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davide
Inviato il: 16/12/2009 12:04
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

http://roma.repubblica.it/dettaglio/Ardea-la-lotta-allabusoedilizio-puo-continuare/1800998

 

Ardea, la lotta all'abuso
edilizio può continuare

Ad Ardea l’opera di “bonifica” del litorale dagli abusi edilizi può proseguire. Il Tar ha infatti respinto tutti i ricorsi presentati dai proprietari dei fabbricati eretti sul lungomare della cittadina del litorale senza alcuna autorizzazione. "Una notizia che conferma la piena legittimità dell'azione portata avanti dal Sindaco Carlo Eufemi – si legge in una nota diffusa dall’amministrazione di Ardea - e che permette al Comune di proseguire con il programma delle demolizioni".

Al comunicato seguono le parole di Eufemi. "Confermo e ribadisco quanto già espresso in più occasioni - dichiara il sindaco - andiamo avanti con il programma di risanamento del litorale violato, nel corso degli anni, non solo dal cemento abusivo, ma anche da diverse complicità. Il nostro obiettivo è quello di liberare quanto più possibile il mare dal cemento e restituire decoro e legalità alla città di Ardea e al litorale”.

“La sentenza del Tar – prosegue Eufemi - rigetta tutti i ricorsi degli utilizzatori illegittimi di beni demaniali ed è la dimostrazione evidente di come il nostro operato sia corretto e vada incontro alle aspettative dei cittadini di buon senso. Nei prossimi giorni il Comune di Ardea, in collaborazione con i rappresentanti delle Forze dell'Ordine interessate, riprenderà le operazioni di demolizione sul lungomare, interrotte proprio a causa del ricorso al tribunale amministrativo da parte dei proprietari delle abitazioni in questione”.



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davide
Inviato il: 16/12/2009 12:09
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

Anche a Roma continuano le demolizioni nel Parco dell'Appia antica avviate quest'estate.. La Regione Lazio ha inoltre firmato una convenzione con Comune di Sabaudia e Ente Parco Nazionale del Circeo.

Vediamo se almeno a Sabaudia le ruspe butteranno giù qualche fabbricato.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_dicembre_15/abusi_appia_antixa_brogi-1602159502182.shtml"spalla right">

 

ROMA - Ore contate per un nuovo abuso nel Parco dell’Appia Antica. Dopo il sopralluogo di martedì mattina in via dei Casali delle Cornacchiole, l’ufficio antiabusivismo del Lazio ha deciso che abbatterà un capannone di 300 metri quadri.

Il capannone-villa abusivo nel parco dell'Appia
Il capannone-villa abusivo nel parco dell'Appia
CAPANNO O VILLA -
Ma a ben vedere, le foto mostrano più che un capannone un manufatto che sembra una villetta vera e propria. Il blitz delle istituzioni ha visto mobilitati in mattinata l’ufficio regionale guidato da Massimo Miglio insieme all’XI Municipio, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e l’Ente Parco.

 
AREA PLURIVINCOLATA -
L’abuso sorge a ridosso del Parco archeologico dell’Appia Antica, in un’area plurivincolata. «L’edificio, di circa 300 metri cubi – ha spiegato il presidente dell’XI Municipio, Andrea Catarci -, sorge all’interno di una villa con piscina di grandi dimensioni. Sarà autodemolito entro trenta giorni».

 
LAVORI FORZATI -
Insomma, toccherà ai proprietari farsi carico dei «lavori forzati» per distruggere l'immobile. Secondo il vicepresidente della Regione Esterino Montino «la diretta assunzione di responsabilità da parte del cittadino che a commesso l’abuso è un ottimo risultato delle politiche avviate in questi mesi grazie alla collaborazione avviata tra la Regione Lazio, la Soprintendenza ai beni archeologici di Stato e il Municipio di Roma XI e l'Ente Parco appia Antica».
L’intento della Regione, spiega Montino, «è di proseguire in questa direzione sull’intero territorio del Lazio. A tale riguardo proprio la settimana scorsa abbiamo stipulato una convenzione con l’Ente Parco del Circeo e il Comune di Sabaudia».

