore di Fondi Roberto Napolitano inviò al prestanome britannico. Con il ritorno dell’amministrazione ordinaria i lottizzatori del “Camping” trovarono la vita più facile fino ad asfaltare la cresta della duna e ad “impossessarsi” dell’arenile sottostante. Anzi, fino a trasformare un campeggio in un residence esclusivo, come accertano le indagini del sostituto procuratore della Repubblica Giuseppe Miliano.



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