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Autore Discussione
massimo74
Inviato il: 23/5/2007 9:53
Registrato: 21/1/2007
Da: Latina
Messaggi: 509
Qualche riflessione

Vorrei condividere alcune riflessioni relative alle prossime elezioni, ormai alle porte.

 

Durante questa campagna elettorale c'è chi continua ad ergersi come rappresentante unico di una parte politica, convinto di poter così scavalcare l'opinione dei cittadini basata sul ragionamento, sui fatti reali e sulle individualità dei candidati.
Il tempo delle ideologie da seguire ciecamente mi pare ampiamente scaduto e gli elettori sanno ben produrre un proprio ragionamento basato su circostanze concrete e attuali.

Forse sarebbe più opportuno porsi la seguente domanda: per la scelta dei rappresentanti locali cos'è che conta di più? l'appartenenza del candidato a questo o a quel partito o le reali capacità di efficienza basate su fatti concreti?
Ai latinensi cosa può interessare il pensiero del futuro sindaco sulle missioni di politica estera, sui rapporti da intrattenere con altri stati, sui dico, sulla finanziaria, sulla aliquote contributive, sulla fecondazione artificiale, sulle liberalizzazioni, sulla legge elettorale? POCO o NIENTE.

Agli elettori interessa molto di più che la futura amministrazione sappia attrarre capitali economici dialogando con gli altri Enti e Istituzioni invece di prodursi in futili e inopportuni litigi personali, che sia capace di gestire nel migliore dei modi le risorse comunali, che sia attenta ad applicare la Legge Italiana sempre e senza distinzioni di sorta, che ponga al centro le esigenze del cittadino, che svolga la sua azione nella trasparenza, imparzialità ed economicità.

A noi interessa molto di più un'amministrazione aperta alla società e all'innovazione, non rinchiusa a guscio dentro se stessa, più attenta alle esigenze dei cittadini e che ascolti la voce degli elettori, che sia informata e che informi la gente sugli avvenimenti presenti e futuri senza calare silenziosamente dall'alto il proprio oscuro operato.

L'appartenenza politica, gli indirizzi a carattere nazionale, persino le grandi diversità tra i leaders Prodi e Berlusconi, i quali non sanno francamente quasi nulla delle nostre vicende cittadine, quanto possono interessare agli elettori per la scelta migliore dell'amministrazione locale?

Un comune ha bisogno di un sindaco leale, capace e che sappia mantenere gli impegni presi con gli elettori, indipendentemente dal colore di appartenenza.
Chi ancora crede che è in base al rosso o al nero che si amministra bene una città?

 

Massimo de Simone

[Entra]
giucap
Inviato il: 24/5/2007 10:06
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827
Re: Qualche riflessione

Caro Massimo

la tua riflessione mi convince fino ad un certo punto.

Condivido il fatto che le elezioni amministrative abbiano diversa valenza e diversi obiettivi rispetto a quelle legislative. Condivido anche che, trattandosi di ambiti più vicini, la scelta delle persone abbia una rilevanza maggiore.

Però non scambierei un Comune con un condominio. Quella che tu chiami "buona amministrazione" si basa su scelte politiche. Il fatto che non si tratti dei grandi temi (politica estera, politica economica, leggi con risvolti etici come i Dico, ecc.) non toglie che comunque ci si trovi di fronte a scelte politiche.

Risorse scarse e molteplicità di bisogni: a cosa dare la priorità? Attrarre capitali, ma per fare cosa? Quale modello di città?

Si potrebbe inasprire l'ICI "base", magari esigendola sulle aree edificabili a valore di mercato, per ridurla sulla prima casa. Non è una scelta politica? E non mi sembra che questa sia stata la sdrada intrapresa dall'amministrazione uscente. Facendo una scelta politica del tutto legittima.

Certo la divisione tra guelfi e ghibellini che ci tocca subire a livello nazionale, potrebbe trovare mitigazione a livello locale. Basterebbe "usare" il voto un po' meno su base ideologica ed un po' di più sui fatti, o meglio sullo scostamento tra quanto promesso e quanto mantenuto, ma senza però dimenticare se avevamo condiviso le promesse, e quindi le priorità individuate dal candidato risultato vincente.

Andrebbe quindi superato il clima da contrapposte tifoserie, ma non riesco a seguirti nel pensare che una amministrazione valga l'altra, prescindendo dalle priorità politiche che si dà.