Paolo Brogi
15 dicembre 2009



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davide
Inviato il: 30/1/2010 22:17
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

Casetta abusiva a Passo Genovesi: il Tar dà ragione al Comune, và demolita

L'anno scorso in piena estate il Comune di Latina tentò due blitz per demolire una casa abusiva a Foceverde, nei pressi di Passo Genovesi.

In entrambi i casi le proteste del proprietario erano riuscite ad evitare la distruzione dell'immobile. Parvapolis scrisse un esauriente articolo sulla vicenda:

http://www.parvapolis.it/page.php"registri">N. 00033/2010 REG.SEN.

N. 00524/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 524 del 2006, proposto da Di Meo Raimondo, rappresentato e difeso dall’avvocato Modestino D’Aquino, con domicilio eletto in Latina, alla via Adua, n. 34;

contro

Comune di Latina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Francesco Paolo Cavalcanti, con domicilio eletto in Latina, c/o Avvocatura Comunale Latina, alla via Farini, n. 2;

per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia,

- dell’ordinanza di demolizione n. 14433/4539 del 3 febbraio 2006;

- dell’ordinanza di demolizione n. 14497/4539 del 22 settembre 2006.


Visto il ricorso ed i motivi aggiunti, con i relativi allegati.

Visto l’atto di costituzione in giudizio di Comune di Latina.

Viste le memorie difensive.

Visti tutti gli atti della causa.

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 17/12/2009 il dott. Santino Scudeller e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale.

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO

1 Con atto consegnato per la notifica il 6 maggio 2006 - depositato il 5 giugno 2006 -, il ricorrente espone: (a) di aver edificato senza titolo, sul terreno distinto al catasto alla partita 8425, foglio 245, particella 264 sub b, una piccola abitazione destinata a stabile residenza, per la quale ha presentato istanza di condono edilizio ex lege 47/1985 respinta con provvedimento non impugnato; (b) che il comune di Latina ha quindi notificato il provvedimento n. 14433/4539 del 3 febbraio 2006 recante l’ordine di demolizione e la contestuale avvertenza circa l’acquisizione del fabbricato e dell’area individuata nell’allegata planimetria. Argomenta la domanda di annullamento deducendo: mancata comunicazione dell’avvio del procedimento - erronea individuazione dell’area su cui è stato eretto il manufatto oggetto dell’ordinanza - omessa notifica al proprietario delle aree oggetto di acquisizione al patrimonio comunale - eccesso di -potere - travisamento dei fatti, carenza ed insufficienza della motivazione anche in ordine alla acquisizione della intera particella 264 - violazione di legge.

2 Con atto depositato in data 20 luglio 2006, si è costituto il comune di Latina che ha poi (28 luglio 2006) versato memoria predisposta per la discussione dell’istanza cautelare.

3 Con ordinanza n. 543 del 29 luglio 2006, la Sezione ha accolto l’istanza di sospensione del provvedimento impugnato.

4 Con atto per motivi aggiunti, consegnato per la notifica il 28 novembre 2006 - depositato il 18 dicembre 2006 -, il ricorrente ha poi contestato la legittimità della successiva ordinanza n. 14497/4539 del 22 settembre 2006, deducendo: mancata comunicazione di avvio del procedimento - eccesso di potere - travisamento dei fatti e carenza e insufficienza della motivazione in ordine all’acquisizione dell’intera particella 264 sub b - violazione di legge.

5 Il comune di Latina si è costituto con atto depositato il 16 gennaio 2007.

6 Con successivo atto, notificato va fax previa autorizzazione presidenziale in data 8 luglio 2009, il ricorrente ha quindi proposto istanza cautelare correlata ai predetti motivi aggiunti; la relativa tutela è stata accordata con decreto presidenziale n. 329 dell’8 luglio 2009, poi confermata dall’ordinanza n. 342 del 23 luglio 2009.

7 Il comune di Latina ha quindi versato (27 novembre 2009) documentazione integrativa ed ha depositato (7 dicembre 2009) memoria con la quale ha eccepito l’inammissibilità ed argomentato comunque l’infondatezza del ricorso.

