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N/A
2/11/2007 9:01:14
Rotonda Via del Lido

Vorrei segnalare la rotonda tra Via del Lido e Via Scarlatti come esempio di opera pubblica ben progettata, eseguita in tempi ragionevolmente corti e, sopratutto, completamente finita. Abituati agli strascichi che durtano anni, questa rotonda completata in meno di un mese ha del miracoloso!

Salvatore

N/A
18/10/2007 18:13:38
Rotonda di Via Pagnanini

Continuano ormai con cadenza giornaliera gli incidenti alla rotatoria che delimita i "confini" dei due quartieri sita in Via Paganini.Evidentemente, come segnalato da alcuni utenti l'asfalto, in particolare nelle giornate di pioggia è particolarmente viscido e pertanto la curva anche se affrontata alla giusta velocità, molto spesso diventa un pericolo per l'utenza.Le immagini di oggi alle ore 13,30 circa si riferiscono ad una macchina che uscendo di strada era salita sul marciapiede creando una lunghissima coda.

 

N/A
15/10/2007 16:15:28
Rotonda

L'incrocio tra Via Scarlatti (q5) e Via del Lido avrà una rotonda.
I lavori sono ancora in corso, ma già stamani erano visibili i contorni esterni della nuova rotonda.
Salvatore

N/A
12/9/2007 16:42:28
Rotondina intelligente in via Paganini

Sulla svolta a sinistra di via Tartini vi avevo già annunciato che avevo chiesto a qualcuno di prodigarsi presso il Comune per attuare una soluzione che mi era venuta in mente da qualche tempo, no? Avuta ormai la certezza che la cosa si farà quanto prima, ora ve la dico. La notizia è questa: ho chiesto due mesi fa a Giorgio De Marchis di intervenire presso il Comune affinchè in fondo a via Tartini venisse creata una rotondina, tipo quella di via del'Agora. Cosa che de Marchis ha fatto puntualmente. L'Ingegnere Capo del Comune, Brinati, ha già effettuato un sopralluogo e ha verificato che la rotondina si può fare. Questo risolverebbe in un batter d'occhio due problemi: il primo che chi viene da via Tartini avrebbe la possibilità di girare a sinistra in sicurezza e senza patemi d'animo; il secondo è che i vari Nicky Lauda provenienti dai palazzoni dovranno per forza di cose rallentare e dare quindi la possibilità di reimmettersi in via Tartini da chi proviene dalle parti del supermercato Cassandra, senza rischiare ogni volta il botto. Aspettiamo quindi fiduciosi che la cosa vada in porto. Quando? Questo non lo so, ma ringrazio fin da ora e da questo sito il Consigliere dei Ds Giorgio De Marchis e l'ingegnere Capo del Comune Brinati per la sensibilità dimostrata.

Mariassunta D'Alessio

N/A
9/8/2007 7:55:36

Ecco le strade più pericolose d'Italia http://www.strill.it/index2.php">PDF http://www.strill.it/index2.php">Stampa http://www.strill.it/index2.php">E-mail
giovedì 09 agosto 2007
La triste palma d'oro va alla Nettunense, la strada che dall'Appia porta a Nettuno: 4,99 incidenti a chilometro. Al secondo posto, la ss 072, in direzione San Marino. Sul terzo gradino di questo infausto podio la ss 467, arteria che taglia il cuore della Pianura Padana, fino a Scandiano, provincia di Reggio Emilia. Sono le strade statali più pericolose, a giudicare dalle statistiche dell'Aci. Il pericolo è grande, se si pensa che hanno una media di incidenti sette volte superiore rispetto al resto d'Italia.

L'Automobile Club d'Italia ha stilato la top ten delle arterie più rischiose, dove si verificano fino a 5 incidenti per chilometro, quando la media nazionale è di 0,70. E si tratta di strade molto trafficate.

