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Arredo Urbano : Rotonda tra Q4 e Q5

Si tratta dei lavori di sistemazione della grande rotonda?

articlePhoto

Questa mattina sono state messe alcune transenne intorno alal grande rotonda posta tra il Q4 e il Q5.

Molto probabilmente si tratta dei lavori preliminari di delimitazione del cantiere, più volte annunciato, che dovrà sistemare la rotonda stessa. Secondo alcune indiscrezioni al centro della rotonda dovrebbe essere collocata una grande fontana, mentre la rimanete parte dovrebeb essere abbellita con prati e aiole di vario tipo.

Non ci resta che augurarci che i lavori siano svolti nei tempi previsti e che siano eseguiti a regola d'arte. Vorremmo inoltre che queste rotonde non rimanessero delle oasi in un deserto di desolazione e di degrado; vorremmo che anche intorno alle rtonde, quanto meno si raccogliesse la spazzatura.

Salvatore Antoci





Inviato da Salvatore il 23/6/2009 21:19:24 (744 letture) :: Pagina stampabile
davide :: Alle ore 22:33 del 23-06-09

Si, penso si tratti dei lavori della rotonda con fontana deliberati nel 2007.... Già prevedo nuove motoseghe, nuovi eucalipti barbaramente decapitati...

Qualcuno deve spiegarmi a che serve una fontana dentro una rotonda, di cui nessuno può beneficiare... Capirei se fosse al centro di una piazza...

Significa che la rotonda di Borgo Piave non ha insegnato nulla.... sarà pure bella la fontana, ma... inutile!!

Se proprio si doveva fare  la dovevano fare in una rotonda spoglia, ad esempio quella su Viale Le Corbusier vicino il giudice di Pace... Ecco proprio là in questi giorni stanno facendo i lavori, ma prevedo che metteranno il prato..

Tutto il contrario fanno!! Dove non c'è nulla mettono il prato, dove ci sono gli eucalipti giganti mettono le fontane monumentali!!

Evidentemente c'è qualcuno nei comuni pontini a cui danno proprio tanto fastidio gli alberi...

Intanto aspettiamo che Provincia di Latina e Consorzio di Bonifica facciano un progetto per ripiantare le fasce frangivento lungo le varie migliare... che i frontisti "delinquenti" hanno tagliato (come se fosse roba loro)..

DAVIDE

PS Ieri ad Aprilia i cittadini hanno sfrattato a calci in #CENSURA# il PDL-UDC dal comune... Voglio sapere quanto anche a Latina faranno altrettanto!

Il centrodestra di Aprilia è stato un disastro, ma quello di Latina mica è tanto meglio!! 


lucari :: Alle ore 07:32 del 24-06-09

Nel portare l'acqua per innaffiare il prato, visto la grandezza della rotonda, che fanno anche una fontana, non vedo che c'è di strano. Credo che al niente, alla fontana... preferisco la fontana.

Purtroppo le decisioni in merito alla progettazione dell'arredo urbano lo decidono loro, noi possiamo solo essere contenti o criticarli sull'operato, e in special modo sui tempi per la realizzazione degli stessi (vedi parco Pizzetti).

La questione degli alberi, bè questo è un discorso complicato, ci sono effettivamente degli alberi che sono molto pericolosi, che rasentano i fabbricati (vedi via montemezzi), dove le radici stanno creando anche dei danni allo stesso fabbricato, alcuni sono completamente morti; per questi penso che una soluzione la devono adottare. I danni che possono creare alcuni alberi sono abbastanza evidenti (vedi marciapiedi divelti), se poi dobbiamo prima arrivare come è successo a Roma, che deve prima morire un ragazzino per poi fare l'intervento sugli alberi pericolosi, penso proprio che prevenire è meglio che curare.