8 Alla pubblica udienza del 17 dicembre 2009 il ricorso è stato chiamato e, dopo la discussione, è stato introitato per la decisione.

DIRITTO

1 In via preliminare deve esser dichiarata l’improcedibilità della domanda di cui all’originario atto introduttivo avendo nel caso l’amministrazione condiviso il contenuto della motivata ordinanza cautelare quindi ritirato il precedente provvedimento già sospeso, sostituendolo con un nuovo atto. Ed, infatti, a seguito dell’ordinanza n. 543 del 29 luglio 2006 di accoglimento dell’istanza cautelare, il comune di Latina con ordinanza n. 14497/4539 del 22 settembre 2006, contestualmente ha: [a] revocato l’ordinanza prot. n. 14433/4539 del 3 febbraio 2006 all’esito di più attente verifiche presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari dalle quali è emerso che il ricorrente risulta proprietario non dell’intera particella, bensì della sola particella 264 sub “b” (foglio 245) della superficie complessiva di mq. 370; [b] ingiunto nuovamente la demolizione del manufatto abusivo avvertendo, per il caso di inottemperanza, circa la possibile applicazione dell’ulteriore sanzione acquisitiva.

2 L’interesse del ricorrente si sposta quindi sulla trattazione dei motivi aggiunti con i quali è stata impugnata appunto, la successiva ordinanza n. 14497/4539 del 22 settembre 2006.

2.1 Deve esser innanzitutto respinto il primo motivo aggiunto con il quale parte ricorrente argomenta la violazione delle garanzie partecipative, potendosi richiamare il costante orientamento formatosi sul punto, condiviso anche della Sezione (T.a.r. Lazio Latina, sez. I, 03 settembre 2008, n. 1058). Ed, infatti, nel caso di ordine di demolizione delle opere abusive non è necessaria, anche in rapporto a quanto previsto dall’articolo 21 octies L. 7 agosto 1990 n. 241 (Consiglio Stato, sez. IV, 10 aprile 2009, n. 2227), la comunicazione di cui al precedente articolo 7, in quanto atto vincolato l’adozione del quale presuppone solo la constatata esecuzione dell’opera in assenza del titolo richiesto.

2.2 Va invece dichiarata l’inammissibilità dei motivi con i quali il ricorrente contesta la citata ordinanza nella parte in cui il comune minaccia l’acquisizione al patrimonio indisponibile, sanzione questa nel caso applicata con successiva ordinanza prot. n. 16029 del 12 febbraio 2009, gravata in sede straordinaria secondo quanto provato dal resistente con deposito del 27 novembre 2009.

3 Il ricorso va, pertanto, in parte dichiarato improcedibile ed in parte va respinto. Sussistono sufficienti ragioni per disporre la compensazione delle spese di giudizio.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo regionale per il Lazio, Sezione staccata di Latina, in esito al ricorso in epigrafe, in parte lo dichiara improcedibile ed in parte lo respinge.

Spese compensate.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.

Così deciso in Latina nella camera di consiglio del 17 dicembre 2009 con l’intervento dei Magistrati:

Francesco Corsaro, Presidente

Santino Scudeller, Consigliere, Estensore

Antonio Massimo Marra, Primo Referendario

   
   
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
   
   
   
   
   

DEPOSITATA IN SEGRETERIA

Il 27/01/2010

(Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186)

IL SEGRETARIO



 

 



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davide
Inviato il: 20/2/2010 18:32
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

Intanto a Roma continuano le demolizioni. Dopo quelle dei mesi scorsi nel Parco dell'Appia Antica martedì prossimo saranno demolite case abusive ad Ostia e spostati 200 occupanti.

Ma il sindaco di Latina che fà? Per lui le case da demolire sul lido di Latina erano solo quelle di Via Egadi?

http://roma.repubblica.it/dettaglio/abusivismo-ruspe-in-azione-a-ostia/1865393

 

Abusivismo, ruspe
in azione a Ostia

Martedì alle prime luci dell'alba all'Idroscalo di Ostia tutte le abitazioni abusive verranno abbattute. Cinquecento vigili urbani allontaneranno dalle abitazioni, dai locali, dalle strutture e dagli edifici i due cento residenti e procederanno all’abbattimento di tutte le opere abusive
di Emilio Orlando
 
Ruspe in azione martedì prossimo alle prime luci dell’alba all’Idroscalo di Ostia, dove tutte le abitazioni abusive verranno abbattute. Cinquecento vigili urbani, si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco Gianni Alemanno il 17 febbraio scorso e controfirmata dal vice comandante della polizia municipale Diego Porta, allontaneranno dalle abitazioni, dai locali, dalle strutture e dagli edifici i due cento residenti e procederanno all’abbattimento di tutte le opere abusive.

