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davide
Inviato il: 13/9/2008 19:22
Registrato: 18/10/2007
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Re: Chiude anche la Gambro! E il settore farmaceutico inizia a vacillare

http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/2008/09/13/925904-fabio_benvenuti_dossier_sulle_criticita_sistema.shtml"corpo-articolo">

All'incontro, coordinato dal presidente di Confindustria Latina, Fabio Mazzenga, e dal direttore dell'associazione di via Montesanto, Sergio Viceconte, hanno preso parte i rappresentanti di tutte le multinazionali, in prima istanza il chimico-farmaceutico.
Se la situazione esterna al sistema industriale pontino non andrà a migliorare, per le multinazionali operanti sul territorio si apriranno situazioni di crisi dagli esiti imprevedibili. È per questo che gli industriali si stanno organizzando per uscire dall'isolamento e avviare una inversione di tendenza rispetto ad una deindustrializzazione che appare costante. «Abbiamo voluto anticipare un dialogo sulle problematiche reali del sistema industriale - ha detto il presidente Mazzenga - agendo in maniera preventiva così da poter far fronte con prontezza ad eventuali situazioni di crisi».
In concreto, nel vertice di ieri è stata decisa la costituzione di un comitato coordinato da Confindustria e che rappresenterà le multinazionali presenti in provincia di Latina. L'obiettivo è quello di raccogliere le istanze delle varie realtà per poi comporre un documento dettagliato, infarcito di dati e cifre, da inviare, appunto al ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola. Sarà fornito, soprattutto, un quadro prospettico: vale a dire la previsione da qui a dieci anni sul futuro delle aziende nel caso in cui non dovessero migliorare quelle condizioni esterne che sono elemento essenziale per la crescita economica. Entro settembre il comitato sarà operativo, quindi entro ottobre sarà stilato il documento. «Non c'è allarmismo - ha voluto tranquillizzare Mazzenga - preoccupazione si, perché se il sistema non reagisce le conseguenze possono essere gravi. L'economia locale non può prescindere da un sistema produttivo costruito in cinquanta anni, rischiamo un crollo verticale». E il decalogo delle criticità delle multinazionali, peraltro già stilato, è infarcito di una decina di punti: dalla carenza di infrastrutture, ai costi dell'energia, dalla elefantiaca macchina della burocrazia ai temi della fiscalità e della sicurezza. Si, la sicurezza; per chi non ne fosse ancora convinto anche criminalità e ordine pubblico influiscono sulle decisioni di investire su un territorio e proprio come accade nel profondo sud a Latina scatta il bollino rosso. «Per esempio - ha detto Mazzenga - su un'opera come la "Superpontina" non abbiamo una data certa sull'inizio dei lavori, o meglio noi non siamo convinti che sia quella annunciata dalla Regione, cioè metà 2009. Il direttore di Confindustria, Sergio Viceconte, ha rilevato come l'indotto delle multinazionali sia davvero notevole per il sistema economico pontino, tanto che l'intero settore produce circa il 40% del Pil locale: «Non vogliamo più fare tavole rotonde ma proposte di carattere concreto - ha detto Viceconte - Le aziende sono sensibili sulla questione e hanno risposto molto bene».

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13/09/2008



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davide
Inviato il: 24/9/2008 15:44
Registrato: 18/10/2007
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Re: Chiude anche la Gambro! E il settore farmaceutico inizia a vacillare
Mercoledì 24 Settembre 2008Chiudi chiudi finestra
di CLAUDIA PAOLETTI