Facendo un'illazione del tutto personale, potrei interpretare il tuo messaggio come la sposnorizzazione di un terzo polo non (più) legato ad alcuno dei due poli principali, ma probabilmente è una chiave di lettura che potrebbe essere del tutto sbagliata. La scrivo solo perché è un'impressione che ho avuto, per darti quindi modo (nel caso fosse errata) di confutarla a chiare lettere.

Un caro saluto

Giulio

 

[Entra]
Stevejo
Inviato il: 24/5/2007 10:33
Registrato: 26/3/2007
Da: Latina
Messaggi: 542
Re: Qualche riflessione

Sono completamente d'accordo con Massimo.

 Nel senso che non mi piace sentire "io voto a sinista o a destra e quindi voterò così anche alle comunali". 

anche perchè, sinceramente, sono rimasto deluso sia dalla sinistra che dalla destra...tanto che per me, come già detto in altre occasioni, non mi sento di schierarmi sempre a sinistar o sempre a destra, in quanto in alcune cose mi sento di destra, in altre di sinistra.

E se questo è vero a livello nazionale, figuriamoci a livello locale. A mio avviso, nelle comunali, bisogna votare la persona, le idee, il programma (e la loro concretezza, perchè a volte i programmi sono fatti dalle solite cose senza nulla di nuovo...io li chiamo i "programmi commerciali", nel senso fatti apposta per piacere, magari con proclami sensazionalistici, ma che nella sostanza hanno poca speranza di poter essere attuati), ma soprattutto la fattibilità e la concretezza di quel programma; il tutto senza prendere in considerazione se vengono da destra o da sinistra. per assurdo, se un pluripregiudicato fosse candidato a destra (ma come a sinistra) e io fossi di destra (o di sinistra), certo non lo voterei solo perchè è di destra (o disinistra). 

In questo senso, secondo me, vanno lasciate da parte le ideologie partitiche, e valutato attentamente il candidato che più potrà fare gli interessi di noi cittadini di Latina; a prescindere se sia di destra o di sinistra.

Magari non lo si farà al primo turno, e lo capisco in fondo. Ma al ballottaggio (se ci sarà), bisogna secondo me rimanere uniti con il candidato che, tra i due, meglio può fare bene per la città.

Ma questo è solo il mio punti di vista, ovviamente

 

ciao a tutti

stefano 

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Anonimo
Inviato il: 24/5/2007 11:29
Re: Qualche riflessione

Caro Massimo,

anche io condivido solo in parte le tue riflessioni. Seppure sia auspicabile un tipo di politica locale più vicina alla gente e più attenta al sociale, non può negarsi (come sottolinea anche Giulio) che le scelte, anche a livello locale, siano espressione di valori politici che traggono il loro fondamento sulle convinzioni della politica a livello più generale.

Con le dovute distinzioni è opportuno osservare che chi è a sfavore di certe categorie, in quanto lo è "ideologicamente", continua ad esserlo ed a manifestarlo con decisioni politiche locali.

Forse con lo sviluppo di un pensiero ed una coscenza civici più profondi si potrà tralasciare la bipartizione esistente in Italia a livello nazionale per trapiantare, a livello locale, gestioni che abbiano a cuore i reali bisogni del territorio e della cittadinanza amministrati.

[Entra]
renatosd
Inviato il: 24/5/2007 11:41
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Qualche riflessione

Allora ... provo anche qui a fare qualche riflessione sul senso che può avere l'aderire ad un partito e l'essere militante attivo (come sono da 5 anni o giù di li) o semplicemente simpatizzante come sono da sempre ... da quando ero comunista .. per intenderci ...

Un partito ... uno schieramento politico ha uno statuto e propone dei modelli di sviluppo, di civile convivenza, tratta di temi che vanno da quelli morali e teorici e passando ai temi finanziari, legislativi nazionali arriva fino ai temi amministrativi locali.

Aderire, simpatizzare o semplicemente scegliere l'uno o l'altro soggetto come proprio rappresentante come può prescindere da una visione complessiva che questi ha delle cose nel momento in cui mi amministra e mi rappresenta??

Si è vero noi stiamo parlando di amministrazione locale ma le persone che scegliamo dovranno necessariamente elaborare e condurre azioni che in qualche modo seguano una linea guida un 'idea (dal mondo al quartiere .... al marciapiede) che non può essere indifferente.

Fare scelte parziali ... per comparti stagni ... potrebbe riservare amare sorprese nel  momento in cui tali scelte vengono fatte.

