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N/A
Politica nazionale14/2/2006 22:51:22
Vogliamo parlare di AcquaLatina !!?

Sulla questionbe acqua pubblica, sulle tariffe esagerate, sui compensi agli amministratori della societa' , sulle mancanze dei controlli ai contatori e alle condotte, sui
regolamenti che strangolano gli utenti su un bene primario, su tutti questi argomenti si e' scritto e detto tanto ed e' stata anche organizzata una manifestazione con corteo al centro della citta'. Ad oggi c'e' l'ipotesi di un intervento della magistratura e proposte politiche di diversi comuni per tornare all'acqua gestita solo da un ente pubblico. E' possibile che questo argomento non sia
sentito ed attuale anche per i residenti dei quartieri? Possiamo fare qualcosa che vada oltre il tacito pagare prezzi esorbitanti su di un bene fondamentale ?
Vogliamo farci sentire e denunciare con forza il dissenso sul tipo di gestione politica e ingerenza politica locale
sull'acqua? I residenti in Q4 e Q5 sono in percentuale circa il 25% degli utenti del Comune di Latina , pensiamo
di non poter dire la nostra?
Troppe sono gli interessi politici e le mani sull'acqua
e non ce le hanno messe per lavarsele ma per sporcarsele bene.
Penso che sia utile un comitato di quartiere per l'acqua
che partecipi attivamente alla discussione finalizzata alla depurazione di ACQUALATINA.

Grazie e saluti . RAFFAELE PICCOLO

N/A
Politica nazionale7/2/2006 22:02:55
COMUNICATO VISARI

INCROCIO A RASO: VOGLIAMO UN IMPEGNO !!!

Da: Visari
Data: 02/07/06 15:47:34
Oggetto: COMUNICATO VISARI


DEMOCRATICI DI SINSTRA
Gruppo Consiliare – Latina


Alcuni giorni fa ho assistito personalmente all’ennesimo, pericolosissimo incidente sull’incrocio a raso. Alla guida delle auto coinvolte c’erano persone normali, anche un po attempate, non certo giovani scapestrati alle prese con una gara clandestina. Solo poche ore dopo ho saputo che una delle persone coinvolte era la preside della Don Milani. Nonostante la serietà dell’incidente, le persone coinvolte, per fortuna, non hanno riportato danni importanti. Confesso di aver provato una forte indignazione per quanto accaduto, poiché noi denunciamo da anni la pericolosità di quell’incrocio. Basti pensare che nei primi anni di apertura sono morte otto persone ed i feriti sono stati decine. La situazione è davvero diventata intollerabile, soprattutto per la miriade di bugie raccontate dal Comune nel corso degli anni. Inizialmente si disse che non era tecnicamente possibile fare il sottopasso o il sovrappasso a causa di alcuni errori nella costruzione dell’istituto per geometri Sani, che sarebbe stato costruito con
un errore di alcuni metri rispetto al progetto originario. Questo errore, secondo quanto dichiarato dal Comune, causerebbe la non realizzabilità del sottopasso. Nel tempo noi abbiamo verificato queste dichiarazioni, scoprendo che non esiste agli atti del Comune alcuno studio in grado di confermare o supportare queste dichiarazioni. In sostanza, venne inventata una scusa per giustificare la realizzazione dell’incrocio a raso, opera che ha un costo pari a meno della metà di un sottopasso. Nonostante tutto, noi pretendemmo l’esame di soluzioni alternative. Così qualche anno fa il comune propose ben sette diversi tracciati possibili per realizzare l’attraversamento sulla pontina senza fare sottopassi, ma garantendo la sicurezza. Tra le varie opzioni alcune prevedevano diversi tipi di rotatorie. Nonostante tutto questo non è mai stato realizzato niente di concreto, così la gente continua a farsi male. Non siamo più disposti a tollerare lassismo e indolenza da parte dell’Amministrazione. Abbiamo scritto a Giovan
battista Giorni, nuovo presidente dell’ASTRAL (l’Ente che si occupa delle strade regionali tra cui la Pontina), per chiedere un intervento immediato, finalizzato da un lato all’individuazione di una soluzione tecnica, dall’altro alla creazione di un tavolo di confronto col Comune per procedere ai lavori. Analogamente e con le stesse finalità abbiamo presentato una mozione per il Consiglio Comunale finalizzata a chiedere al Sindaco impegni identici. Noi DS del Q4/Q5 ci siamo posti come mediatori per la soluzione di un problema enorme e molto sentito dai residenti. Attendiamo risposte in tempi brevi e provvedimenti concreti.

