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Turismo: assessore a progetto

Ieri l’Assessore provinciale Silvio D’Arco ha esposto nella commissione Turismo gli indirizzi della Giunta. L’esposizione, nonostante lo sforzo dell’esponente è stata addirittura imbarazzante e forse in qualche passaggio anche imbarazzata. Innanzitutto, perché Silvio D’Arco non ha la delega al turismo, che è invece, in mano direttamente al Presidente, che, come è ovvio ha mille altri impegni a cui attendere ed è costretto a delegare continuamente. In sostanza, D’Arco ha parlato per essere stato incaricato in modo informale, cioè senza nulla di scritto, e in modo temporaneo, ovvero il presidente riprenderà tutto in mano quanto prima. Insomma, siamo davanti al primo caso di COCOPRO assessorile, un assessore a progetto.

Non riusciamo a capire perché la delega sulle politiche del turismo non meriti un soggetto ad essa dedicata, vista la straordinaria importanza economica e strategica che il settore riveste.

Inoltre, come logica conseguenza di questa anomala, quanto bizzarra situazione, c’è da sottolineare come i contenuti di quella esposizione siano stati superficiali. Innanzitutto, nessuno è stato in grado di spiegare le risorse a disposizione dell’Amministrazione a quanto ammontino e a cosa siano destinate. Poi, nessuno è riuscito a spiegare cosa succede in seguito alla chiusura delle apt, cioè quali nuove competenze e risorse economiche regionali cadranno sulle spalle dell’ente. Infine, si è parlato di un confronto da fare con associazioni di categoria e comuni per decidere quali sono le manifestazioni di interesse turistico da sostenere e come sostenerle. Anche in questo caso abbiamo dovuto osservare come sia molto difficile fare programmazione senza sapere su quante risorse economiche si può contare, ma soprattutto senza che vengano stabiliti criteri minimi di scelta e selezione.

D’Arco, infine, tanto per non smentire il taglio politico proprio della Giunta di cui fa parte, ha tenuto a precisare che Latina avvertiva, in seno al tavolo regionale, l’esigenza di avere una sua autonomia e specificità. Tradotto vuol dire che se gli altri vogliono programmare strategie comuni, brochure comuni e iniziative di carattere regionale, facciano pure che noi facciamo da soli.

La solita velleitaria e provinciale pretesa di autosufficienza!

Insomma, sembra proprio che sulle politiche per il turismo la Provincia sia all’anno zero.

Chissà se questa approssimazione non sia una delle cause del vertiginoso calo di presenze della scorsa stagione.

 

Latina, 27/01/2010

Consigliere Provinciale

Mauro Visari

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