Pubblicita' Logo Il portale dei Quartieri Nascosa e Nuova Latina
Logo
Ciao!
Stai consultando il vecchio portale dei quartieri, dove sono archiviati i contenuti storici. Non potrai modificare rispondere o inviare nuove notizie qui, per farlo devi andare sull'attuale sito all'indirizzo
https://www.q4q5.it
« 1 2 3 4 (5) 6 7 8 »
N/A
Servizi Pubblici16/8/2008 11:34:21
Comunicato Voucher Vendemmia 2008 - Riscossione

VOUCHER VENDEMMIA 2008: SI RISCUOTE IN TUTTI GLI UFFICI POSTALI DELLA PROVINCIA DI LATINA O SU CARTA PREPAGATA POSTEPAY

N/A
Servizi Pubblici3/8/2008 0:49:44
Aeroporto

La ciociaria è più unita di noi sull'aereoporto......

N/A
Servizi Pubblici27/7/2008 8:15:58
Pagheremo le bollette direttamente al postino

Articolo apparso su www.repubblica.it del 26 luglio 08

N/A
Servizi Pubblici12/6/2008 13:47:24
In Italia la Polizia da che parte sta?

Questo dubbio mi tormenta da molto tempo, ma faccio molta fatica a trovare una risposta sensata. Il dubbio è un tarlo velenoso che corrode la mia la mia fiducia verso le Istituzioni di quello Stato che pure ho servito per molti anni in uniforme e che mi sforzo di continuare a servire da privato cittadino. Istituzioni che, lo ricordo, dovrebbero essere al servizio dei cittadini e invece a volte… ti viene il dubbio, eccome se ti viene!

Andiamo con ordine e lasciate che vi racconti uno strano e personalissimo epilogo alla vicenda della donna travolta sulle strisce pedonali il 28 maggio scorso (/modules/news/article.php"Times New Roman" size="3"> ).

Mentre aspettavamo l’arrivo dell’ambulanza e delle Forze dell’Ordine, un’automobilista che transitava in direzione opposta ha chiesto cosa fosse successo ad uno dei volenterosi cittadini che si stavano prodigando per gestire il traffico.

- Un’anziana signora è stata travolta sulle strisce! – rispose il volenteroso cittadino, conscio dell’autorità de facto che in quel momento impersonava.  Al che l’automobilista borbottò qualcosa tipo:

- Sì, ancora credete a queste cose, è tutta una finta per prendere i soldi dell’assicurazione! – poi aprì il gas e si allontanò sgommando.  Il pover’uomo non ci credeva; c’era una anziana sanguinante e in stato di shock distesa sull’asfalto con una frattura esposta al femore sinistro e il saccente di turno sparava sentenze!

 

Tornato a casa ho raccontato l’accaduto a mia moglie (che è straniera, per chi non lo sapesse), compreso la chicca del sapientone  spara-sentenze.

- Deve essere stato un poliziotto! – mi ha interrotto mia moglie.

- Come sarebbe a dire “Deve essere stato un poliziotto”? - ho replicato, certo che non avesse capito la dinamica dei fatti. Così ho riassunto i punti salienti.

- Ho capito… deve essere stato un poliziotto! – ha ribadito mia moglie – Qui la polizia è dalla parte dei criminali.

Un pugno allo stomaco mi avrebbe fatto meno male.

- Come sarebbe a dire che la polizia è dalla parte dei criminali? – ho chiesto con un misto di indignazione, curiosità e orgoglio nazionale ferito.

- Sì, qui la polizia non è dalla parte delle persone oneste. – ha insistito mia moglie e ha cominciato  a sgranellare una serie di esempi concreti e di paragoni pertinenti. Il mio orgoglio nazionale era sempre più martoriato, anche perché gli esempi di mia moglie erano incontestabili. Mi contorcevo cercando una via d’uscita dignitosa ma non ne trovavo alcuna.

- La polizia italiana è come quella dei paesi arabi. – ha rincarato la dose -  Lì, se tu vai a denunciare un torto subito, biasimano te! “Se tu non fossi stato in quel posto in quel momento, il fatto che denunci non sarebbe successo. Quindi è colpa tua”. Ecco qui è la stessa cosa: se l’anziana donna non fosse uscita di casa non sarebbe stata travolta: quindi è colpa sua.