Preoccupazione è stata espressa dai residenti, che annunciano battaglia e protesteranno oggi pomeriggio durante la visita del sindaco Alemanno all’Infernetto. “Le operazioni di sgombero”, prosegue l’ordinanza, “inizieranno dalle primissime ore del mattino. Verranno abbattuti e sgomberati tutti i manufatti ricadenti in zona Idroscalo di Ostia ed esposti a rischio allagamento o isolamento”. Per l’occasione, oltre alle forze dell’ordine, sono stati allertati tutti i comandi della polizia municipale di Roma, che saranno impegnati tutta la settimana nelle operazioni di bonifica.
(20 febbraio 2010)


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davide
Inviato il: 20/2/2010 18:48
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

Ecco un articolo tragicomico sull'abusivismo all'idroscalo di Ostia del lontano 1995... da allora la situazione non è mai cambiata, e si dice che erano 700 le persone che abitavano quelle case abusive..

http://archiviostorico.corriere.it/1995/dicembre/29/parco_Ostia_Ladispoli_co_10_9512295801.shtml"footnotes">Della Rovere Roberto

Pagina 39
(29 dicembre 1995) - Corriere della Sera



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davide
Inviato il: 23/2/2010 14:32
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

Iniziata ad Ostia la demolizione delle case abusive dell'Idroscalo. Ben 30 tra case e baracche andranno giù.  Questo dimostra che quando c'è la volontà politica le demolizioni si fanno eccome.... altro che Concorsi internazionali di idee, che servono solo a confondere le acque..

Zaccheo vada da Alemanno e si faccia spiegare come si fanno le demolizione della case abusive al mare senza nessun concorso...

DAVIDE

 http://roma.repubblica.it/dettaglio/al-via-lo-sgombero-dellidroscalo-i-residenti-si-arrendono-alle-ruspe/1867603

Al via lo sgombero dell'Idroscalo
i residenti si arrendono alle ruspe

Cominciata l'operazione di sgombero delle costruzioni abusive. La protesta di decine di abitanti e 300 agenti per assiscurare che non ci siano disordini
di Flaminia Savelli
Al grido "la casa è mia e io non vado via" un centinaio di abitanti dei manufatti dell'idroscalo di Ostia ha cercato di opporsi all'intervento di abbattimento dei previsto da un ordinanza del sindaco di Roma a tutela della pubblica incolumità. I residenti hanno parcheggiato le loro macchine su via dell'Idroscalo per impedire gli interventi di demolizione, ma queste sono state rimosse dai carri attrezzi del XIII Gruppo della polizia municipale. Sul posto, oltre 300 agenti della polizia municipale mobilitati e coordinati dal comandante Antonio Di Maggio della task force antiabusivismo del Campidoglio e un centinaio di agenti della polizia di stato in tenuta antisommossa. A presenziare le operazioni anche l'assessore capitolino all'urbanistica Marco Corsini, il delegato del Sindaco di Roma Giorgio Ciardi e la direttrice del III Dipartimento Patrizia Cologgi. "Una giornata storica - ha commentato Alemanno - dopo anni di negligenza abbiamo iniziato la demolizione delle case dell'idroscalo che stanno a pochi metri dal mare, e sono pericolose per l'incolumità dei cittadini".