Al quarto posto c'è la Romea, che collega Ravenna a Mestre, seguendo il litorale dell'Adriatico a poca distanza dal mare. Al quinto la ss 008, meglio nota come "Via del Mare", ex autostrada diventata strada statale, che congiunge Roma ad Ostia: qui i cartelli restano spesso lettera morta, il transito di motoveicoli è vietato ma le moto continuano a sfrecciare indisturbate.

Nella classifica del pericolo seguono la Pontina, che porta dalla capitale a Terracina, attraversando il Basso Lazio; la ss 336 dell'aeroporto della Malpensa; l'Anagnina, che collega Roma a Grottaferrata. Al nono posto il terzo tratto della ss 106, per tutti la Jonica, quella lunghissima strada che da Taranto arriva a Reggio Calabria, attraverso ben tre regioni.

L'Aci ricorda come la stragrande maggioranza degli incidenti, il 77%, avvenga in città, mentre il 17% si verifica sulle strade extra-urbane e appena il 6% nelle autostrade. Gli scontri mortali sono concentrati sul 3,2% della rete. I problemi infrastrutturali, sottolinea l'associazione, non mancano, perché "la manutenzione dell'asfalto e della segnaletica è in una condizione critica, preoccupante e molto pericolosa".


Tuttavia, secondo l'Aci, la reponsabilità degli incidenti va divisa a metà. Da una parte c'è lo stato delle strade, per cui "sono necessari investimenti infrastrutturali". Dall'altra, però, ci sono gli automobilisti, per cui altrettanto importante "è l'azione di prevenzione ed educazione da parte delle forze dell'ordine, assieme a un rafforzamento dei controlli che scoraggino, prima ancora di reprimere, i comportamenti sbagliati". E in quest'ottica, "meglio una pattuglia visibile di un autovelox nascosto".

Questa la classifica, in base al tasso di incidenti per Km (tra parentesi).


1) SS 207 - Nettunense (4,99)
2) SS 072 - di San Marino (4,67)
3) SS 467 - di Scandiano (4,10)
4) SS 309 dir - Romea (4,04)
5) SS 008 - Via del Mare (3,62)
6) SS 148 - Pontina (3,43)
7) SS 336 - dell'Aeroporto di Malpensa (3,38)
8) SS 511 - Anagnina (3,30)
9) SS 106 ter - Jonica (3,16)
10) SS 515 - Noalese (3,04).

L'articolo è tratto dal sito del quotidiano Repubblica (www.repubblica.it)

N/A
14/6/2007 13:49:02
Autovelox, ora solo deterrenti ?

Una notizia che restituisce l'autovelox alla sua funzione di deterrente piuttosto che strumento per riempire le casse di comuni e province. IL MESSAGGERO Sabato 09 Giugno 2007

 

Il Tar di Roma accoglie il ricorso di un cittadino di Formia che aveva ricevuto quattro multe in un meseBocciati gli autovelox senza pattugliaSospeso il decreto del Prefetto, da oggi niente sanzioni in tutta la provincia

