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N/A
2/8/2007 22:37:30
Ragazzo sparito nel nulla

Da LAtina 24 ore 

RAGAZZO SPARITO NEL NULLA, APPELLO DELLA FAMIGLIA

Un ragazzo è scomparso da venerdì scorso senza lasciare tracce. Emiliano Bianchi, ventisette anni compiuti da poco, residente a Latina, è sparito nel nulla. Il padre Antonio ha presentato una denuncia alla polizia mercoledì pomeriggio. Inutile la ricerca di Emiliano presso amici e conoscenti e nei posti che il giovane frequenta solitamente.
Emiliano è stato visto l'ultima volta da un cugino tredicenne, venerdì scorso, nei pressi della stazione autolinee, in via Romagnoli. Indossava una maglietta e dei pantaloni corti. Il cugino lo ha trovato in stato di abbandono, ha riferito che il giovane sembrava come smarrito. Il cugino ha cercato di convincerlo a seguirlo ma è stato inutile.
Emiliano avrebbe detto di «portare un saluto alla mamma ed alla zia». Anche per questa frase la famiglia teme che possa essere accaduto qualcosa di grave ad Emiliano. I parenti lo hanno cercato inutilmente alle autolinee e alla stazione Termini di Roma. Chiunque abbia incontrato il giovane o abbia sue notizie può chiamare la famiglia al numero 338.5498737.

N/A
2/8/2007 19:26:27
Farmacie on-line

E' un periodo che la mia cassella di posta elettronica è completamente invasa da pubblicità che riguarda la vendita di farmaci on-line (circa 2-3 al giorno) e tutte con allegati simili a quello che allego alla presente.

Non mi sembra che questo tipo di attività nel nostro paese sia legale tant'è che necessita per l'acquisto una ricetta medica.

Chi ha notizie in merito?

raroru.gif

N/A
31/7/2007 12:52:54
L'emigrato ritorna e....

Inviato da Antonella Finotti: 

 

Istituto di Storia e di Arte del Lazio meridionale

Palazzo di Bonifacio VIII
Tel/fax 0775.739178
03012 ANAGNI
sito * www.isalm.it *

e mail:  [Indirizzo email protetto, entra per vederlo]

Morolo 2008

L'emigrato ritorna e …

Come è noto, l'emigrazione è uno dei principali mezzi di trasmissione
culturale fra popolazioni e civiltà diverse. Particolarmente nel passato
l'incontro tra forme culturali relative a popoli differenti è avvenuta in
modo eclatante con l'emigrazione di piccoli o grandi gruppi di persone. Tale
fatto è stato molto rilevante per le diverse aree che compongono il Lazio
meridionale che, nel passato, ha vissuto diverse forme di emigrazione (ad
esempio quella stagionale degli artisti di strada della Valle di Comino, o
delle compagnie che andavano a lavorare nella Campagna Romana oppure
praticavano la grande transumanza); più recentemente, ma il fenomeno risale
già alla seconda metà dell'Ottocento, si è verificata un'emigrazione che è
diventata maggiormente stabile con lo spostamento pressoché definitivo di
interi nuclei.

Gli emigranti però o sono tornati, a volte molto regolarmente, a volte solo
sporadicamente, oppure hanno mantenuto i contatti con la realtà d'origine
(parenti e amici, soprattutto coi familiari più stretti) epistolarmente e,
più recentemente, coi moderni mezzi di comunicazione di massa (telefono,
fotografie, filmati, etc.).

L'incontro con altre culture ha determinato diverse "posizioni" fra gli
emigranti: chi si è totalmente adeguato ai nuovi stili di vita, chi li ha
adottati in parte o per solo qualcuna delle cose che servivano (ad esempio
per il lavoro e per la lingua, ma non per le abitudini alimentari o del
vestiario, etc.). Molti sia che abbiano accettato o non accettato la nuova
vita, l'hanno comunicata, resa nota, fatta conoscere alle persone lasciate
nel luogo d'origine attraverso i diversi mezzi sopra ricordati.