 


Salvatore :: Alle ore 08:02 del 24-06-09

Premesso che spiace sempre veder abbattere un albero, è innegabile che alcuni eucalipti (e non solo) cresciuti a dismisura (perchè piantati senza criterio o venuti su spontaneamente) in prossimità dei marciapiedi o addirittura in mezzo, ostruendoli e sconnettendone il fondo debbano essere tagliati. Ben diverso è il discorso degli eucalipti esistenti nella rotonda Q4Q5; questi sono ben distanti dalla strada e non danno fastidio a nessuno. Tagliarli (anche solo per far posto ad una fontana) sarebbe un autentico abuso, una mancanza di sensibilità che, da un Assessore al Verde Pubblico e alla Qualità Urbana, non ci aspettiamo.

Gli interventi debbono quindi essere fatti tenedo conto degli alberi già esistenti.

Salvatore


RobyG :: Alle ore 16:01 del 24-06-09

Che ne dite di fare qualche verifica preventiva (Gli alberi verranno abbattuti?) e nel caso tentare con una petizione di modificare le decisioni finora prese?

Magari si può organizzare una raccolta di firme durante Festambiente...

 

Un saluto a tutti,

Roberto


Salvatore :: Alle ore 16:46 del 24-06-09
Salvatore ha scritto:

(...) Tagliarli (anche solo per far posto ad una fontana) sarebbe un autentico abuso, una mancanza di sensibilità che, da un Assessore al Verde Pubblico e alla Qualità Urbana, non ci aspettiamo.(...)



 

Avevamo sopravvalutato l'Assessore. L'abuso è appena stato compiuto: 5 esemplari di eucalipto di taglia media, ritti e nel pieno del vigore vegetativo sono appena caduti sotto i colpi delle motoseghe.

Sono davvero indignato per questo abbattimento che è un autentico spregio per la vita. Che fastidio davano quei 5 eucalipti al centro della rotonda? 5 organismi viventi immolati ad onore e gloria di una amministrazione dalla motosega facile.

Salvatore


Freddy :: Alle ore 18:05 del 24-06-09

 

 

Caro RobyG,

la tua idea era buona ma come vedi non ci hanno dato tempo.

Incredibilmente veloci, hanno recitanto la rotonda ed hanno tagliato quei poveri eucalipti in meno di 24 ore.

Ma non ti preoccupare, quella rotanda a breve sarà bellissima, nessuno rimpiangerà quegli eucalipti, fontane zampillanti riempiranno i nostri occhi, un tappeto verde da fare invidia ai migliori campi da golf, farà da cornice all'ennessima cattedrale nel deserto, un deserto fatto di erba alta ovunque, degrado, asfalti sbriciolati, marciapiedi devastati o inesistenti, illuminazione scarsa etc. etc. etc.

Ma la rotanda, per la quale verrà realizzata l'ennesima inaugurazione in pompa magna, una volta terminata richiamerà l'attenzione dei nostri concittadini che meravigliati di cotanta bellezza diranno che questa amministrazione ed il relativo assessorato, stanno lavorando bene, e meritano il nostro consenso ed in ogni caso diranno: "meglio questo che niente no?"...ma guarda sti cittadini del sito e dell'associazione che non sono mai contenti!!!!

Amen!

freddy


Vincenzo :: Alle ore 18:35 del 24-06-09

Sinceramente a quattro eucalipti spennacchiati preferisco una rotonda ben fatta con fontana e verde del tipo realizzata in Via del Lido (incrocio con la litoranea).

Non sono assolutamente d'accordo col piangere sempre e comunque ogni cosa che viene realizzata. Prendiamoci questa nuova rotonda e battiamoci per la manutenzione dell'oasi verde.

Sarò sicuramente contento quando avranno realizzato ed inaugurato questa rotonda ma, lo sarò ancora di più quando vedrò realizzate tutte le rotonde a giardini dei nostri quartieri.

Vincenzo

 

 

 

 


Salvatore :: Alle ore 19:07 del 24-06-09

Avrebbero potuto fare una magnifica rotonda partendo dai "quattro (che poi erano 5) eucalipti spennacchiati".

Partendo da quei 5 alberi (che non erano affatto spennacchiati, ma erano, come si dice dalle mie parti "il quadro della salute") si sarebbe potuto progettare una bellissima rotonda valorizzando la vegetazione esistente e inserendo eventualmente qualche elemento  architettonico (fontana? statua equestre del Sindaco? statua di Guercio con motosega in mano? un Botero? un Remington? un Catlin?... Io personalemte avrei voluto "The end of the trail"...)