Da giovane mia moglie ha vissuto per qualche tempo in Arabia Saudita a seguito del padre, ingegnere della Exxon, quindi si è fatta una certa idea di quel posto.

 

Ero indignato e non avevo argomenti per controbattere, così sono uscito rimuginando. Ho persino avuto vari flash back:

 
  1. Due impostori entrano in casa dei miei genitori, li ipnotizzano o li stordiscono con qualche gas e si fanno consegnare i soldi (per fortuna in casa ci sono solo poco più di 150.000 lire;  mio padre è talmente infervorato che vorrebbe girargli un assegno o andare in banca a fare un grosso prelievo!). Quando si svegliano, mio padre va dai Carabinieri… per sentirsi deridere e biasimare con frasi del tipo “Possibile che nel 2000 c’è ancora gente così ingenua? Ma perchè li avete fatti entrare? Etc. etc”.
  2. Ad un’amica di mia moglie (straniera pure lei)  rubano, da dentro il carrello di Bricofer del Piccarello, la borsa con soldi, documenti e carte di credito. L’esperienza con la polizia è ancora più frustrante del furto in sé: siccome non ha visto il ladro, il poliziotto si rifiuta di raccogliere la denuncia di furto ma accetta solo quella di smarrimento. Intanto che discutiamo col cocciuto agente l’amica  derubata riceve una telefonata dal suo direttore di banca (in Arkansas) che la avvisa che qualcuno sta allegramente spendendo un sacco di soldi con le sue carte di credito. Ciò nonostante l’Agente continua a negare che si è trattato di furto, permettendosi pure di fare un predicozzo sulla necessità di custodire attentamente le proprie cose etc etc. tanto che riduce alle lacrime la povera vittima.
 
  1. Sulla metropolitana di Roma a mio suocero rubano il portafogli. La Polizia Ferroviaria in un primo momento si rifiuta di accettare la denuncia perché mio suocero non ha i documenti (che gli hanno appena rubato). Poi interviene un supervisore che, bontà sua, consente l’autocertificazione. Solito predicozzo che sembra voler dire: “Te la sei voluta! Che ci facevi col portafogli sulla metropolitana?”

Ci sono altri flash back che vi risparmio, ci sono altri giornate in cui rimugino… senza addivenire ad alcunché. Poi domenica scorsa, 8 giugno, ho letto un articoletto a pag. 41 del Messaggero (Cronaca di Roma) http://carta.ilmessaggero.it/sfoglia_giornale.php"Times New Roman" size="3">: un pensionato portatore di handicap, Ottorino Calcagni, prigioniero in casa a causa delle auto che ostruiscono gli scivoli sotto casa sua, cerca giustizia chiamando i Vigili Urbani. Questi, infastiditi dalle tante chiamate, lo “denunciano” ai prepotenti che parcheggiano illegalmente davanti agli scivoli. E i prepotenti si  “vendicano” tagliando, per ben tre volte, le gomme della panda dell’anziano handicappato. Incredibile: uno chiama la Polizia per avere giustizia, per poter uscire di casa, e cosa ottiene? Viene “venduto” all’antistato proprio da chi, sotto la divisa dello Stato, nasconde la sua vera natura mafiosa e la sua predilezione per l’illegalità. Povera Italia!

Forse ha ragione mia moglie… ma ancora non riesco a dirglielo.

Salvatore Antoci   

N/A
Servizi Pubblici21/1/2008 17:26:32
Metro: svolta in Commissione Trasparenza

Metro leggera:

Importante svolta in Commissione Trasparenza

Importante svolta questa mattina nella Commissione Trasparenza convocata dal presidente Fabrizio Cirilli. Il tavolo istituzionale, come ben noto, aveva all’ordine del giorno la questione legata all’iter progettuale e al piano economico inerente la realizzazione della Metro leggera.  Alla seduta ha partecipato anche il dirigente incaricato del Comune di  Latina Ingegner Le Donne e dalla relazione di quest’ultimo e dai quesiti posti dal presidente Cirilli, è emersa la chiara esigenza, condivisa da tutti i commissari presenti sia di maggioranza che di opposizione, di approfondire diversi punti previsti nel piano economico in Commissione Bilancio, ed in particolare quelli riguardanti il contributo che la Regione Lazio dovrebbe erogare. Una richiesta ritenuta necessaria da tutti. Il contributo regionale, di fatto, allo stato attuale è aleatorio e, anche in caso di corresponsione da parte dell’ente regionale, in base ai costi dell’opera da realizzare a Latina, comunque non sarebbe sufficiente. Il Comune pertanto, così come previsto dalla convenzione con il soggetto privato che realizzerebbe l’opera, correrebbe il serio rischio di ritrovarsi di fronte ad un contenzioso, con il rischio altrettanto serio di andare incontro ad un in dissesto finanziario, considerati i circa 70 milioni di euro di ammanco che si andrebbero a determinare. Una questione, quest’ultima, che Fabrizio Cirilli sottolinea già da mesi, e che finalmente è stata recepita e chiaramente appurata nella Commissione odierna anche dai commissari delle altre forze politiche.  La Commissione pertanto ha deliberato all’unanimità di informare e far attivare sulla questione la Commissione Bilancio e, tramite esplicita richiesta all’ingegner Le Donne, di avere ulteriori delucidazioni sul piano economico, con particolare riferimento a quello che dovrebbe essere il contributo della Regione Lazio, che dovrà essere formalmente chiamata in causa.

Latina, 21 gennaio 2008

N/A
Servizi Pubblici8/12/2007 23:54:41
Consigli sui Mezzi Pubblici di un residente del Q4

Innanzi tutto un saluto e i miei complimenti per come gestite il sito.

 

Sono un uomo di 44 anni, abito in Q4 con la mia famiglia e, sia io che le mie figlie, usiamo giornalmente i mezzi pubblici.

Questo mi ha portato a studiare, imparare e valutare gli itinerari dei mezzi che passano dalla nostra zona.

Devo dire che sono efficienti ( a parte qualche piccolo inconveniente ).

 

In particolare sono due le situazioni che potrebbero essere migliorate:

La prima riguarda la frequenza di mezzi nei giorni FESTIVI.

Di fatto sono solo due le linee    LINEA I ( Autolinee-Popolo-Cimitero-del Lido- Q4-Q5-Icot-Isonzo-Popolo-Autolinee),

                                               LINEA Q4-Q5 (Autolinee-Popolo-Nervi- Picasso- Locatelli-del Lido-Nervi- Popolo-Autolinee)

Entrambe le linee passano dalla Q4 quasi contemporaneamente ogni ora (8.45 - 10.00 - 11.00 - 12.20 - 13.20 - 14.45 - 15.00 - 17.05 - ecc.),...

NON SI POTREBBE SFALSARLE DI 1/2 ORA ?

La seconda segnalazione riguarda la LINEA G , che ha tre fasce orarie, ed ad ognuna un percorso diverso.

Il percorso delle 7.30 dalle Autolinee attraverso Piazza del Popolo e via del Lido arriva in Q4, fiancheggia i palazzoni poi passa dall'Icot e in via Isonzo, gira per la circonvallazione lato tribunale e torna alle autolinee.

Anche il percorso delle 8.30 - 9.30 - 10.35 - 11.40 è uguale al precedente ma non passa per la Q4.

Il percorso delle 13.00 e 13.50 fa il giro inverso: Autolinee, Popolo, Circonvallazione lato tribunale, Via Isonzo, fiancheggia la Pontina passa dalla Q4, Morbella , Via del Lido, Popolo, Autolinee.

In pratica, chi dalla Q4 volesse recarsi verso la Via Isonzo in orari diversi dalle 7.30 deve andare alle fermate dei palazzoni, e solo fino alle 11.40 , e chi dalla Via Isonzo volesse tornare in Q4 deve aspettare le 13.00 o 13.50 . Tra l'altro chi dalla Via del lido volesse destinarsi alla via Isonzo può utilizzare la LINEA E.

Analizzando questi percorsi mi sono reso conto che manca un collegamento con la via Isonzo andata e ritorno, mentre c'è ne sono in abbondanza che vanno e vengono sulla via del Lido.

Allora perchè non trasformare la LINEA G nel tragitto Autolinee - Popolo - Circonvallazione lato Tribunale - Via Isonzo - ICOT - Q4 - e viceversa in tutti gli orari.

