Autore: Vecchio Portale

Il SANI non chiude!

Oggi ho appreso la notizia che il SANI non perderà la propria autonomia scolastica a sfavore degli studi dei nosri Geometri, necessari da sempre, allo sviluppo della nostra terra:

http://www.i4it.it/public/LatinaOggi/Archivio/25_1_2006/pag04latina.pdf

Speriamo solo non sia una decisione provvisoria e che tra un anno non saremo di nuovo qui a lanciare appelli!

Un vostro vicino di casa.

Alessandro Molon

Punto Quartieri

E’ sotto l’occhio di tutti che l’utilizzo del portale prima e delle testate giornalistiche disponibili puo’
costituire una ottima accoppiata mediatica
per fare propaganda politica e preparare il terreno
ora ad un candidato possibile, ora ad una parte politica.

Il rischio che si corre e’ quello che ritorna anche dalle vicende della politica nazionale : la disaffezione del popolo.

La proposta che ti faccio direttore e’ creare degli spazi ad-hoc per coloro che gia’ hanno una collocazione politica e che ovviamente sostengono e devono sostenere delle tesi e dare delle notizie o compiere azioni per onor di simbolo e di schieramento.

Lo dico e lo propongo perche’ son certo che i visitatori del nostro portale sono curiosi e interessati a sapere da quale pulpito viene la predica o la proposta o la soluzione.

Perche’ deve sapere la storia dei problemi, la cultura politica che ne caratterizza gli approcci ma deve poter verificare la differenza politica intellettuale della discussione in ogni ambito.

C’e’ chi scrive per il centro-sinistra e chi scrive poer il centro-destra.

C’e’ chi scrive per il politico amico o per il possibile candidato per il futuro.

Mentre ci sono tutti coloro che scriveranno autonomamente e che vanno protetti e tutelati da chi puo’ gestire lo stumento mediatico indipendentemente da collocazioni politiche ben definite.

Nell’ottica in cui questa proposta, ce lo auguriamo in molti , venisse condivisa lo spazio individuato con il nome “PUNTO QUARTIERI” potrebbe essere curato direttamente da rappresentanti politici dell’area di centro-sinistra.

Evitiamo la confusione fra le finalita’ informative e offriamo la possibilita’ di individuare anche le capacita’ politico-culturali che ci contraddistinguono.

Saluti a tutti.

finalmente hanno spento il motore

questa mattina esasperata dal rumore del gruppo elettrogeno dell’antenna , che durante la notte impedisce di riposare, mi sono recata al comune decisa di chiarirmi le idee a riguardo.mi presento all’assessorato dei lavori pubblici senza x giunta conoscere nessuno, mi informo e riesco a farmi ricevere da un assessore , gli parlo gli racconto tutto il disagio che proviamo ,e con mia sorpesa lui si impegna a fare il possibile x risolvere il problema.
morale della favola oggi pomeriggio alle 15,00 il motore era spento , l’assessore mi ha chiamata al telefono x accertarsi che fosse spento sul serio, mi invitava inoltre ad avvertire se viene riacceso.
sono molto contenta di questo , ma mi chiedo come mai io ci sono riuscita cosi facilmente? senza volantini e ripeto senza conoscere nessuno, ma solo con un po di buona volontà? comunque l’importante è che sia andato tutto bene,un saluto a tutti. alby

Il VCO muove le coscenze!

Cari Vicini, quest’oggi, in seguito all’articolo di Latina Oggi che riguarda il progetto “Vicino che Osserva”, una nostra vicina mi ha telefonato per darmi il suo appoggio ed il suo sostegno in quest’ambito.

Non vi nascondo la mia soddisfazione nel sentire che per questa persona, il VCO rappresenta una soluzione nuova ed innovativa nella sicurezza di casa sua.

Ella, infatti, abita in una delle parti più esposte ai furti della Q4, dove gli allarmi squillano per nulla e dove i cani da guardia vengono deliberatamente bastonati ed a volte uccisi dai ladri.