Tensione all'Idroscalo - Dopo una lunga e in alcuni momenti accesa trattativa tra la polizia municipale e gli abitanti è iniziata l'operazione per la demolizione della prima dozzina di manufatti realizzati negli ultimi decenni, abusivamente, a pochi metri del mare della capitale all'idroscalo di Ostia. Con l'operazione che ha preso il via oggi, sono un centinaio le persone per le quali il Comune di Roma ha già messo a disposizione sei residence sulla via Ardeatina predisponendo anche un servizio navetta per far loro raggiungere i luoghi di lavoro, e per i più giovani, le scuole. In totale risultano però essere oltre 170 le persone che periodicamente vivono nella zona, alcune delle quali proprietari di abitazioni ad Ostia, dove i manufatti sono una cinquantina.

"Trattati come mafiosi" - Ma le polemiche non sono mancate. Emanuela 25 anni, impiegata in una società di autonoleggio a Fiumicino, sarà trasferita nel residence Valle Porcina ad Acilia "che - dice - almeno non è troppo distante". Ha gestito la trattativa di satmattina ed è riuscita a persuadere i residenti, permettendo ai mezzi della demolizione passassero il blocco di auto e cassonetti. "Convincermi non è stato difficile, mi hanno detto o 'collaborate o venite arrestati'. La cosa più grave è che siamo stati trattati come bestie o come mafiosi visto il numero di mezzi e uomini utilizzato per questa operazione. Inoltre stiamo portando via le cose con i sacchi dell'immondizia dell'Ama". L'unica situazione critica fino a questo momento si è verificata al civico 19 di piazza dei Piroscafi, dove la famiglia di Marco Ferrandu, 40 anni, due figli, ha minacciato di tagliarsi le vene e far esplodere una bombola del gas". La situazione è poi rientrata.

Le demolizioni - Gli agenti della polizia municipale hanno delimitato l'area da bonificare e hanno assistito i cittadini, insieme al personale della protezione civile capitolina diretta dal vice capo di gabinetto, Tommaso Profeta, per liberare le abitazioni dagli oggetti personali. Sono in totale tre le ruspe utilizzate per compiere le demolizioni, mentre un tir portacontainer è stato messo a disposizione per contenere gli oggetti personali. Non tutti gli abitanti dell'idroscalo sono italiani e per questo sono presenti gli agenti dell'ufficio immigrazione della questura di Roma. Per in numerosi animali, cani e gatti, l'assistenza è assicurata dagli operatori della protezione animali. Le prime abitazioni a essere demolite dalle ruspe sono state quelle più vicine al mare ed alla foce del Tevere. In una casa sono stati trovati numerosi pannelli di amianto: per questo si è reso necessario l'intervento di una squadra di operai specializzati. Vicino alla foce del tevere è stato sistemato un tir container per raccogliere arredi, suppellettili, vestiti ed oggetti personali che man mano vengono tirati fuori dalle case. Durante le operazioni di sgombero sono dovuti intervenire anche gli agenti della forestale perchè, all'interno di una delle abitazioni, sono stati ritrovati un pitone e alcuni gechi, regolarmente denunciati e detenuti dal proprietario.

GUARDA LE IMMAGINI DELLO SGOMBERO


L'opera di bonifica - L'intervento ha riguardato le abitazioni abusive costruite che vengono abbattute e ricostruite da 55 anni a ridosso della foce del Tevere, a poche centinaia di metri dal mare, e periodicamente invase dalle mareggiate o dalle piene del Tevere. Ieri il sindaco di Roma Gianni Alemanno aveva ricevuto una delegazione di abitanti della zona e concordato l'intervento: l'abbattimento delle baracche e la promessa che sull'Idroscalo di Ostia non ci saranno progetti calati dall´alto.

