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Rass.Stampa q4q5.it : La soluzione alternativa al termovalorizzatore: TMB e Pirolizzatore

LA SOLUZIONE ALTERNATIVA AL TEMOVALORIZZATORE: "TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO"  E "PIROLIZZATORE"

 

Salve a tutti,

dopo un lavoro di circa un mese, ho terminato un documento riguardante la corretta gestione del ciclo dei rifiuti.

E' un documento che va ad approfondire tutte le varie tecnologie di trattamento dei rifiuti esistenti, evidenziandone i pregi e i difetti, sulla base di fonti e documenti molto autorevoli e imparziali: ho voluto evitare di fare ricorso semplicemente a articoli di giornali o riviste o, peggio, ad altri rapporti la cui attendibilità non era possibile provare.

Pertanto mi sono basato su documenti dell'APAT,  dell'Associazione Medici per L'Ambiente, di Nanodiagnostic,  su conferenze dell'Enea,  su  esempi di  impianti già esistenti e funzionanti fatti sia dalle rispettive  aziende costruttrici, che relazioneati nelle pubblicazioni di "Juniper Consultancy Services Ltd", e altre ancora.

Tutte le fonti che ho utilizzato sono consultabili e verificabili anche da internet, e i rispettivi link sono inseriti nelle note presenti sul documento stesso.

E' stato un lavoro che ho iniziato, sinceramente, per cultura personale, per una mia curiosità di capire bene un'argomento divenuto molto d'attualità nella nostra provincia.

Alla fine però, vista anche la molta disinformazione che c'è su questo tema (e di cui io non ero certo privo), ho pensato potesse essere utile condividerlo con tutti, cittadini, politici, giornalisti, etc..

Credo infatti che mai come in questo momento, in cui la classe politica tutta è chiamata a fare scelte decisive riguardanti le soluzioni da adottare al problema rifiuti,  sia importante smascherare i tanti luoghi comuni riguardanti questo argomento, proponendo, allo stesso tempo, delle soluzioni alternative e migliori sotto tutti i punti di vista.

Allego quindi il documento, in modo tale che possa essere scaricabile e consultabile da chiunque, e di seguito metto anche (tra i ****) un breve riassunto del documento e delle conclusioni a cui sono giunto alla fine della mia ricerca.

In un post successivo a questo allegherò anche alcune fonti (del documento) che ritengo molto importanti, nonchè le rispettive traduzioni in italiano (alcune sono infatti in inglese):

a tale proposito vorrei ringraziare Salvatore Antoci per l'aito che ha saputo darmi attraverso l'importante lavoro di traduzione che ha portato avanti a riguardo.

Un caro saluto a tutti,

Stefano Cassoni 

**********************************************************************

 

Ad oggi, purtroppo, sia tra i cittadini che tra i  politici, continua ad esserci una grande disinformazione sulla corretta gestione dei rifiuti e, in particolare, sulla questione dei termovalorizzatori.

Si continua infatti a  ritenere gli inceneritori con recupero energetico (chiamati termovalorizzatori solo in Italia) la soluzione migliore e definitiva a tutti i problemi di smaltimento dei rifiuti.

Si continua a pianificarne e costruirne di nuovi con la convinzione che con gli inceneritori sia possibile ridurre quasi a “zero” i rifiuti conferiti in discarica e senza pericoli alcuni per la salute pubblica, poiché le ultime tecnologie consentirebbero di ridurre al minimo l’inquinamento prodotto.

Ebbene, non c’è nulla di più sbagliato nel ritenere un inceneritore “poco inquinante”: molti studi a riguardo, come quello portato a termine dallo stesso Istituto Superiore di Sanità nel 2004, hanno evidenziato che nelle zone attigue agli inceneritori aumentano gli effetti cancerogeni e vi è un significativo incremento di mortalità causato da cancro al polmone, linfomi e neoplasie infantili; ciò è causato dalle nanoparticelle prodotte dalla combustione dei rifiuti che, essendo inferiori ai 2,5 micron non possono essere fermate da nessun filtro anti-particolato oggi esistente.

Non c’è nulla di più sbagliato, inoltre,  nel dire che  i termovalorizzatori sono una soluzione definitiva al problema dei rifiuti, o che con un inceneritore è possibile ridurre a percentuali trascurabili i rifiuti conferiti in discarica: un inceneritore produce scorie solide e ceneri volatili pari a 1/3 del peso dei rifiuti che vi vengono introdotti; ciò significa che il 33% dei rifiuti che finiscono nell’inceneritori,  vanno poi conferiti in discarica. Tra l’altro, prima di inviarle in discarica queste scorie devono essere trattate e rese inerti, in quanto sono altamente tossiche e pericolose per la salute pubblica.