E' pur vero che se la singola persona o un insieme di persone con cui si dovrebbe o si spera di condividere una linea guida  non sono ritenute degne, o anche solo incapaci di fare ciò, si può cambiare prospettiva ... nei casi limite si fa presente ai livelli più alti che non rappresenta lo statuto del partito, o agli organi giudiziari, senza per questo bollare tutta la comunità di persone che condivide quell'idea. Se è pregiudicato si denuncia, se lo è stato e si è ravveduto perchè non dargli fiducia ... ad esempio trovo squallida la campagna contro Cirilli sul tema che fosse ex tossicodipendente e non sentirete mai nulla da parte mia su questo.

Io non riuscirei mai a votare ad esempio un Cappelletti seppure su certi temi c'è molta affinità, semplicemente perchè abbiamo una visione del mondo, delle cose, dell'idea di sviluppo da portare avanti nel piano regolatore (che entrambi auspichiamo arrivi presto) totalmente differenti. Che ci si possa incontrare su alcuni temi è giusto ed è auspicabile che avvenga ma fare confusione non giova a nessuno.

Ritengo che la politica fatta su temi parziali e senza un'idea complessiva condivisa di sviluppo della società in cui si vive è una scorciatoia populistica che nel migliore dei casi accontenta gli insoddisfatti di un ceto politico che certamente si  è rivelato spesso disastroso su tutti i fronti, ma nel peggiore dei casi (come accade spesso) è semplicemente più alla portata di tutti coloro che nella politica pur senza averne le qualità, portano avanti interessi particolari.

La qualità della politica oggi è ai minimi storici e perseverare nell'individuare la retta via in un pragmatismo spicciolo senza ideali secondo me non ci aiuta affatto a far crescere una valida alternativa.

renato malinconico

 


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La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

[Entra]
Anonimo
Inviato il: 24/5/2007 12:46
Re: Qualche riflessione

Vorrei inserire un'altra riflessione, che comunque è riconducibile all'argomento e che in qualche maniera è già stata toccata: la qualità di quest'orda di candidati e l'opportunità/necessità del continuare ad "alimentare" livelli istituzionali che fino ad oggi si sono rivelati pressochè inutili (almeno nella funzione che ci si aspetterebbe)! Questo pensiero (vagamente opprimente) ha incominciato a girarmi nella testa in concomitanza con gli incontri che, come portale e/o associazione, abbiamo organizzato con candidati  ai diversi ruoli, ma da un manifestino appiccicato ad una palo, che ho visto stamattina, mi è venuta la necessità di condividerlo. Il candidato in questione, che corre per la circoscrizione, diceva più o meno così: "Perchè votarmi? Perchè ho 18 anni, amo questa città e voglio costruire dei villaggi turistici alla marina di Latina. Inoltre voglio che i giovani possano partecipare a degli stage che garantiscano loro un lavoro sicuro."  Non voglio entrare nel merito del "progetto", i sogni non costano nulla ed a volte aiutano a vivere, ma mi sembra evidente che il giovane non abbia affatto idea di quale potrebbe essere il suo ruolo, qualora fosse eletto! Prevale il delirio di onnipotenza!..E questa non conoscenza delle competenze accomuna troppi dei candidati che ci sono in giro, da quelli a Sindaco (e chi ha seguito il confronto se n'è reso conto...) giù fino a quelli per le circoscrizioni, che sono assolutamente una pletora! Alla luce dei risultati delle corcoscrizioni, dalla loro istituzione ad oggi, perchè non prendere atto (almeno per come funzionano da noi) che l'unico scopo "raggiunto" è quello di rimpinguare il carniere dei voti dei partiti, e cominciare a pensare che città al di sotto di un certo numero di abitanti (qualcuno ha parlato di 300.000...) forse non ne hanno proprio bisogno? Molte volte abbiamo detto che possono essere migliorate, ma col senno di poi penso che sarebbe un grande successo se riuscissimo a migliorare l'Amministrazione centrale. E magari, senza queste circoscrizioni, si potrebbe pure risparmiare qualcosa, a cominciare dai florilegi di scemenze di questa terribile campagna elettorale!

[Entra]
massimo74
Inviato il: 24/5/2007 12:50
Registrato: 21/1/2007
Da: Latina
Messaggi: 509
Re: Qualche riflessione

 Grazie per le vostre riflessioni, ma permettetemi di spiegarmi meglio, rispondendo a qualche frase:

 

>>Giucap: Quella che tu chiami "buona amministrazione" si basa su scelte politiche.