Latina, 7/2/06
Consigliere Comunale
Mauro Visari

N/A
Politica nazionale2/2/2006 16:55:19
Lettera aperta al Direttore (da R. Piccolo)

Da: Raffaele Piccolo
Data: 02/02/06 17:44:23
A: [email protected]
Oggetto: Non rispondetemi per le righe ma fate una riflessione .


Lettera aperta al Direttore.

Ma De Marchis e Tripodi con i quartieri che c'azzeccano??!!

Ma tu caro Direttore,perche' cominci a non essere piu' neutrale??!! Tu sei il direttore non il giudice.
E non mi ricordare la tua dichiarazione originale di imparzialita' e garanzia di obbiettivita' : bisogna praticarla.

Siamo in democrazia e la parola va data a tutti ma non per questo bisogna assistere passivamente all'avanzare politico sui nostri Quartieri di
personaggi
"nuovi" per la gente da qualunque parte essi vengano, siano essi/esse di destra che di sinistra.

E non mi si venga a dire che la mia affermazione e' anch'essa strumentale visto l'impegno politico nel Coordinamento DS Quartieri.

E sul Consigliere Bruno Creo il massimo rispetto per il suo fare politico. Sugli altri compresi quelli di circoscrizione forse e troppo presto per
ringraziarli e considerarli
importanti e fondamentali, nonche' essenziali.

Ai quartieri non serve di gia' il ricambio politico!

Ci serve concretizzare le richieste iterate alle autorita' o istituzioni competenti.

Su tutti i temi che in questo periodo molti si affannano a trattare e pubblicare in ogni luogo, molto e' stato gia' detto ,presentato e trattato nelle
opportune
sedi istituzionali. Le risposte e lo stato dell'arte sono note non si scoprono ora.

L' intelligenza estrema che tu attribuisci e' veramente estrema : NEI TEMPI e NEI MODI!!!

Il popolo dei Quartieri non e' alla ricerca di nuovi candidati amministrativi o di politici piu' bravi: e' solo alla ricerca di soluzioni su questioni
ben note e
mature per essere risolte una buona volta!!

Ma il VCO non bisognava prima spiegarlo in maniera "partecipata" alla gente dei Quartieri per vedere che ne pensavano e se sono tutti disposti e
disponibili
ad approcciare il problema sicurezza pubblica in questa maniera " privatistica" , quasi a emulare il modello proposto dalla nuova legge sulla
"legittima difesa"?

I dirigenti scolastici ci sono per assicurare la funzionalita' e la bonta' di una scuola ! Lasciamo le questioni sicurezza a chi lo fa di mestiere!!


Le firme che si raccolgono nel quartiere sono sempre le stesse :
quelle dei residenti in sofferenza che ora firmano per l'ufficio postale e ora per la viabilita' e poi anche per la sicurezza. Non prendiamoci in
giro da soli e permettiamo
a chi ha veramente la responsabilita' delle questioni di prendere altro tempo .

Chi se la canta e se la suona ; chi la fa cantare e suonare ad altri ; chi commissiona serenate e chi se le fa fare ;
siamo gia' al teatrino della politica classico? ci sono tutte le sigle tutti i partiti mancano le liste civiche e le liste civetta siamo al completo.

Basta !! Fermate le macchine , arrestate le menti , contenete le idee, questo fare sembra il voler tirare la giacca ai cittadini di Q4-Q5 ...e non
tutti la portano!!