Infine, non è vero che sono economicamente convenienti: continuano ad esserlo solo grazie agli incentivi statali CIP6 sulle fonti rinnovabili che ricevono. Ma questi contributi sono stati ritenuti illegittimi dalla stessa Unione Europea, che ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia, in quanto i rifiuti o le “ecoballe”  (o CDR), bruciati nei termovalorizzatori, non possono essere considerati “fonte di energia rinnovabile” . Insomma, il governo italiano sarà giustamente costretto a togliere questi incentivi ai termovalorizzatori, e gli inceneritori non saranno più convenienti come ora, specie se confrontati con altre tecnologie alternative esistenti.

E allora? Purtroppo, seppur auspicabile, non si può fare ricorso esclusivamente alla Raccolta Differenziata: è difficile, in una grande città, superare il 50% di differenziata e solo con il metodo del “porta a porta” è possibile realizzare l’auspicabile traguardo del 70% e oltre.

Rimarrebbe quindi una percentuale non trascurabile di rifiuti indifferenziati che in qualche modo bisogna pur trattare, in quanto non può essere più accettabile conferirla direttamente in discarica.

A questo proposito, un’altra convinzione non vera è che l’unica tecnologia esistente per trattare i rifiuti indifferenziati sia la produzione di CDR (mediante appositi impianti) e il suo smaltimento mediante termovalorizzatore.

Infatti, sia in Italia (con la presenza di 114 impianti di questo tipo) che nel resto del mondo, la tecnologia maggiormente usata per trattare questi rifiuti sono gli Impianti di TMB (Trattamento meccanico Biologico).

In particolare, nei processi TMB più avanzati (quelli che non prevedono la triturazione iniziale dei rifiuti), i rifiuti indifferenziati, invece di essere subito triturati (come avviene nei tradizionali impianti di produzione di CDR), vengono selezionati e separati mediante appositi processi di vagliatura, consentendo il recupero dei materiali riciclabili presenti: nell’impianto TMB di Seamer Carr in Inghilterra, ad esempio, si riesce a riciclare il 90% del metallo, alluminio, plastica rigida e materiale organico, il 70% del vetro e fino al 90% della carta e cartone presenti nei rifiuti indifferenziati in ingresso nell’impianto.

Inoltre la parte umida dei rifiuti, accuratamente selezionata, viene sottoposta a processi particolari chiamati “digestione aerobica” o “anaerobica”: in particolare, mediante la digestione anaerobica si ha la produzione di un “digestato solido”, da utilizzare per migliorare le proprietà agricole del suolo, e il recupero di biogas, utilizzato per produrre calore ed energia elettrica.

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, poi, questi impianti costano molto meno di quanto costano gli inceneritori; inoltre non producono inquinamento, permettono di incrementare la differenziazione e il riuso dei rifiuti  e consentono di inviare in discarica molti meno scarti ( tra l’altro totalmente inerti e non pericolosi per la salute pubblica) di quanto non riescano a fare i termovalorizzatori.

Ma non solo, perché negli stessi impianti è possibile  trasformare la frazione secca e non differenziabile dei rifiuti (selezionata anch’essa durante il processo di vagliatura) in CDR (combustibile derivato dai rifiuti).

In questo caso, per smaltire il CDR prodotto, ai tanto declamati inceneritori sono da preferirsi i “pirolizzatori (molto diffusi nel resto del mondo e chiamati anche “dissociatori molecolari”), ossia impianti simili ai gassificatori  ma che, lavorando a temperature inferiori ai 400°C e in totale assenza di aria, consentono di  ridurre di oltre cento volte l'emissione di polveri sottili e nanopolveri, permettono la riduzione di ossidi di azoto e metalli pesanti, e una concentrazione di diossina e furani al disotto dei valori misurabili.

Va infatti evidenziato che a temperature comprese tra 400 e 800 °C si ha una forte produzione di diossina, ma a temperature superiori agli 800°C si ha una forte produzione di nanopolveri, responsabili di malattie respiratorie e tumori.

Tali impianti, utilizzando la “dissociazione molecolare”, trasformano i rifiuti in un “gas di sintesi” da utilizzare per produrre energia elettrica e calore, con rendimenti superiori a quelli di un inceneritore ma a un costo (sia di costruzione che di gestione) decisamente più basso.

Infine consentono una produzione di scorie enormemente minore rispetto a un inceneritore: mediante questi impianti viene inviato in discarica soltanto il 3% (contro il 30% degli inceneritori) dei rifiuti introdotti.