 

Certamente concordo che sono scelte politiche, visto che gli amministratori locale sono dei politici.

 

>>Risorse scarse e molteplicità di bisogni: a cosa dare la priorità? Attrarre capitali, ma per fare cosa? Quale modello di città?

 

Il modello di città migliore non è di destra né di sinistra. Oggi come oggi, un buon modello di città governata dalla destra non è differente dal buon modello di città di sinistra.

Da ciò estrapolo solo chi è rimasto ancorato alle ideologie di qualche decennio fa (Mantovani, ad esempio).

Saper attrarre capitali, una delle più importanti necessità di una amministrazione, non è una facoltà ne di sinistra ne di destra, sta nella capacità di dialogo, che è una doto personale.

Esempi: il modello di destra che tu hai in mente dovrebbe prevedere più attenzione al contrasto della criminalità e di preservare le radici storiche di fondazione. In realtà è la sinistra che prevede disposizioni più severe contro l’illegalità (controlli 24 ore su 24, videosorveglianza funzionante, ecc.).

Inoltre la destra odierna a Latina viene accusata da più parti (E ANCHE DALLA SINISTRA)  di non riconoscere più il valore storico della città mussoliniana, stravolgendo l’urbanistrica con varianti e adoperandosi per fornire cubature eccedenti a favore di qualche imprenditore.

Per non dilungarmi troppo invito ad esaminare i programmi dei vari candidati avere un’idea più precisa su questo aspetto.

Domanda (in base alla concezione di destra o di sinistra che ognuno di noi ha): prendendo i programmi di Zaccheo e di Mansutti, sareste davvero capaci di individuare qual è quello del candidato del centro-destra e quale quello del centro sinistra? Sarà un compito arduo, se non impossibile.

Un'altra semplice prova potrà chiarire meglio il mio ragionamento: prendete ora i programmi delle scorse elezioni nazionali: credo che basterebbe una pagina per attribuire i programmi in maniera corretta.

Quindi non nego che le differenze tra destra e sinistra esistano, ma solo che al restringersi del contesto (Stato, Regione, Comune) si restringe anche la maglia delle differenze.

Aggiungo che ciò è automatico e certamente positivo, proprio per i diversi compiti che ha un sindaco rispetto al Premier.

>>>Si potrebbe inasprire l'ICI "base", magari esigendola sulle aree edificabili a valore di mercato, per ridurla sulla prima casa. Non è una scelta politica? E non mi sembra che questa sia stata la strada intrapresa dall'amministrazione uscente. Facendo una scelta politica del tutto legittima.

Dal programma invece mi risulta che le decisioni, che concordiamo nel chiamare politiche, vanno tutte nello stesso senso, cioè della riduzione dell’ICI, che è quello di un buon governo cittadini e buon senso civile. Il fatto che Prodi ha alzato le aliquote IRPEF e lo stesso farà il candidato del centro sinistra non è un ragionamento oggettivamente corretto. Dal programma di Mansutti: “abolirò il prelievo ICI della prima casa effettivamente abitata”

>>>Gianni73: che le scelte, anche a livello locale, sia espressione di valori politici che traggono il loro fondamento sulle convinzioni della politica a livello più generale.

 

Tu credi? Personalmente non ne sono affatto convinto.

Ma anche ammettendo nella tua affermazione una qualche verità, stando le considerazioni sopra esposte, mi chiedo quale posizione ricoprano nella scelta del candidato che sappia guidare meglio la città.

Non certo la prima (sempre se non si è schierati politicamente, è logico).

>>>Renatods: Si è vero noi stiamo parlando di amministrazione locale ma le persone che scegliamo dovranno necessariamente elaborare e condurre azioni che in qualche modo seguano una linea guida un 'idea (dal mondo al quartiere .... al marciapiede) che non può essere indifferente.

Pensi veramente che esaminando la metratura dei marciapiedi, di illuminazione dei vari sindaci italiani di destra e di sinistra ci sia una qualche differenza rilevante? Credi che nell’indole nera o bianca ci sia veramente un riferimento a queste cose? Persino l’ordinato sviluppo di Latina rispettoso della storia della stessa città che necessita di un PRG è diventato un cavallo di battaglia della sinistra contro la destra…..

Aspetto da te l’indicazione di qualche parte significativa dei programmi che ti faccia pensare specificatamente al rosso o al nero.