Il taglio simbolico di un nastro di pasta lungo oltre quattro metri ha inaugurato il “Centro di Eccellenza Assembled Foods” della multinazionale Unilever di Cisterna. Uno dei sei centri in tutta Europa per la ricerca e lo sviluppo globale degli alimenti “ricettati” come i piatti pronti, le insalate, gli snack e i prodotti da forno. In occasione della cerimonia, il green carpet dell’industria pontina sulla via Appia è stato varcato dai 50 esperti di tutto il mondo, veri e propri pionieri del gusto, alla ricerca di nuovi ingredienti da trasformare a Cisterna per la creazione di nuovi alimenti composti, gli assembled food appunto. Il tutto selezionando e mantenendo sempre costante nel tempo un altissimo livello qualitativo degli ingredienti (frutta e verdura, carne, pesce e cereali), surgelando e assemblando i prodotti con le più innovative tecnologie per aumentare il gusto, la naturalità e la bontà nutrizionale degli alimenti. Il direttore del Centro, Roberto Nardi, ha dato il via all’evento con una presentazione in lingua inglese e a seguire con la visita interattiva nel centro. Suggestiva la scenografia che ha sottolineato ciascuna area: il mercato italiano dei prodotti ortofrutticoli, con le spezie e gli odori dell’orto; la cucina con tutti gli attrezzi per sperimentare nuovi sapori; la tasting room, una sala adibita all’assaggio e infine tutta la zona industriale con macchinari nuovi e di ultimissima generazione per lavare, mescere, scaldare, refrigerare, surgelare.
«Oggi celebriamo la nostra passione per il cibo - ha detto Roberto Nardi - e per il raggiungimento dell’eccellenza nel lavoro di ricerca e sviluppo. Questi due fattori ci consentiranno di offrire sulle tavole dei nostri consumatori, prodotti pratici da usare ma con la qualità della ristorazione professionale. I nostri esperti si concentreranno in particolare sullo studio delle modalità che consentono l’impiego dei migliori ingredienti e delle più esclusive tecniche culinarie per dar vita a prodotti dal facile impiego ma con la qualità tipica della ristorazione professionale».
Una novità del centro è già pronta: sono i “Mini hamburger alla mediterranea con patate”, una varietà dei 4 Salti in padella, a novembre sugli scaffali. La giornata è poi terminata con una cena dal tipico sapore italiano per i 150 ospiti, provenienti da tutto il mondo, che hanno preso parte all’evento



[Entra] Anonimo
Inviato il: 25/9/2008 6:30
Re: Chiude anche la Gambro! E il settore farmaceutico inizia a vacillare

E Rail Interiors con i suoi 60 lavoratori e Dublo in bilico perenne (20 ancora a produrre calzini) e Meccano post GoodYear Huyck continuiamo?

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/24_09_2008/pag06latina.pdf

 



[Entra] Anonimo
Inviato il: 2/10/2008 8:11
Re: Chiude anche la Gambro! E il settore farmaceutico inizia a vacillare


Allegato: pag07latina.pdf
Io non ho nulla contro il presidente della Provincia di Latina ma come si fa a dire che non esiste problema occupazionale o che gli istituti superiori sono in ottime condizioni come si fa quando è proprio la provincia ad avere la gestione del centro del NONimpiego

 

 




[Entra] davide
Inviato il: 3/10/2008 14:55
Registrato: 18/10/2007
Da:
Messaggi: 1670
Re: Chiude anche la Gambro! E il settore farmaceutico inizia a vacillare

E' notizia di oggi che anche la Biosint di Sermoneta metterà a spasso 15 dipendenti! Secondo loro devono riconvertire la produzione in 3 nuovi prodotti, altrimenti a rischio ci sono gli oltre 100 dipendenti della fabbrica...

E tutto questo mentre ad Aprilia, come riferito dal vicepresidente del Consiglio comunale Campilongo, la politica mette i bastoni ad una azienda tedesca che vorrebbe insediarsi su quel territorio...

Grazie politici, grazie ancora per gli sforzi che state facendo per fare scappare le imprese dal nostro territorio!

Ma chi diavolo li ha votati questi incapaci?

