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anaclerio
Inviato il: 11/7/2007 13:20
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Re: Scoperto manufatto abusivo in via gorgolicino, a Latina
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anaclerio
Inviato il: 12/7/2007 23:15
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Re: Sabaudia, il demanio marittimo esteso alle ville del lungolago?

Se il Demanio Marittimo venisse esteso alle ville sorte attorno il lago di Sabaudia, vi sarebbe il concreto rischio che queste debbano essere demolite. E' quanto sostengono i legali di Scalfati

http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1235623&Sectionid=8&EditionId=3

Due gru imbriglieranno la nuova ammiraglia dei Cantieri InRizzardi
TI@%@di ROMANO TRIPODI SABAUDIA — Nei prossimi giorni due gigantesche gru da 20 tonnellate ciascuna imbriglieranno la nuova "ammiraglia" dei Cantieri "InRizzardi" e la adageranno dolcemente sulla superfice del lago di Paola, a Porto del Bufalo. Da quel momento il "Technema 120", lungo 40 metri; alto 12 con due ponti e mezzo, sarà pronto per prendere il mare. Ma per farlo dovrà attendere che la Conferenza dei servizi, sollecitata ormai da tutte le parti politiche, anche se con alcuni distinguo, dia il nulla-osta alla costruzione di una nuova e moderna chiusa che, secondo quanto spiega Gianfranco Rizzardi e confermano i tecnici, non avrebbe alcun impatto sull’ambiente dal momento che nulla verrebbe modificato del lago sotto il profilo naturalistico. Ed a questo riguardo i Cantieri Rizzardi sollecitano una risposta chiara e definitiva da parte della Amministrazione comunale e del nuovo sindaco Sandro Maracchioni. In caso contrario il "Technema 120", il primo dei cinque commissionati da un armatore greco per un importo complessivo di quasi 50 milioni di euro, rimarrebbe a tempo indeterminato "prigioniero" del lago e nel lago. Questa la premessa di natura tecnica ma la sentenza con la quale, il 15 dicembre 2006, la terza sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, respingendo la richiesta di dissequestro dei pontili della Darsena di Scalfati, ha sancito la natura pubblica del lago e la sua appartenenza al Demanio Marittimo, ha innescato un precedente che potrebbe essere dirompente non soltanto per le imprese della famiglia Scalfati, di fatto bloccate, ma per tutti i proprietari di case, ville ed altri beni immobili che insistono sulle sponde del lago. Una precedente sentenza emessa il 19 marzo 1984 dalla stessa Corte di Cassazione, in sede civile, negava l’esistenza del demanio marittimo per due motivi: la presenza di chiuse, regolabili dalla proprietà e la mancata navigabilità del lago. La presenza della azienda vallicola era la naturale negazione al concetto di quel "libero transito" che caratterizza ogni area porto e dello stesso demanio marittimo. «Abbattere l’attuale chiusa, visto che le imprese Scalfati sono attualmente bloccate da un duplice sequestro, significherebbe far venir meno, d’un colpo solo, proprio quelle condizioni che avevano indotto nel 1984 la Corte di Cassazione a negare l’esistenza del demanio marittimo nel lago. In altre parole la demolizione degli impianti di pesca nonché della chiusa addetta alla regolazione dei flussi idrodinamici nonché del fondale del canale, modificherebbe stabilmente proprio gli assunti della suddetta sentenza estendendo il demanio marittimo sul lago di Paola a tutte le edificazioni ed a tutti gli immobili realizzati sino ad oggi, in ogni circostanza ed a qualsivoglia titolo sulle sue sponde con conseguente rischio di demolizione» spiega Alfredo Scalfati in base al parere espresso dai suoi legali. Un’ipotesi a dir poco drammatica che non avrebbe ragione d’essere qualora il lago diventasse di proprietà della Regione o del Comune. Enti che dovrebbero comunque inserire il problema Rizzardi in un più articolato progetto di fruibilità pubblica del lago di Paola e di bonifica della duna retrostante.

giovedì 12 luglio 2007

ANACLERIO

PS.. Potreste anche intervenire ogni tanto, anzichè leggere soltanto!

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anaclerio
Inviato il: 21/7/2007 16:49
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Re: Tolti i sigilli all'Hotel Cusani!