Certo ci vorrà ancora un pò prima che il VCO veda la luce come organo di utilità sociale ma spero che tutti voi diade disponibilità a prendervi parte come la nostra vicina di casa ha già fatto.

Un vostro vicino di casa.

Alessandro Molon

Furti in appartamenti

Nonostante tutti gli articoli di stampa pubblicati anche sul portare continuano sistematicamente a verificarsi con puntualità sconcertante i furti negli appartamenti.
Appena la settimana scorsa avevamo dovuto registrare tra la notte di domenica e lunedì il furto presso l’abitazione del mio vicino sig. Nxxxx e questa mattina, puntualmente a sette giorni di distanza, un altro furto nell’abitazione dell’altro mio vicino sig. Fxxxx, sempre in Via Luigi Boccherini.
Questa mattina ho provveduto ad inoltrare via Web una denunzia alla Polizia di Stato fiducioso che le autorità competenti predano finalmente atto dello stato di assedio che alcuni cittadini devono sopportare sulla propria pelle.
Mi domando come è possibile che di fronte a questo stato di emergenza non si pensi ad una mobilitazione ed una manifestazione di tutti i residenti del quartiere. Sarebbe auspicabile che lo stesso interesse e mobilitazione per un ripetitore sia condiviso da tutti in egual misura se non in maniera maggiore!!!!!!
Allego copia della denuncia alla Polizia di Stato.
Da mesi siamo sottoposti a continui e ripetuti furti in appartamenti nei quartieri q4 e q5 di Latina. La settimana scorsa nella notte tra domenica e lunedì è stato compiuto un furto nell’abitazione del mio vicino Sig. Nxxxxx, questa notte il furto si è ripetuto nell’altro vicino Sig. Fxxxxx nonostante l’intervento dell’impianto antifurto e sempre in Via Boccherini. Chi segnala tali fatti è stato vittima di tali eventi di delinquenza organizzata ed è costretto a vivere barricato nella propria abitazione. Vi chiedo di fare qualcosa di concreto per restituire tranquillità ai cittadini coinvolti.
In Fede
Vincenzo Ponticelli

La sicurezza non è una questione politica

Anche oggi, 19/01/2005, il problema sicurezza nei nostri quartieri conquista la prima pagina di un quotidiano.
Su “La Provincia” campeggia il titolo “Caso politico in Q4-Q5” ed il trafiletto di presentazione conclude con l’affermazione “Il problema sicurezza è politico”, a dirlo è la nostra presidente circoscrizionale, Marilena Sovrani.

Effettivamente, sposare la buona causa della sicurezza dei cittadini fa il suo effetto e sopratutto con l’approssimarsi delle elezioni, quale politico non approfitterebbe per emergere tra gli altri con qualche buona idea?

I problemi dei nostri quartieri sono un piatto ghiotto sul piano mediatico e non passa giorno in cui un politico non cerca di associare il proprio nome con qualche iniziativa o proposta.

Vado avanti con la lettura dell’articolo e trovo, di nuovo, la proposta della Vigilanza Attiva (da sola), le ridotte disponibilità economiche della circoscrizione ed i problemi di organico delle forze dell’ordine ….. questioni trite e ritrite che non rispondono in via definitiva al problema.

La Vigilanza Attiva ha sicuramente i suoi vantaggi ma dal sito dei Carabinieri emerge che, nel 2003, sono stati svolti 3.371.863 servizi di pattugliamento e che 56.859 sono state le persone tratte in arresto in flagranza di reato.
Con un rapito calcolo possiamo evincere che su mille passaggi di una pattuglia “solo” 16 volte ha condotto ad un arresto. Anche l’effetto deterrente è relativo, passata la pattuglia, passa anche la paura….

In realtà, il problema sicurezza è solo nostro e siamo noi quelli che vogliono una soluzione nuova e definitiva.

Ridurlo ad una questione politica è offensivo per quelli che ritengono la sicurezza una questione di TUTTI, importante per se, per i propri cari e per tutti i cittadini che rispettano la legge.

E’ necessario che la cittadinanza TUTTA comprenda che è necessario recuperare il concetto di comunità attraverso l’interesse comune e la solidarietà tra vicini di casa.