>>>Io non riuscirei mai a votare ad esempio un Cappelletti seppure su certi temi c'è molta affinità, semplicemente perchè abbiamo una visione del mondo, delle cose, dell'idea di sviluppo da portare avanti nel piano regolatore (che entrambi auspichiamo arrivi presto) totalmente differenti. Che ci si possa incontrare su alcuni temi è giusto ed è auspicabile che avvenga ma fare confusione non giova a nessuno.

Sono d’accordo con te in questo. Chi è schierato politicamente, vive dentro una situazione per la quale gli è veramente difficile pensare solo di voltare per la parte opposta. Mi pare sia più che giusto, ma non mi riferivo a questo.

>>>Stevejo: In questo senso, secondo me, vanno lasciate da parte le ideologie partitiche, e valutato attentamente il candidato che più potrà fare gli interessi di noi cittadini di Latina; a prescindere se sia di destra o di sinistra.

Questa affermazione invece sono totalmente d’accordo e auspicherei che queste elezioni avvengano un pò anche in base questa consiedarazione. A mio avviso, la città ne potrebbe guadagnerebbe non poco.

In ogni caso la mia intenzione era quella di sollevare la riflessione se esista qualche differenza che ispiri la scelta del proprio Sindaco e o del proprio governo; la mia personale  risposta è sicuramente positiva.

Forse per tenerne conto bisognerebbe essere predisposti ad amare un pò più la propria città, e un pò meno il proprio colore.

Grazie.

Massimo de Simone

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giucap
Inviato il: 24/5/2007 13:16
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Da:
Messaggi: 827
Re: Qualche riflessione

Massimo, portando alle estreme conseguenze il tuo ragionamento, si potrebbe "assumere" il sindaco, con la sua squadra di governo, mediante concorso pubblico. Alla fin fine, se tecnicamente capace, amministrerebbe senza dubbio bene. Il costo sarebbe magari anche minore, includendo tra i costi anche lo "scempio" della campagna elettorale, che purtroppo assume aspetti anche molto squallidi.

Ma il tuo, più che un teorema, mi sembra un postulato. Anche dire che i programmi sono sostanzialmente uguali e indistinguibili sulla base della (per te) vecchia distinzione tra destra e sinistra mi sembra una forzatura.

Opinioni rispettabilissime, ma pur sempre opinioni e quindi ... opinabili.

Un'ultima nota: il fatto che non hai rsposto alla mia illazione è perché ci ho preso? 

Un caro saluto

Giulio

 

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renatosd
Inviato il: 24/5/2007 14:02
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Qualche riflessione

No caro massimo .. proprio non sono daccordo ...

un po' semplicisticamente tu ritieni che essere di sinistra come nel mio caso o di destra come gianni sia una scelta da tifosi, una scelta irreversibile, irrazionale che non fa i conti con i fatti, con gli errori con le distorsioni attuate in passato o anche nel presente ecc ecc.

Anche sull'urbanistica e sulla sicurezza fai molta confusione ... come se la legalità fosse un concetto di destra e l'Urbanistica di sinistra un qualcosa che tende ad ignorare la città reale ...

Non è proprio così anzi per nulla!

Non è indifferente partire da un'idea della società che tiene in primo piano la socialità, il rispetto e la preoccupazione dei più deboli, guarda con interesse a nuove forme di convivenza, pone la laicità come punto fondante e cardine, tiene il massimo rispetto per la vita umana di qualsiasi razza, credo e provenienza e (non voterò mai e dico mai chi dovesse essere per la pena di morte neanche ad amministrarmi il condominio), che rifiuta la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie (il che si traduce a livello locale in un modo radicalmente diverso di concepire la sicurezza) ed infine (ma tutto ciò ovviamente non è esaustivo) non è indifferente se si parte non ritenendo che le dinamiche del dio mercato da sole possano risolvere tutti i problemi del mondo.