Il Messaggero dice che l'Hotel Cusani è stato dissequestrato in quanto il Tribunale del Riesame non ha ravvisato l'urgenza del provvedimento di sequestro. Mi sembra che non sia entrati assolutamente nel merito, ma aspettiamo le motivazioni. Cmq pare che la faccenda rimanga aperta...

http://www.ilmessaggero.it/view.php"0" cellspacing="0" cellpadding="0" width="595">

Sabato 21 Luglio 2007 Chiudi chiudi finestra
Saranno tolti questa mattina i sigilli posti il 28 giugno scorso a due locali interrati dell’Hotel “Grotta di Tiberio” a Sperlonga perché ritenuti abusivi. Il Tribunale del Riesame ha infatti accolto ieri il ricorso presentato dall’avvocato Corrado de Simone per conto dei proprietari, il presidente della Provincia, Armando Cusani e il suocero Aldo Erasmo Chinappi. Bisognerà però attendere le motivazioni del provvedimento dei giudici Parasporo (presidente e relatore), Di Nicola e Chirico per avere il quadro più chiaro di una situazione che aveva sollevato polemiche e che aveva assunto risvolti politici, visto che proprio dall’esposto di un consigliere di opposizione al Comune di Sperlonga era nato il caso giudiziario.
Il sequestro (dei soli locali interrati adibiti a magazzino, 150 metri quadri su un totale di oltre mille dell’intera struttura) era scattato al termine di due anni di indagini e accertamenti. Un tempo esageratamente lungo per un presunto abuso urbanistico sul quale si erano anche espressi i tecnici della Regione che non avevano invece rilevato irregolarità.
La contestazione mossa subito dalla proprietà era relativa al fatto che, secondo loro, i locali interrati adibiti a magazzini non comportano un aumento dei carichi urbanistici e che quindi non necessitano di autorizzazioni. L’avvocato de Simone ha aggiunto, nella sua memoria difensiva presentata ieri in udienza, ulteriori elementi di valutazione, primo su tutti il fatto che per un problema di abusivismo grave tra la richiesta del pm e il provvedimento del gip sono trascorsi due mesi. Un tempo troppo lungo che non giustifica l’urgenza. Inoltre il legale ha anche insistito sul particolare, non certo irrilevante, che i tecnici degli uffici regionali competenti avevano effettuato, a febbraio del 2006, un sopralluogo nell’albergo e redatto una relazione di quattro pagine nella quale si sosteneva che la struttura era in regola con la normativa urbanistica regionale e nazionale.
E invece era arrivato il provvedimento di sequestro ma solo di due locali “tecnici” adibiti a magazzino.
Il presidente della Provincia, e contitolare dell’albergo grotta di Tiberio, Armando Cusani ha ritenuto di non dover fare commenti ora, così come quando aveva subito il provvedimento di sequestro.
Caso chiuso? Certamente no, poiché il procedimento resta aperto anche se il provvedimento del Riesame fa spostare l’ago della bilancia. Resta da vedere, in attesa delle motivazioni, quali saranno le reazioni politiche a questo fatto che, sulla base del clamore suscitato dal sequestro, assume il valore di un vero e proprio colpo di scena. Al contrario.
G.Cop.

ANACLERIO

P.S.: Certo che fate a botte per intervenire nella discussione... Me cojoni!!

[Entra] anaclerio
Inviato il: 19/8/2007 16:16
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Re: Ancora abusi edilizi a Ponza......
http://www.ilmessaggero.it/view.phpì 15 Agosto 2007 Chiudi






Un abuso “coperto” da terra, canne e arbusti. Una sorta di bunker ancora ben nascosto e che sarebbe emerso a lavori ultimati, quando sulla via Panoramica, con una vista mozzafiato su Chiaia di Luna, sarebbe spuntato dal nulla un appartamento di circa cento metri quadrati. Magari ne avrebbero ricavato più stanze per un affare che l’estate prossima sarebbe stato di non poco conto trattandosi dell’isola lunata. Invece l’abuso edilizio è stato scoperto e ora moglie e marito, ottantenni, sono stati denunciati oltre che per abusivismo anche per violazioni di carattere ambientale. A scoprire il tutto sono stati gli uomini della Guardia di Finanza, i quali procedono gli accertamenti per verificare se in realtà gli anziani coniugi non fossero semplicemente dei prestanome per quell’abuso.
I militari della stazione di Ponza, nel corso di specifici controlli predisposti dal comando provinciale di Latina e da quello della compagnia di Formia, sono stati insospettiti da un anomalo riversamento di terra e materiali inerti di scarto su un'area di circa mille metri quadrati.
I materiali di risulta risultavano troppo ben distribuiti sul terreno tale da renderlo perfettamente pianeggiante. Strano per una zona che in realtà almeno qualche imperfezione doveva averla. E’ bastato approfondire meglio ed è emersa la “sorpresa”. Dopo aver individuato i proprietari del terreno i militari hanno proceduto ad un sopralluogo della zona e al di sotto del piano di calpestio è saltata fuori l'abitazione. C’era l’inmtera armatura di cemento, con le pareti esterne già tamponate, dentro la distribuzione degli impianti. Si doveva ancora lavorare molto in quel tratto incastonato nella roccia ma con quella copertura difficilmente qualcuno se ne sarebbe accorto. All’improvviso la casa sarebbe spuntata e il “gioco” riuscito. Ma è stato scoperto tutto. L'abuso ha comportato, tra l’altro, la distruzione di parte della macchia mediterranea della zona, che è stata sottoposta a sequestro.