Perchè distruggere quello che già abbiamo? Perchè questa foga con la motosega?

Salvatore


:: Alle ore 20:35 del 24-06-09
Salvatore ha scritto:

Partendo da quei 5 alberi (che non erano affatto spennacchiati, ma erano, come si dice dalle mie parti "il quadro della salute") si sarebbe potuto progettare una bellissima rotonda valorizzando la vegetazione esistente e inserendo eventualmente qualche elemento  architettonico (fontana? statua equestre del Sindaco? statua di Guercio con motosega in mano? un Botero? un Remington? un Catlin?... Io personalemte avrei voluto "The end of the trail....

 Per fare queste cose ci vuole la cultura della valorizzazione dell'esistente attraverso l'integrazione col "nuovo"..e questa sistematica tabula rasa dimostra che a Latina non c'è...Qui sembra che non si riesca mai ad esprimere un background nella progettazione di qualcosa...deve  sempre essere tutto "primigenio"...come nella retorica della città di fondazione..Peccato però che della fondazione restino solo nostalgici simulacri....e tutto il resto sia spaventosamente kitsch!!! Per chiarire questo pensiero inserisco una riflessione di Antonio Pennacchi...

Latina, l'università e il senso storico    di Antonio Pennacchi

Dove c’è adesso la facoltà di Ingegneria, c’era una volta il Distretto militare e sul frontone – in alto – c’era scritto bello grosso: “Caserma G. Mameli”. Prima ancora però – prima che cadesse il fascismo – c’era scritto: “Caserma Camillo Baranj”, anche se lui in realtà si chiamava Barany con la y, e non con la j. Lui era un eroe fascista di Littoria, medaglia d’oro alla memoria della guerra d’Abissinia. Caduto il fascio, lo abbiamo scancellato e scritto “G. Mameli”, che come ognun vede è però più corto di “Camillo Baranj”, sicchè la scritta per tanti anni risultò più corta e un po’ sbilenca su quel frontone. Tutto questo naturalmente successe molto prima che nascessi e quindi – quando da ragazzino passavo là sotto – io ogni volta mi chiedevo: “Ma com’è che sta scritta l’hanno fatta storta?”
Mo’ hanno risolto tutto: hanno cancellato pure Mameli. Dice: “Ci hanno rimesso Barany?”. Beato a te, ma che sei scemo? Dovevano restaurare l’edificio del Distretto perché era un po’ vecchio e malandato, e poi il distretto militare adesso non c’è più – non c’è più la naja, figurati i distretti – e l’hanno accorpato a Roma. Qui adesso ci abbiamo messo la facoltà di ingegneria della cosiddetta Università Pontina, che altro non è – come tutti sanno – che una succursale della Sapienza di Roma. Un’università di scorta. Dove ci sta un mare di professori “opzionati” o “incaricati”. Il giorno che mettono una cattedra a concorso, viene giù tutta Latina. Il terremoto. Oppure sbarcano gli Ufo. Tu pensa che c’è un corso di laurea chiamato proprio “Ingegneria Ambientale”. A Latina. Che è l’esempio vivente delle modifiche ambientali e degli interventi bonificatori dell’uomo sulla natura più avversa. Dice: “Be’, è pure giusto”. Ah, sì? Però lì non c’è un solo insegnamento, corso, o cattedra di storia del paesaggio agrario o urbano, o storia delle bonifiche e della bonifica pontina in particolare, o storia delle città di fondazione o di quello che ti pare a te, legato comunque a questa specifica modifica ambientale. Tu dimmi quindi che razza di “Ingegneria Ambientale” è questa, se ai neo-ingegneri “ambientali” che sforna, non gli ha fatto nemmeno studiare come s’era prodotto e modificato l’ambiente in cui essa stessa Università e i suoi studenti stanno. Ma che stai a ambienta’, allora: le lune di Plutone?
Comunque abbiamo restaurato il Distretto per darlo all’università, e questo è un fatto. In realtà più che di un restauro si è trattato di un recupero – almeno negli interni – perché i soldi erano pochi e l’architetto se li è dovuti far bastare: ha salvato i materiali originari dove ha potuto, ma dove non ha potuto ci ha messo il cartongesso. Sulla scritta però dice: “Io non c’entro: l’avevano levata già prima”. Sarà stato qualche ufficio. Il dramma però è che le iscrizioni di un edificio sono parte integrante del monumento e, se tu le tocchi, tocchi l’autenticità e il valore storico del monumento stesso. I primi che dovrebbero saperlo, oltre tutto, sono proprio i post-aennini, che si incazzano ancora perché dopo il 25 luglio gli tolsero i fasci da tutti i muri: “La damnatio memoriae!”. Ma anche Cristo disse: “Non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te”.