In Urbanistica noi partiamo dal concetto che oggi l'unica città possibile è quella che c'è già e per questo va studiata ed analizzata prima di ogni altra considerazione, sarebbe semplicemente idiota far finta che non vi sia stata la città fascista di fondazione, ma noi non guardiamo a questa come un vaso da museo, sappiamo che c'è stato anche molto altro, che va comparato il piano Piccinato con quanto effettivamente realizzato per capire cosa deve essere completato e cosa può invece essere modificato .. dire che è superato, inutile e da abbandonare è una fesseria che accomuna (in modo diverso ma ugualmente miope) mantovani e cappelletti ... una urbanistica di sinistra deve e può pensare che l'edilizia residenziale pubblica avrà un ruolo prevalente per risolvere tensioni abitative sociali e di integrazione ... soprattutto di integrazione ... già solo decidere dove si fanno le case popolari è una scelta politica non di poco conto ... se isolare in ghetti o integrare e completare la città di fondazione può essere una scelta fondamentale, che la rispetta e la tutela molto più che lo scempio fattone ultimamente con tanto di sterili celebrazioni. Quindi come vedi non c'è nessuna contraddizione è l'annoso dilemma tipico di chi si approccia al restauro: conservare o riutilizzare con rispetto e innovazione?

le scelte politico economiche possono essere decisive per l'occupazione ... cosa scegliere? contuinuare a pensare che basti comprare una pala, una molazza ed edificare edificare e ancora edificare anche abusivamente perchè è necessario per l'occupazione oppure investire in altri settori ...

Ed allora tutte le tematiche che sono nel DNA di chi come me è di sinistra che ci sono a fare??  ecologia come risorsa e metodo di sviluppo, energia, trasporti, turismo  ... ma di che cavolo andiamo parlando ... gestire una città mica è gestire la pizzeria di famiglia ....

Perdonami le tue esemplificazioni non mi piacciono e preferisco dirtelo in tutta onestà ... l'essere di qua, di la o in mezzo è dettato semplicemente perchè a seconda della scelta che fai un'intero movimento condivide con te una immensa bibliografia di cose da fare in un certo modo e non in un altro anche e soprattutto a livello amministrativo ...

Non sto' dicendo che se voti a sinistra sei garantito per un buon governo ... dovrei essere scemo per dartelo come certezza ... ma saprò capire quando chi mi deve rappresentare non saprà interpretare le mie esigenze dal generale al particolare ... se queste idee non sono neanche condivise in partenza che prospettiva ho? ...

no!  votare uno o l'altro solo perchè uno è più capace non mi basta perchè potrebbe essere semplicemente più capace a fare esattamente quello che non vorrei mai .....

ti faccio un esempio che ci tocca : L'oasi Verde!

tutti a elogiare Cirili per il regalo ...che ad essere bello è bello certo ....ma

è una scelta fatta da cattivo aministratore (azzarderei pure che è abusiva al pari del campetto poi fermato) in quanto non tiene in alcun conto lo sviluppo della città nel suo complesso, cancella di fatto il collegamento mare-monti previsto dal PRG senza dare neanche uno straccio di alternativa si accontenta di essere accattivante e lo è ... anch'io ci porto mia figlia ... ma è un ostacolo enorme per chi questi problemi dovrà un giorno affrontarli e risolverli ... poi magari si risolve me è un opera urbanisticamente miope, semplicistica e dettata da una visione parziale tesa esclusivamente a raccogliere consenso di una piccola parte noncurandosi dell'interesse generale.... ecco questo io non lo voglio ... se lui è bravo a calarci 'ste astronavi glielo riconosco ma io non le voglio così ... e chi paga siamo sempre e solo noi ... se siamo isolati dal mondo e considerati ghetto è perchè nessuno guarda alla viabilità e ai servizi di PRG ma solo ai lotti edificabili

renato malinconico


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La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

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Anonimo
Inviato il: 24/5/2007 14:43
Re: Qualche riflessione

Caro Massimo,

seppure (ovviamente) di segno opposto ... ma solo come punto di vista ... la mia posizione è uguale a quella di Renato. Perdere di vista un sistema valoriale generale lo ritengo non corretto e, soprattutto, limitativo. Si fa un gran parlare di "fare sistema"; lo dicono a sinistra, lo dicono a destra ... quindi ... non può essere un concetto con una particolare connotazione politica. Questo proposito sistemico trae origine, per quel che mi riguarda da una visione globale della vita sociale nazionale che, seppur con le dovute differenze relative a problemi di ordine locale e/o socio-culturale, rimane unitaria e non può essere altrimenti.

Ovviamente, per me ciò è vero in quanto assumo che lo schema partitico porta avanti un sistema valoriale che tende a fissare delle regole che permeino il tessuto sociale con lo scopo di condurlo alle finalità per cui ciascuno ha convenienza a far parte di una comunità; l'alternativa? ... ognuno può fare come crede! ... ritieni che ciò sia valido?

[Entra]
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