Pubblicita' Logo Il portale dei Quartieri Nascosa e Nuova Latina
Logo
Ciao!
Stai consultando il vecchio portale dei quartieri, dove sono archiviati i contenuti storici. Non potrai modificare rispondere o inviare nuove notizie qui, per farlo devi andare sull'attuale sito all'indirizzo
https://www.q4q5.it
« 1 ... 6 7 8 (9) 10 »
N/A
Sicurezza24/1/2006 8:46:06

Su richiesta di alcuni utenti pubblichiamo di seguito i dettagli dell'iniziativa "VCO", il vicino che osserva.

Il sistema "Vicino che osserva"

Il "neighborhood watch" altro non è che un sistema di vigilanza del quartiere in cui parte attiva è il cittadino stesso. Il contributo che il membro di questo sistema deve dare è solo ed esclusivamente quello di osservare l'evento criminoso in modo discreto (Senza Esporsi), chiamare le forze dell'ordine se necessario ed aggiornare gli altri membri sull'accaduto. Queste informazioni vanno poi convogliate verso le pubbliche autorità per metterle in grado di operare al meglio nelle attività di persecuzione e, meglio, di PREVENZIONE del crimine.
Il mezzo ideale per la raccolta delle attività di osservazione potrebbe essere proprio un sito web che garantirebbe anonimato al membro e nel contempo consentirebbe un filtraggio delle informazioni scartando quelle inutili e devianti. Ovviamente, i membri di una comunità come questa devono essere opportunamente formati sulle metodiche di osservazione discreta, sapere quali dettagli osservare e conoscere i mezzi da impiegare in questa attività (come i visori notturni), nonchè conoscere i deterrenti da applicare per far desistere i malintenzionati dal commettere un crimine.

L'impegno richiesto non è quello di stare di guardia alla finestra ma quello di rinunciare all'omertà qualora ci capitasse, casualmente, di assistere ad un evento criminoso. In effetti, a chi di noi, ad esempio, non è capitato di vedere scrivere sui muri e preferire di non fare denuncia perchè "sarebbe una inutile perdita di tempo"?


Italia o America, che differenza fa?

Introduzione
In seguito all’interesse mostrato nell’idea di costituire un modello di cooperazione civica per la sicurezza in Italia, ho preso contatti con alcune comunità di “Neighborhood Watch” americane per capire come organizzare un programma simile qui in Italia.
Le prime risposte sono state sconfortanti perchè mi invitavano a rivolgermi presso l’ufficio delle pubbliche autorità locali, il quale, a detta loro, mi avrebbe fornito prontamente tutte le informazioni ed il materiale necessari all’avvio del progetto. Spiegare che il “partire da zero” che intendevo io era veramente “partire da zero” non è stato facile perchè in america, il “Neighborhood Watch”, è una vera istituzione ed è normale, per una comunità, difendersi dai criminali adottando questo sistema ... talmente normale che per loro ne è scontata l’esistenza in tutto il mondo.
Ad ogni modo, solo dopo diversi scambi di posta (elettronica naturalmente) ho identificato nel programma “Neighborhood Watch” di Edmonton (Alberta) quello meglio adattabile alle possibilità Italiane.
La signora che ne coordina il comitato ed il sito web mi ha gentilmente fornito una serie di documenti che descrivono dettagliatamente le azioni che un membro VCO (Vicino che Osserva, in italiano) deve intraprendere sia per la sicurezza attiva che per quella passiva.

Chiariamo da subito che se stiamo assistendo ad un crimine tipo rapina o aggressione dobbiamo, come sempre, chiamare il 113. Il VCO, come per il modello canadese, nasce
principalmente con lo scopo di scoraggiare i malintenzionati nel commettere atti criminali, ed ora vediamo come questo potrebbe avvenire nella realtà italiana.