Loro invece – all’ex Distretto militare ora Ingegneria – hanno tolto tutte le iscrizioni che avevano campeggiato per anni sulla facciata principale. Hanno tolto la targa di marmo “Distretto” che stava a fianco all’ingresso e hanno tolto pure la scritta grossa sul frontone in cima al tetto “Caserma G. Mameli”, dando pure una bella ripulita alle tracce vecchie ma che ancora si vedevano, avanzate dal “Baranj”. Mo’ non c’è più niente. Tabula rasa. Tutto bello bianco. Dice: “Vabbe’, ma manco ci sta più il Distretto e se non c’è più né distretto e né caserma, perché ci dovrebbero lasciare scritto sopra: Distretto e Caserma? Mo’ c’è un’altra cosa”. Ho capito, ma manco al Pantheon a Roma non c’è più il Pantheon di Marco Vipsanio Agrippa. E allora tu che fai adesso: levi la scritta di Vipsanio Agrippa e ci metti quella di Alemanno e dei Savoia?
Ma non è tutto: sui libri ufficiali dei postfasci di Latina – assessorato provinciale alla cultura in primis (o almeno ex) che ci ha messo i soldi e l’imprimatur – c’è scritto che progettista del Distretto (ora Ingegneria) sarebbe stato l’architetto Ernesto Caldarelli, che avrebbe progettato anche la Questura e l’Istituto tecnico commerciale “Vittorio Veneto”. Ora sul Vittorio Veneto non ci sono dubbi: questo sì lo ha progettato proprio l’architetto Caldarelli, ma – sul piano estetico – chiunque ci passi davanti si rende conto che tra lui e i primi due c’è un abisso. Mentre il Vittorio Veneto è difatti ampolloso, pesante e retorico, il Distretto e soprattutto la Questura sono di un’altra consistenza estetica, con leggerezza di forme e assoluta purezza di disegno. E difatti non sono opere dell’architetto Caldarelli bensì di un altro, e cioè dell’ingegnere Olindo Ricci, come appurò Annibale Folchi in suo libro del 1995 (Littoria. Storia di una provincia, pp. 285-288), dopo avere consultato i relativi documenti d’archivio. Ergo, nel caso che a un qualunque studente di ingegneria a Latina venga comunque e per conto suo la voglia di andarsi a studiare un po’ di storia della città e della sua fondazione, quello che imparerebbe dai testi ufficial-cittadini di riferimento è che la sua attuale facoltà di ingegneria – benché si tratti in realtà di un ottimo prodotto di architettura dell’ottimo ingegnere e suo collega Olindo Ricci – è invece opera di un architetto, ossia Caldarelli. E se lo interrogano all’esame ci giura pure sopra. Dice: “Vabbe’, ma che ti frega a te? So’ affari del Preside”. Vero. Però su quei muri – insieme alle lapidi dell’ingresso e alle iscrizioni sul frontone sia vecchie che nuove – stava scritta non solo la storia intera dell’edificio, ma quella delle varie fasi che ha attraversato la città, damnatio memoriae compresa. Mo’ tu ne hai fatta una carta bianca – non c’è più niente – e tra qualche anno, quando saremo morti anche gli ultimi che andavamo lì, a farci controfirmare le licenze dall’ufficiale di picchetto, nessuno saprà mai che lì dentro c’era una volta il distretto militare e, dentro le aule in cui adesso formi i nuovi ingegneri, c’erano le camerate con le brande in cui dormivano i soldati e, la notte, piovevano anche i gavettoni sulle reclute. Di fianco però – sulla facciata verso l’ex campo profughi – con le lettere di marmo a mezza altezza sulla cortina di mattoni, ora hanno scritto di bel nuovo: “Facoltà di Ingegneria”. Hanno usato i caratteri d’epoca – fasci, diciamo – in giusto tono con il monumento e così, tra qualche anno, chiunque passerà di lì non potrà non essere indotto a pensare che a Latina la facoltà di Ingegneria, ed esattamente in quel posto, ce l’aveva già messa il Duce appena fondata Littoria. A meno che non pensi – visto come insegniamo ai giovani la storia – che tutta Latina, insieme a ingegneria, sia stata fondata l’altro giorno da Silvio Berlusconi e dal sindaco Zaccheo.
Negli ultimi mesi, infine, a Latina-Littoria abbiamo rimesso a posto anche il centralissimo edificio costruito nel 1934 dalla Riunione Adriatica di Sicurtà – una compagnia assicuratrice – sulla piazza della Prefettura. Era un bell’edificio anche questo, giocato sul contrasto tra intonaci e cortine di mattoni. Sulle facciate c’era giustamente anche qui, come usava allora e come è rimasta per oltre settant’anni, un’altra bella scritta con le lettere grosse di marmo, destinate a ricordare a tutti – ai vivi e contemporanei, ma pure ai posteri – l’evergetica compagnia: “Riunione Adriatica di Sicurtà”, appunto. Che pure lì, quando ci passavo sotto da ragazzino, non facevo che chiedermi: “Ma che vuol dire?”. Comunque adesso le hanno levate anche lì, e le scritte non ci sono più. Pare che la Riunione Adriatica di Sicurtà abbia man mano venduto tutti gli appartamenti – non sono più i suoi – e quindi loro hanno levato anche la scritta: “Il padrone so’ io adesso”. E il comune non gli ha detto niente. Dice: “Ma a Latina non c’è una Soprintendenza?”. Sì, la Soprintendenza. Ma beato a te e le Soprintendenze. Aspetta che arrivi a Roma qualcuno di Latina, e vedrai se siamo davvero capaci di andare a levare Marco Vipsanio Agrippa da là sopra: “Mica è più tuo st’appartamento”.

