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renatosd
Inviato il: 9/2/2009 11:39
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: LE OCCASIONI PERSE DALLA POLITICA (nostrana)

distruggere senza costruire non serve a nulla e a nessuno .. infuocati dall'ira e dall'odio si imbracciano i forconi tutti sono accomunati dallo stare da una parte ritenendosi i buoni di turno, mettendo insieme a tanta gente normale anche i populisti, i menefreghisti, gli incivili e gli ignavi ponendo sulla gogna insieme a tanti squallidi politicanti anche chi ha dedicato tempo a cercare di costruire qualcosa e ti posso assicurare che ce ne sono stati tanti anche qui ... Spesso il popolino che si ritiene migliore dei suoi politicanti, lo stesso che butta la spazzatura nei campi, che scrive sui muri, che porta i cani a cacare per strada non sa neanche, non vuole sapere e non ha mai saputo che - tanto per fare anche i nomi - persone come Diego Giliberti, come roberto lessio e altri ancora, magari anche nella maggioranza, hanno lavorato, hanno studiato le carte, hanno presentato mozioni e documenti, hanno fatto quello che dovevano fare e anche di più ... ma che importa ....  invece di informarsi, invece di partecipare alla vita pubblica, assistere alle sedute di consiglio,  molti, moltissimi se ne sono stati a casa a farsi i cavoli propri, tanti non ne sanno nulla di nulla di niente, però fa fico dopo alzarsi e dire: so tutti uguali so tutti ladri, so tutti approfittatori ... ma tutti questi signori che si ergono a giudici che hanno fatto per la comunità fino ad oggi? siamo proprio sicuri che siano migliori? ... dobbiamo riporre in loro le nostre speranze per un mondo migliore?

Io penso che sia solo comodo ... molto comodo ... troppo comodo non ci si rimette nulla, fa un sacco fico stare con la massa, poi basta il primo coglione che ti promette un posto per il figlio e si è pronti a svendere il proprio voto ... tanto che vale? meglio pensare a sistemare i fatti propri ...

mi spiace ma questo atteggiamento è il peggiore dei rimedi ... concordo con Dante Alighieri è l'Ignavia il più ignobile e deprecabile dei "peccati" ed il primo nemico di una convivenza civile ... il populismo gretto e ignorante è la diretta conseguenza dell'ignavia.

renato



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Salvatore
Inviato il: 9/2/2009 12:02
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: LE OCCASIONI PERSE DALLA POLITICA (nostrana)

Caro Renato, distruggere senza costruire dici? Io penso che la (ri)costruzione non possa ce venire dalle persone oneste, da chi ha a cuore il bene comune, da chi non vende il voto per la promessa del posto al figlio, da chi ha l'ntegrità morale di saper anteporre il bene collettivo al suo tornaconto immediato.

Scusa la franchezza, ma io mel fosco panorama politico odierno (sia locale, sia nazionale) vedo solo pessimi politicanti che sbraitano, si agitano, gesticolano, scodinzolano, promettono...

Nè questi politicanti sono peggiori del popolo che rappresentano; anzi ne sono i perfetti rappresentanti, nel bene e sopratutto nel male. Molte delle indignazioni populiste (come le chiami tu), sono in realtà dovute al fatto che tarda ad arrivare il proprio turno di mungere la vacca. Noi italiani (è stato abbondantemente detto da persone ben più qualificate di me) siamo incapaci di sentirci parte di un qualcosa più grande di noi. Il nostro senso della comunità si esaurisce dentro le mura domestiche. Puliamo e tiriamo a specchio il nostro pavimento e spingiamo con la scopa la spazzatura fuori dall'uscio. Questi siamo noi italiani.

Se non c'è una presa di coscienza collettiva che al di sopra di noi c'è qualcosa di più grande, (chiamiamola patria, chiamiamola nazione, chiamamolo stato...) per il quale (o per la quale) vale la pena sacrificare l'interesse personale (persino la vita avrebbero detto in altri tempi) l'Italia (con gli italiani) è destinata al declino inesorabile e definitivo.