E' questo il campo che si vorrebbe esplorare con una inchiesta ampia e
pluriarticolata. Da usare come "base" per il convegno morolano del 2008.
Infatti si chiede a quanti vorranno partecipare di comunicarci una o più
testimonianze relative a quello che l'emigrazione ha prodotto nella propria
realtà d'origine con modificazioni più o meno stabili, influenze anche
superficiali, e quant'altro sia riscontrabile nella società locale. Ci
interessano tutti i campi: linguistico, fonetico, lessicale,
comportamentale, del vestiario, della mentalità, degli usi e costumi più
diversi, della comunicazione interpersonale, della propaganda di idee
politiche, sindacali, religiose, economiche, di atteggiamenti, mode,
locuzioni, cibo, opinioni, e così via.

Le testimonianze possono esser presentate o sotto forma di documento (ad
esempio una intervista a chi usa determinate locuzioni, oppure fotografie,
filmati, etc.) o come propria elaborazione intorno a una o più questioni di
nostro interesse e pertinente ai campi d'osservazione richiesti.

Tutte queste testimonianze ci devono pervenire entro i primi di
*ottobre*del corrente anno perché devono essere vagliate per poter
essere impiegate
nel convegno predetto. Ancora non è stata fissata la forma organizzativa che
potrebbe coinvolgere anche direttamente quanti collaborano con l'inchiesta.
Si pensa di sottoporre il materiale a studiosi del settore che ne possano
tracciare un profilo introduttivo per pubblicare quanto raccolto (previa
selezione in ordine a quanto di più significativo e rappresentativo si potrà
avere).

N/A
30/7/2007 7:52:12
L.E.M.A. Latina Energy Management Agency

Di seguito il comunicato stampa di Legambiente. In particolare per gli interessati a "La Casta" e al taglio dei costi della politica.