Il rischio cementificazione - Ma per il futuro dell'Idroscalo quella di ieri è una "vittoria mutilata", così come ha sottolineato don Fabio, parroco della cappella San Vincenzo de' Paoli. "Lo sgombero si farà anche se riguarderà solo alcune baracche", ha detto il parroco "quello che ci preoccupa adesso è cosa accadrà dopo". Intanto, se già da questa mattina le ruspe sono al lavoro, altri progetti sono in cantiere nelle prossime settimane: "A breve", sottolinea Paolo Orneli consigliere municipale del Pd "inizieranno i lavori della Regione per il rifacimento delle scogliere e delle protezioni lungo gli argini". Preoccupati anche gli ambientalisti che intravedono all'orizzonte una maxi speculazione. Già da ieri il presidente nazionale dei verdi Angelo Bonelli chiedeva provocatoriamente al sindaco: "Se l'area dell'idroscalo è classificata dall'autorità di bacino a massimo rischio di esondazione R4 come fa a prevedere il Comune su quell'area strutture turistico ricettive e progetti edilizi vari?". Oggi torna all'attacco: "Il sindaco deve essere chiaro e trasparente - prosegue Bonelli - perché vuole realizzare alberghi, strutture turistiche e altro come già previsto nel progetto del comune presentato all'agenzia del demanio. Da parte sua manca la trasparenza sulle intenzioni del Comune sull'Idroscalo: giusto abbattere le case in aree di esondazione, inaccettabile prevederne la cementificazione un minuto dopo. Questo mi ricorda lo splendido ma triste film di Vittorio De Sica 'miracolo a Milano', consiglio la visione al sindaco".
(23 febbraio 2010)


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davide
Inviato il: 2/3/2010 17:44
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

Ed alla fine i nostri eroi del comune di Latina ce l'hanno fatta!! Ieri sono riusciti a demolire al terzo tentativo la famosa casa di Foceverde, che si trovava a 2 passi dai resti di Passo Genovesi e dal canale Moscarello.

Approfittando dell'assenza del proprietario si sono presentati ed hanno buttato giù tutto.

Latina Oggi dice che la casa era sgombera... forse i servizi sociali o l'Ater hanno trovato una sistemazione in una casa popolare al proprietario (che in passato aveva detto che quella era la sua unica casa)?

Adesso si vada avanti e si cominci a demolire anche le altre case abusive ed incondonabili che si trovano tra Foceverde e Capoportiere...

 http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/cronaca_locale/latina/2010/03/02/1132564-foceverde_demolita_casa_ridosso_resti_porto_romano.shtml"colonna-articolo">

 



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davide
Inviato il: 3/3/2010 20:13
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

Ieri le ruspe del Comune di Latina hanno finito di rimuovere le macerie della casa abusiva abbattuta nei pressi di Passo Genovesi. Latina Oggi però dice che tutt' intorno regna il degrado... infatti è presente un campeggio abusivo (sequestrato l'estate scorsa) ed un pacheggio di camper e roulotte...

Tutti i cittadini sperano che al più presto venga realizzato il giardino mediterraneo attorno ai resti del ponte romano, e ristrutturato il ponte di bonifica sul canale Mascarello (dove la salsedine marina ha eroso il cemento ed i ferri della struttura)..

D'altronde non si chiede tanto, visto che il progetto venne concordato con la Regione LAzio nel 2003...

Caro Sindaco e assessori, sarebbe ora di metterlo in opera, non credete?

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/03_03_2010/pag11borghiquartieri.pdf

DAVIDE 

 



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davide
Inviato il: 24/3/2010 18:49
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

Finalmente, cominciano le demolizioni a Sabaudia! Dopo anni di chiacchere politiche sui giornali che   davano come immininenti le demolizioni di alcuni immobili dentro il Parco del Circeo, si fà sul serio!

Le ruspe sono arrivate a Sabaudia per demolire 12 immobili abusivi.

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/10_marzo_22/circeo-demolizioni-polemica-presidente-1602699656345.shtml"font-weight: bold">LATINA - Via gli abusi dal parco nazionale del Circeo. Riprende la lotta al cemento nell'area protetta. Lunedì 22 marzo l'ente presieduto da Gaetano Benedetto ha iniziato l'opera di demolizione di costruzioni non autorizzate a seguito dell'accordo tra il Parco nazionale del Circeo, il Comune di Sabaudia e la Regione Lazio.

Il ragionier Miglio coordina la demolizione sul lago di Sabaudia
Il ragionier Miglio coordina la demolizione sul lago di Sabaudia
TRA LAGO E DUNA -
Si comincia dall'abbattimento di una piccola depandance fronte lago, alla Baia d'Argento, per passare a breve ad un gazebo fisso e relative coperture sul lungomare. Un buon inizio nell'obiettivo di far pulizia in una zona dove, nonostante i vincoli imposti dalla legge, i professionisti dell'abuso non si fermano.
Se ne rammarica il presidente dell'ente, ricordando quanto sia difficile operare per la tutela dell'ambiente e del paesaggio in un contesto legislativo che pare tutelare chi edifica illegalmente, anziché agevolare quanti vogliono difendere l'ambiente facendo rispettare le norme che lo salvaguardano.

