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N/A
Dagli Utenti11/3/2006 22:45:42
Manuale di autodifesa dai rifiuti

Pubblichiamo il Manuale di autodifesa dai rifiuti (inviato dal nostro utente Davide)

Procedure per chiedere rimozione di una discarica abusiva e messa in mora del Sindaco
Manuale di autodifesa dai rifiuti
Per non rimanere sotterrati dalla "rumenta"



La nuova normativa sui rifiuti, DLGS 25/2/97 n. 22, conosciuta anche come "Decreto Ronchi" ha affrontato complessivamente il problema ponendosi come legge quadro di base di tutta la materia. Tra i suoi articoli troviamo anche gli strumenti per un'efficace autodifesa dall'ingombrante presenza delle discariche abusive che qua e là insudiciano le nostre campagne.

L'articolo 14 del Decreto afferma infatti il principio generale di divieto assoluto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo e l'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee. Ovviamente per l'inosservanza di tale norma sono previste dagli articoli successivi (50 e segg.) delle sanzioni, ma quello che più conta è che lo stesso articolo 14 prevede l'obbligo, per colui che ha abbandonato i rifiuti, di rimozione, avvio a recupero e smaltimento di questi ed al ripristino dello stato dei luoghi.

Tale obbligo è previsto anche, in via solidale, per il proprietario e per i titolari di diritti reali o personali di godimento sull'area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa. Se non si trova quindi, come spesso accade, chi ha abbandonato i rifiuti si dovrà valutare la posizione del proprietario o dei titolari dei diritti di cui sopra. Manifestandosi infatti anche una semplice inerzia di questi nell'impedire lo scarico dei rifiuti sul proprio terreno potrebbe rilevarsi a loro carico una culpa in vigilando con le tutte le conseguenze del caso.

La disposizione assume poi una notevole rilevanza quando, al comma 3, stabilisce che il sindaco dispone con ordinanza le operazioni necessarie per il ripristino dei luoghi ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all'esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate. Sono previste delle sanzioni penali a carico di coloro che non ottemperano a quanto ordinato dal sindaco.

Come può il cittadino difendersi dalle discariche abusive utilizzando il Decreto Ronchi?

Chiunque a conoscenza di una discarica abusiva potrà inviare al Sindaco una lettera del seguente tenore, magari corredata da fotografie:


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Al Sig. Sindaco di ___________



Oggetto: discarica abusiva di località _________ comune di __________



Il sottoscritto (indicare le generalità complete del segnalante), informa che in località ________ in comune di ________ esiste sito che per condotta abituale si è di fatto trasformato in luogo di scarico, deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti.

La discarica si estende per circa ______ m² ed è composta dai seguenti rifiuti (indicare il tipo di rifiuti). Il sito si può raggiungere da (indicare dettagliatamente come si raggiunge la discarica dal punto più vicino comunemente conosciuto).

Si invia la presente per quanto di competenza ed in particolare, in ordine agli adempimenti obbligatori di cui al comma 3 dell'art. 14 del DLGS 5/2/97 n. 22.

Distinti Saluti.

Firma


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Il Sindaco al ricevimento della lettera darà disposizioni ai competenti uffici comunali affinché effettuino gli accertamenti del caso. In particolare si cercherà la proprietà del terreno e si valuterà la posizione del proprietario e dei conduttori del fondo che verranno informati della presenza della discarica ed invitati alla pulizia del luogo. In caso di inadempienza, verrà dato avvio alla procedura ordinatoria di cui all'art. 14 comma 3 DLGS 5/2/97 n. 22.

Sarebbe buona norma che il Sindaco rispondesse alla segnalazione informando dei provvedimenti presi per ottenere il ripristino dei luoghi. Occorrerà comunque aspettare almeno trenta giorni dalla segnalazione per verificare i provvedimenti assunti.

Che fare se il Sindaco non adempie?

In questo caso è necessario un sollecito, con lettera raccomandata A.R., del seguente tenore:




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Al Sig. Sindaco di ___________



Oggetto: discarica abusiva di località _________ comune di __________



Il sottoscritto (indicare le generalità complete del segnalante) facendo riferimento alla lettera del ______ relativa a segnalazione di discarica abusiva in località _______ in comune di _________, della quale si allega copia, riscontra che a tutt'oggi non risulterebbero essere stati presi provvedimenti.