Giulio

                               L.E.M.A. (Latina Energy Management Agency): copione già visto; stessi attori; stesso allestimento.  Domani (lunedì 30 luglio – perché queste operazioni si fanno rigorosamente in piena estate o durante le vacanze di Natale), andrà in scena l’ennesima rappresentazione di quella che noi definiamo una “delibera omnibus”: cioè ci sarà una delibera del Consiglio Comunale di Latina che approverà un atto  di “indirizzo” che poi delegherà alla Giunta Comunale una serie infinita di funzioni deliberative dirette sullo stesso argomento; poi basta affidarsi alla consolidata ed affidabile (fino ad ora) distrazione delle opposizioni e tutto filerà liscio.E’ così che si “amministrano” ormai i servizi pubblici in questo paese e in questa città: è già avvenuto con la gestione del ciclo dei rifiuti (Latina Ambiente) abbinato alla seconda discarica di B.go Montello – Bainsizza (Ecoambiente Srl); con l’acqua (Acqualatina Spa);  con i trasporti pubblici (privatizzati con la concessione del servizio alla ditta Schiaffini) e ora tocca anche all’energia.All’apparenza la costrizione  di questa nuova Agenzia, la L.E.M.A. appunto, risulterebbe come l’ennesimo scatola cinese in cui le amministrazioni pubbliche e i loro “sodali” di turno, vista la possibilità di qualche finanziamento europeo, improbabili alleanze transnazionali e le rispettive delibere di intenti generici,  dovrebbero nominare un Consiglio di Amministrazione per gestire una società “senza fini di lucro” (anche se tra  i mezzi finanziari sono previsti “contributi degli sponsor” e “ogni altro introito comunque conseguito”); ma in realtà, ci ritroviamo in ambiti già percorsi con la privatizzazione degli altri servizi; non a caso la presidenza dell’Agenzia, comunque, fino al dicembre 2009 (cioè fino a quando scade il co-finanziamento dell’UE), spetta di diritto (statutario – nel caso venisse approvato) al Sindaco del Comune di Latina.I soci sono distinti tra “fondatori” (gli unici che hanno diritto ad esprimere i membri del CdA), “ordinari” (soggetti a domanda di ammissione che deve essere approvata dal CdA) e “onorari” (tra cui ci dovrebbero essere anche le associazioni ambientaliste e quelle di difesa dei consumatori); ma solo i “fondatori” (individuati e contattati chissà come?) hanno diritto di nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione. Consiglio che risulta così già “indicato” dalla bozza di statuto;  Comune di Latina: 2 membri e 19% delle azioni (con allegata Presidenza del CdA); Provincia di Latina: 2 membri e 18% delle azioni; Consorzio della Bonifica dell’Agro Pontino: 1 membro e 9% delle azioni. Egualmente (1 membro e 9% delle azioni) sono in capo ad ALEA SpA , al Consorzio ASI Roma-Latina, al Centro Interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile (CIRPS) dell’Università La Sapienza di Roma, al Dipartimento Ingegneria Chimica (DIC) della stessa università e all’Adiconsum (nota associazione a difesa dei consumatori facente capo alla CISL).Si parte da un contributo finanziario dell’Unione Europea dei costi “eleggibili” quantificati in 200.000 euro a cui si devono aggiungere i co-finanziamenti dei soci.E’ inoltre prevista (sempre per statuto) la nomina di un Direttore  e di un “Comitato di esperti” che dovrebbero coadiuvare il CdA (evidentemente già ritenuto alla fonte “incapace” di adempiere a tali funzioni), nell’espletamento delle loro mansioni statutarie..Il tutto, ovviamente (non è superfluo sottolinearlo – visto che l’Agenzia non avrebbe scopo di lucro) previo rimborso del “gettone di presenza”, il cui ammontare viene stabilito dal CdA.Alla faccia dei “costi della politica”.Ma in realtà, a nostro avviso, il problema è un altro; tra i suoi scopi associativi, è previsto che l’Agenzia possa “operare in veste di E.S.Co (Energy Service Company) secondo i canoni e le filosofie in sede europea, ovvero di società di servizi energetici integrati (Latina Ambiente e Acqualatina “docet” – verrebbe da dire).Inoltre, sempre nella proposta di deliberazione che andrà in discussione domani, è previsto che l’Agenzia dovrà “svolgere principalmente per conto degli associati (quali? I fondatori, gli ordinari, quelli onorari o gli sponsor? – ndr), analisi costi/benefici del management dell’energia nonché le attività previste dalla legge n. 10/91”.Occorre sottolineare che proprio la legge 10/91, che ha istituito l’individuazione e l’incentivazione delle cosiddette “energie rinnovabili” (tra le quali qualche buontempone ha deciso di considerare come “assimilabili” anche quelle provenienti della termocombustione dei rifiuti), prevedeva che tutti i comuni con popolazione oltre i 50.000 abitanti dovessero dotarsi di un Piano Energetico Comunale, ai fini di risparmio e di incentivazione di tali energie alternative. All’interno di quella legge era prevista anche l’istituzione di  un/a “Energy Manager” comunale.Ci risulta che all’inizio del corrente anno la Giunta comunale abbia deliberato una gara per l’individuazione proprio di un “Energy Manager” che dovrebbe svolgere le funzioni previste dalla legge 10/91.Il tutto, a rigor di logica, doveva essere preceduto dall’adozione  e dall’approvazione del su detto Piano Energetico Comunale, di cui, in realtà, non esiste traccia negli uffici del Comune.Ma intanto si istituisce una “fumosa” Agenzia, con rispettive poltrone nel CdA (esattamente 11 – come per Acqualatina), che in prospettiva potrà metter bocca ed esprimere pareri (quindi con capacità contrattuali verso terzi – vicariando gli enti interessati) , su quei progetti che le società interessate proporranno a livello lacale.Quindi un altro servizio pubblico verrà gestito dai “soliti noti”.La prossima (ed ultima) tappa della serie è la privatizzazione dell’aria che respiriamo; ad Aprilia e a Pontinia hanno già cominciato a fare i calcoli!Infine una postilla “burocratica”.La proposta di deliberazione che è stata presentata ai gruppi consiliari e che andrà in discussione domani (riportata a piè pagina dell’atto predisposto dagli uffici comunali) riporta il n. 668/2007; è evidente che tale numero progressivo può interessare solo una deliberazione di Giunta (al massimo il Consiglio comunale riesce ad arrivare a 60-70 delibere consiliari all’anno),  PROVIENE DAL SETTORE URBANISTICA e contiene l’indicazione per imputare la spesa conseguente per il Comune ad un residuo passivo del 2006 e di accertarne contestualmente la relativa somma di entrate ad altro capitolo delle entrate previste sempre per il 2006.Ovvero: intanto sistemiamo le poltrone e coloro che ci si devono sedere “accomodare”: poi i soldi si troveranno. Latina, 29 Luglio 2007.                                                                                                               Il Direttivo della Legamìbiente di Latina. 