DAVIDE



[Entra] Anonimo
Inviato il: 8/10/2008 6:17
Re: Chiude anche la Gambro! E il settore farmaceutico inizia a vacillare

cisterna

Mobilità per 170 operai

Spettro mobilità per 170 operai della Meccano: Sviluppo Lazio e Regione dicono stop ai finanziamenti e annunciano un'azione legale per danni e per la restituzione delle somme già erogate nei confronti della società di Alberto Veneruso.

http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/2008/10/07/935587-mobilita_operai.shtml"2">Con l'imprenditoria naif che abbiam cosa vogliamo pretendere



[Entra] Anonimo
Inviato il: 14/10/2008 10:11
Re: Chiude anche la Gambro! E il settore farmaceutico inizia a vacillare
CISTERNA, LICENZIATI TUTTI I LAVORATORI DELLA MECCANO    
Martedì 14 Ottobre 2008 09:05
Nessun passo in avanti nella trattativa tra i sindacati e il gruppo Avio per il futuro dei 650 lavoratori a rischio. Anzi ieri è arrivata la lettera di licenziamento per 159 lavoratori della Meccano di Cisterna. Lo stabilimento Aviointeriors di Latina resta occupato dai lavoratori che stanno pensando a nuove forme di protesta. Veneruso per adesso non recede dalle sue posizioni.

 

E ci mancherebbe io credo che voglia altri soldi dalle istituzioni i nostri imprenditori sono questi se il pubblico foraggia e copre magagne sono grandi manager se devono dimostrare di essere grandi capitani d'industria fanno subito licenziano chi glielo fa fare.



[Entra] davide
Inviato il: 28/11/2008 16:23
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Delocalizzazioni: anche la Storm Aircraft abbandona Latina!

http://www.latina24ore.it/index.php"0" class="contentpaneopen"> ADDIO LATINA, LA STORM AIRCRAFT SI TRASFERISCE IN TUNISIA PDF Stampa E-mail
Giovedì 27 Novembre 2008 17:18

È considerata una tra le più agguerrite concorrenti del colosso americano Cessna e, fino a oggi, ha avuto portafoglio, cuore, cervello e mani a Latina. Ma - riferisce l'Ansa - da gennaio il futuro della Storm Aircraft, fabbrica di aerei leggeri con sede a Latina, riprende a correre da Mateur, in Tunisia, dove questa azienda di eccellenza dell'industria italiana ha deciso di spostare lo stabilimento di produzione.

Preceduta, in questa scelta, anche da altri nomi dell'industria aeronautica, come il colosso francese Dassault, che per la sua fabbrica nel Paese del Nord Africa ha puntato sulla componentistica. La storia dell'azienda italiana è a suo modo singolare perchè, come dicono con orgoglio dalla sede di Latina, è arrivata all'eccellenza passando attraverso esperienze produttive diverse, dai cosiddetti «tubi e tela» all'aereo metallico a quello totalmente in materiali composti. Avvalendosi, comunque, sempre di brevetti propri. Non si tratta però di una delocalizzazione totale perchè, come dice l'amministratore delegato dalla Storm Aircraft, Giovanni Salsedo, a Latina resterà il «cuore» amministrativo e del marketing dell'azienda, oltre all'officina che si occupa degli interventi di manutenzione e revisione. Ma il resto emigrerà in Tunisia: una settantina di persone, il suo zoccolo duro - gli «specializzati» - saranno ancora le maestranze italiane. Ma il resto è stato già reclutato in Tunisia, con risposte in termini di professionalità che hanno sorpreso lo stesso Salsedo: «abbiamo trovato personale di altissima professionalità, laureati pronti a tornare a studiare per una importante opportunità di lavoro. La risposta che abbiamo avuto è stata addirittura sorprendente: hanno superato i corsi di formazione in un tempo nettamente inferiore rispetto anche alle più ottimistiche previsioni».

