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Il commenti di Mansutti agli inutili comunicati del Sindaco su SVAR.

Dopo aver letto sia il comunicato della maggioranza – non conta chi c’era o meno in Consiglio, la verità è che mancava il Sindaco, magari legittimamente, ma mancava – credo opportuno precisare questo.

1. Nonostante i continui e reiterati colloqui con Magistrati e Curatore – anche di queste ultime due ore – rimane che l’operazione SVAR per l’edilizia pubblica, per come congegnata dall’ineffabile Sindaco, è operazione assai complessa, di dubbia praticabilità anche per capaci gruppi finanziari ed edilizi, figuriamoci per le inermi risorse organizzative del Comune!

In ogni caso, il difficile momento economico rende incerta la partecipazione di operatori locali finanziati dal credito ordinario; infatti, molti stanno fuggendo dall’iniziativa.

2. Inoltre, anche sui termini finanziari, continua a permanere l’incertezza più totale: come potrà chiaramente spiegare il Curatore, l’ottimo avvocato ed illustre civilista Angelo Pietrosanti, l’abbattimento del 25% del prezzo di esproprio in caso appunto di cessione per opere pubbliche, è certo per grandi interventi infrastrutturali – viene portato ad esempio il caso del Centro Direzionale di Napoli, la nazionalizzazione dell’energia elettrica del 1963 ecc – ma si dubita che possa applicarsi ad un piano di zona, seppur per edilizia pubblica.

3. I Magistrati di Latina sono avveduti, competenti ed anche sensibili alle istanze sociali, ma hanno dei limiti, che sono l’applicazione della legge nella sua interpretazione corrente.

4. In ogni caso, c’è che mancano i soldi, e dubito che il Curatore aspetterà oltre la prossima settimana per avviare l’asta pubblica del sito.

Si convochi immediatamente il Consiglio Comunale che dia finalmente una direttiva chiara e certa, con tempi fissati, alla vicenda.

Richiesta convocazione urgentissima Consiglio Comunale

I Consiglieri del PD 

Poiché nonostante i proclami quasi quotidiani del Sindaco e della Giunta non si è messo ancora in atto un solo concreto procedimento per disporre delle aree per fronteggiare il drammatico problema dell’edilizia pubblica – nebbia assoluta sui tempi della variante generale sulle aree ERP, votata quest’estate, immobilismo inerte e pericoloso sulla SVAR, silenzio colpevole su altri programmi possibili per aree già di proprietà comunale –  che in questo momento di crisi sta attanagliando la nostra città;

considerato che lo stesso programma SVAR – 170 alloggi in fitto agevolato – non riesce ad avere attuazione, perché ormai da un anno l’Amministrazione rincorre formule di difficile attuazione, divenute vecchie e per certi versi assolutamente antieconomiche per gli operatori finanziati;rilevato 

come proprio su questo argomento girano voci incontrollate e disparate – sarebbe in corso una trattativa tra il Comune e gli operatori concernente i volumi commerciali, assolutamente impossibile da attuare se non ritornando in Consiglio modificando il progetto, alcuni operatori si sono ritirati da una cordata che forse era solo nella mente del Sindaco, ad altri vengono fatti balenare scorrimenti di graduatorie ….. – che sconcertano non solo i Partiti – almeno noi, restiamo esterrefatti – ma lasciano nell’incertezza più assoluta la Curatela Fallimentare, che deve vendere all’asta nell’interesse dei creditori e dell’Unicredit, impegnata in una difficilissima partita di riassetto finanziario nella crisi mondiale bancaria, e per la quale forse una vendita all’asta è non solo più conveniente ma più rispettosa della funzione pubblica della Curatela;

preso atto

che ( come recitavano i latini, che di queste cose se ne intendevano dum romae consulitur, sagunthum expugnatur) mentre a Palazzo ci si balocca e arrovella, con apparati burocratici forse non compiutamente attrezzati ad arginare la valanga esternatrice del Sindaco, nella SVAR continuano a ricoverarsi spacciatori, prostitute a buon mercato, ladri e semplici clochards, insomma la gente lì ci continua a morire, lasciando nella più completa insicurezza, nell’abbandono e in balia della criminalità comune un intero quartiere che aspetta da anni che il plastico elettorale diventi realtà;

considerato infine 

che come al solito questo Comune che guida solo a destra è assolutamente incapace di portare avanti una qualsiasi iniziativa concreta, anche la più semplice come l’abbattimento con Ordinanza contingibile ed urgente delle mura diroccate della SVAR e il completamento della bonifica – nell’ultimo Consiglio se ne sono sentite delle belle, il Sindaco vuole essere garantito, ma se non ha coraggio di osare, perché la città l’ha eletto?…. I bei tempi del Sindaco Nino Corona, che per fronteggiare questo stesso problema requisì alloggi sfitti di proprietà di prefetti, funzionari di stato……o del Sindaco di Gaeta Pasquale Corbo, che per aprire Gaeta al mare fece abbattere le mura borboniche passando qualche giorno in cella …..- non v’è dubbio che spetta al Consiglio Comunale fare chiarezza sia sulla SVAR come sull’intero problema delle aree ERP e dell’edilizia sociale che già si potrebbe cantierare, dare gli indirizzi necessari, sgombrare il campo da illusioni e dire cosa e solo quello che effettivamente si può realizzare, per dare non più speranze vane ma prospettive concrete a qualche migliaio di famiglie, di giovani, di anziani che non ce la fanno più a pagare fitti o mutui divenuti impossibili;

Chiedono 

Che il Presidente del Consiglio Comunale Nicola Calandrini convochi il Consiglio Comunale con procedura d’urgenza  perché in esso il Sindaco Vincenzo Zaccheo e la sua Giunta riferiscano ai Partiti e ai Consiglieri sullo stato attuale delle iniziative per fronteggiare l’emergenza abitativa, chiariscano ogni aspetto, anche i più reconditi, della vicenda SVAR, dicano definitivamente se sulle altre aree già disponibili oltre il Piano ERP – quando sarà pronto il Piano ? – il Comune intende attuare immediati programmi, l’edilizia speciale per gli anziani, insomma l’intero stato dell’arte perché il Consiglio possa dire la sua e detti se necessario indirizzi e comportamenti da tenere con immediatezza, anche utilizzando se necessario strutture e istituzioni terze disponibili

Sull’edilizia sociale non ci possono essere né affari né accordi privati, i cittadini attendono decisioni anche coraggiose e l’unico che può darle è il Consiglio Comunale.

I consiglieri del PD

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