Ma cosa hanno fatto di male quegli alberelli?
Ma cosa hanno fatto di male quegli alberelli lungo PL da Palestrina ed in altre parti di LT?
Potrei lontanamente capire che gli oleandri necessitassero di una sfoltita, ma perché gli alberelli? Qualcuno di voi sa se ci sia o meno un senso logico oppure una ragione di tipo sanitario a supporto?
Un saluto
Pippo
Dovrebbe trattarsi del famoso progetto "Corridoio ecologico" che ha suscitato anche alcune polemiche tra i nostri rappresententanti istituzionali.
il link invia alla notizia e ad alcuni commenti:
http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=3634
Stefano
Grazie Stefano della pronta risposta.
Tuttavia non riesco a comprendere il motivo di tagliare alberi esistenti per piantumarne altri. Peraltro, ci si lamenta anche di avere pochi soldi per gestire il servizio. Qui non vedo il problema tutto burocratico-procedurale di come aggiudicare un contratto, ma il perché, la necessità. Un corridoio ecologico c'era già, era il verde ai lati delle strade. Ora non c'è più, punto! Io avrei utilizzato i soldi per altre necessità, come peraltro anche evidenziato in qualche altro intervento.
Un saluto
Pippo
Sono perfettamente d'accordo con te.
Avevo risposto appositasmente senza commentare.
I fatti si commentano da soli.
Saluti
Stefano
Una piccola perplessità…
Ma dove li pianteranno i nuovi alberi, se tagliando le vecchie acacie hanno lasciato le radici in loco?
Forse andavano eradicati e non solo tagliati alla base….
Boh!
Vedremo!
Caro Gasby,
non dimenticare che al Comune di Latina abbiamo il fior fiore degli esperti con un pollice verde* che fa paura (nel senso letterale del termine!!)
Tranquillo quindi, vedrai che i nostri soldi li spenderanno. Come non si sa, ma li spenderanno!
Salvatore
Ed allora, spero che ce ne ricorderemo a tempo debito di tutti questi commenti. E lo dico con rammarico in quanto io mi sente molto di centro-destra!! Gli amministratori del denaro pubblico, che lo hanno fatto con demerito cagionando danni al bene pubblico, devono essere rimossi, ASSIEME AI LORO CONTROLLORI.
Un saluto
Pippo