Io sono stanco di vedere e di sentire questa marmaglia che dagli schermi di porta a porta (col beneplacido del lecchino di corte) ci imboniscono, ci anestetizzano, ci dicono che va tutto bene, che stanno lavorando per noi, che hanno a cuore il bene comune, quando ogni loro azione è un insulto alla decenza e alla moralità.

Salvatore

PS: ormai dovresti saperlo: a me piace generalizzare. Tra il pessimo bestiario politico c'è sicuramente la mosca bianca, c'è sicuramente chi ha a cuore il bene comune. Ma nel suo complesso, il bestiario politico sta distruggendo l'Italia. Ed è questo che conta.



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renatosd
Inviato il: 9/2/2009 12:23
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: LE OCCASIONI PERSE DALLA POLITICA (nostrana)

La soluzione allora qual'è??? 

no perchè  tu dici "Io penso che la (ri)costruzione non possa ce venire dalle persone oneste, da chi ha a cuore il bene comune, da chi non vende il voto per la promessa del posto al figlio, da chi ha l'ntegrità morale di saper anteporre il bene collettivo al suo tornaconto immediato." ma come? se provando a farlo con l'unico strumento che lo consente, ovvero la politica, automaticamente si mettono nella parte della lavagna dove i populisti segnano i cattivi ...!!

qual'è la soluzione? baccagliare? ululare alla luna? se servisse a qualcosa ditemi quando c'è la luna piena ...  se no rimbocchiamoci le maniche diciamo meno fesserie generiche e più fatti circostanziati, appassioniamoci e cerchiamo di entrare dalla porta .. 'che rompere da lontano i vetri delle finestre è solo un atteggiamento vigliacco che favorisce solo le più becere spinte autoritarie ...

renato



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Salvatore
Inviato il: 9/2/2009 13:29
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: LE OCCASIONI PERSE DALLA POLITICA (nostrana)

Renato, io non ho alcuna intenzione di "rompere i vetri delle finestre"! Se mi consenti una metafora, io vorrei far capire che la "domanda" da parte dei consumatori della politica (noi cittadini) è cambiata, e che quindi deve cambiare anche l'offerta. Io vorrei far capire che i cittadini (una parte di essi almeno, forse solo io, non lo so!) non chiedono più favori e la concessione di privilegi, ma chiedono di essere amministrati con in mente il bene della comunità e non l'interesse "particulare" di alcuni. Io sbraito e "ululo alla luna" per due motivi:

  1. per infoltire la schiera di questi "nuovi cittadini" che sono stanchi di tagliare il ramo su cui sono seduti;
  2. per far capire a chi decide di fare politica attiva, che la "domanda" è cambiata, e che quindi, se vogliono stare sul mercato, devono adeguare la loro offerta alla domanda.

Salvatore 



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Anonimo
Inviato il: 9/2/2009 16:56
Re: LE OCCASIONI PERSE DALLA POLITICA (nostrana)

Per la soluzione ci vorrebbe una palla di vetro perchè nonostante i disastri che succedono si presentano e si votano sempre gli stessi, quelli citati nell'articolo del Tempo sono seppur non vecchi supportati da "anziani" e sono sempre gli stessi da anni con due o più cariche, loro o di persone strettamente a loro collegate. Un vecchio detto mi sovviene "Se sei incudine statti se sei martello batti" ma qui mi sembriamo tutti incudini e i martelli indistruttibili, spazio per il nuovo non c'è in nessun partito di nessuna parte politica sarà contestabile ma è la mia idea supportata da esperienze sia mie che di amici e non solo a Latina.



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renatosd
Inviato il: 10/2/2009 7:54
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: LE OCCASIONI PERSE DALLA POLITICA (nostrana)

Nessuno può pensare che il nuovo cali dall'alto ... se si sente la necessità di nuovo, o semplicemente di un corretto modo di fare politica e amministrazione, si sceglie quella sede che più si sente vicina per assunti ed ideali e si entra per cambiare da dentro ... è la semplice differenza tra un atteggiamento passivo comodo e certamente infruttuoso e un atteggiamento attivo scomodissimo, in questo momento sicuramente impopolare, e con scarse possibilità di successo ... ma tra lo zero e lo scarso io preferisco la speranza ...

renato

PS il paragone tra politica e mercato è azzardato e non trovo fili di connessione al pari del paragone tra sommatorie di liste e l'algebra ...ma di questo parleremo la prossima puntata ...