Di tali impianti è possibile costruirne anche più di uno nella stessa provincia, in particolare vicino agli impianti di TMB stessi: i “pirolizzatori” (ma anche i gassificatori), infatti, sono impiantisticamente molto versatili, ossia è possibile proporzionarli alla reale quantità di CDR prodotto. In questo modo si va ad evitare anche l’inquinamento dovuto al trasporto del CDR per  smaltirlo nell’impianto stesso.

 
Alla luce di tutto questo non ha più senso anche solo parlare di inceneritori.

Le migliori tecnologie da adottare per una corretta chiusura del ciclo dei rifiuti sono, sotto tutti i punti di vista, gli Impianti di TMB uniti, eventualmente, a pirolizzatori.

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Inviato da Stevejo il 5/3/2008 17:08:56 (639 letture) :: Pagina stampabile
Stevejo :: Alle ore 17:17 del 05-03-08

 

Allego le fonti più importanti del documento allegato nella notizia principale e le relative traduzioni eseguite da Salvatore Antoci.

ING sta per "lingua inglese" e IT per "lingua italiana". Nella traduzione viene riportato solo il testo e non le varie immagini presenti nei rispettivi documenti in lingua originale. 

 

E' inoltre possibile visionare un filmato in inglese sul funzionamento dell’impianto di TMB di Seamer Carr in Inghilterra, tramite questo indirizzo internet:

http://www.wastec.co.uk/video/index.html"MsoNormal">Nella colonna a destra è possibile “cliccare” sul link “See it Working” e, successivamente, sul link “download video”.


Un caro saluto,

Stefano Cassoni

 

Allegato: 1_ING_Eastern_Creek_UR-3R_Sydney_Maximising_Recovery_Minimising_Impact_WSN.pdf

Allegato: 1_IT_Eastern_Creek_UR-3R_Sydney_Maximising_Recovery_Minimising_Impact_WSN.doc

Allegato: 2_ING_Fact_Sheet_1_–_The_Macarthur_Resource_Recovery_Park.pdf

Allegato: 2_IT_Fact_Sheet_1_–_The_Macarthur_Resource_Recovery_Park.doc

Allegato: 3_ING_TECHNOLOGY_SOLUTIONS_CASE_STUDY_MACARTHUR_RESOURCE_RECOVERY_PARK.pdf

Allegato: 3_IT_TECHNOLOGY_SOLUTIONS_CASE_STUDY_MACARTHUR_RESOURCE_RECOVERY_PARK.doc

Allegato: 4_ING_WHAT_HAPPENS_AT_THE_EASTERN_CREEK_WASTE_AND_RECYCLING_CENTRE_Sydney.pdf

Allegato: 4_IT_WHAT_HAPPENS_AT_THE_EASTERN_CREEK_WASTE_AND_RECYCLING_CENTRE_Sydney.doc

Allegato: 5_ING__Seamer_Carr_inghilterra_Wastec_complete_‘clean’_MRF_trial_on_co-mingled_recyclables.pdf

Allegato: 5_IT_Seamer_Carr_inghilterra_Wastec_complete_‘clean’_MRF_trial_on_co-mingled_recyclables.doc

Allegato: 6_ING_Seamer_Carr_inghilterra_Wastec’s_Seamer_Carr_plant_achieving_targets.pdf

Allegato: 6_IT_Seamer_Carr_inghilterra_Wastec’s_Seamer_Carr_plant_achieving_targets.doc

Allegato: Oltre_l'età_del_fuoco_superamento_definitivo_dell_incenerimento_dei_rifiuti.pdf



Stevejo :: Alle ore 16:51 del 06-03-08

Volevo ringrazioare Massimo De Simone per aver messo questi file scaricabili anche dal suo sito:

http://www.malamministrazione.it/

in particolare nella sezione Utilità: http://www.malamministrazione.it/index_file/utilita.html


Salvatore :: Alle ore 23:52 del 06-03-08

Caro Stefano,

hai fatto un "lavorone"! Complimenti.

Spero che serva a far aprire gli occhi ai cittadini e sopratutto a chi, occupando posti di responsabilità, deve prendere importanti decisioni sul nostro futuro e sul futuro dei nostri figli e nipoti. Sarebbe triste se queste decisioni venissero prese perchè adesso va di moda il termovalorizzatore.

Salvatore 


Stevejo :: Alle ore 16:41 del 08-03-08

Salvatore, speriamo veramente...anche se, devo dire, qualcosa finalmente si sta muovendo.

