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Piano Casa: nel Lazio niente sopralevazioni

1 luglio 2009 – Edilportale -Paola Mammarella

Piano Casa, il Lazio esclude le sopraelevazioni

Atteso entro la fine del mese il testo della norma regionale, previsti incentivi per liberare il fronte mare.
È in dirittura di arrivo il disegno di legge regionale del Lazio per il rilancio del settore edilizio. La Commissione ristretta, composta dagli Assessori Regionali all’Urbanistica, alla Casa e all’Ambiente, ha redatto un testo in linea con le disposizioni della bozza di DL governativo, attento anche all’edilizia sociale. Ogni nuova lottizzazione dovrà infatti prevedere una quota di case da dare in affitto all'interno dell'edilizia residenziale sociale, a circa 500-600 euro.
Ampliamenti volumetrici: La norma regionale prevede aumenti di cubatura del 20%, fino a un massimo di 200 metri cubi, per gli edifici residenziali che non superano i mille metri cubi. Gli interventi devono essere effettuati a fianco degli edifici, mantenendo inalterati i distacchi. È invece esclusa la sopraelevazione. L’approvazione degli interventi necessita del fascicolo di fabbricato e della certificazione antisismica. Per l’avvio dei lavori è sufficiente la Dia, Denuncia di inizio attività.
Demolizioni: Ammesse le demolizioni e ricostruzioni col bonus del 35%, ma solo se conformi ai criteri di bioedilizia e alla normativa antisismica. Per tutti gli interventi sarà sufficiente la Dia, mentre si dovrà ricorrere al permesso di costruire per le demolizioni e ricostruzioni che superano i 4 mila metri cubi.
Limiti della legge: Restano escluse dall’applicazione della norma regionale i centri storici, le aree vincolate e le fasce di rispetto costiere. La norma regionale contiene anche una parte inerente alla modifica dei piani integrati per il riordino edilizio e il recupero di aree di pregio paesaggistico e zone produttive dismesse.
Tutela ambientale: Il piano prevede premi di cubatura tra il 35% e il 50% per coloro che accetteranno di buttare giù edifici costruiti nelle zone di massimo valore ambientale, come le aree A e B dei parchi, per ricostruire altrove.
Legambiente si è pronunciata a sfavore degli ampliamenti in centri storici, edifici vincolati, aree agricole o sottoposte a vincoli paesaggistici. Per gli ambientalisti del Lazio, rappresentati dal presidente Lorenzo Parlati, dovrebbero essere ammessi aumenti volumetrici del 20% solo sugli edifici che non superano i 350 metri quadri per un massimo di 70 metri quadri. Sconsigliata qualsiasi variante ai piani regolatori, così come gli interventi su immobili abusivi o aree demaniali. L’analisi del territorio mostra dal 1990 al 2005 un consumo di territorio pari a 225940 ettari. Grande attenzione dovrebbe poi essere riservata alle coste per liberare i 300 metri di fronte mare previsti dalla legge Galasso. Un premio di cubatura del 25% sarebbe quindi concesso a chi decide di abbattere per ricostruire altrove. Percentuale che potrebbe salire ai 35% in caso di edilizia compatta.
Altre disposizioni: Contestualmente all’iter per la predisposizione del Piano Casa è stata approvata la Legge Regionale 13/2009 per il recupero a fini abitativi dei sottotetti. Secondo Giovanni Carapella, Presidente della Commissione Lavori Pubblici e politiche della casa per la Regione Lazio, la norma è una anticipazione del Piano Casa vero e proprio, che potrebbe essere ultimato entro la fine del mese

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