 

p.s. Salvatò...però The end of the trail è di una tristezza spaventosa...anche se il significato dovrebbe essere il contrario, per rimanere a casa nostra, a me fa pensare a"lasciate ogni speranza o voi ch'entrate"!!!


davide :: Alle ore 12:25 del 26-06-09

"Aiaiai assessore Guercio!!". !! Proprio ieri stava a Fossanova al convegno di Confindustria, in seconda fila...

Attorno all'abbazzia ci sono dei grandi eucalipti... Fortuna non è assessore in provincia, altrimenti avrebbe raso al suolo pure quelli!

Cmq sia stanno facendo scempi inerrabbili! E la gente non si incazza!!

A proposito di soprintendenze che cita Pennacchi.... Ma soprintendente a Latina non è un certo Catani, ex dc, canditato contro Zaccheo nel 2007 ed oggi entrato a pieno titolo nella sua maggioranza (UDC)?

Ma che dovremmo aspettarci da tipi del genere?

DAVIDE 


:: Alle ore 12:55 del 26-06-09
Che io sappia Catani lavora "anche" in soprintendenza..ma il soprintendente è certamente un'altra persona...di abbastanza recente insediamento.

davide :: Alle ore 13:31 del 27-06-09

X Antonella

Da quanto si è letto sui giornali, l'anno scorso durante le riunioni per decidere se demolire o no il famoso ponte rosso per accedere al Lago di Sabaudia, egli era presente per la soprintendenza.

Dichiarò che quel manufatto non aveva alcun valore architettonico nè storico.