Si coglie l'occasione per ribadire che l'art. 14 comma 3 DLGS 5/2/97 n. 22, prevede degli adempimenti obbligatori per il Sindaco che non possono essere disattesi e per l'adempimento dei quali, con la presente, si pone formale istanza.

Il sottoscritto rammenta che ai sensi dell'art. 16 della L. 86/90 (che ha modificato l'art. 328 del Codice Penale) la risposta alla suesposta istanza deve pervenire nel termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta medesima.

Distinti saluti.

Firma


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In questo modo si mette in mora il Sindaco inadempiente. Se tale sollecito non avrà alcun effetto potrà essere inviato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica competente quando, trascorsi 30 giorni, non si sia avuta risposta dal Sindaco. Riportiamo qui il testo:




--------------------------------------------------------------------------------

Al Sig. Procuratore della Repubblica

di ___________________________



Il sottoscritto (indicare le generalità complete dell'esponente) espone quanto segue:

A seguito di lettera di segnalazione del ________ rimasta inevasa, il giorno ________ ho inviato al Sindaco di ___________ lettera raccomandata con avviso di ricevimento con la quale chiedevo a questo di porre in atto gli adempimenti di cui all'art. 14 comma 3 DLGS 5/2/97 n. 22 in ordine a discarica abusiva esistente in località ________ in comune di ________.

Trascorsi (indicare il numero di giorni trascorsi dalla data in cui è stata inviato il sollecito) lo scrivente non ha ricevuto alcuna risposta dalla suddetta Autorità e non sembra peraltro essere stato preso alcun provvedimento in ordine a quanto da me richiesto. Richiedo pertanto alla S.V. Ill.ma di iniziare azione penale onde accertare se ricorrano a carico del Sindaco di ________ gli estremi del reato di cui all'art. 328 C.P. come modificato dall'art. 16 della legge n. 86 del 1990.

Con osservanza.

Firma


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P.S. : ricordarsi di allegare copia delle due lettere inviate al Sindaco.

Come si può notare esistono gli strumenti per un'efficace autodifesa dalle discariche abusive, non resta che usarli.

N/A
Dagli Utenti4/3/2006 18:14:03
Incontro pubblico

Pubblichiamo una e-mail di Francesca nella quale ci invia il volantino per la partecipazione all'incontro qui di seguito riportato.
“Diamo voce alla Pace”
24 ore per un’informazione e una comunicazione di pace
Latina
Giovedì 9 marzo 2006
ore 18,30
presso la sede dell’A.R.C.I. Provinciale di Latina
Viale Kennedy 42 - Latina
(direzione ‘Millepiedi’, lato destro poco più avanti dell’incrocio con Via Bruxelles)

Cari amici,

vi invitiamo all’incontro pubblico che si terrà a Latina e che risponde all’appello “Diamo voce alla pace” promosso dalla Tavola della Pace, dal Coordinamento nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani, dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana e dal sindacato dei giornalisti della Rai (Usigrai).
Anche la nostra città quindi parteciperà alla giornata nazionale per un´informazione e comunicazione di pace che si svolgerà in tutta Italia. Non possiamo restare a guardare. Il grave stato dell´informazione nel nostro paese e l´assenza dalla campagna elettorale di ogni attenzione ai grandi problemi della pace non ci può lasciare indifferenti.
L´incontro e la collaborazione tra gli operatori di pace e gli operatori dell´informazione può dare un grande contributo alla diffusione della cultura positiva della pace e alla costruzione di una vera politica di pace.
L’appuntamento che alcuni liberi cittadini ed associazioni hanno organizzato per GIOVEDI 9 MARZO presso l’ARCI di LATINA, sarà anche l’occasione per confrontarci su cosa si può fare per promuovere e difendere insieme il valore della pace.