di GIOVANNI DEL GIACCIO

Non possono più essere installati in provincia di Latina autovelox senza prevedere la “contestazione immediata” da parte di forze di polizia e i mezzi in funzione vanno disabilitati. Lo ha stabilito un’ordinanza del Tar del Lazio, I sezione di Roma, che ha accolto il ricorso di un cittadino di Formia contro il decreto del 2003 con il quale il prefetto di Latina autorizzava l’installazione e l’utilizzazione da parte dei Comuni della Provincia degli apparecchi di rilevazione automatica delle violazioni ai limiti di velocità con la possibilità di procedere senza la contestazione immediata dell’infrazione.
Il Tar, infatti, ha ritenuto fondate le censure mosse al provvedimento da parte degli avvocati Marco Tomassi e Giuseppe Bortone i quali nell’estate dello scorso anno avevano presentato ricorso contro il provvedimento prefettizio per conto di un cittadino che si era visto notificare in poco tempo quattro verbali di contestazione. Ieri la sospensiva, dopo che i giudici amministrativi avevano disposto l’acquisizione di tutta la documentazione relativa al provvedimento del Prefetto. Secondo i magistrati «risultano adeguatamente comprovati i necessari presupposti della richiesta misura cautelare». Cosa succederà adesso? In teoria gli autovelox, compresi quelli “fissi” che si trovano ormai in diverse strade della provincia, non dovrebbero più funzionare e comunque in caso di emissione di multe queste sarebbero illegittime. E per chi ha già pagato? «Il provvedimento non è retroattivo - spiega l’avvocato Tomassi, tra l’altro consulente della Federconsumatori - qualora il decreto fosse bocciato anche nel merito chi ha fatto ricorso avrà la strada spianata per avere ragione». Si chiude così, almeno per ora, la vicenda che ha visto tante polemiche e aspri contrasti tra le amministrazioni comunali e i cittadini. I Comuni in molti casi avevano fatto dell’utilizzo degli autovelox un mezzo per fare cassa anche “nascondendo” i mezzi di rilevazione, mentre gli automobilisti si erano visti arrivare una serie di verbali ritenendosi “tartassati”. Non è che superare i limiti sia legittimo, soprattutto quando si eccede di molti chilometri orari rispetto al limite imposto mettendo a rischio se stessi e gli altri, però la specie di “vessazione” che si è verificata aveva causato una sorta di “rivolta” soprattutto nel sud pontino.

 Ciao a tutti. Antonio duex4


N/A
13/6/2007 13:52:43
Nuova Pontina

Trasmetto le considerazioni e l'invito al convegno sulla nuova Pontina ricevuti da Legambiente. 

Giulio

Care amiche, cari amici,

sulla Pontina finalmente si è fatto un positivo passo avanti, con una nuova
idea progettuale -frutto di un serrato confronto all'interno della Regione
ma anche con Legambiente, le associazioni ambientaliste e i comitati dei
cittadini-, che speriamo presto possa portare ad una soluzione definitiva e
sostenibile che possa garantire la sicurezza a tanti pendolari, una mobilità
più spostata sul ferro e la tutela del nostro ambiente e della nostra
agricoltura dell'agro-pontino. Diversi sono i sostanziali elementi di
novità: è saltata l'idea di un nuovo inutile corridoio tirrenico, si è
deciso come spesso si pontifica di puntare davvero sulla ferrovia nella
tratta Roma-Latina, che consente una penetrazione in ambito urbano
capillare, con investimenti nuovi a partire dal 2007 che renderanno più
competitivo il servizio ma anche con nuovi binari fino a Pomezia, si è
tornati ad una infrastruttura a tre corsie per oltre il 70% del tracciato
sovrapposta all'attuale Pontina non occupando quindi nuovo suolo ed
eliminando anche le nuove ed inutili complanari da Roma ad Aprilia,
impattando meno così sul territorio e sulle aree protette, si conferma la
necessità di una verifica del tracciato per la Cisterna-Valmontone, si è
individuata una innovativa forma di pedaggio differenziato per tipologia di
utente.

Elementi di novità che rispondono a diversi dei problemi evidenziati nei
mesi scorsi e che fanno sì che questa infrastruttura di fatto sia molto
vicina a quell'adeguamento della Pontina che da sempre era sembrata la
soluzione prioritaria e migliore. A partire dai problemi trasportistici,
dove proprio Legambiente con l'ausilio di alcuni studi molto importanti
realizzati dall'Università di Roma Tre, ha evidenziato flussi di traffico
quantitativamente molto elevati, con oltre 3.500 veicoli per ora per
carreggiata registrati anche in periodi di traffico non particolarmente
intenso, che determinano livelli di servizio sulla Pontina prossimi alla
congestione o di congestione. Un'evidenza che si delinea soprattutto nel
tratto da Aprilia a Roma, dove la domanda di mobilità è per oltre il 60% di
natura pendolare, connessa evidentemente al grande esodo abitativo di
cittadini romani che, pur mantenendo l'attività di lavoro su Roma, a causa
del mercato degli immobili sempre più inaccessibile, acquista la prima
residenza in zone esterne alla città. Una risposta anche alla assoluta
necessità di messa in sicurezza, il problema più grande di questa arteria,
che con 3,37 incidenti al chilometro ha una media di incidentalità dell'800%
più alta rispetto alla media nazionale dello 0,42 sulla stessa tipologia
stradale, determinando un'emergenza sociale, visto il dramma della gente che
sulla Pontina muore. Tenendo conto della tutela della Riserva del Litorale
Romano e della Riserva di Decima Malafede, zone di una singolarissima
importanza naturalistica e con ambiti fortemente sensibili e vulnerabili,
piuttosto che delle zone agricole assai qualificate nella produzione di uve
da vino e olive più a sud, che hanno rischiato conseguenze proprio sul
modello economico e sociale su cui si fondano le numerose comunità locali.