Chiedo a Voi di fare delle considerazioni su quanto esposto e, se riterrete utile la mia segnalazione, di trasmetterla a chi di competenza presso l'ATRAL, avrebbe sicuramente più peso che se lo facessi io, solo cittadino.

Vi ringrazio di esistere, e rimango disponibile ad un eventuale dibattito in merito.

N/A
Servizi Pubblici2/12/2007 12:30:11
Tram Leggero: Aggiornamenti da Padova

Fate attenzione a quello che capita a Padova, questa e' una sentenza della Cassazione che da' ragione a una signora caduta su un binario di un tram normale di Ravenna , sotto e' riportato l' articolo del Gazzettino che sembra RALLEGRARSI come del resto gli altri articoli dei Giornali " servi del potente di turno !!!"  del fatto che il Magistrato ritenga il Sindaco INNOCENTE ora spete che se vi mettono la monorotaia e cadete NON DENUNCIATE IL SINDACO  ma avrete davanti dai 15 anni in su' per fare una CAUSA CIVILE E PENSATE A QUANTI SOLDI VI COSTERA' !!!!!!

 Gino De Pauli

 

Corte di Cassazione – Sentenza n. 23924/2007
 
 pubblicato il: 20/11/2007
 
 
 
 
 Corte di Cassazione – Sentenza n. 23924/2007
--------------------------------------------------------------------------------
 
 
  
 
Cassazione – Sezione terza civile – sentenza 9 ottobre – 19 novembre 2007, n. 23924 Presidente Varrone – Relatore Federico Pm Scardaccione – difforme – Ricorrente F. – Controricorrente Comune di Ravenna Svolgimento del processo F. Maria conveniva in giudizio dinanzi al Tribunale di Ravenna il Comune di Ravenna per sentirlo condannare al risarcimento dei danni da lei patiti il 21.5.91 allorquando, mentre percorreva a bordo di un ciclomotore la via Antico Squero in Ravenna e si apprestava a svoltare a sinistra, la ruota anteriore del mezzo si infilava nella rotaia di un binario che in quel punto tagliava la strada, provocando la sua caduta in conseguenza della quale riportava lesioni. Il Comune si costituiva contestando la domanda e negando che vi fosse stata un'insidia o un trabocchetto. Con sentenza depositata il 27.7.00 il Tribunale adito, ritenendo applicabile alla fattispecie la previsione dì cui all'art. 2051 c.c., condannava il Comune di Ravenna al risarcimento dei danni in favore dall'attrice, liquidandoli in £ 49.839.617, oltre rivalutazione ed interessi.
Avverso tale decisione proponeva appello il Comune, cui la F. resisteva.
Con sentenza depositata il 7.8.03 la Corte di Appello di Bologna accoglieva il gravame, rigettando la domanda proposta dalla F. .

Quest'ultima ha, quindi, proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza suddetta, affidandosi a due motivi, mentre il Comune ha resistito con controricorso. La F. ha depositato anche una memoria.

Motivi della decisione

Con il primo motivo la ricorrente lamenta la violazione dell'art. 2051 c.c., avendo la Corte di merito erroneamente ritenuto che in presenza di un uso ordinario e generale, da parte dei cittadini, dei beni demaniali che presentino notevole estensione, per questo solo fatto la P.A. sarebbe esente da responsabilità ex art. 2051 c.c.

Con il secondo motivo lamenta invece omessa o in sufficiente motivazione circa un punto decisivo della controversia, e cioè la sussistenza o meno del potere di controllo e di vigilanza sul bene demaniale in questione da parte dell'ente territoriale.

I due motivi, che possono esaminarsi congiuntamente per la loro stretta connessione, sono fondati.

Giustamente, infatti, la ricorrente si duole che in ordine ai danni subiti dall'utente in conseguenza dell'omessa o insufficiente manutenzione delle strade pubbliche la Corte territoriale abbia in modo aprioristico ritenuto che il referente normativo per l'inquadramento della responsabilità della P.A. è costituito, non dall'art. 2051 c.c. che sancirebbe una presunzione inapplicabile nei confronti della P.A. con riferimento ai beni demaniali quando siano oggetto di un uso generale ed ordinario da parte dei terzi, ma dall'art. 2043 c.c., che impone invece, nell'osservanza della norma primaria del "neminem laedere", di far sì che la strada aperta al pubblico transito non integri per l'utente una situazione di pericolo occulto. In realtà, la Corte di merito ha fatto proprio un orientamento giurisprudenziale ormai obsoleto e che non tiene conto dell'evoluzione della giurisprudenza in subiecta materia a partire dalla nota pronuncia n. 156 del 10.5.1999 della Corte costituzionale. La quale ebbe, infatti, ad affermare il principio che alla P.A. non era applicabile la disciplina normativa dettata dall'art. 2051 c.c. solo allorquando "sul bene di sua proprietà non sia possibile - per la notevole estensione di esso e le modalità di uso, diretto e generale, da parte di terzi - un continuo, efficace controllo, idoneo ad impedire l'insorgenza di cause di pericolo per gli utenti".

