Allegato: Donne__a_lavoro.jpg Seguendo le notizie che si susseguono ogni giorno, mi sono fatto una mia opinione.
Il governo ci informa che la Corte Europea ci ha richiamato sull'età pensionabile delle donne della pubblica amministrazione in quanto discriminate verso gli uomini non potendo raggiungere l'età lavorativa a 65 anni. NIENTE DI PIU' FALSO. Secondo le vigenti leggi, sia le lavoratrici pubbliche che private, hanno il tetto di 60 anni per la pensione di vecchiaia, ma possono liberamente proseguire il percorso lavorativo fino all'età di 65 anni, proprio per la parità dei diritti. Quindi oggi le lavoratrici pubbliche e private non sono penalizzate anzi sono avvantaggiate rispetto ai lavoratori, possono usufruire della pensione di vecchiaia 5 anni prima. L'obiettivo del Governo è un altro, quello di risparmiare denaro allungando l'età pensionabile, la discrininazione non ci azzecca niente. Comunque il mio pensiero, al di la della parità, mi sembra giusto agevolare, in qualche modo, le lavoratrici in special modo quelle che hanno avuto delle maternità e quindi un carico maggiore di lavoro. Alzando l'età pensionabile solamente alle lavoratrici del settore pubblico si va veramente ad una reale discriminazione tra lavoratori pubblici e privati.
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