Sento l'esigenza di mettere per iscritto dei pensieri su un argomento che ho deciso di seguire con particolare attenzione, in particolare ciò che riguarda i due eventi di stupro (caffarela e capodanno) che hanno portato false accuse nei conftonti di tre persone (due romeni e un italiano). Per quanto riguarda il presunto stupro di Capodanno, al contrario di quanto si era creduto prima in base alla testimonianza della vittima, sembra che la versione maggiormente attendibile sia quella fornita dal ragazzo. (dico sembra perchè in questi casi come ampiamente dimostrato dai fatti è assolutamente necessario aspettare i dovuti riscontri). I due giovani entrambi sotto l'effetto combinato droga e alcool si sarebbero appartati nel bagno per avere un rapporto sessuale consenziente. Sembrerebbe che il ragazzo non sia riuscito nel proposito comune (probabimente a causa di effetti collaterali della droga) e abbia colpito con due pugni la ragazza. E' superfluo per me considerare se la ragazza lo abbia deriso o no. Un gesto sicuramente da condannare pesantemente e punire di conseguenza con la massima pena concessa dalla legge per casi di questo tipo. Ma, sempre se questa versione di assenza di stupro venga confermata, non riesco a capire come ancora oggi (anche nella trasmissione Porta a Porta condotta da quel pessimo giornalista di nome Vespa) si possa parlare di vittima (ragazza) e carnefice (ragazzo). Qui al massimo le vittime sono due, l'una causa dell'altra. C'è un ragazzo che ha picchiato senza motivo una ragazza e che dovrà essere punito come merita, ma che è stato accusato dalla donna di un reato dei più orribili che si chiama stupro ma che non ha commesso, che è stato motivo di scandalo nazionale, causa dell'approvazione affrettata della legge "antistupro" da parte di una politica che agisce alla stessa stregua della massa popolare, con nome e cognome sbattuto in prima pagina, con una reputazione recuperabile con molta difficoltà, con giornalisti televisivi che sotto casa gli domandavano se si vergognasse. E poi c'è una ragazza che sebbene picchiata avrebbe (se i riscontri rilevati dal GUP venissero confermati) inventato o ha immaginato (forse a causa di visioni attribuibili alla droga) di essere stata stuprata, il che ha portato l'approvazione di un decreto ad hoc che ha di fatto spedito il ragazzo in galera per stupro. Ora del ragazzo nulla si è tutelato, nome, cognome, domicilio, tutto sbattuto in prima pagina, mentre della ragazza si tutela e tutto si tutelerà. Forse ora che lo stupro sta giustamente diventando un reato perseguibile con estrema durezza sarà meglio emanare una legge che punisce con estrema durezza chi accusa falsamente di aver subito uno stupro da qualcuno. Sennò ho impressione che ne vedremo delle belle. E' solo il caso di ricordare che c'è un altro uomo di nazionalità rumena che è accusato (con molta probabilità ingiustamente) di falsa testimonianza che è tutt'ora in galera e con dei p.m. accanitissimi e impegnati a non farlo uscire. Questa è discriminazione. Massimo de Simone
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