Sappiamo bene come è finita la storia. Il ponte non l'hanno demolito, gli yacth Rizzardi sono stati trasportati su strada, e la Regione 2 settimane fà ha detto di delocalizzare i cantieri a Porto Badino tramite finanziamenti regionali..

Dulcis in fundo, Prefetto e Procuratore hanno bloccato l'ordinanza del nuovo sindaco di Sabaudia Lucci e ripristinato il divieto di navigazione a motore sul lago.

Sequestrati dalla procura tutte le barche dentro il lago.

DAVIDE 


davide :: Alle ore 13:45 del 27-06-09

x Legambiente

State facendo la Festambiente a pochi passi dalla rotonda incriminata, ma da nessuno di voi ho letto una presa di posizione contro lo scempio fatto dal Comune di Latina di taglio degli eucalipti..

DAVIDE 


:: Alle ore 17:07 del 27-06-09
davide ha scritto:

 Da quanto si è letto sui giornali, l'anno scorso durante le riunioni per decidere se demolire o no il famoso ponte rosso per accedere al Lago di Sabaudia, egli era presente per la soprintendenza.

Dichiarò che quel manufatto non aveva alcun valore architettonico nè storico.

 

 Che fosse presente per Sovrintendenza non significa che sia il sovrintendente...quanto al valore storico/architettonico del famigerato ponte credo che sia vero, perchè quello non è il ponte "romano", che è stato demolito in non so che anno, ma una ricostruzione relativamente recente...Ma il problema del lago di Sabaudia non è il ponte,è che il lago fa parte del parco e non può diventare navigabile;inoltre, per le caratteristiche che ha, sarebbe la sua fine.Quello dei cantieri navali è un falso problema, una specie di cavallo di Troia, o una testa di "ponte", per rimanere in tema, per aprire il lago alla navigazione, ed al rimessaggio, dei privati vip di turno..e per ottenere le agevolazioni di cui hai parlato, perchè non è pensabile di costruire dei "transatlantici" in una "bagnarola" e farli uscire da un canale....

Comunque, per tornare alla nostra rotonda..avete visto il cartiglio che indica cosa dovrebbe diventare? Personalmente avrei preferito  una bella aiuola spartitraffico (perchè quello è...), fiorita e con gli eucalipti che c'erano..invece che l'ennesimo mausoleo senza senso in mezzo alla strada...ma tant'è!!!


lollo :: Alle ore 12:24 del 28-06-09

Foto progetto, se è davvero così io ...................., vi lascio immaginare.

Allegato: S7300533.JPG

Lollo!!!!



davide :: Alle ore 12:58 del 28-06-09

Ma che è?? Forse era meglio prendere di pari passo il disegno fatto dai ragazzi della Don Milani su quella rotonda (Enrico può recuperare i 3 primi classificati).

Cmq sia non vedo fontane monumentali... vedo solo un lastricato e delle aste per bandiere... forse vogliono mettere la bandiera di comune, Italia e unione europera ...

Ci vedrei bene la bandiera di "Quartieri Connessi" e www.q4q5.it invece... 

Perchè come segno di protesta una volta finita la rotonda, i volontari non piantano una qualche giovane pianta di eucalipto attorno alla fontana?? Lungo le strade provinciaali ci sono centinaia di giovani piantine che potrebbero essere estirpate e ripiantate..

Ecco vedrei bene una cosa del genere pochi giorni prima l'inaugurazione.... pensate la faccia di Guercio nel vedere gli eucalipti! Gli verrebbe un coccolone!!

DAVIDE 


Freddy :: Alle ore 12:59 del 28-06-09

Dall'immagine riportata sullo striscione dell'assessorato alla qualità urbana, sembra si tratti proprio del progetto previsto per quella rotonda.

Francamente, visto che non c'è verso di far capire all'assessore che prima di fare le "belle rotonde", (le classiche cattedrali nel deserto del degrado) dovrebbe tenere il verde in uno stato almeno dignitoso, avrei almeno preferito una rotonda normale, sul genere di altre realizzate in giro per Latina.