Insomma un passo avanti intelligente, un'idea molto diversa da quella del
corridoio tirrenico meridionale, che dimostra anche come la discussione
vera, nel merito, possa portare a soluzioni inedite e innovative, eliminando
la stereotipata idea di fronti contrapposti tra il no e il sì alle opere.
Ora speriamo che siano davvero rispettati i tempi per passare dall'idea
progettuale al progetto vero e proprio, riaprendo anche subito una fase di
condivisione delle scelte con le popolazioni locali, analizzando mano a mano
tutte le questioni e gli impatti, arrivando presto alla soluzione del
problema. Per affrontare questi temi, Mercoledì 20 giugno alle ore 16, si
terrà a Roma presso la Sala CESV di Via dei Mille 6 (angolo piazza
Indipendenza), un convegno promosso con la sezione Lazio dell'Istituto
Nazionale di Urbanistica dal titolo "Vecchia e nuova Pontina: quale
infrastuttura per quale futuro?". Spero di incontrarvi numerosi. Di seguito
e in allegato, stampabile, il programma.

A presto,

Lorenzo Parlati

Presidente Legambiente Lazio

Viale Regina Margherita, 157

00198 Roma

Tel. 06/85358051-77 Fax 06/85355495

Email [Indirizzo email protetto, entra per vederlo]

Sito HYPERLINK
"www.legambiente.lazio.it" target="_blank">outbind://66/www.legambiente.lazio.it"www.legambiente.lazio.it

CCP 19856004

INU Lazio

Istituto Nazionale Urbanistica


VECCHIA E NUOVA PONTINA:

QUALE INFRASTRUTTURA PER QUALE FUTURO?

Roma, 20 giugno 2007, ore 16

Sala CESV, Via dei Mille 6 (angolo p.za Indipendenza)

Presiede

Roberto Pallottini, Presidente INU Lazio

Relazioni

Andrea Benedetto, prof. Ass. Dip. Scienze Ingegneria Civile Università Roma
Tre;
Presidente Comitato Scientifico Legambiente Lazio

Simone Ombuen, ricercatore presso il Dipartimento di Studi Urbani,
Università Roma Tre; Presidente della Commissione nazionale politiche
infrastrutturali dell'INU

Interventi programmati

Tavola rotonda

Coordina: Lorenzo Parlati, Presidente Legambiente Lazio

Partecipano: Bruno Astorre, Assessore Lavori Pubblici Regione Lazio; Lorenzo
Tagliavanti, Vice Presidente CCIIAA Roma; Filiberto Zaratti, Assessore
Ambiente Regione Lazio; Vincenzo Zottola, Presidente CCIIAA Latina.