Mi aspetto che molti rispondano o facciano rispondere a tono a quanto detto in questa e-mail al portale: chiunque lo fara' si dovra' armare
di tanta fantasia e di sufficiente convenienza politica.

Raffaele.

N/A
Politica nazionale22/1/2006 18:19:41
Mozione Telefonia Mobile

De Marchis: Mozione per le antenne selvagge

Al Presidente del Consiglio Comunale
Latina, 18 gennaio 2006
MOZIONE
IMPIANTI SRB: adozione di un regolamento relativo al corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici
Il Consiglio Comunale di Latina
Premesso
- che la localizzazione di impianti fissi per l’emittenza radio e televisiva e di impianti per la telefonia mobile rappresenta sempre più spesso motivo di tensione tra i cittadini e le amministrazioni ed è fonte di preoccupazione per l’intera collettività;
- che in base alle normative vigenti l’installazione, l’esercizio e la fornitura di reti di telecomunicazione nonché la prestazione di servizi ad esse relativi sono considerati attività di preminente interesse generale e rivestono carattere di opere di pubblica utilità;
- che le Stazioni Radio Base emettono radiazioni non ionizzanti (elettrosmog) i cui effetti sulla salute per esposizioni a lungo termine, come evidenziato nel Piano Sanitario Nazionale 1998 – 2000, possono arrivare fino “allo sviluppo di neoplasie”;
- che il “principio di precauzione” dovrebbe essere fatto prevalere come ribadito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità;
- che la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente rientrano tra le finalità primarie dell’Ente Locale;
Considerato
- che il Sindaco è Autorità Sanitaria (T.U. degli Enti Locali, art. 54, comma 2);
- che i gestori nell'esercizio della propria attività sono tenuti come qualsiasi altro soggetto al rispetto del principio del NEMINEM LAEDERE (v. Cass. S.U. 29/7/1995, n.8300);
- che il Comune di Latina, non si è ancora dotato di uno regolamento volto a pianificare l’installazione di Impianti Radio Base per la telefonia mobile;
- che i Regolamenti Edilizi e urbanistici attualmente in vigore nel Comune di Latina non contengono alcuna norma inerente gli Impianti per la telefonia mobile;
Visto
- che le normative in vigore vietano le localizzazioni di impianti in aree destinate ad attrezzature sanitarie, assistenziali e scolastiche; zone di parco e nelle riserve naturali; edifici di valore storico – architettonico e monumentale;
- che in base alle normative in vigore i gestori presentano, entro il 30 settembre di ogni anno, un programma annuale delle installazioni fisse. Il Comune ha l’obbligo di dare notizia alla cittadinanza dell’avvenuta presentazione del programma, fissando un termine per la presentazione delle osservazioni. Il Comune, dopo aver acquisito i pareri di Arpa e AUSL autorizza l’installazione nel rispetto dei “limiti di esposizione ai campi elettromagnetici” stabiliti in Italia in 6volt/metro. L’autorizzazione è rilasciata entro 90 giorni dalla presentazione del Programma e contiene anche le deduzioni alle eventuali osservazioni pervenute;
Verificato
- che la Corte Costituzionale, con la sentenza n°303 dell’ottobre 2003, ha dichiarato incostituzionale il cosiddetto “Decreto Gasparri” che agevolava l’installazione di impianti;
- che la Corte Costituzionale, con la sentenza n°307 dell’ottobre 2003, ha attribuito allo Stato le competenze in materia di soglia di esposizione, ma alle Regioni in materia di disciplina dell’uso del territorio per la localizzazione degli impianti;
- che il successivo Codice delle Comunicazioni ha ripristinato numerose indicazioni contenute nel Decreto Gasparri;
- che la Legge Quadro n°36 del 22 febbraio 2001 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, al punto 6 dell’art.8 prevede: “I Comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici”;
- che questa possibilità era già stata ribadita dal TAR della Toscana in due storiche sentenze relative ai Comuni di Grosseto e di Agliana;
- che diversi altri Comuni (Prato, Senigallia, Pieve di Cento, Parma, Novara etc..) hanno approvato specifici regolamenti o varianti ai PRG tesi ad affermare il principio della pianificazione e a definire in questa materia misure più restrittive di quelle imposte dalla legislazione statale, compreso l’ampliamento delle distanze e delle zone di rispetto;
- che queste scelte sono state riconosciute corrette da diversi TAR e Tribunali italiani;
- che alcuni Comuni prevedono che l’autorizzazione venga rilasciata previo parere della Commissione Consiliare e della Circoscrizione di competenza nel territorio;
- che il Comune di Caldano (Bolzano), nel febbraio 2005, ha approvato una delibera nella quale si specifica “che il grado di copertura del segnale radiomobile compatibile con l'interesse pubblico non può superare il minimo necessario per la comunicazione della fonia outdoor, escludendo la trasmissione di immagini ed altro connesso a puri interessi commerciali, e per quanto in particolare attiene al servizio di radiotelefonia mobile (GSM, GPRS e UMTS), si considera garantita la copertura quando è assicurato il minimo segnale necessario per la comunicazione all'aperto per la sola trasmissione audio, escludendo una garanzia di copertura per la trasmissione di segnali video e di messaggi con immagini”.
Tutto ciò premesso, considerato e verificato,
il Consiglio Comunale
impegna l’Assessore all’Ambiente e l’Assessore all’Urbanistica e le corrispondenti Commissioni Consiliari
-a predisporre in tempi brevi una proposta di Regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici; Regolamento basato sull’ampia giurisprudenza maturata in materia di SRB, sulle competenze attribuite ai Comuni in tema di pianificazione urbanistica, sulla necessità di prevedere anche in questo ambito la maggiore partecipazione possibile, a partire dal coinvolgimento delle Circoscrizioni e della Commissione Consiliare nell’approvazione del Programma annuale delle installazioni fisse;
impegna l’Assessore all’Urbanistica