Mi sono chiesto come mai, la nostra presidente circoscrizionale, non ha mai espresso, in negativo o in positivo, alcuna opinione in merito al nostro progetto per la sicurezza, adesso ho capito: Il [b]Vicino che Osserva[/b] non è una questione politica, speriamo almeno che esaurite le elezioni non si esaurisca l’attenzione ai nostri problemi …..

Il vostro vicino di casa.

Alessandro Molon

SANI, non facciamolo chiudere!

L’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “V.Veneto” nasce nel 1935 e rimane tale fino a Settembre 1972, nell’Ottobre dello stesso Anno nasce l’ITG “A.Sani”.

Dal ’72, l’istituto per Geometri trova sede definitiva in quella attuale solo nel 1995.

Angelo Molon è stato docente presso il Sani fino al 2002 e per molto tempo vi ha svolto funzioni di Vice Direttore.
Inizia con qualche cenno di storia, Angelo, nel raccontarmi come mai si è giunti alla chiusura dello storico istituto.
Nel 1999 viene promulgata la riforma Berlinguer che, di fatto, impone la perdita dell’autonomia per gli istituti superiori con meno di 500 alunni.
Per qualche anno il SANI supera di gran lunga questo numero ma tutto cambia quando il Rosselli di Aprilia apre corsi per Geometri.

Quest’istituto, infatti, raccoglie circa 250 iscritti ed il numero di Latina scende improvvisamente poco sotto la tanto temuta soglia dei 500.
L’ITG rimane per qualche anno in questa condizione fino a giungere all’attuale decisione di accorpamento con il Marconi (che già occupa un piano della scuola “A.Sani”).

Rimane inteso che la sovrintendenza scolastica regionale ha assunto una decisione in regola con tutte le normative vigenti.

Ad ogni modo rimangono dei grossi dubbi:

Il personale docente del Sani, da tempo, chiedeva un accorpamento dei corsi per Geometri del Rosselli con quelli del SANI di Latina da tenersi presso il SANI stesso. In questo modo ci sarebbe stato il numero complessivo di alunni sufficiente a mantenere l’autonomia del ITG SANI e l’Istituto avrebbe mantenuto la connotazione “per geometri”.

[b]Perchè quest’invito non è mai stato accolto?[/b]

Il Rosselli è in attesa di una sede nuova e più grande proprio a causa dell’aumento di iscritti. Si risparmia a Latina chiudendo, di fatto, il SANI ma si spende ad Aprilia per una nuova sede sempre per Geometri?

Invito tutti a riflettere su queste domande per impedire a LATINA di perdere una così importante scuola superiore, sia
sul piano storico che formativo dei nostri ragazzi.

Alessandro Molon

Leggende vere e curiosità su vigili urbani, multe e vigili del fuoco

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Allo scopo di stemperare la questione Vigili Urbani, ricevo da un amico e volentieri propongo le storie di seguito che mi garantiscono essere vere (Alex)[/font][/color][/size][/b]
[b][color=0000FF]Sui Vigili Urbani ….[/color][/b]

[b]Cinese multata investe due vigili a Milano[/b]
Una cittadina cinese ha deliberatamente investito con un’auto due donne vigili. Il fatto è avvenuto a Milano nel quartiere cinese. La donna era infuriata perché le avevano contestato una serie di infrazioni tra cui la mancata revisione dell’auto e le avevano annunciato che le avrebbero sequestrato il libretto di circolazione della vettura. Hanno fatto in tempo a spostarsi e hanno subito per questo lesioni di poco conto alle braccia e al polso. E’ accaduto in via Paolo Sarpi, in pieno quartiere cinese. Protagonista A.H., 29 anni, commerciante e proprietaria di una vecchia Bmw 520. Ha mostrato patente di guida e libretto alle due vigili, e quando ha saputo che la vettura non poteva circolare perché non era stata sottoposta a revisione, si è ripresa la patente, è salita in auto e ha urtato le guardie municipali prima di allontanarsi.
Le due vigili guariranno in sette e quattro giorni. I vigili urbani hanno denunciato “l’indisciplinata automobilista” per resistenza a pubblico ufficiale e per lesioni.