 

Partecipando a una riunione del Gruppo Ambiente del Movimento “L’aAltra faccia della Politica”, il Gruppo Ambiente ha deciso di appoggiarlo  ufficialmente in modo tale da diffondere l'esistenza di tecnologie  alternative all'incenerimento in tutte le sedi opportune, sia  istituzionali che pubbliche.

Questo percorso di "informazione" inizierà  proprio con un convegno pubblico, a cui saranno invitati, oltre che  ovviamente i cittadini, anche giornalisti e personaggi politici dei  diversi schieramenti, in modo tale da presentare questa proposta che, a  mio avviso, è una valida alternativa  all'incenerimento sotto tutti i  punti di vista.
A tale proposito è uscito proprio ieri un articolo su "Latina  Oggi" (Latina Oggi del 07/03/2008 pag. 7, colonna a lato):

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/07_03_2008/pag07latina.pdf

Il mio augurio è che veramente, su questo argomento, verranno messe da  parte le divergenze politiche per affrontare nel giusto modo il problema  dei rifiuti in provincia di Latina, in modo tale che prevalga  l'interesse dei cittadini su tutto il resto.

Spero che invece della  "battaglia" contro l'inceneritore, questa volta potremo assistere a un  dialogo costruttivo di tutti i partiti contro l'inceneritore.
<!--[if !supportLineBreakNewLine]-->
<!--[endif]-->Voglio sperarci anche perchè io stesso, prima di documentarmi e di  scrivere questo documento, vedevo l'incenerimento come il "male  minore"...della serie: c'è solo questo, che dobbiamo fare"?.

Sono stato insomma il primo a cambiare idea sull'argomento, a  ricredermi, ad ammettere che sbagliavo...e sinceramente non mi pento di
aver cambiato idea, nè ci vedo nulla di male, anzi.

Fin'ora di inceneritori si è solo parlato, ma non c'è ancora nessuna  decisione in merito. Tutti sono ancora in tempo per cambiare idea, senza
nessun problema.

Non mi stancherò mai di ripeterlo, ma l'incenerimento dei rifiuti è la  tecnologia più dannosa oggi esistente, che senza gli incentivi statali
(peraltro dichiarati illegittimi dalla stessa unione europea) non  troverebbero nessuna convenienza economica. Il fututo, quello veramente
sostenibile, quello veramente rispettoso della salute dei cittadini, è  il Trattamento Meccanico Biologico così come viene usato negli altri
paesi del mondo: privileggiare il recupero e il riciclaggio alla  produzione di CDR.

Un caro saluto ,
Stefano

 


Salvatore :: Alle ore 18:16 del 08-03-08

Caro Stefano,

quello che tu dici ed auspichi è molto giusto. Se si fa politica (quella con la P maiuscola), auspicando davvero il bene comune, e non solo il tornaconto personale o della parrocchietta, è facile trovare delle intese trasversali che vanno oltre le logore e desuete ideologie che ancora oggi avvelenano l'Italia.

Il problema sorge quando la decisione è già stata presa, e chi l'ha presa non intende rimetterla in discussione, vuoi per malintesi motivi di orgoglio e di prestigio personale, vuoi perchè dietro il paraverto dell'interesse generale si nascondono incoffessabili malaffari di tutt'altro tipo.

Un esempio lampante che è quello della cosidetta metropolitana: è chiaro ed evidente che sarà una iattura per Latina, ma chi di dovere non lo ammetterà mai. A costo di arrecare danni irreparabili a tutta la cittadinanza.

Salvatore


Stevejo :: Alle ore 02:07 del 09-03-08

Salvatore, in linea generale non posso che darti ragione.

Ma spero questa volta possa andare diversamente.

E lo spero, proprio perchè ancora nessuna decisione ufficiale è stata presa per il termovalorizzatore. Si è andato avanti a parlare solo di quello perchè molti pensavano esistesse solo quello.E' vero, alcuni lo facevano forse per altri interessi, ma almeno questa volta ci sono 2 cose a favore del vero interesse dei cittadini e che mi fanno quantomeno sperare:

1°) Il fatto che, visto che nessuna decisione è stata presa (ma ci sono stato soltanto tanti bei proclami da + parti), tutti possono tornare indietro senza nessun problema di orgoglio (ovviamente se è solo quello il vero problema).

2°) Perchè credo che la soluzione che sto proponendo insieme al gruppo ambiente della lista Cirilli sia veramente migliore del termovalorizzatore sotto tutti i punti di vista (ovviamente non sono io a dirlo ma tutte le fonti autorevoli che ho citato nel lavoro).

Insomma, forse stavolta andrà diversamente. Lo spero veramente per il bene della nostra salute.

Un salutone,

stefano 


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