 

N/A
27/7/2007 21:23:06
Emergenza incendi

..se si avvista un incendio
In generale prendere l'iniziativa velocemente può essere fondamentale per evitare guai peggiori. Se si avvista un incendio la prima cosa è telefonare a uno di questi numeri:

  • 1515 Corpo forestale dello stato
  • 115 Vigili del fuoco
  • 800 940 918 NUMERO VERDE REGIONE LAZIO (consiglio di memorizzare sul vs. cellulare)

Chiamate fornendo tutte le indicazioni possibili per localizzare l'incendio, per esempio il paese o la strada più vicini.
Non date per scontato che lo faccia qualcun'altro!!! Tanto più che le chiamate sono gratuite.
...se si scopre un piccolo fuoco
Se si scopre un piccolo focolaio d'incendo si può tentare di spegnerlo prendendo però le necessarie precauzioni, come assicurarsi di avere una via di fuga sicura, per esempio una strada o un corso d'acqua. Con le spalle al vento, battete sulla piccola zona incendiata con una frasca o un ramo verde fino a sofficare il fuoco.
...se siete circondati dal fuoco
Nel malaugurato caso in cui dovreste trovarvi circondati dal fuoco, cercate innanzitutto una via di fuga, per esempio una strada o un corso d'acqua.
Se siete obbligati ad attraversare il fronte del fuoco, fatelo dove è meno intenso in modo da passare dalla parte già bruciata.
Se non avete altre possibilità, stendetevi a terra dove non c'è vegetazione incendiabile bagnandovi o coprendovi di terra. Respirate con un panno bagnato sulla bocca per prepararvi all'arrivo del fumo.

 

N/A
18/7/2007 18:02:51
Addio marche da bollo

Attenzione, se possedete ancora le vecchie marche da bollo del tipo ad applicazione gommata le stesse a decorrere dal 1° settembre 2007 saranno fuori corso.  Pertanto potranno essere utilizzate al massimo entro il termine perentorio del 31 agosto pv. dopodichè sarà carta straccia.

Quanto sopra è stabilito dal DM 25/05/2007 pubblicato sulla G.U. n. 146 del 26/06/2007

 

N/A
18/7/2007 17:59:36
Trattenuta ai pensionati Inpdap

Nuova trattenuta dello 0,15% sui redditi da pensione erogati dall'INPDAP secondo le direttive del Decreto Ministero Economia e Finanze n. 45 del 7.3.2007.
L'INPDAP, senza fornire alcuna informazione preventiva, ha iniziato a decurtare le pensioni del contributo dello 0,15%, automaticamente a tutti i pensionati, per costituire un Fondo di Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali.
Detto Ente, però, non ha informato la vasta platea dei contribuenti pensionati, interessata da questo prelievo forzoso, che l'iscrizione alla Gestione Credito è automatica ma che può essere rescissa entro sei mesi dal pagamento della prima mensilità di pensione, a partire dal mese di maggio 2007 fino ad ottobre 2007.