Per informazioni: [Indirizzo email protetto, entra per vederlo] tel.: 0773-602.407

Gli organizzatori
Italia Nostra e Arci Prov.le di Latina


La verità si troverebbe nel mezzo. Nient'affatto. Solo nella profondità.
(“Aphp”, Arthur Schnitzler)


N/A
Dagli Utenti3/3/2006 20:00:06

Raccogliamo la segnalazione di Renato Malinconico, e la pubblichiamo perchè meritevole di estrema attenzione

PREMESSO CHE PREFERIREI NON FOSSE NECESSARIO RICORRERE AI DOSSI E CHE IL BUON SENSO GUIDASSE I CITTADINI AD UN COMPORTAMENTO CIVILE E RAZIONALE, DEVO PURTROPPO FAR NOTARE LA SITUAZIONE INSOSTENIBILE CHE SI STA CREANDO ALLA ROTONDA DEL SOTTOPASSO IN Q5.
NOI SIAMO STATI I PROMOTORI DELL'INSTALLAZIONE DELLA ROTONDA ED IO PERSONALMENTE NE HO CONSIGLIATO E SEGUITO LA REALIZZAZIONE CON IL PROGETTISTA ING. DE BIASE, SOLLECITANDONE LA REALIZZAZIONE ALL'ING. LE DONNE CON L'AIUTO DI UN COMITATO SPONTANEO DI RESIDENTI DELLA ZONA A CUI VA IL MERITO DELL'IDEA. LO SCOPO ERA PROPRIO QUELLO DI RALLENTARE IL TRAFFICO IN ENTRATA E IN USCITA DAL QUARTIERE RACCOGLIENDO ANCHE LE PREOCCUPAZIONI CHE TALE SITO, CON UN RETTILINEO LUNGO PARECCHIE CENTINAIA DI METRI, POTESSE DIVENTARE UNA COMODA PISTA PER CORSE NOTTURNE. PURTROPPO L'INCOSCIENZA E LA MALEDUCAZIONE PERSEVERANTE FANNO SI CHE A TUTT'OGGI "TUTTI" - E DICO TUTTI - IGNORANO GLI STOP E PASSANO AD ELEVATA VELOCITA' SPECIALMENTE IN USCITA. ORA SPERO DI NON ESSERE FORIERO DI SVENTURE MA SE NON SI PROVVEDERA' AL PIU' PRESTO ALL'INSTALLAZIONE DI DOSSI CREDO CHE PRESTO ASSISTEREMO A QUALCHE INCIDENTE. FACCIO APPELLO PRIMA DI TUTTO AL BUON SENSO DEI CITTADINI, DELLE MAMME CHE CON FIGLI A BORDO LA MATTINA IN ORARIO SCOLASTICO SFRECCIANO NON CURANTI DELLA SEGNALETICA METTENDO A REPENTAGLIO LA LORO E L'ALTRUI INCOLUMITA', MA SICCOME NON CREDO CHE CIO' BASTI RITENGO SIA OPPORTUNO CHE ANCHE ATTRAVERSO QUESTO SITO SI SOLLECITI L'INTERVENTO D'INSTALLAZIONE DEI DOSSI ... QUELLI A NORMA DI CUI SI DICEVA PRIMA CHE SONO SI PIU' COSTOSI MA GARANTISCONO DA UN BEN MAGGIORE PERICOLOSO EFFETTO RAMPA DI DECOLLO CHE UN DOSSO MAL FATTO E MAL SEGNALATO PUO' COSTITUIRE. MI RIFERISCO IN PARTICOLARE A QUELLO DEL TIPO INSTALLATO SULLA VIA NASCOSA NEI PRESSI DELLA CHIESETTA S.MATTEO, CHE DI NOTTE E' UN VERO E PROPRIO ATTENTATO AL BUON SENSO.
SPERO CHE TALE MIA PREOCCUPAZIONE SIA RACCOLTA DAL PIU' AMPIO CONSENSO.
RENATO MALINCONICO

N/A
Dagli Utenti2/3/2006 22:00:14
Regolamento Antenne del Comune di Latina

Giorgio De Marchis, consigliere comunale DS, comunica attraverso i forum la seguente informazione. La riteniamo molto importante e quindi la pubblichiamo come Notizia.