La costa del parco sotto al monte del Circeo
La costa del parco sotto al monte del Circeo
LINEA DURA -
Quel che ci vorrebbe, naturalmente, è un sistema di regole a tolleranza zero. Ma è davvero possibile metterlo in pratica? «Sembra incredibile - dice Benedetto - ma le norme più garantiste del nostro ordinamento sono quelle relative all’abusivismo edilizio. Basta uno starnuto per bloccare un procedimento e per dilungare a dismisura i tempi. Riaprire le pratiche e riallineare le carte, ottenere i dissequestri da parte della magistratura, procedere alle notifiche, coordinare gli interventi è stata cosa tutt’altro che facile e scontata»
I casi più eclatanti sono di fatto quelli più intricati, aggiunge il responsabile del Parco, «quelli dove le vicende giudiziarie rappresentano per la pubblica amministrazione una vera e propria palude perfettamente creata dagli avvocati di chi ha realizzato gli abusi». Poi il presidente promette: «Ma arriveremo anche a quelli. E nel frattempo, soprattutto in un momento in cui si continua a parlare di nuovo condono edilizio o addirittura di estensione di quello vecchio alle aree vincolate, è comunque importante dare un segnale forte e chiaro su dove sta l’interesse pubblico e su chi non e disposto a venire meno al proprio dovere di tutelarlo».



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davide
Inviato il: 24/3/2010 18:57
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Re: Demolizioni Immobili abusivi

LAZIO/ABUSIVISMO: MONTINO, AL VIA A SABAUDIA 12 INTERVENTI DEMOLIZIONE
22-03-2010

(ASCA) - Roma, 22 mar - E' iniziato questa stamattina a Sabaudia, in provincia di Latina, il primo di 12 interventi di demolizione nell'area del parco nazionale del Circeo. Lo riferisce una nota della Regione Lazio. Le operazioni guidate dal responsabile dell'ufficio regionale anti-abusivismo Massimo Miglio, hanno interessato oggi un'abitazione di circa 60 metri quadrati di superficie e 150 metri cubi di volume costruita in localita' Baia D'Argento, a pochi metri dalle sponde del Lago di Paola e finora completamente nascosta dalla vegetazione boschiva. L'area sara' completamente restituita al patrimonio ambientale.

Per il vicepresidente della regione Esterino Montino ''si tratta di un ulteriore dimostrazione di come la cultura della legalita', unita al rispetto per l'ambiente e a un attento governo del territorio si possano muovere in maniera armoniosa e di concerto con tutte le forze locali. Per questo ringrazio tutte le forze dell'ordine e gli enti che collaborano a questa importante operazione di legalita'''.

La scoperta di questo e degli altri manufatti abusivi ad opera del Corpo forestale dello Stato e del personale dell'Ente nazionale Parco del Circeo, spiega ancora la nota, ''ha permesso di avviare le operazioni di demolizione che vengono effettuate con la collaborazione delle forze dell'ordine. La demolizione di oggi e' la prima di una serie che la Regione Lazio realizzera' nei prossimi giorni nel comune di Sabaudia grazie alla convenzione stipulata all'inizio dell'anno con il comune di Sabaudia e l'Ente Parco nazionale del Circeo''.

L'obiettivo, conclude la nota della Regione Lazio, ''e' quello di abbattere, anche in questa zona, gli edifici abusivi realizzati in contrasto con le norme ambientali, Per la giornata di domani, martedi', sono previsti sempre nella zona di Sabaudia e lungo la costa altri 5 interventi, tutti rientranti nell'area del parco del Circeo''.

(Asca)

http://www.asca.it/regioni-LAZIO_ABUSIVISMO__MONTINO__AL_VIA_A_SABAUDIA_12_INTERVENTI_DEMOLIZIONE-479748-lazio-8.html

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