A Quartieri Connessi l’isola pedonale piace, come alla maggioranza dei cittadini di Latina

Nulla da fare, sembra che a qualcuno, la storia dell’isola pedonale di Latina, proprio non vada giù. Capirei, con qualche riserva che a lamentarsi fossero solo le categorie direttamente interessate, ma da quando ho letto su alcune testate giornalistiche (cartacee e on-line) sembra che le lamentele provengano anche da alcuni illustri rappresentanti della politica locale, e qui qualcosa non mi convince. Ma non si tratterà per caso del solito “acchiappaconsensi” di turno ? quelli che al bene della città (e dei cittadini) preferiscono la speranza di guadagnare o riguadagnare il loro posto sul banco della maggioranza del prossimo consiglio comunale? Beh, qualche dubbio ce l’ho.

Ma vorrei raccontarvi qualcosa che forse può aiutare a comprendere la mia posizione e quella dell’associazione che rappresento (Quartieri connessi) e che ha molto a che vedere con la mia attività lavorativa:

Da qualche anno, esercito la mia professione in un’ampia zona della Penisola, praticamente mezza Italia, e quotidianamente vedo città di ogni tipo, grandi e piccole, che nel novanta per cento dei casi, hanno la loro isola pedonale. L’ultima in ordine cronologico venerdì scorso, Cremona, città fantastica con un intero centro storico totalmente pedonalizzato… ci tornerò e lo farò molto volentieri anche da turista. Potrò godere delle sue meraviglie architettoniche e degli splendidi negozi senza alcun problema. Ma allora cosa devo pensare? che i Cremonesi sono tutti matti,  sconsiderati,  avventurieri? …Mah!

E potrei dirvi la stessa cosa di Pistoia, Empoli, Ascoli, Viterbo, e tante altre ancora, ma mi fermo qui.

Ecco perché, forse, quando leggo le considerazioni di qualche nostalgico pontino, resto sbalordito. Faccio due più due e l’unica risposta che riesco a darmi è la seguente, anche questa legata fortemente alla mia attività lavorativa:

Mi occupo di Formazione nel settore della Comunicazione. Nella programmazione neuro linguistica esistono i Metaprogrammi che, tra l’altro, studiano  i comportamenti attraverso i quali le persone prendono le loro decisioni:

ci sono persone che prendono decisioni secondo una modalità “VIA DA” ed altre “VERSO”…

Evidentemente, anche in questa città, ci sono esercenti proiettati VERSO, verso cioè il futuro ed altri per i quali i cambiamenti, invece, sono sempre e solo una minaccia (i VIA DA) che vivono nella loro zona di confort e non accettano alcun mutamento… Nulla di male in tutto questo, ci mancherebbe, comprendiamo le loro ragioni, per chi vive di commercio, in un’epoca difficile come questa, non è facile accettare il rischio di vendere anche un solo oggetto in meno. Lo capiamo e comprendiamo. Ma questo rischio, è davvero così reale? A leggere i tanti studi di settore pubblicati sul web, non sembrerebbe così alto, anzi, generalmente si osserva il contrario, le Isole pedonali per molti sono una manna (vedi ad es.: Fonte: Politecnico di Milano, Lab. di urbanistica: Paolo Sarpi, “verso un’identità”).

E se è giusto che ognuno possa fare le proprie scelte secondo la modalità che più gli appartiene, (VIA DA o VERSO), non sarebbe comunque corretto, per un’amministrazione fare sempre e comunque le scelte a favore della maggioranza dei cittadini? Il Bene Comune, appunto!

Noi dell’associazione Quartieri Connessi, crediamo proprio di si, la maggior parte dei cittadini vuole l’Isola pedonale, e tanto è emerso anche da alcuni diversi sondaggi (tra i quali ricordiamo uno molto partecipato di RinascitaCivile) dove si evidenziava sempre una netta maggioranza a favore dell’isola pedonale.  Di questo, l’amministrazione comunale DEVE tenerne conto.

Molti cittadini, anzi, la vorrebbero ancora più ampia, a dar respiro a chiunque voglia riappropriarsi del piacere di fare una passeggiata in centro città senza rischiare di venire falciato dall’autista o motociclista di turno, e magari fare anche qualche spesa in tutta sicurezza e con la necessaria serenità. E’ proprio così anormale tutto questo?

 

Latina 11 luglio 2017

 

Il presidente

Ferdinando Cedrone

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