Oggi la Commissione Ambiente ha cominciato ad esaminare la bozza di Regolamento Comunale per l'installazione di impianti SRB. I Commissari hanno ritenuto opportuno verificare la proposta di Legge Regionale approvata in Giunta, che dovrebbe diventare Legge prima dell'estate. Sono stati discussi i primi tre articoli del Regolamento, che non sono stati emendati. La prossima riunione è stata convocata per lunedì 13 marzo, in quella sede dovranno essere presentati gli emendamenti in forma scritta. Tuttavia, ho proposto alla Commissione di aggiungere al Regolamento un Protocollo contenente la lista degli impianti SRB da delocalizzare, Q4, Via verdi, Tor Tre Ponti, in modo che l'impegno del Consiglio Comunale venga formalizzato.
Pubblicherò sul sito le proposte di emendamento che presenterò in Commissione.

Giorgio De Marchis



N/A
Dagli Utenti2/3/2006 9:56:21
Ancora sulle Barriere Architettoniche

Pubblichiamo questo scritto a correzione di quello pubblicato per errore su "Il Territorio" di Domenica 26 Febbraio 2006, rinnovando le scuse a Salvatore per aver, invece, pubblicato la bozza

Altri dettagli sullo speciale Q4 Q5 de "Il Territorio" in questione li trovate cliccando qui

Ancora sulle barriere architettoniche

di Salvatore Antoci

La qualità e il progresso di un posto si misurano anche dall’attenzione che le Istituzioni e i cittadini riservano ai problemi dei disabili. Nonostante la legislazione italiana sia abbastanza avanzata, molti disabili sono tuttora ostaggio di innumerevoli barriere architettoniche, alcune ereditate dal passato, altre erette con solerzia ogni giorno.

Neanche i residenti del Q4 e Q5, i nuovi quartieri residenziali di Latina (la città più giovane d’Italia che vanta persino un Assessorato alla Qualità Urbana), sono dispensati dal problema dalle barriere architettoniche!
Anche se da un primo esame sommario si possono notare strade larghe e pianeggianti, marciapiedi disseminati di scivoli e parcheggi abbondanti, da un esame più approfondito si capisce che qui i cittadini affetti da disabilità motoria non hanno vita facile. Infatti, non basta costruire un tot di scivoli per chilometro di marciapiede o pitturare di giallo una certa percentuale di parcheggi per poter affermare di aver abbattuto le barriere architettoniche!
L’abbattimento delle barriere è un fatto culturale che necessita sì delle infrastrutture, ma esige ancora di più comportamenti sensati e civili. Il rispetto dei più deboli deve diventare un riflesso condizionato, un atteggiamento mentale, un fatto acquisito; solo allora i disabili potranno aspirare ad un’esistenza serena.
Per eliminare definitivamente le barriere architettoniche, deve nascere e diffondersi una cultura che rifiuta gli ostacoli inutili, oggi sparsi a piene mani sui nuovi quartieri di Latina. Un esempio per tutti sono gli orribili bordi di cemento che delimitano ogni marciapiede, ogni aiuola, ogni vialetto, ogni parco giochi. Sembra quasi che ci sia la volontà perversa di separare a tutti i costi, di recintare il verde, di precludere il prato a chi non è in grado di scavalcare l’orrendo ostacolo.
Senza l’inutile bordo su cui inciampare, il prato sarebbe allo stesso livello del marciapiede e le aiole non diverrebbero il contenitore di ogni sorta di pattume. Anche rasare l’erba sarebbe molto più agevole, ma a Latina questo non è un problema importante, poiché il “fieno” è tagliato solo una volta l’anno, mentre i rifiuti abbondano ovunque.

Le barriere e gli ostacoli, a volte sono messi lì a bella posta, magari per soddisfare un malinteso senso estetico, altre volte sono il frutto di piccole insensatezze e disattenzioni, sintomo del menefreghismo di chi progetta, costruisce e collauda le nostre opere pubbliche e private.
Nella Scuola Materna di Largo Cimarosa, ad esempio, una comoda rampa conduce dal cancello d’ingresso alla porta della scuola. Peccato che l’imbocco della rampa è bloccato dal cancello aperto. In pratica un disabile in carrozzella, dopo aver varcato il cancello lo deve richiudere per poter accedere alla rampa. Facile no? È chiaro che chi ha costruito la rampa, formalmente ha rispettato la legge*, ma nella realtà ha mortificato persino il buon senso.