 

N/A
19/6/2007 23:10:32

Nell'ambito delle celebrazioni del 50° dell'istituzione della sezione di Latina di Italia Nostra, il 22 giugno p.v. alle ore 16, nella sala conferenze del Borgo di Fogliano, si terrà il convegno "Il Parco nazionale del Circeo ed il Borgo di Fogliano: quale futuro?"

Antonella Finotti



Convegno Parco.jpg

N/A
10/6/2007 21:27:42
Come lasciare il lavoro per un anno

Stressato dal solito lavoro? Bisogno di riposo? Lo sapete che è possibile
avere un "anno di pausa" dal lavoro?
In bacheca dei professori dell’Università di Verona, facoltà di Lettere e
Filosofia, spicca da circa 8 mesi questo annuncio: “Sono in anno sabbatico
dal 1° ottobre 2006 al 30 settembre 2007, per cui non faccio né lezioni né
esami; faccio però ancora ricevimento studenti”, firmato, professor Tani.
Il professore non è impazzito ma è uno dei fortunati che ha deciso di
fermarsi per un anno dal lavoro, ricaricarsi, studiare, aggiornarsi e poi
ripresentarsi al lavoro. Non si è neanche dovuto dare malato, inventandosi
chissà quale morbo tropicale per riuscire a stare in pace per 11 mesi. Ha
solo attinto a un suo diritto. Già, perché ormai da 7 anni in Italia esiste
la legge 53/2000 firmata da Livia Turco, che si rivolge a tutti i dipendenti
con 5 anni di anzianità maturata nello stessa azienda e con il desiderio di
aggiornare il proprio curriculum professionale. Che così possono lasciare il
lavoro per un po' di tempo con la certezza di non ritrovarsi in mezzo a una
strada quando si ripresentano al lavoro.
Per farla breve, grazie all'anno sabbatico tutti i lavoratori italiani, sia
privati sia pubblici, possono concedersi il lusso di staccare la spina per
11 mesi una volta nella vita senza temere di perdere il posto di lavoro e i
contributi fino a quel momento versati.
Certo, per ottenere la lunghissima pausa è necessario preparare un progetto
da sottoporre all'azienda dove si spiegano le ragioni della richiesta, i
vantaggi che la società può trarre da questa esperienza e le motivazioni
personali che spingono a compiere una tale scelta. Il datore di lavoro può
però decidere di non concedere il congedo formativo (così si chiama in
Italia) o di rinviare il progetto ad altro periodo o ancora che l'assenza
del dipendente sia frazionata in più periodi.
Altrove ormai l’esperienza è invece così avanti da essere una tradizione, in
particolare per i paesi anglosassoni. Da quelle parti il cosiddetto “gap
year” ha già permesso a centinaia di migliaia di persone di fermarsi,
prendere un lungo respiro, migliorare la loro preparazione. Trovi nelle
nostre città un impiegato inglese che da un anno gira l’Italia per studiarne
i monumenti, o imbattersi in un ingegnere americano che ha mollato tutto per
12 mesi e vuole imparare da noi l’italiano sono ormai incontri sempre più
facili da fare. Già, ma da noi si fa un po’ fatica. Il career break stenta
infatti a decollare nel nostro Paese.
by MiaEconomia

N/A
7/6/2007 16:01:29
Bollettte idriche cancellate 53000

Dal Tempo

 Cancellate dal giudice di paca 53000 bollette per morosirtà inviate dall'ex consorzio degli aurunci

 

http://www.iltempo.it/pdf/Latina/2007-06-07.pdf

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