[b]Vigile multa padrona, il cane lo morde[/b]
Cercava solo di applicare la nuova ordinanza Sirchia il vigile urbano di Milano, A. Z. di 30 anni, che è stato azzannato alla gamba da un cane, un meticcio di mezza taglia, aizzato dalla padrona che stava per essere multata: l’animale infatti non è iscritto all’anagrafe canina. Il vigile è stato immediatamente portato in ospedale dove è stato medicato, mentre la donna è stata denunciata per lesioni volontarie. Il vigile era in servizio in borghese con un collega nei vialetti del parco Solari a Milano. Dopo un sopralluogo, i due hanno fermato e chiesto alla donna, Francesca B. di 28 anni, i documenti del cane. Non essendo il meticcio iscritto all’anagrafe canina, pur non essendo tra le razze comprese dall’ordinanza, i vigili hanno iniziato a compilare il verbale per la contravvenzione. A questo punto la proprietaria del cane, sempre secondo il resoconto fatto dai due colleghi, si è buttata per terra inscenando un’aggressione per aizzare l’animale, che prontamente si avventava su uno dei due, mordendogli una gamba. Il vigile, medicato all’ospedale San Carlo, ha una prognosi di 5 giorni, mentre la donna è stata denunciata.

[b]Multe da record: eccesso di velocità a invalido & cieco[/b]
Nel 1993, a Campobasso, i vigili urbani hanno fermato per eccesso di velocità un uomo che sfrecciava a bordo di una motoretta nelle vie del centro storico: ufficialmente, era un invalido civile che usufruiva di una pensione per cecità.

[b]Multe divertenti: i vigili multano auto del proprio comune..[/b]
La legge è legge! Canicattini Bagni. Si è quasi arrivati ad un incidente diplomatico tra il comune di Canicattini ed il comando dei vigili urbani a causa di una multa, fatta da autovelox ad una macchina di proprietà del comune. I vigili sono stati inflessibili, ed il comune è stato costretto a pagare 260mila lire, duecento delle quali finiranno… nelle sue casse! (Da “La Sicilia”)

[b]Sindaco di Milano: no ai vigili bassi![/b]
Nel capoluogo lombardo non si assumeranno più agenti di polizia municipale fino a che non verranno modificati i regolamenti introducendo una clausola che preveda un’altezza minima. La stessa della polizia di Stato. Il diktat è del sindaco polista Gabriele Albertini, che di fatto ha ufficialmente bloccato qualsiasi eventuale bando di concorso per assunzione di vigili in città, nonostante la metropoli ne abbia bisogno. Di fatto, al sindaco, che da poco ha ottenuto i poteri speciali sul traffico, non va proprio giù la presenza, tra le schiere di ghisa che ogni giorno prendono servizio in città, di individui troppo bassi per dare un tono sufficientemente marziale alla divisa. (Fonte: il Nuovo.it)

[b]I vigili non fanno il loro dovere? Ci pensa il parroco vigile![/b]
Ligio alle leggi, la domanda per l’autorizzazione al transito ed alla sosta nell’isola pedonale l’ha regolarmente presentata all’apposito ufficio del Comune dell’Aquila. Ma allegata alla richiesta, monsignor Renato Narduzzi, conosciutissimo parroco della centrale parrocchia di Santa Maria Paganica, ha allegato anche le “multe” da lui stesso “elevate”. Per un giorno, infatti, stufo di una situazione paradossale da anni, il parroco si è trasformato in vigile urbano. Ha preso penna e taccuino ed ha annotato le targhe ed il tipo delle auto che «nel giro di solo quindici minuti» ha sorpreso parcheggiate in via Paganica (soltanto vicino alla chiesa) e al Chiesetta del Campanaro, ovvero due delle strade della Zona a traffico limitato (Ztl) nella giornata del 7 aprile scorso. L’elenco, quattordici veicoli in tutto, su carta intestata della parrocchia e con una provocatoria premessa (“prima puntata”) si conclude con un’amara considerazione: «Sembra che all’Aquila la legge sia quasi uguale a giorni alterni esclusi il sabato e la domenica». Don Renzo ha indossato i panni (sopra la tonaca, ovviamente) del vigile urbano ed elevato le “multe” perchè, come ha scritto nella stessa domanda per ottenere il “permesso” per l’isola pedonale, «tale permesso non utilizzabile perchè il passaggio è sempre, dico sempre, da 15 anni, ad oggi, ostruito da altri veicoli non autorizzati». (Fonte: Il Messaggero)