Le segnalazioni
Conosciamo i nostri vicini, conosciamo le nostre strade e conosciamo, sopratutto se abitiamo in aree particolarmente isolate, i mezzi che tipicamente passano nelle nostre vicinanze. Un furgone, con due uomini a bordo, che passa davanti casa nostra al rientro da lavoro può essere alquanto sospetto. Segnalarne la targa, l’ora ed il luogo sul nostro sito potrebbe sembrare poco significativo ma ipotiziamo che, quella stessa sera, qualcuno dei vostri vicini partito per le vacanze, viene derubato.
In questo contesto l’avvistamento assume toni completamente diversi e l’informazione, in mano alle forze dell’ordine, può aiutarle nello scovare gli autori del furto.

Parlando di baby gang, che al momento è argomento purtroppo in auge, le segnalazioni descrittive e dettagliate diventano chiave nell’identificazione dei membri e dei luoghi che essi frequentano. Inoltre, gli incontri regolarmente cadenzati tra comitato direttivo e rappresentanti delle forze dell’ordine costringono questi ultimi ad intraprendere azioni di recupero mirate ai luoghi di cui sopra, azioni che vengono definite in comune accordo e rese pubbliche sul sito web.

Ancora sicurezza, ma delle informazioni
E’ necessario precisare, per quelli che hanno sentito odore di violazione della privacy, che la singola segnalazione non sarà di dominio pubblico. Un sistema di guida automatico nell’immissione farà in modo che l’utente descriva in tutte le sue parti il fatto osservato. Il filtraggio delle informazioni, infatti, non sarà in alcun modo manuale e la visibilità completa di esse sarà consentita esclusivamente ai membri delegati delle pubbliche autorità. Sul sito, sempre in maniera automatica, saranno mostrati, a scopo statistico ed indicativo, solo il numero di segnalazioni totali di un certo tipo ripartiti per aree dei nostri quartieri, che so, 3 atti vandalici presso il CC Nascosa, 2 furgoni sospetti in Via Geminiani e cosi via.
Il comitato direttivo del VCO discuterà proprio di questi numeri perchè essi saranno gli indicatori della nostra sicurezza e perchè prodotti dalla gente che vive in Q4 e Q5.
Potremo poi tirare fuori altre forme di statistica atte ad identificare azioni sociali appropriate e mirate ma, in alcun modo, saranno resi pubblici dati sensibili.

Il deterrente
Ad ogni modo, come ho detto, il VCO vuole che al delinquente passi la voglia di “frequentare” I nostri quartieri. Sempre parlando per esempi, tutti i membri avranno a disposizione una serie di suggerimenti da mettere in pratica sulle cose della propria casa.
Quanto pagherebbe un ricettatore per un televisore sul cui fianco è inciso il nome e l’indirizzo del derubato? Nulla o pochissimo. Il ladro deve sapere che gli abitanti di un condominio che aderisce al “Vicino che Osserva” usano accortezze del genere.
Anche il fatto che le foto di gioielli o monili rubati finiscono su Internet deve essere reso pubblico. Un cartello con il logo del VCO con la lista di questi accorgimenti da noi intrapresi all’ingresso del condominio o al cancelletto di casa nostra sarà un ottimo deterrente per i malintenzionati.
I ladri, infatti, soventi effettuano un sopralluogo prima del “colpo”, la presenza di cartelli che indicano l’esistenza del VCO più il rischio di rubare cose che poi non potrebbe rivendere lo constringeranno a spostare il tiro verso altri territori.

La sicurezza domestica
Quando parliamo di sicurezza non possiamo trascurare quella dentro casa nostra. Oltre alle indicazioni su come proteggerci da aggressioni e furti, il VCO prevede di includere consigli su come evitare incendi ed altri tipi di incidenti attraverso un rapido elenco di cose da controllare o modificare. Infatti, tra i vari, saranno coinvolti anche i Vigili del Fuoco che ci aiuteranno nella stesura di questo elenco e, eventualmente, presenzieranno a qualche evento formativo per la comunità.

La solidarietà
Ci siamo spesso sentiti soli e indifesi dopo aver subito reati, violenze o soprusi.
Questo non deve più accadere. Riprendiamoci tutti insieme i nostri quartieri, torniamo ad essere veramente “vicini”, vicini che si osservano perchè tengono alle cose comuni, tengono alle cose degli altri e alle proprie e tengono al loro futuro.