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Salvatore
Inviato il: 10/2/2009 9:32
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: LE OCCASIONI PERSE DALLA POLITICA (nostrana)

Catro Renato,

io dissento da questa tua conclusione secondo la quale solo facendo politica attivamente (ossia "da dentro" il partito politico) si possono cambiare le cose. Io rivendico il diritto di fare politica da fuori, da semplice elettore, da semplice cittadino; rivendico il diritto di far sentire la mia voce (e miei ululati!); rivendico il diritto di chiedere a chi fa politica "attiva" di perseguire il bene comune invece dell'interesse del suo portafogli e dei portafogli della sua più o meno ampia cerchia d'amici; rivendico il diritto di indignarmi se chi amministra pensa solo alla sua poltrona e se ne infischia dei problemi reali; rivendico il diritto di provare a cambiare le cose... rimanendo fuori dai partiti politici! E non per questo mi vado a buttare da solo nel girone degli ignavi.

Salvatore 



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Anonimo
Inviato il: 10/2/2009 9:52
Re: LE OCCASIONI PERSE DALLA POLITICA (nostrana)
Caro Renato...superato abbondantemente il mezzo secolo di vita, in larga parte passato a cercare di cambiare le cose "da dentro", senza risultati apprezzabili, voglio provare a tentare di cambiare da fuori!!! Certamente sostenendo quanti, singolarmente, perseguono i miei stessi obiettivi (sempre che un sistema elettorale vagamente democratico me lo permetta), ma senza i lacciòli della cosiddetta disciplina di partito, che nella maggioranza dei casi, ha il solo scopo di garantire la conservazione di rendite di posizione di pochissimi. Io voglio invece che chi fa "il mestiere",e non la "professione" della politica, senta in maniera pesante la perdita di consenso, perchè altrimenti continuerà a non avere la percezione della necessità di cambiare. Guarda questa amministrazione, che pure ha ridotto la città una schifezza: perchè dovrebbe cambiare rotta, se gli apparenti dissidenti interni, al momento opportuno, si ricompattano saldamente, e se gli elettori che fanno il pianto greco, poi li votano con percentuali bulgare? Io non so se questa sarà la strada "vincente"...ma voglio provare a percorrerla..

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renatosd
Inviato il: 10/2/2009 10:08
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: LE OCCASIONI PERSE DALLA POLITICA (nostrana)

legittimo per carità ... ma il mezzo secolo dovrebbe farti vedere anche i limiti e i rischi di questa posizione... movimenti, associazioni, girotondi ... esperienze interessantissime che non hanno saputo o potuto scardinare nulla ... tante energie che al momento opportuno avrebbero potuto incidere realmente e che si sono fermate sulla soglia della politica per motivi che non condivido ...

ripeto posizioni legittime quella tua e di salvatore, ci mancherebbe altro ... ma non vedo un futuro ne roseo ne facile e comunque vi auguro buona fortuna ... ma vi invito altresì a non confondervi nell'ampia schiera di qualunquismo degenerante che può portare a derive inaspettate e in alcuni casi pericolose ... credo che tu sappia a cosa mi riferisco ...

renato



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giucap
Inviato il: 10/2/2009 10:20
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827
Re: LE OCCASIONI PERSE DALLA POLITICA (nostrana)

Penso che Antonella, oltre a rispondere a Renato, abbia implicitamente risposto anche a Salvatore.

I diritti reclamati da Salvatore nel suo ultimo post sono a mio avviso sacrosanti; capisco però anche la critica di Renato sul qualunquismo, perché lo riguarda da vicino.

Ritengo che accumulare tutti i "politici" nella critica indifferenziata sia una semplificazione eccessiva, dettata forse da "pigrizia" mentale. Ovvio che Renato, che invece si è impegnato (è sceso in campo!) con altro spirito, se ne risenta.  D'altro canto anche la generalizzazione uguale e contraria di Renato, per cui solo chi si mette in gioco aderendo a questo o a quel partito ha poi diritto di esprimersi e di criticare, per me non può essere accettata.

Per questo sento di riconoscermi nella sintesi di Antonella.

Giulio

 



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