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Che fine ha fatto il progetto Policlinico Lazio Sud?

I cambiamenti sociali e scientifici imporrebbero una sempre continua evoluzione dei servizi sanitari, per questo gli esponenti di Valore Comune, sempre attenti ai ritardi in questo campo, accolgono con soddisfazione la notizia della rivalutazione generale degli assetti operativi dei presidi ospedalieri della nostra provincia, che permette di destinare finalmente ai reparti di Oncologia ed Ematologia del S.M. Goretti di Latina tre infermieri dei sette assunti recentemente per il Sud pontino. L’appello dell'on. Vincenzo Zaccheo che sollecitava l’apertura del nuovo reparto di Ematologia, con questo esito più che positivo, pone fine al calvario dei pazienti in stato di ricovero garantendo loro ambienti idonei e la sempre eccellente direzione del dr. De Blasio.

Negli anni 2009/2010 l’onorevole ottenne l’approvazione della Commissione Regionale Sanità – e successivo inserimento nel piano socio-sanitario della Regione Lazio – per la realizzazione a Latina Borgo Piave, su di un’area di sedici ettari di proprietà della Regione, in progetto di finanza, di una nuova struttura moderna ed altamente efficiente denominata POLICLINICO LAZIO SUD, che potesse ospitare sia la parte ospedaliera che l’Università di Medicina, aprendosi sulle maggiori vie di raccordo della provincia e ai comuni limitrofi di Anzio, Nettuno e Velletri. Una struttura baricentrica per la nostra provincia ma soprattutto a costo zero per il comune e la regione e quindi per il cittadino.

Non sarebbe opportuno riprendere quel progetto e realizzarlo, visto lo sforzo portato avanti e l’approvazione unanime del Consiglio comunale e della Commissione Sanità regionale ed atteso che la struttura del S. Maria Goretti, iniziata negli anno ’50 e terminata nel ’63, è al collasso e non risponde più agli standards del Ministero della Salute? La realizzazione di questa nuova struttura eleverebbe il livello universitario della Facoltà di Medicina e permetterebbe a chi oggi opera in condizioni di estremo disagio di poter profondere al meglio le proprie indiscutibili professionalità.

Ricordiamo che è fatto obbligo, anche da una prassi consolidata, che il sindaco del comune capoluogo convochi sui grandi temi come quello della Sanità, a cadenze regolari, la Conferenza dei Sindaci. Per quale motivo, di fronte a situazioni che non riguardano solo la città di Latina ma l’intera provincia, da tre anni e mezzo la Conferenza dei Sindaci non è mai stata convocata? La sanità pontina non presenta problemi, va tutto bene? Oggi si continuano a mettere toppe su di un vestito sdrucito ma come pensiamo di affrontare le ulteriori emergenze che si presenteranno di qui a poco? Persino gli appassionati interventi dei consiglieri regionali pontini Di Resta, Moscardelli e di Aldo Forte ed il prezioso contributo del dr. Fortunato Lazzaro, appoggiarono la bontà di questo progetto ad oggi vanificato! Ma i politici che amministrano la città capoluogo e la provincia pontina, intendono impegnarsi o aspettano che il Santa Maria Goretti divenga inagibile privando i cittadini del bene più importante, il diritto alla salute? Queste sono le risposte che ogni cittadino vorrebbe dalla politica e, di più ancora, siamo convinti che si preferirebbe che la politica pensasse alla prevenzione dei problemi piuttosto che alla loro mera risoluzione a posteriori, soprattutto dietro sollecitazioni esterne.

 

                                                                                     VALORE COMUNE

                                                                                         Cristina Rossi

                                                                                       Vicepresidente

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