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Banconote, occhio al falso

Secondo gli ultimi dati di Bankitalia, l'anno scorso le banconote riconosciute false nel nostro Paese sono state 142.260, il 18,6% in più rispetto al 2007 (119.917). I più falsificati sono i biglietti da 20 euro, che solo nei primi tre mesi di quest’anno sono risultati quasi due terzi del totale dei falsi.
Dati simili in Europa: nel 2008, nei paesi che avevano già adottato l’euro come valuta a corso legale i biglietti riconosciuti falsi sono aumentati del 18,7% (a 660 mila unità).

Come si riconosce un falso?
Bisogna toccare con mano, ma anche l’occhio vuole la sua parte. Ecco alcuni consigli.

La consistenza della banconota: i biglietti sono fabbricati con fibre di puro cotone che gli conferiscono una certa rigidità e opacità (diffidare dalle banconote lucide).

Gli elementi in rilievo: sfiorando la superficie di un biglietto si può percepire l’inchiostro che genera un effetto di maggior spessore, soprattutto all’immagine principale. Le banconote da 200 e 500 euro sono dotate di ulteriori segni rilevabili al tatto, che ne agevolano il riconoscimento da parte dei non vedenti.

La filigrana: guardando una banconota in controluce si può scorgere il motivo principale e la cifra indicante il valore. La filigrana inoltre costituisce una delle peculiarità delle banconote, che, se guardate in controluce, hanno caratteristiche inimitabili. Il passaggio tra zone d’ombra e zone in chiaro è sfumato e appoggiando le banconote su una superficie scura le parti colorate risulteranno particolarmente scure.

La trasparenza ed evidenza: agli angoli superiori delle banconote sono stampati incompleti su entrambi i lati, le cifre nominali, che si combinano perfettamente a formare il numero tenendo il biglietto in controluce.

Il filo di sicurezza: tenendo una banconota in controluce si può osservare una linea scura che l’attraversa, recante la parola Euro e il valore nominale in microscrittura.

Perforazioni: tenendo una banconota in controluce nell’ologramma si scorge il simbolo dell’Euro formato di perforazioni. Viene anche riportata la cifra indicante il valore in caratteri di piccole dimensioni.

Microscrittura: guardando la banconota da vicino, ma difficilmente ad occhio nudo, si possono osservare sottili iscrizioni sul fronte dei biglietti (come la scritta Euro in greco).

Striscia olografica: muovendo la banconota cambia l’immagine rilevabile sulla striscia olografica: alternativamente si osservano la cifra e il simbolo dell’Euro su un campo iridescente.

Striscia brillante: sempre muovendo la banconota sul retro si potrà scorgere una striscia con il valore nominale e il simbolo dell’Euro.

Colore cangiante: Muovendo la banconota da 50, 100, 200 e 500 euro si può notare un cambiamento di colore della cifra riprodotta.

Ologramma: muovendo la banconota l’ologramma mostra la cifra indicante il valore e l’immagine di una finestra o di un portale.

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