Sono stati invitati, tra gli altri: capigruppo Consiglio regionale del
Lazio; Augusto Alonzi, segretario CGIL Lazio; Alessio Amodio, Sinistra ecologista;
Giancarlo Bernabei, Associazione Vittime della strada; Giovanni Carapella,
Presidente Commissione Lavori Pubblici Consiglio regionale Lazio; Antonio
Magaudda, Presidente Italia Nostra Latina; Daniele Occhiodoro, Presidente
Consorzio Mare di Roma; Daniela Santori, Presidente Coldiretti Latina;
rappresentanti CISL-UIL Lazio. Partecipano, tra gli altri: Avenali, Bisini,
Buttarelli, Caporioni, Corsetti, Di Mario, Filpa, Giannino, Giorgi,
Laurenzi, Nanni, Omizzolo, Pianelli, Tomassetti, Trolese, Veronesi.

Segreteria organizzativa

Legambiente Lazio - tel. 06 85358051/77 Email HYPERLINK
"
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INU Lazio - tel. 06.6832601 Email HYPERLINK
"
mailto:lazio[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]"[Indirizzo email protetto, entra per vederlo] e HYPERLINK
"
mailto:inulazio[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]"[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]

N/A
18/4/2007 13:06:04
Installazione rossostop su SS148

In data odierna è stata rinnovata, per le vie formali, la richiesta di installazione di due apparati "rossostop" per il rilevamento delle infrazioni al CdS sull'incrocio a raso tra Viale Le Corbusier e la S.S. 148.

Nella missiva si legge che, non avendo avuto riscontro la precedente richiesta verbale, formulata all'indomani dell'incidente che ha visto perdere la vita della D.ssa Costantino, si rinnova la richiesta URGENTE di installazione degli strumenti anzidetti.

Tutto ciò si rende ancor più urgente in ragione dell'approssimarsi della stagione estiva che determinerà un notevole incremento del flusso veicolare sull'importante arteria regionale.

Probabilmente, solo dopo l'installazione di uno strumento del genere, si dovrebbero rimuovere le barriere spartitraffico posizionate sulla mezzaria della S.S. 148; questo in quanto in caso fosse necessario il transito sull'incrocio di un qualsiasi mezzo di soccorso ciò sarebbe senza dubbio ostacolato dai veicoli incolonnati e contenuti dalle barriere stesse.

Gianni Catania

N/A
17/4/2007 15:58:21
"Rossostop" a San Michele

Gli automibilisti che percorrono frequentemente la Migliara 43 che collega la S.S. 148 con la S.S. 156, passando attraverso Borgo San Michele, si saranno ormai accorti della presenza, sul semaforo posto in prossimità della scuola del borgo (vicino al deposito giudiziale di Vona), di un dispositivo "rossostop".

Tale dispositivo, rilevando la velocità dei veicoli in approssimazione, se calcola una velocità superiore al limite consentito (che in quel tratto è di 50 Km/h) fa "scattare" il rosso. Al momento non sembra sia presente la telecamera che ritrae il veicolo (ma anche il conducente) in abinamento a quella per il rilevamento della velocità ma, ritengo, sia solo questione di poco tempo per la sua adozione. Questo strumento è in grado di rilevare la velocità oltre i 500 metri; quindi, bisogna andare piano per un lungo tratto di strada per evitare di incappare nelle future sanzioni.

Nonostante l'assenza di uno strumento che ritrae la targa, molti veicoli hanno cominciato a transitare sulla Migliara 43 a velocità commisurate sia ai limiti imposti che alle condizioni di pericolosità della strada stessa (numerosi ponti privati di uscita/accesso da e per le abitazioni).

Tutto ciò dimostra come il sistema funzioni da deterrente alla velocità in tratti considerati ad alta pericolosità. E' per questa ragione che da parte di Angelo Tripodi ne fu chiesto l'impiego sull'incrocio a raso della S.S. 148 all'indomani dell'ultima tragedia che coinvolse la D.ssa Costantino ... e non è escluso che sia di imminente realizzazione.

N/A
9/2/2007 23:37:10
I Ponti della Bonifica

Latina, 09 Febbraio 2007

Al Presidente della Provincia
Dott. Armando Cusani

Al Sig. Sindaco di Latina
On. Vincenzo Zaccheo

Oggetto: i ponti della bonifica

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