-a predisporre una variante al PRG per definire misure più restrittive di quelle imposte dalla legislazione nazionale, prevedendo l’ampliamento delle distanze e delle zone di rispetto;
impegna la Giunta
-a prevedere, nell’ambito del rilascio delle autorizzazione per l’installazione di impianti SRB, l’acquisizione del parere preventivo della Commissione consiliare e della Circoscrizione competente territorialmente.


Giorgio De Marchis


N/A
Politica nazionale9/1/2006 22:31:03
La e-mail di Raffaele Piccolo (DS) sui ripetitori ed altro

Di seguito la e-mail giunta al nostro indirizzo di Raffaele Piccolo (Cordinamento Ds Q4-Q5)
Da: Raffaele Piccolo
Data: 01/09/06 17:46:48
A: "[email protected]"
Cc: [Indirizzo email protetto, entra per vederlo]
Oggetto: Sull'antenna per la telefonia mobile e sul resto


Caro Ferdinando,

non avendo la cultura della autocritica , anche quelli che sono i
rappresentanti della politica di centrodestra
locali, riescono con subdola maestria a orientare le colpe e le
responsabilita' verso l'avversario politico .

E' quanto accade su tutte le tematiche ,gli eventi e le problematiche
presenti sul territotrio dei Quartieri di Latina.

Negli ultimi anni , e' giusto che tutti comincino a sapere , quello che
sembrava opera della maggioranza comunale
o del consigliere di maggioranza di turno o del consigliere di
circoscrizione di maggioranza, quel poco che
e' stato realizzato e' "pensato" in reazione ad un problema sollevato
dagli altri.

Questo accade quando la politica vive di rendita . Invece da qualche anno
la presenza di una sezione dei DS, inaugurata da Marrazzo ,
nel cuore dei Quartieri ha portato alla diffusione puntuale delle
inefficienze delle politiche comunali sul territorio e ottenuto
contemporaneamente dei consensi elettorali sempre crescenti e
significativi al punto da far nascere la definizione di "zona rossa"!!

Solo un Consigliere comunale dei DS si poteva occupare di trasparenza verso
i cittadini e sollevare dubbi e perplessita'
sull'atteggiamento dei rappresentanti politici locali della maggioranza ,
che debbono comunque e dovunque riportare alla politica
centrale comunale.