Ne deriva che, secondo tale autorevole interprete, il fattore decisivo per l'applicabilità della disciplina ex art. 2051 c.c. debba individuarsi nella possibilità o meno di esercitare un potere di controllo e di vigilanza sui beni demaniali, con la conseguenza che l'impossibilità di siffatto potere non potrebbe ricollegarsi puramente e semplicemente alla notevole estensione del bene e all'uso generale e diretto da parte dei terzi, considerati meri indici di tale impossibilità, ma all'esito di una complessa indagine condotta dal giudice di merito con riferimento al caso singolo, che tenga in debito conto innanzitutto degli indici suddetti. In questa direzione si è orientata anche negli ultimi anni la giurisprudenza di questa Corte, i cui più recenti arresti hanno segnalato, con particolare riguardo al demanio stradale, la necessità che la configurabilità della possibilità in concreto della .custodia debba essere indagata non soltanto con riguardo all'estensione della strada, ma anche alle sue caratteristiche, alla posizione, alle dotazioni, ai sistemi di assistenza che lo connotano, agli strumenti che il progresso tecnologico appresta, in quanto tali caratteristiche acquistano rilievo condizionante anche delle aspettative degli utenti, rilevando ancora, quanto alle strade comunali, come figura sintomatica della possibilità- del loro effettivo controllo, la circostanza che le stesse si trovino all'interno della perimetrazione del centro abitato (v. Cass. n. 3651/2006; n. 15384/2006).

Questo procedimento di verifica in merito all'esistenza del potere di controllo e vigilanza di cui si discute, come è stato dimostrato correttamente dalla ricorrente mediante trascrizione nel ricorso di significativi passaggi della decisione di primo grado (v. pag. 6 del ricorso), è stato puntualmente eseguito dal Tribunale di Ravenna, e con esito assolutamente affermativo, mentre è stato totalmente omesso dalla Corte di merito, che si è trincerata dietro l'inapplicabilità in via di principio dell'art. 2051 c.c. alla manutenzione delle strade da parte della P.A.

Ne consegue che, non risultando essere stata oggetto di appello da parte del Comune di Ravenna la questione relativa al potere di controllo, debba ritenersi che tale accertamento di fatto, come premessa indefettibile e fondamento logico-giuridico della pronuncia sulla domanda di responsabilità fatta valere dalla rincorrente, abbia ormai acquistato efficacia di giudicato interno, del quale occorre tener conto nel prosieguo della causa ai fini della decisione nel merito.

La sentenza impugnata va, dunque, cassata, con rinvio della causa ad altra sezione della Corte di Appello di Bologna, che dovrà attenersi ai principi di diritto, come sopra enunciati, e decidere anche in ordine alle spese del presente giudizio di cassazione.

PQM

La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia, anche per le spese del giudizio di cassazione, ad altra sezione della Corte di Appello di Bologna.
 
ARTICOLO DEL GAZZETTINO DI PADOVA DEL 1 DICEMBRE 2007
Flavio Zanonato querelato per lesioni colpose da un ottantenne caduto in bicicletta sulla corsia del metrobus 
Rotaia-killer, sindaco innocente 
Il giudice esclude responsabilità penali per il primo cittadino, ma lascia aperta la via del ristoro civile
 