ANACLERIO



[Entra] anaclerio
Inviato il: 19/8/2007 16:19
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Re: ..... intanto a Fondi nuove demolizioni previste per settembre
http://www.ilmessaggero.it/view.phpì 15 Agosto 2007 Chiudi






di GAETANO CARNEVALE

Gli abusivi del demanio di Selva Vetere dovrebbero finalmente arrendersi e non impegnare ancora le casse comunali in tanti costosi ricorsi giudiziari. Anche la Corte d’Appello di Roma, infatti, con sentenza numero 11 del 15 giugno scorso, depositata solo qualche settimana fa, ha dichiarato inammissibile il ricorso degli occupatori dei terreni demaniali contro le decisioni prese dal commissario per gli usi civici del Lazio, Franco Carletti, nel dicembre 2005.
Gli occupatori, che erano stati raggiunti da ordinanze di abbattimenti di costruzioni anche faraoniche perfino sulla duna, hanno giocato l’ultima carta contestando addirittura la natura demaniale dei terreni, scavando negli archivi di mezza Italia e producendo documenti, peraltro già ampiamente conosciuti, risalenti al 1809. La sentenza della Corte d’Appello ora certifica un’azione importante delle amministrazioni comunali di Fondi, che si sono battute nel tempo contro le illegalità e l’abusivismo edilizio nel demanio di Selva Vetere, che hanno degradato all’inverosimile la fascia demaniale del litorale fondano.
In particolare, la sentenza permette all’amministrazione di Palazzo San Francesco di continuare l’opera di demolizione di altri manufatti fuori legge e «di attuare – come ribadisce il comunicato stampa del Comune - il progetto di ripristino della duna». Tra l’altro, gli occupatori ricorrenti, che avevano avanzato «anche minacciose richieste di risarcimento milionario – dice l’avvocato di Palazzo San Francesco, Antonio Cardinale – dovranno pagare le spese legali al Comune di Fondi e alla Regione, anch’essa chiamata in causa». L’amministrazione ribadisce, infine, che continuerà l’opera di demolizione forse già da settembre in tutta la zona costiera di Selva Vetere.

ANACLERIO
[Entra] anaclerio
Inviato il: 26/8/2007 21:35
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Re: Anche Il Tempo parla degli abbattimenti di Fondi

http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1267490&editionId=3&SectionId=8