[b]Segnalazioni pericolose[/b]
Santa Teresa. Turista distratto, sbattuta la testa contro un “divieto di sosta” a suo dire posizionato troppo in basso, se la prende con una vigilessa. La donna ha cercato di rimanere calma, ma quando il turista ha continuato a incalzarla, i due hanno iniziato a guardarsi in cagnesco. Per fortuna poi l’uomo si è allontanato borbottando. (Da “L’Unione sarda”)

[b][color=0000FF]per finire qualche intervento spettacolare dei vigili del fuoco..[/color][/b]

[b]Vigili aiutano amante a scendere dal tetto ghiacciato[/b]
Danimarca: Un uomo di 41 anni ha dovuto ricorrere ai vigili del fuoco per scendere dal tetto di un’abitazione sul quale era salito, nudo e in piena notte, in fuga dal marito della donna con la quale aveva trascorso la serata. In piena notte, ben sotto zero, il malcapitato ha trascorso circa 2 ore sul tetto (12 febbraio 2003)

[b]Vigili del Fuoco liberano uomo incastrato nel water[/b]
E’ stata una mattinata decisamente sfortunata per un uomo d’affari di circa 55 anni ospite di un albergo milanese, che a causa di una scivolata si e’ trovato incastrato nel water. Per liberarlo sono dovuti intervenire i pompieri, che hanno spaccato la toilette ridando all’uomo la liberta’. Il singolare episodio e’ avvenuto in un hotel nei pressi di Porta Vittoria: il cliente, dopo essersi svegliato, ha fatto una doccia ma, nell’uscire, e’ scivolato cadendo a terra in avanti e centrando, con la mano sinistra, il foro dello scarico del water, dove la mano e’ rimasta incastrata. L’uomo, a quel punto, ha cominciato a urlare, e dato che la sua stanza si trova al primo piano, proprio nei pressi della reception, e’ stato subito soccorso dal portiere, che ha chiamato il 118 e i Vigili del Fuoco. I pompieri, dopo un primo esame del problema, hanno deciso di spaccare la ceramica, liberando la mano del malcapitato che poi e’ stato trasportato al S. Raffaele per una sospetta incrinatura delle costole causata dalla caduta. Il personale dell’albergo, interpellato dai soccorritori, avrebbe sottolineato solo che l’episodio non e’ dipeso da un malfunzionamento dei sanitari. (Fonte: ANSA)

[b]Record di multe: ma l’auto è intestata a un morto[/b]
Napoli – Milleduecentosessantacinque sono le multe per divieto di sosta lasciate negli anni (la prima è del luglio del 1999) sul parabrezza di una Peugeot di colore nero, parcheggiata in via Marina – a Napoli – senza che nemmeno una fosse pagata. La vicenda è ancor più curiosa se si considera che la macchina appartiene a un automobilista ignoto che per non pagare le multe aveva intestato la sua auto a un morto. (luglio 2003)

[b]Torna a casa scalza per non pagare una multa[/b]
Trento – Una punizione tanto esemplare quanto singolare quella inflitta nei giorni scorsi a una ventenne di Trento da un vigile urbano. La ragazza stava percorrendo le vie della città sui suoi pattini, quando è stata affiancata da un’auto di servizio della polizia municipale. L’agente a bordo l’ha obbligata a togliersi gli schettini e a tornare a casa scalza, pena il pagamento di una contravvenzione. Il Codice della strada vieta infatti l’uso dei pattini e degli skateboard sulle carreggiate: articolo 190, comma 8. (agosto 2003)

Fonti: tgcom.it, settimana enigmistica, La Repubblica – Il messaggero, Il Nuovo

Alessandro Molon

Considerazioni sul progetto VCO

L’idea del VCO (Vicino che osserva) che ho riportato su questo sito mi è stata suggerita dal sistema “Neighborhood Watch” Americano.
Tuttavia, pur avendo notevoli punti di contatto, esso non è attuabile mediante una semplice “copia e incolla” delle metodiche USA.