L'antenna per i telefonini e' solo l'ultimo esermpio di mancanza di
rispetto verso quanti risiedono , me compreso, in questa zona e
mentre la prima gia' e' stata innalzata chissa' se vedranno mai la luce
strutture pubbliche di vera utilita' collettiva per le quali
gia' si sono raccolte e consegnate migliaia di firme.

Si parla di autogol su di un campo senza porte , linee di fondo e
soprattutto senza pallone!!

Raffaele Piccolo - Coordinamento DS Q4-Q5

Di seguito la replica del cittadino Ferdinando Cedrone

Da: Ferdinando Cedrone (sito www.q4-q5.it)
Data: 01/09/06 22:48:39
A: Raffaele Piccolo
Cc: [Indirizzo email protetto, entra per vederlo]
Oggetto: Rif: Sull'antenna per la telefonia mobile e sul resto

Caro Raffaele,
ti ringrazio per le precisazioni che hai voluto sottolineare.
Come sai, il sottoscritto, non è altro che un comunissimo cittadino residente nel quartiere Q5.
Non mi intendo di politica, soprattutto di quella di partito.
Si, è vero, oggi gestisco un sito che inizia ad avere una certa rilevanza, anche politica, nelle zone dove entrambe abitiamo.
Non ti nascondo quindi che so perfettamente che ogni mio commento può essere visto ed osservato, quotidianamente, da diverse decine di persone.
Non so se le tue affermazioni scaturiscono dalla "piccola bacchettatina" che mi sono permesso di dare ad entrambe le parti, oggetto del "batti e ribatti" sul quotidiano LT Oggi di ieri, in tema "Ripetitori".
Se così fosse, voglio precisare, che l' articolo, non a caso, l' ho firmato come residente e non come direttore del portale www.q4-q5.it . Questa sottile differenza sta a testimoniare che l'obiettivo del sottoscritto, non è quello di impelagarsi in vicende politiche che non conosce e per le quali, pur provando un profondo rispetto, preferisce non entrare, ma unicamente rappresentare il grande disagio che molti altri cittadini come me provano, quando di fronte ad un problema importante, come quello dell' inquinamento elettromagnetico, si offre maggiore importanza ai "battibecchi" tra politici, piuttosto che alle possibili soluzioni della questione stessa.
Per questo motivo, ti prego di perdonare la mia inesperienza politica e la probabile mancanza di diplomazia. Considera, quindi, le mie parole, solamente uno sfogo che però, sono sicuro rappresentare anche quello di molti altri residenti in zona.
Del resto ho già confessato stima totale per uno dei pochi rappresentati politici dell' opposizione che conosco personalmente (Mauro Visari) e senza ipocrisia nei tuoi confronti, anche per la presidente della nostra circoscrizione (Marilena Sovrani).
Detto questo, credo sarebbe opportuno, da parte tua, accettare l' idea che se la "bellissima antenna" comunque oramai è stata installata, una qualche responsabilità deve esserci da tutte le parti. Inutile quantificare chi ne ha più e chi ne ha meno, i cittadini lo sanno. Meglio invece sarebbe mirare dritti alle possibili soluzioni, onorando il vero mandato dei Vostri elettori.
In merito alla questione in oggetto, non sono invece in grado di giudicare i torti e le ragioni di nessuno. Questo, semplicemente perchè non ho elementi sufficienti e non conosco lo storico della vicenda. Quindi mi sono limitato a ricordare (qualora se lo fossero dimenticato, ma non credo ) a tutti i possibili interessati e soprattutto a quelli che possono ancora fare qualcosa, di rimboccarsi le maniche non per "abbattere" l'avversario politico, ma semmai, quel "fiore all' occhiello" del "paletto" i Q4.
Un caro saluto.
Ferdinando Cedrone

p.s. per trasparenza nei confronti degli utenti di questo sito pubblico la tua e-mail (per la quale ribadisco il mio sincero apprezzamento) ed anche la mia risposta a questa.




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