Il vostro vicino.
Alessandro Molon

N/A
Sicurezza23/1/2006 12:27:36
Furti in appartamenti

N/A
Sicurezza21/1/2006 16:02:08
Incrocio a Raso (Storia)

Vincenzo ci manda una breve cronistoria dell'incrocio a raso sulla Pontina (altezza q4-q5)
Ciao FERDINANDO
Mi chiedevi di darti maggiori delucidazioni sull’attraversamento a raso ss.148 con la ns.Viale le Corbusier.
La storia nasce da lontano.
Alcuni anni or sono al fine di consentire più fluido il traffico in uscita dal nostro quartiere in direzione centro città e viceversa, il Comune di Latina approvava la costruzione di alcuni sottopassi (tre per la precisione) di cui uno è stato recentemente realizzato mentre gli altri due dovevano essere realizzati in prossimità di V.le Le Corbusier e l’altro in Viale Paganini.
A causa dell’eccessivo costo si appaltava solo il primo mentre per l’altro si decideva di costruire un semaforo a raso. Una volta costruito detto semaforo, e come è noto trattasi della Pontina che è tra le arterie più trafficate e pericolose in Italia, nascevano subito i problemi.
I primi tempi il traffico sulla Pontina ignorava completamente il semaforo (consideriamo che è il primo semaforo che si incontra da Roma in direzione Circeo). Ne consegue che si sono susseguiti diversi incidenti mortali spesso anche mortali (4-5 morti). Altro problema era rappresentato dall’eccessiva velocità che i mezzi lo percorrevano. Si consideri che nelle vicinanze si trova l’Università e gli Istituti per Geometri ed Industriale (Sani e Marconi). Parecchi studenti pertanto necessitano pertanto l’attraversamento pedonale ma purtroppo come noto quando sulla Pontina il semaforo è rosso è verde in Viale Le Corbusier con autovetture che prendono la pontina sia in direzione Roma che Circeo con conseguenza che i poveri pedoni non hanno mai un blocco del traffico.
Per porre rimedio a tale situazione le varie amministrazioni dopo ripetuti sopralluoghi hanno deciso di mettere in sicurezza in semaforo. Si è provveduto ad aumentare la segnaletica a terra, istallare dei visori frangenti, istallare paline di plastica per defluire il traffico in canalizzazioni ma, dopo pochissimo tempo era tutto distrutto e tutto come prima.
Tra gli altri difetti c’è da considerare la complicazione del traffico e l’intreccio che si crea nel semaforo stesso creando spesso confusione a chi lo attraversa per la prima volta.
Altro grosso problema che si è creato all’apertura del semaforo è stato, in particolare negli orari di punta, l’incolonnamento delle autovetture in direzione “centro” fino alla rotonda posta a confine q4-q5. Ne consegue che le autovetture ferme al semaforo non consento il regolare deflusso sulla destra in direzione del vecchio sottopasso e soprattutto non consente ai residenti del “palazzoni” l’uscita dai parcheggi condominiali.
Di quest’ultimo problema lo scrivente ha provveduto a trasmettere al Sindaco Zaccheo una petizione firmata dei residenti dei palazzoni volta a trovare una seria soluzione al problema allegando anche documentazione (nel caso ti interessa posso cercarla).
La petizione firmata da circa 50 persone è stata trasmessa alla stampa e al Comune ma tutto tace ormai da anni.
Del problema in passato si è interessato anche il consigliere Comunale Vitali (dei Verdi…credo) raccogliendo la bellezza di circa 500 firme che sollecitavano la chiusura dell’impianto.
Anche RAI3 ha trasmesso un servizio di Maulucci riguardate i condomini costretti agli “arresti domiciliari” ma, anche in quel caso tutto tace.
Sinceramente eravamo convinti che con l’apertura del nuovo sottopasso la situazione nella nostra zona sarebbe migliorata ma evidentemente ci eravamo sbagliati.
Si rileva infine che questa concentrazione di autoveicoli fermi con il motore acceso per diverso tempo provoca ovviamente problemi di inquinamento (atmosferico ed acustico).
La situazione si potrebbe rimediare anche in parte con un efficiente servizio di trasporti pubblico ma, come è noto ci sono orari improponibili che non consentono agli studenti e lavoratori di recarsi al centro in tempi accettabili.
Agli automuniti non resta che utilizzare l’autovettura mentre ai ragazzi appiedati che devono recarsi al vicino centro Morbella, le Torri o Latina Fiori un lungo tratto a piedi con attraversamento pedonale della Pontina.