TI@%@di ORAZIO RUGGIERI FONDI — Riprenderanno nel mese di settembre le ruspe a "bonificare" ...
... la duna del litorale fondano. Il progetto che l'amministrazione comunale ha perseguito con tanta tenacia e che ha trovato dell'arch. Martino Di Marco il curatore tecnico che ha "istruito" l'iter specifico, ha aggiunto, al suo "arco" un'altra freccia: la sentenza n. 11 del 15 giugno scorso, depositata il 19 luglio. Nel testo, la Corte d’ Appello di Roma, Sezione specializzata per gli usi civici, ha respinto, dichiarandolo «inammissibile, l’appello proposto dagli occupatori dei terreni di Selva Vetere, fogli 87 e 88 contro la sentenza n. 87 emessa dal Commissario per gli usi civici del Lazio, dott. Franco Carletti, in data 15 dicembre 2005». Come si ricorderà, alcuni occupatori dei terreni gravati da uso civico proposero ricorso nel 2004 per contestare la natura demaniale ma il giudice adito confermò tale particolare natura, richiamando le sentenze e le verifiche effettuate nel corso degli anni, a partire dal 1809 e fino al 1997. In forza dell’ultima sentenza, che ha peraltro dichiarato l’inammissibilità di un provvedimento di sospensione delle ordinanze demolitorie emesse dal Comune di Fondi per l’attuazione del progetto di ripristino della duna, «viene posto un ulteriore tassello - ribadisce in questi giorni il primo cittadino Luigi Parisella - all’opera costante e coerente dell’amministrazione comunale tendente alla riqualificazione della zona di Selva Vetere posta sul lido di Fondi. Anche le minacciose richieste di risarcimento milionario, che a detta degli occupatori opponenti sarebbero state avanzate all’esito di un accoglimento del loro ricorso - ci tiene a ribadire il sindaco Parisella che "non vuole fare spendere soldi inutili alla gente" - cadono miseramente nel vuoto, dovendo invece gli stessi opponenti pagare le spese legali al Comune di Fondi, difeso dall’avv. Antonio Cardinale, e alla Regione Lazio, anch’essa chiamata in causa. Questa importante sentenza rafforza la volontà mia personale e dell’amministrazione comunale di completare l’opera iniziata con le demolizioni dello scorso anno e che hanno permesso di far fruire ai cittadini di Fondi di un lungo tratto di duna perfettamente ricostruita». Fin qui la decisa volontà dell'amministrazione e del responsabile dell'Ufficio Tecnico per il settore urbanistico, arch. Martino Di Marco, di andare avanti nel predisporre il terreno adatto per l'attuazione del progetto "Marina di Fondi" che, per il comune, deve "insistere" su un territorio bonificato dagli insediamenti che ne hanno trasformato l'iniziale assetto naturale. Dall'altra parte, invece, si levano voci che vorrebbero i titolari dei manufatti esistenti e qualcuno anche di quelli abbattuti tenacemente disposti ad usare la "carta da bollo" pur di vedere vinta la battaglia nella quale hanno creduto fino in fondo e che trovato nell'avv. Francesco Di Ciollo il consulente tecnicamente competente a seguire quelle vie legali che, secondo alcuni ricorrenti, dovrebbero, alla fine, premiare la costanza di chi è rimasto sempre convinto della bontà delle tesi portate avanti nelle aule giudiziarie. Questo, per ora, il quadro che emerge dalle dichiarazioni delle opposte parti. Resta da vedere se, con l'arrivo del mese di settembre le ruspe completeranno quel lavoro già ampiamente portato avanti nella fase iniziale, in un clima, comunque, di ostile ma di pacifica contrapposizione tra chi ha voluto il ripristino dello "status quo" e chi ha rivendicato come possesso acquisito ciò che l'anagrafe temporale dell'immobile avrebbe "ope legis" ratificato come proprietà di fatto di coloro che avevano realizzato il manufatto sulla duna.

sabato 25 agosto 2007

P.S.: Cmq sia tutti aspettiamo impanzientemente che anche Zaccheo faccia altrettanto sul martoriato lungomare di Latina...

[Entra] anaclerio
Inviato il: 9/9/2007 17:18
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Re: Scoperto manufatto abusivo in via gorgolicino, a Latina

A quanto le prossime distruzioni? Sono mesi che non abbattano più niente, stò cominciando ad andare in crisi di astinenza da demolizioni...

ANACLERIO

[Entra] MarmaLT
Inviato il: 9/9/2007 19:43
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Re: Anche Il Tempo parla degli abbattimenti di Fondi
Anche LATINA Oggi del 29 agosto 2007 di abusi freschi freschi, sulla Marina, ad opera dei genitori di un Consigliere Comunale dell' UDC. Quando mai,  si può pensare, il Sindaco Zaccheo farà un vera e seria politica di risanamento della Marina, se un consigliere che lo appoggia in Consiglio comunale ha i genitori con casa abusiva, come dice il quotidiano, "con vista sul mare?".
[Entra] anaclerio
Inviato il: 9/9/2007 21:43
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Re: Anche Il Tempo parla degli abbattimenti di Fondi

Caro MarmaLT,

questa notizia mi era sfuggita! Chi è questo consigliere dell'UDC? Potresti riassumere o pubblicare l'articolo di Latina Oggi? Che cosa è stato fatto in particolare? Ampliamento o addirittura nuova costruzione?

ANACLERIO

Ecco l'articolo:

http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php [Entra] anaclerio

Inviato il: 9/9/2007 22:19
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Re: Anche Il Tempo parla degli abbattimenti di Fondi

Vediamo la cosa positiva della faccenda. Sono stati scoperti e dovranno abbattere la sopraelevazione. Spero che Mancini intervenga al più presto, anche per fare l'esempio, che nonostante si sia genitori di un consigliere, non la si passa liscia!

ANACLERIO

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