Latina: forse esiste il gene dell’imbecillità

La verità, è che non riesco a trovare i giusti termini per definire la situazione in oggetto, quindi mi appello al vocabolario dell’etica e della sopportazione umana.

La questione riguarda la barriera messa dall’amministrazione comunale a protezione della voragine creatasi sul bordo della pista ciclopedonale di Latina che da via Nascosa porta su via del Lido già alcuni mesi fa.

E’ vero, tutti ci aspettavamo una soluzione definitiva in tempi ragionevoli, e così non è stato, ma trovarsi di fronte allo scempio qui rappresentato (vedi immagini qui sotto) fa davvero rabbia.

Che nella razza umana esistano degli imbecilli è cosa nota, ma che non ci sia alcuna tendenza ad un miglioramento del senso civico e del minimo rispetto della cosa pubblica, fa davvero paura.

Per tale motivo, ritrovarsi di fronte a barriere protettive (protettive per tutti i cittadini, per i bambini, per gli anziani, per tutti i frequentatori di questa pista ciclopedonale) vandalizzate e rimosse, o meglio, gettate, nel torrente adiacente, provoca un mal di stomaco che non passa neanche con l’assunzione di quintali di farmaci gastroprotettori.

Non ci rimane che segnalare allo sportello del cittadino tale situazione, ingoiare quest’altro boccone amaro e attendere pazientemente che tale situazione di degrado fisico, etico e morale venga al più presto sanata e che si arrivi prima possibile all’installazione di telecamere o altre forme di controllo che impediscano efficacemente la perpetuazione e la riproduzione del “gene dell’imbecillità”evidentemente presente nel DNA di qualche nostro concittadino.

Ferdinando Cedrone

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