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Autore Discussione
Anonimo
Inviato il: 30/11/2010 8:59
Re: Qualche riflessione

 Anche questa è una opinione degna di attenzione...

http://www.youtube.com/watch?v=4NGbWTTTGNA



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giucap
Inviato il: 4/12/2010 18:07
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Re: Qualche riflessione

Il solito Gramellini, solo che stavolta sembra che abbia partecipato all'Assemblea di RinascitaCivile.

Giulio

Gli italiani non sanno più sognare
 
 
 
 
 
MASSIMO GRAMELLINI

Sulla relazione annuale del Censis aleggia lo spirito di Jung. Giusto così: questa crisi non è materia per economisti, ma per psicanalisti. L’Italia, sostiene il sempre immaginifico De Rita, affonda perché non sa più desiderare. In realtà molti di noi hanno ancora dei sogni. Quello che manca è l’ossigeno per raccontarli, persino a se stessi. A forza di scattare a vuoto, la molla si è inceppata. Il futuro non è un’opportunità e nemmeno una minaccia.

Semplicemente non esiste. Il futuro è la rata mensile del mutuo o il bilancio trimestrale dell’imprenditore: nessuno ha la forza di guardare più in là e si vive in un presente perenne e sfocato, attanagliati dallo sgomento di non farcela. Sulle macerie della guerra, l’inconscio dei nonni riusciva a progettare cattedrali di benessere: quegli uomini avevano visto abbastanza da vicino la morte per immaginare la vita. Sulle macerie morali del turbo-consumismo, la cui crescita dopata ha ucciso i desideri (di fronte a tremila corsi di laurea o tremila canali televisivi l’impulso è di spegnere tutto), l’inconscio dei nipoti sembra paralizzato da un eccesso apparente di libertà e dall’assenza di punti di riferimento. Anche la delega al leader salvifico, di qualsiasi colore, ha fatto il suo tempo.

Bisogna cavarsela da soli e siamo diventati troppo egoisti per ricordarci come si fa. Orfani di padre, cioè dell’autorità che trae origine dall’autorevolezza e consente ai figli di avventurarsi in territori inesplorati, sapendo di poter contare all’occorrenza su una robusta ringhiera. E con una classe dirigente specializzata nel dare cattivo esempio, priva del titolo morale per imporre regole che è la prima a non rispettare. Come si evince da quanto detto fin qui, la fotografia del Censis è decisamente beneaugurante. Almeno per chi è convinto che non ci si possa aspettare il riscatto sociale da teorie economiche e ideologie politiche, ma solo dall’urgenza di tante rivoluzioni individuali che riescano a connettersi fra loro, creando una vera comunità. Darsi una disciplina esistenziale, fissare dei traguardi e poi mettersi in marcia senza vittimismi, perché i «se» sono la patente dei falliti, mentre nella vita si diventa grandi «nonostante». E che Jung ce la mandi buona.

 



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Vincenzo
Inviato il: 28/12/2010 8:09
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Re: Qualche riflessione
Durante il periodo Natalizio ogni città che si rispetti ha il suo ALBERO DI NATALE........... tranne che Latina  

Quello che allego si riferice alla località che mi ospita in questo periodo:

Allegato: Foto1346.jpg



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Qualunque viaggio noi intraprendiamo, noi inseguiamo la felicità. Ma la felicità è qui.
Orazio Flacco

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Anonimo
Inviato il: 29/12/2010 13:21
Re: Qualche riflessione
A Latina l'albero l'avrebbero potuto fare con tutte le cambiali da pagare.....

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Vincenzo
Inviato il: 30/12/2010 18:50
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Re: Qualche riflessione
Antonella ha scritto:
A Latina l'albero l'avrebbero potuto fare con tutte le cambiali da pagare.....

e perchè non l'hanno fatto ?

Anche volendo potevano farlo con tutto le PALLE  che ci hanno raccontato (porto, aeroporto, marina, metropolitana, terme, caserma carabinieri, caserma finanza, trasporti, ospedale, carcere,  Caserma VVFF,  parcheggi interrati,  sottopasso al semaforo a raso) .......... e chi vuole può continuare la lista.

Vincenzo

 




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Orazio Flacco

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Anonimo
Inviato il: 31/12/2010 14:18
Re: Qualche riflessione
Hai ragione Vincenzo....e considerando che le Palle sono di tutti i colori (non si doveva inaugurare entro la fine dell'anno la "rotonda"  al posto dell'incrocio a raso??)...sarebbe stato pure molto vivace!!!!

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giucap
Inviato il: 9/2/2011 9:18
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Messaggi: 827
Re: Qualche riflessione

Una riflessione che scaturisce dall'esperienza sul campo di un docente impegnato nella periferia di Roma:

http://www.repubblica.it/scuola/2011/02/09/news/lotta_banchi-12236180/?ref=HREC1-6

Stiamo bene a parlare di legalità, microcriminalità e tolleranza zero: se si infrange il patto sociale, e se chi lo infrange è il soggetto (lo Stato) che su tale patto dovrebbe trovare il suo fondamento, l'unica prospettiva è che ciascuno si arrangi come può, che ci si attrezzi con i sacchetti di sabbia alle finestre, nel vano tentativo di diferdersi da coloro che non riconosco più il patto sociale, essendone stati scientemente esclusi.

Dovrebbe essere superfluo dirlo, ma non sono "fatti loro", sono "casi" di tutti noi.

Giulio

 



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giucap
Inviato il: 24/2/2011 8:48
Registrato: 13/1/2006
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Messaggi: 827
Re: Qualche riflessione

Ancora Gramellini, scusate la monotonia.