Il trasferimento della fase di produzione della Storm Aircraft da Latina alla Tunisia conclude il percorso di un progetto cominciato cinque anni fa, che la realizzazione dell'impianto di Mateur ora definisce completamente. L'azienda ha un fatturato di circa sette milioni di euro all'anno e, se un problema esiste, è quello di stare dietro ad un mercato che la vede presente soprattutto negli Stati Uniti e in Australia, con commesse che spesso sono superiori alle sue potenzialità produttive. Una volta che sarà a regime, lo stabilimento tunisino avrà una potenzialità produttiva di circa 300 velivoli all'anno. La scelta di spostare la produzione da Latina in Tunisia non è stata dettata solo da motivazioni logistiche, come una migliore situazione per il trasporto e quindi anche della contrazione dei costi, ma soprattutto economiche. La Tunisia, difatti, ormai da anni offre agli imprenditori che la scelgono per impiantare delle attività produttive degli sgravi fiscali che certo sono allettanti: esenzione delle tasse per i primi dieci anni; il 40 per cento del dovuto a partire dall'undicesimo anno. Una «sirena» cui stanno rispondendo sempre più aziende italiane

 



[Entra] davide
Inviato il: 17/12/2008 18:44
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Messaggi: 1670

In questi ultimi 2 anni, lentamente ma inesorabilmente il nuovo stabilimento farmaceutico stà per andare in produzione...

A Settembre 2007 vennero riimpiegati nel sito i primi 5 operai.... mentre ad oggi vi lavorano in 38, dopo aver seguito i corsi di formazione finanziati dalla Regione Lazio..

Dalle notizie pubblicate oggi su Il Territorio, si dice che entro il 2009 i dipendenti dovrebbero arrivare a 100.

DAVIDE 



[Entra] davide
Inviato il: 9/1/2009 21:25
Registrato: 18/10/2007
Da:
Messaggi: 1670

http://latina24ore.it/index.php"0" class="contentpaneopen"> A PFIZER CEDE LO STABILIMENTO DI LATINA A UNA SOCIETÀ TEDESCA PDF Stampa E-mail
Venerdì 09 Gennaio 2009 16:33

Il colosso americano Pfizer cede lo stabilimento di Latina all'azienda tedesca Haupt-Pharma, specializzata in produzione conto terzi. Pfizer, che ha attivato le procedure di consultazione con le rappresentanze sindacali, garantisce il trasferimento di tutto il personale in forza nello stabilimento di Borgo S. Michele al nuovo gruppo industriale e che tale cessione non avrà ripercussioni economiche nei confronti dei lavoratori.

«Questa decisione, attuata da Pfizer Global Manufacturing - informa una nota - rientra nel processo di riassegnazione del portafoglio prodotti conseguente ai cambiamenti del settore farmaceutico a livello globale, alle dinamiche legate alla perdita di brevetti e alle caratteristiche dei nuovi farmaci in sviluppo. Tuttavia le potenzialità del sito, le ottime performance in termini di qualità e l'alto livello di specializzazione della forza lavoro, hanno indotto l'azienda a cercare una soluzione che valorizzasse questi elementi distintivi: si è quindi deciso di investire per specializzare il sito sulle produzioni sterili, che rappresentano il suo attuale punto di forza, e per prepararlo alla certificazione da parte della Food and drug administration (Fda) che consentirà l'esportazione anche negli Stati Uniti. Ciò renderà il sito di produzione ancora più interessante per gli acquirenti. Con questa importante decisione - conclude il gruppo - lo stabilimento sarà messo nella condizione di anticipare le sfide future per garantire la competitività negli anni a venire».

 

«Prendiamo atto della cessione del sito Pfizer di Latina al gruppo Haupt- Pharma - commenta in una nota il segretario provinciale della Ugl-Chimici Armando Valiani - sperando che il rapporto che il colosso tedesco avrà sul nostro territorio sia duraturo, come per oltre 50 anni è stato con Pfizer. Riteniamo fondamentale nella fase di contrattazione - prosegue Valiani - garantire ai lavoratori i livelli occupazionali, oltre all'assenza di ripercussioni economiche, e che le aspettative possano rientrare in un piano industriale a lungo termine». Il segretario provinciale Ugl-Chimici ricorda infine che «l'atteggiamento assunto dalla Ugl nei mesi scorsi, dopo l'annuncio di cessione da parte di Pfizer, ha dato alla trattativa una condotta responsabile»

 



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