Tornando agli scivoli disseminati sui marciapiedi dei quartieri Q4 e Q5, questi sono spesso inutili perché mal costruiti e collocati a casaccio: uno scivolo che non si raccorda col piano stradale, che non ha il suo corrispettivo dall’altro lato della strada, che è ostruito dal palo del semaforo, che porta ad un marciapiede sbarrato dalla pensilina dell’autobus o dal tronco di un albero è di fatto inservibile.
Il problema è a volte aggravato dai cassonetti della spazzatura, dalle campane per la raccolta differenziata, dalle autovetture e dai motorini piazzati impunemente in modo da rovinare la giornata, non solo ai disabili, ma anche ai genitori col passeggino e agli anziani un po’ attempati.

Un altro grave problema riguarda i parcheggi riservati: a parte gli stalli destinati ai singoli portatori di handicap in prossimità della loro abitazione, in tutto il Q4 e Q5 ci sono solo quattro parcheggi riservati ai disabili e si trovano a Largo Tartini. Solo due di essi sono conformi ai requisiti di legge e hanno un apposito spazio di manovra sulla sinistra che consente al disabile di salire e scendere dall’auto e di manovrare l’eventuale sedia a rotelle.
È scandaloso che una comunità che, secondo alcune stime, conta 20.000 abitanti disponga di soli due parcheggi riservati ai disabili!
Così com’è scandaloso che quando lo scorso settembre il Comune ha disegnato i 60 stalli su Largo Cimarosa, l’importante parcheggio che serve sia la Scuola Materna sia il costruendo Parco Cottignoli-Petrucci, nessuno ha pensato di usare un po’ di vernice gialla. Se in centro a Latina non ci fossero decine di parcheggi gialli riservati alle autorità, bisognerebbe sospettare che nei magazzini del Comune c’è solo vernice di colore bianco e blu.
Dato che la vernice gialla non manca, ci deve essere allora una strisciante e inconfessabile volontà di discriminare i disabili, altrimenti non si spiegherebbe la totale assenza di stalli a loro riservati nei grandi parcheggi di Largo Locatelli, capolinea del Bus, Largo Pizzetti e Largo Cilea, per menzionare solo quelli dove il Comune ha regolamentato la sosta.

In questo panorama di Istituzioni latitanti e di cittadini indifferenti, anche le imprese commerciali schivano la loro responsabilità sociale. Nei parcheggi dei vari centri commerciali, dei quattro supermercati e dei molti negozi del Q4 e Q5, nessuno ha sentito il bisogno di riservare un solo posto ai disabili. Neanche davanti alle due farmacie o in prossimità del laboratorio di analisi cliniche i disabili trovano uno stallo riservato! Solo sul lato destro della chiesa di San Luca ci sono tre scoloriti parcheggi riservati, probabilmente messi lì più per pietà cristiana che per rispetto della legge.

Infine c’è l’insensibilità e la noncuranza della gente che, con fare frettoloso, disattento e a volte incivile, riesce ad arrecare il danno peggiore.
Quanti cittadini perfettamente abili occupano col la loro vettura un parcheggio riservato (dove esistono) o bloccano uno scivolo o le strisce pedonali pensando “tanto mi fermo solo pochi minuti” oppure “tanto rimango in auto”! Ma per il disabile che vorrebbe parcheggiare, il parcheggio è occupato e basta! Egli non ha la possibilità di verificare se chi lo occupa sta lì legalmente o se è un profittatore, non sa se starà lì pochi minuti o l’intera giornata, così è costretto a cercare altrove.
E poi, è bene dirlo, la giustificazione dello “sto pochi minuti” o “sono in macchina e me ne vado subito”, è pensata solo come strategia per non prendere la multa, certamente non come disponibilità a lasciare il posto a chi ne avrebbe diritto.

*Accessibilità delle Scuole, Articolo 28 Legge 118/1971; Articolo 18 DPR 384/1978.

Salvatore Antoci

N/A
Dagli Utenti27/2/2006 14:57:59
Scherzi di carnevale

da: Francesca
Data: 02/27/06 10:12:25
A: Ferdinando Cedrone \(sito www.q4-q5.it\)
Oggetto: Scherzi di carnevale ?!