N/A
Sicurezza19/1/2006 20:39:35

N/A
Sicurezza15/1/2006 15:41:08
Baby Gang ! in azione in Q5

Pubblichiamo l'esposto di xxxxxxxx, previo autorizzazione dall'autrice stessa, inviato alla Questura di Latina, e al Sindaco di Latina On. V. Zaccheo.

Una situazione veramente brutta, quella dovuta affrontare dalla sig.ra XY, della quale per ovvie ragione celiamo il nominativo.
Pochi anni fa, noi che viviamo in questi quartieri da tanto tempo, non avremmo mai immaginato che da una situazione di assoluta tranquillità (anche troppa) si potesse passare in così breve tempo al far west metropolitano.
Si tratta di ragazzi, d'accordo. Le chiamano "baby gang" !.
Io ho tutta l'impressione che quando i protagonisti di questi malefatti, sentano chiamarsi in questo modo, trovino anche la faccia tosta di lodarsene.
Come ho già detto in altre occasioni, mi farebbe piacere che qualcuno cominciasse a chiamarli per il vero nome:
IMBECILLI !
Infatti, insultare le persone adulte con parole di grande volgarità e soprattutto minacciare delle bambine indifese a passeggio, non credo meriti un diverso aggettivo.
Possiamo trovare tutte le giustificazioni possibili: vittime della squalificante società in cui vivono, privati di ogni struttura e servizi per fare qualcosa di diverso etc. etc., ma accettare questi comportamenti, liquitandoli con un: "poverini..........non hanno altro da fare" credo sia offensivo anche per loro stessi.
E' ora di dire basta, è ora di fare qualcosa di concreto, prima che la malattia si diffonda e matastatizzi. Denunciamoli alle forze dell'ordine e soprattutto, denunciamolo ai loro genitori (se qualcuno li conosce).
Questa è la classica situazione per la quale il così detto, metodo del " Vicino che Osserva" potrebbe esserci veramente utile.
Tutti possiamo sbagliare, tutti possiamo compiere qualche atto d'imbecillità, ma perseverare nell'errore, in una società di diritto, non è ammesso !. Che lo sappiano anche loro........altro che baby gang !
Ferdinando Cedrone
































































N/A
Sicurezza7/1/2006 18:19:16
Forze di Polizia non abbandonateci !

da: Segnalazioni

Anche oggi, prima di connettermi al sito, ho assistito all'ennesimo atto di teppistaggio di un gruppetto di adolescenti che imperversa e malversa presso il centro commerciale dove è ubicata la farmacia San Luca; mi auguro che il nuovo anno ci possa portare la presenza fissa e visibile della polizia in zona.
enzo


N/A
Sicurezza6/1/2006 23:24:47
Ecco il Mostro !

Ora, in Q4 sembra di essere a Cape Canaveral !
Non vogliamo fare molti commenti, semplicemente perchè le immagini parlano da sole !
Vederlo dal vivo vi assicuro è ancora più grande.
Serviva ?....serviva proprio in quella posizione ?....non c'erano altre possibilità ?
Mah !
Non sappiamo se è vero che le onde elettromagnetiche sparate da quel "bellissimo paletto dell'illuminazione" sono veramente dannose per la salute (stiamo organizzando una Tavola rotonda su questo argomento); ne sappiamo chi sono i veri responsabili di questa "opera d'arte" .... o almeno non vogliamo accusare nessuno prima di esserne sicuri .....ma almeno, c'è qualcuno che ci sa rispondere alle prime tre domande di quest'articolo ?
Ne saremmo molto felici !
Grazie..........Ferdinando Cedrone






















































































N/A
Sicurezza5/1/2006 23:53:00

« 1 ... 6 7 8 (9) 10 »

Contatore :: Valid XHTML 1.0 Transitional :: Valid CSS 1.2