Le comunità “Neighborhood Watch” americane sono regolamentate da Leggi e Decreti dello stato e queste sono vere e proprie “braccia” coordinate direttamente dalle pubbliche autorità, in genere dalla Polizia di contea, che si occupano anche della formazione dei membri.
Inoltre, la protezione della proprietà (che sia privata o pubblica) consente l’uso delle armi in caso di violazione e questo non è esattamente quello che vorrei e, credo, vorrebbe nessuno….

La cultura Italiana è profondamente differente da quella Americana, per questo motivo ritengo che da noi il [b]VCO[/b] deve essere un moto popolare a cui tutti gli abitanti dei nostri quartieri devono partecipare[b][color=0000FF] spontanemanente e liberamente [/color][/b]e poi deve essere [b][color=0000FF]alimentato dal senso civico[/color][/b] di tutti.

Infatti sarà il senso civico di tutti noi a dare il suo contributo mediante le informazioni e le denunce che vorrete dirigere verso questo portale e che saranno poi messe a disposizione degli [b]uomini di legge[/b] così da farli lavorare al meglio.

Immagino anche una comunità che non si occupi “solo” di criminalità ma di tutto quello che concerne la protezione dell’individuo come la prevenzione incendi e la sicurezza domestica.

Spero vogliate condividere con me l’entusiamo con il quale vedo, in questo progetto, la soluzione o quantomeno un modo con cui possiamo affrontare, tutti insieme, i tanti problemi che affliggono la società moderna.

Sabato prossimo, con Freddy, presenteremo per RADIO il progetto VCO proprio parlando di sicurezza nei quartieri Q4 e Q5. Ci sarà la possibilità di intervenire in diretta allo 0773663795 oppure via SMS al 3335303066, la frequenza è quella di [b]MUSICA RADIO 101.5[/b] e spero che sarete numerosi a suggerirci idee ed opinioni.

Grazie a tutti.

Alessandro Molon

Soppressione identità Liceo Politecnico Sani

Questa mattina si è tenuta una riunione nell’auditorium del Liceo Sani per comunicare il “Brillante” decreto emanato dalla Regione Lazio di soppressione-accorpamento del Sani al Marconi!!!
La notizia, non solo ci lascia stupefatti, a ridosso della festa del 70° anniversario della sua istituzione a cui hanno partecipato politici ed amministrazioni locali, ma ancor più ci lascia indignati in quanto ha smentito tutte le assicurazioni e le aspettative espresse in detta occasione.
Basta guardarsi intorno per aver certezza che il Liceo Sani è il naturale bacino di preparazione per le attività imprenditoriali nel campo ambientale ed edilizio della provincia di Latina e costituisce il naturale polo di collegamento tra la scuola media e l’università.
Tale decisione smentisce la realtà territoriale che pullula di nuove concessioni edilizie.
La domanda sorge spontanea: “dove e come saranno formati dei professionisti in campo ambientale ed edile se dall’alto si ritiene opportuno SOPPRIMERE tale polo pedagogico”?.
Informiamo tutti i residenti dei quartieri q4 – q5 che è stato costituito un comitato Docenti-Alunni-Genitori-Personale ATA per concordare le azioni da intraprendere contro questa manovra politica che per tutelare gli interessi personali di pochi vuole calpestare l’identità non solo dell’istituzione scolastica ma anche un’identità territoriale che ha una storia di oltre 70 anni.
Chiediamo a tutti i residenti dei quartieri q4 – q5 la loro solidarietà e di essere uniti e compatti nelle azioni che saranno intraprese.
Ponti