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Q4 e Q5, allarme sicurezza

Stamattina, domenica 31 gennaio, tutte le pagine dei quotidiani locali titolano sui sanguinosi eventi degli ultimi giorni, tra autopsie, possibili scenari, mappe della malavita organizzata locale, indagini e funerali.  Niente di strano allora se, il quotidiano La Provincia, alla pagina dedicata a Borghi e Quartieri, titola a caratteri cubitali Q4 e Q5, allarme sicurezza, tutto sembra perfettamente combaciare con quanto sta accadendo nella nostra città.  Poi però a leggere l'articolo, che prende spunto dall'intervento/denuncia di un consigliere di circoscrizione, ci si imbatte nelle solite, senz'altro meno cruente, vicende "di quartiere"…  ma non per questo meno gravi, se consideriamo che a diffondere la sensazione di uno Stato presente  e  quindi il valore della legalità, contribuiscono maggiormente le vicende quotidiane e la vita di ogni giorno all'interno dei nostri spazi cittadini: nulla può maggiormente offrire uno spaccato della nostra realtà del microcosmo quartiere.
Dall'articolo si legge: "Il crescente stato di preoccupazione tra gli abitanti dei nuovi quartieri Nuova Latina e Nascosa in seguito ai ripetuti atti vandalici e furti nelle abitazioni, condizionano negativamente la qualità della vita…" e ancora " Una condizione difficile… uno stato di disagio psicologico… il desiderio di contrastare il fenomeno, reazioni e sentimenti che se non adeguatamente ascoltati potrebbero portare conseguenze ancora più gravi…"  si parla, senza tanti giri di parole, di cittadini stanchi della mancanza di tutela da parte delle forze dell'ordine. Il solito vecchio adagio della necessità di una presenza più capillare sul territorio, ma anche, soprattutto, il disagio di chi si sente inascoltato, non tutelato… a volte anche la semplice segnalazione di un cittadino residente dei quartieri diventa motivo di fastidio o imbarazzo da parte della polizia locale, come se la stessa fosse impotente e  cercasse invano la giustificazione appellandosi a un sistema generale che fa acqua da tutte le parti… inutile aggiungere che in  questi momenti il senso di frustrazione è tutto quello che ci resta. 
Francesca Suale

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