Un comitato unitario per l’acqua pubblica e contro il nucleare
Mentre l'informazione italiana rincorre le vicende più o meno nobili del Presidente del Consiglio,
due temi, davvero nobili e cruciali per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, dovranno a
breve posti al centro del dibattito politico italiano: l'acqua pubblica e il no al nucleare.
Dopo, infatti, le pronunce della Corte Costituzionale e del Presidente della Repubblica, è sicuro che
tra aprile e giugno di quest'anno i cittadini italiani verranno chiamati alle urne per esprimere il
proprio parere in merito a due quesiti referendari per l'estromissione degli interessi privati nella
gestione dell'acqua e su un terzo quesito che chiederà di chiudere definitivamente le porte
all'energia nucleare.
In previsione della scadenza referendaria sono già nati in Italia due comitati referendari uno sorto
già da tempo dal Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua, che riunisce i comitati locali per l'acqua
pubblica, e dal Comitato promotore dei referendum costituito da un'ampia coalizione della società
civile che ha consegnato a luglio dello scorso anno alla Corte di Cassazione più di un 1,4 milioni di
firme, l'altro sorto solo di recente e costituito da associazioni ambientaliste con l'obbiettivo
specifico di appoggiare il referendum contro il nucleare promosso dall'Italia dei Valori ma per il
quale il “Comitato Vota Si contro il nucleare” intende restituire a questa battaglia una giusta valenza
di trasversalità partitica e laicità.
Nonostante i due temi referendari abbiano avuto percorsi distinti qui a Latina e Provincia ci
sentiamo come cittadini coinvolti in prima linea su entrambe i fronti dovendo ormai da anni
confrontarci con la gestione economicamente scellerata e vessatoria nei confronti dei cittadini
operata nel servizio idrico da Acqualatina, le cui inadempienze e menzogne esplodono in queste
settimane drammaticamente con il “caso arsenico”, e, sul fronte del nucleare, sentendoci molto a
ragione preoccupati per il pericolo di subire una seconda servitù nucleare mentre la precedente
esperienza nuclearista ci regala pesanti incognite su quale sarà il futuro dei siti in fase di
dismissione e sulla loro conversione in depositi di stoccaggio di scorie di diversa intensità
radiologica.
Vivendo, quindi, in prima persona entrambe queste due battaglie di civiltà, giustizia e benessere ci
appelliamo a tutti i cittadini, a tutte le associazioni, i movimenti ed i comitati di costituire in
territorio pontino una vasta mobilitazione civile convergendo in un comitato d'appoggio alle due
battaglie referendarie il cui battesimo avrà luogo il prossimo venerdì 4 marzo alle ore 18 presso la
sede del Circolo Arcobaleno di Legambiente in Lago Jacopo Peri, 76 c/o Centro Commerciale
Lestrella (zona Nuova Latina ex Q4) a Latina.
Consci del pericolo che riserva lo strumento referendario per via della necessità di raggiungere il
quorum degli elettori, speriamo in un ampia partecipazione all'incontro in modo da costituire un
coordinamento forte che sia in grado sottrarre la campagna referendaria al silenzio in cui gli organi
della stampa ufficiale la stanno relegando e di portare quanta più gente alle urne, fosse pure in
periodo estivo.
Comitato promotore “per i SI ai referendum Acqua e Nuclare”