Alla fine potrei dire che si è trattato di uno scherzo di carnevale ?!
Comunque, nonostante gli operai escludessero che il precedente lavoro di scavo fosse collegato con quest'ultimo episodio di blackout, ho potuto constatare che numerosi abitanti sono scesi piuttosto infastiditi e anche un po' rassegnati, per dire che da quando c'è il fungo di 30 metri succedono queste cose...
In effetti se non nuoce alla salute (?) nuoce sicuramente alla tranquillità delle persone, e soprattutto mi rendo conto, anche per i confronti avuti dialogando con molte delle persone residenti, che si è creata, come tu stesso hai evidenziato, una frattura tra le istituzioni e il cittadino, essendo mancato il dialogo e il rispetto necessari e imprescindibili al buon funzionamento di una democrazia; la sensazione più forte è quella di aver subito una sorta di prepotenza, di non essere stati tenuti in alcuna considerazione, di essersi svegliati un bel giorno e, con amaro stupore, aver proprio trovato una torre di 30 metri davanti alla propria finestra, o quasi, come se ciò costituisse un fatto normale... insomma delle distanze debbono pur esserci tra le abitazioni e una cosa del genere, e poi con ulteriore sprezzo dei residenti, si è accesso un gruppo elettrogeno che emetteva un rumore continuo e penetrante, come se non sapessero che avrebbe arrecato ulteriore disturbo alla vita delle persone (?).
E comunque diventa palese come, solo dopo le proteste e le mobilitazioni delle varie forze scese in campo, comitati, circoscrizioni, cittadini ecc. si sia arrivati ad ammettere che era necessaria una regolamentazione delle antenne (possibile che prima questa idea non li avesse neanche sfiorati?), e ancor più un dialogo e una adeguata consultazione delle circoscrizioni, proprio per non interrompere il rapporto tra cittadini (elettori) e i loro rappresentanti (eletti).
Il dialogo è la fonte primaria di ogni società civile, e diventa amaro il dire ormai comune che ci si ricorda delle persone solo in prossimità del voto. Ciò alimenta cinismo, e il cinismo fa male a tutti, rende ogni cosa più difficile, altera e corrompe ogni azione, anche la migliore... crea sfiducia nella politica che viene percepita come un male, mentre nella sua accezione originaria è impegno al servizio del bene comune, e ciò deve essere.
Spero che questo strappo possa ricucirsi, che ci venga dimostrato come il bene comune sia il vero punto di riferimento cui l'azione umana è rivolta. Diventerà altrimenti sempre più difficile vivere in queste nostre città, dove in qualche modo il senso civico stenterà a formarsi, e anzi rischierà di essere sostituito da una sorta di legge del più forte, dell'individualismo imperante.
Io credo che senso civico e sentimento solidale siano in stretta correlazione tra loro, l'interruzione del dialogo a tutti i livelli, come la mancanza di rispetto, uccide il sentimento solidale e di conseguenza spegne il senso civico, o ne impedisce proprio il processo di formazione.
Vorrei ancora rivolgere un ringraziamento a questo sito, alla bontà dei suoi intenti, di tutte le persone che partecipando colgono l'opportunità di non interrompere il dialogo, tanto importante, che alimenta la solidarietà tra le persone e nutre la nostra civiltà.
Buona vita a tutti.
Baol

N/A
Dagli Utenti26/2/2006 22:02:07
Discariche abusive a Latina

Inseriamo una notizia tratta dai forum ed inviata dal sig. Davide

Discariche abusive a Latina e dintorni...
Salve,
siccome noto che ci sono ,molti post in cui si parla di rifiuti ingombranti, discariche abusive e aree verdi vorrei dare il mio contributo:

Egregio Sindaco di Latina e Presidente della Provincia
Sono quì per segnalare alcune zone della città di Latina e dei borghi dove si sono formate e si formano sempre più discariche abusive:

1) Via Epitaffio nei pressi del ponte del Canale delle Acque Medie, presenza di un frigorifero abbandonato;
2) Via Epitaffio (2 frigoriferi vicino 2 cassonetti e diverse discariche di inerti e sporcizia sui marciapiedi delle pensiline dei bus (es. Pensilina vicino ex Regione Lazio e Pensilina di fronte Nuova Dublo);
3)Via S. Carlo da Sezze e limitrofe (discariche di inerti tra i vari palazzi appena costruiti)
4) Area verde di fronte il Campo Sportivo della Samagor è diventata una discarica a cielo aperto;
5) S.P. che collega la SS 148 a Borgo Podgora, presenza di un frigorifero a margine della careggiata in prossimità del ponte che scavalca il Canale Mussolini;
6) Via dell'Aeroporto (discarica nella scolina vicina il cassonetto e discarica di inerti nei pressi del sottopasso ferroviario che conduce su S.P. della Dormigliosa;
7) Via Vespucci e Via Zani a Latina (presenza di maxidiscariche di inerti e calcinacci);
8) Via della Stazione a Latina Scalo prima dell'imbocco del cavalcaferrovia (presenti 2 frigoriferi sul margine opposto alla ex edifificio "Censi e Cerocchi";
9) Asse attrezzato a Latina Scalo (discariche di inerti nei pressi di tutti i cassonetti e maxidiscarica sul ponte che segna il confine con il Comune di Sermoneta, il quale da tempo ha bonificato la sua parte di territorio);
10) Via Carrara a Latina Scalo (inerti e detriti vicino cassonetto e cabina ENEL di fronte entrata azienda Alfamatic);
11) SS. 156 a Borgo S. Michele sulla sinistra presenza di discarica di inerti mimetizzata da canneto, più o meno di fronte alla Pfizer;
12) Via Monfalcone a Borgo Montello (inerti presso cassonetto che fà angolo con Strada del Bosco, e nei pressi di un cavalcafosso in direzione S.P. Borgo Piave-Nettuno);
13) S.P. Borgo Piave-Sabotino (presenza di inerti e rifiuti accanto diversi cassonetti);
14) Asse di collegamento Appia-Intermodale a Latina Scalo, presenza di un frigorifero marrone dentro la scolina al margine della strada in direzione Appia (ben nascosto);
15) Ex Mattatoio in località Chiesuola, presenza di una discarica di inerti vicino il muro perimetrale, sul piazzale asfaltato;
16) S.P. Litoranea nel tratto tra Borgo Sabotino e Via del Lido, presenza di un frigorifero che è stato fatto vedere dalla Tv Teleetere durante le piogge intense di Ottobre e che è ancora lì);
17) Complanare in direzione Roma della SS 148, nei subito dopo aver attraversato il Canale Mussolini (presenza di un divano davanti la sbarra che blocca l'accesso al canale stesso);

Tale lettera verrà spedita anche alla Latina Ambiente, al Consorzio di Bonifica, alla Polizia Provinciale, al Corpo Forestale dello Stato e alla Procura della Repubblica di Latina.

DAVIDE

N/A
Dagli Utenti23/2/2006 22:28:22
Ringraziamenti

Pubblichiamo la lettera di ringraziamento al Sindaco di Latina per il rapido intervento sulla questione "Camion nella Rotonda San Luca"

Oggetto: Camion sulla rotonda di S.Luca -


Gent.mo Sig. Sindaco,
riteniamo doveroso informarLa che, dopo l'intervento della Sua segreteria, il camion che persisteva sulla rotonda della chiesa di S.Luca del quartiere Nascosa è stato rimosso.

Il rapido interessamento del Suo staff e, conseguentemente, di Paolo Picicco di Agroverde ha portato alla soluzione
del problema in modo rapido ed efficace ed è per questo che Le dobbiamo i nostri ringraziamenti.

Ora che la rotonda è sgombra si potrà procedere alla "zebratura" dell'area in modo che il problema non
si ripresenti più, a questo scopo pensiamo di farLe cosa gradita includendo in copia alla presente la casella
dello Sportello del Cittadino che potrà dare indicazioni a chi di dovere per l'attività al quale inviamo anche
il file allegato per chiarire quanto accaduto.

La ringraziamo per l'attenzione

Alessandro Molon (dello staff di www.q4q5.it)

A supporto: Salvatore Antoci
Maria Carmela Narciso

Ferdinando Cedrone (direttore del Portale www.q4q5.it)

N/A
Dagli Utenti23/2/2006 21:27:27
Il "suppostone" se ne va ?

Dal Messaggero di oggi

Finalmente cominciano ad arrivare buone notizie sul fronte "elettrosmog".
Mi riferisco all'articolo apparso sul Messaggero di oggi (URL http://www.ilmessaggero.it/view.php"pennacchione".
Augurandomi che si voglia procedere al più presto alla rilocalizzazione.
Giulio


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