Evidentemente però, Q4 e Q5, ispirano a progetti post moderni, come l'Europan (morto prima di nascere), come la rotonda di fronte la San Luca, definita dalla maggior parte di chi votò il sondaggio che realizzammo qualche tempo fa su questo sito, "orribile"! 

Ciò che più mi preoccupa però è sempre il concetto della mautenzione che finchè riguarda il mancato taglio dell'erba può essere facilmente rimediabile, finche riguarda i ponti lignei dell'oasi verde, potrebbero essere facilmente ripuliti, finche riguarda le tottoie, il chiosco ed i giochi del parco di via cherubini, potrebbero essere anche risistemati, ma se riferito ad una struttura come quella prevista nella rotonda in oggetto, la mancata manutenzione equivarrebbe ad aver realizzato l'ennesimo simbolo del degrado dei nuovi quartieri.

Abbiamo già ingoiato con l'amaro in bocca, il taglio dei 4 eucalipti per far spazio a questo "monumento", speriamo almeno che una volta finito sia meno brutto di quanto appaia nella foto, altrimenti il sacrificio di quei poveri alberi non sarà nemmeno compensato da un opera bella ed utile.

Freddy


davide :: Alle ore 13:45 del 28-06-09

X Freddy

La soluzione è una sola... ripiantare dei giovani eucalipti al posto dei vecchi, appena terminato il lavoro della ditta..

Dalle immagini sembra inoltre che forse non era neanche necessario il taglio di tutti gli alberi... Ma progettare una rotonda che prevedesse il  mantimento  degli alberi come hanno fatto per lo spartitraffico sulla 156 a Borgo Faiti era tanto difficile?

Certo una volta ripiantati ci vorranno 20 anni per crescere come i vecchi... 20 anni per crescere 20 minuti per distruggere!

DAVIDE 


davide :: Alle ore 13:50 del 28-06-09

X Freddy

Cmq non ti preoccupare, a Latina le uniche cose verdi mantenute sono proprio le rotonde, perchè affidate a privati. Anche le altre 2 in Q5 (quella vicino al sottopasso e quella su Via Pierluigi da Palestrina) sembrano in buono stato.

Che poi attorno abbiano spartitraffico ed aiuole incolte quella è un' altra storia...

D'altronde i privati sponsorizzano rotonde, mica aiuole, spartitraffici ed altre aree verdi (vedasi il degrado delle aiuole attorno il sottopasso Q3-Q5)

DAVIDE 


Freddy :: Alle ore 16:49 del 28-06-09

Caro Davide, hai ragione, la gestione delle rotonde è sempre affidata agli sponsor, tuttavia questi possono assicurarne la cura solo per alcuni mesi, nel caso della rotonda di via del lido, un anno.

E poi?

Se il contratto non viene rinnovato, cosa succede?

Comunque il tempo sara garante, e se le rotonde appena realizzate verranno mantenute bene, ti assicuro che sarò il primo ad esserne felice.

Freddy 


lollo :: Alle ore 12:28 del 29-06-09

Questa mattina qualche movimento di ruspa...... Allegato: S7300614.JPG

Lollo!!!!




davide :: Alle ore 17:14 del 29-06-09

X Freddy

Ti dirò che le rotonde messe in questi anni a Latina sono state e sono mantenute dagli sponsor, non solo un anno.

Il problema si è verificato quanto aziende importanti hanno preso in gestione aree verdi vere e proprie..

Mi riferisco in particolare al parco di Piazzale dei Bonificatori (piazzale delle poste) preso in consegna dalla multinazione farmaceutica Janssen-Cilag, ma i cui interventi manutentivi non sono frequenti come quelli di una rotonda..

Oppure al piccolo parco giochi di Via Parmenide (traversa di Via della Stazione) a Latina Scalo, inaugurato nel 2004 e manutenuto per circa 3 anni dall'azienda chimica   ex Uniroyal di Latina Scalo.

Da oltre un anno pare che gli interventi siano sporadici, forse è tornato in gestione al comune di Latina, e con esso l'immancabile fieno!

DAVIDE 


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