La cosa giusta
Esiste davvero. E’ una voce dentro di noi. Più forte dell’ignavia, della paura e persino del cinismo. Usa parole diverse, ma ripete sempre la stessa frase: fai la cosa giusta. L’ha ascoltata il signor Antonio, ex vigile vicentino che da quando è in pensione si piazza ogni giorno a gambe divaricate davanti alla scuola del suo paese per regolare lo sciame degli alunni in uscita. Una macchina-squalo non rallenta e punta un piccolo naufrago in mezzo alle strisce. Il signor Antonio non ha tempo di pensare, solo di sentire. Balza addosso al bambino e lo spinge via. Così però è lui a rimanere alla mercé dello squalo, il cui muso metallico lo catapulta verso il cielo. Il corpo del vigile in pensione ricade sull’asfalto venti metri più in là. Ecco uno di quei martiri laici che bisognerebbe onorare.

La voce del cuore parla a tutti, a tutte le latitudini, a tutte le età. Dal Veneto alla Calabria, in una scuola di Catanzaro dove la preside impugna il regolamento come un batacchio e vieta a uno studente disabile di partecipare alla gita di classe. Ordina addirittura ai suoi compagni di tacergli la data del viaggio. Ma uno di loro sente la voce pulsare dentro di sé e risponde alla preside: se lui non può andare in gita, allora non ci vado nemmeno io. Uno dopo l’altro, i compagni gli fanno eco: nemmeno io, nemmeno io, nemmeno io. E adesso andiamo pure a leggere gli articoli che parlano di sangue, miserie e intrighi. Ma quella voce esiste. Basta volerla ascoltare.



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Anonimo
Inviato il: 8/4/2011 11:09
Re: Qualche riflessione

«ORDA IMMIGRATA», IL NEO-RAZZISMO DI BEPPE GRILLO

di Roberto Della Seta, Francesco Ferrante

«L’Italia ha il 20% di disoccupazione e almeno 100.000 extracomunitari disoccupati che diventeranno il doppio dopo il crollo ampiamente previsto del mercato immobiliare. Dove li mettiamo? Li ospiterà D’Alema sul suo Ikarus o faranno compagnia ai nostri ‘ultimi’, pensionati e disoccupati delle periferie?… Un’invasione, perché di questo si tratta… La destabilizzazione degli Stati è avvenuta da sempre anche grazie al fattore immigrazione…». A parlare così non è Borghezio ma Beppe Grillo, in un intervento postato sul suo blog il 29 marzo scorso.

Toni e contenuti della requisitoria di Grillo contro quello che lui stesso chiama il tabù buonista dell’immigrazione fanno impressione: per la totale irrazionalità delle argomentazioni – l’Italia «invasa» è uno dei paesi europei con meno immigrati, l’idea che gli stranieri «rubino» il lavoro agli italiani è una bufala -, per l’affermazione presa di peso dalla retorica nemmeno leghista, ma lepenista, che l’immigrazione rischia di sgretolare l’Europa. Fanno impressione le parole di Grillo, ma non sorprendono più di tanto.

Da quando il comico genovese si è reinventato predicatore anti-sistema, il suo linguaggio ha sempre indossato i panni del populismo di destra. Nella sinistra radicale Grillo gode di un pregiudizio favorevole, quasi di un’immunità culturale: perché la sua forza polemica rappresenta un’arma efficace sia contro il berlusconismo sia nei confronti dei vizi e delle degenerazioni della «casta» politica di destra come di sinistra. E Grillo gode di popolarità larga anche in un vasto mondo di cittadinanza attiva dal basso obiettivamente più vicino alla sinistra che alla destra – dai comitati per l’acqua pubblica ai gruppi locali che si battono contro inceneritori e altri impianti considerati dannosi – che ha trovato in lui un paladino brillante e mediaticamente incisivo e che è la base su cui è nato e cresciuto il fenomeno dei «grillini».

Questo spiega, tra l’altro, i successi elettorali ottenuti dal movimento Cinque Stelle, che a Grillo direttamente si ispira, in elezioni locali anche importanti, successi che hanno sottratto voti soprattutto ai partiti di sinistra. Ma questo non cambia un’evidenza di fondo: Beppe Grillo esprime un pensiero squisitamente reazionario, la sua figura politica ne fa un emulo più di Giannini o di Poujade, gli inventori europei del qualunquismo, che non l’interprete, sia pure estremo, di una posizione progressista. Insomma quando invoca la fine dei partiti (non di questi partiti…), quando in un incontro alla Camera dà delle puttane alle parlamentari presenti, quando se la prende con lo Stato imbelle che non ferma l’orda barbara degli immigrati, Grillo fa il suo mestiere: mette la sua tecnica, la sua «arte» di geniale polemista al servizio di perorazioni che molto spesso partono da denunce sacrosante ma quasi sempre rivelano una mentalità un po’ fascista.

Niente di drammatico. Però sarebbe bello se altri, che fascisti non sono, e che danno ancora importanza alle idee che stanno dietro le parole, smettessero di fargli da corifei.

 



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Gianbo
Inviato il: 13/4/2011 18:28
Registrato: 27/2/2011
Da: Latina
Messaggi: 48
Re: Qualche riflessione

Gentile Antonella,da due senatori del PD-L non mi sarei potuto aspettare nulla di diverso ma comunque ci sta... libera opinione in libero stato ! Personalmente non mi sento un "corifeo" (che bella parola colorata). Nessuno del M5S locale, ma penso anche di altri, pende dalle labbra del GURU GRILLO. Come ripetuto altre volte GRILLO è solo stato il "collante" che ha consentito l'aggregazione civica di tante persone perbene eterogenee e trasversali tra loro che perseguono una filosofia "politica" completamente diversa da quella del passato. Solo il tempo potrà stabilire se questa iniziativa sarà vincente o meno! Saluti.




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http://www.latina5stelle.it

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