Si sa che la responsabilità penale è personale, e in quanto tale per essere ravvisata è necessaria una condotta dolosa o colposa. Detto questo, al sindaco Flavio Zanonato non possono essere contestati - a titolo di lesioni colpose - i dolorosi effetti riportati dai cittadini capitombolati in bicicletta o in scooter sulle rotaie del metrobus. Innanzitutto perchè il settore dei lavori pubblici e della mobilità è delegato ad un competente assessorato e ai suoi dirigenti: e la delega, si sa, trasferisce anche gli obblighi amministrativi. In secondo luogo perchè al sindaco non può essere penalmente imputata nè negligenza, nè imprudenza, nè violazione di legge per il dissesto della sede stradale durante i lavori di realizzazione della corsia preferenziale del nuovo mezzo di trasporto urbano progettato dalla Translohr. A sostenerlo è il giudice delle indagini preliminari Rita Bortolotti nel provvedimento di archiviazione del procedimento avviato a carico del primo cittadino in seguito alla querela sporta da un anziano ciclista rovinato a terra in via Guido Reni.
L'episodio risale alla metà di giugno dell'anno scorso. Silvano G., ottantunenne, alle otto e mezzo del mattino, in sella alla sua bici, procedendo a passo d'uomo, si era spostato al centro della carreggiata per imboccare via Cardinal Callegari. A causa del fondo sconnesso la ruota anteriore aveva perso aderenza e l'anziano era volato sull'asfalto procurandosi lesioni al volto e la distorsione del rachide cervicale. Era stato soccorso da un'ambulanza e portato all'ospedale. Nessuno aveva rilevato l'incidente e nessun testimone era stato rintracciato. Una paio di giorni dopo il figlio, tornato sul luogo della caduta, aveva constatato e documentato fotograficamente una lastra con cerniera per la rotaia del tram, "colpevole" dello scivolone.
Nell'ordinanza il giudice evidenzia come le sconnessioni del manto stradale in concomitanza con i lavori del metrobus, soprattutto nella prima fase sperimentale, imponessero ai ciclisti "maggiore prudenza" per evitarle. L'amministrazione comunale non è rimasta con le mani in mano, di fronte al reiterarsi delle cadute, tant'è che nelle riviere è stata modificata la pavimentazione e la circolazione alle biciclette è stata interdetta.
Tuttavia il giudice ha lasciato aperta una porta. Ammesso che l'ostacolo, per una serie di concause, come il passaggio di veicoli, non fosse stato evitabile, il capitombolo rientrerebbe nel caso scolastico di "responsabilità da accadimento", che, essendo il Comune proprietario della strada, legittima l'azione risarcitoria contro la pubblica amministrazione.
G.Colt.

N/A
Servizi Pubblici14/10/2007 7:27:23
Orari aggiornati BUS ATRAL

In allegato l'orario, aggiornato a ottobre 2007, dei bus Atral di Latina
città, borghi e linee scolastiche, tuttora in vigore.
Gli orari non sono ancora presenti su nessun sito ufficiale, sia del Comune
che dell'Atral. Per cui si sono dovuti scannarizzare i volantini distributi
presso la biglietteria dell'autolinea.
In fondo alle pagine c'è anche un modello per le segnalazioni delle
disfunzioni del servizio, che va recapitato, dovutamnte compilato, presso
gli uffici del servizio mobilità alle autolinee.
Saluti
Stefano Bassetti

N/A
Servizi Pubblici24/9/2007 18:06:00
A proposito di Poste

Qualcuno di voi saprebbe spiegarmi perchè la spedizione di una raccomandata effettuata da Bagnaia (VT) debba essere inviata a Roma, che poi la invia a Padova, che poi dovrà inviarla a me a Latina?

Ci lamentiamo della distribuzione della posta a Latina; certo che se ogni volta che la posta è diretta da qualche parte Poste Italiane la indirizza in centri di smistamento (gestiti da società appaltatrici) dislocate in zone diverse da quella di destinazione ... beh ... stiamo freschi ad aspettare la posta!

Per di più lo trovo un costo assolutamente inutile: 100 Km per giungere a Roma Termini; 500 Km fino a Padova; 580 Km fino a Latina. La corrispondenza diretta a me percorrerà circa 1180 Km invece dei 180 previsti; ben 1000 Km in più. Costeranno qualcosa in termini di spese nonché di tempo?

N/A
Servizi Pubblici5/7/2007 8:29:38
Linee Mare 2007

Gli orari dei BUS delle linee Mare Estate 2007.

Ringraziamo l'utente Claudio per averceli inviati.

Lo Staff

« 1 2 3 4 (5) 6 7 8 »