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Lettera aperta alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura inquirente

 
Il 17 ottobre 2015 è una data che probabilmente passerà alla storia come il giorno della svolta, il giorno in cui la città di Latina ha deciso di opporsi a quella che sembrava una invincibile associazione a delinquere tra politicanti corrotti, funzionari della pubblica amministrazione infedeli e criminali incalliti, e di avere fiducia nelle Istituzioni sane.
La giornata è cominciata al secondo piano del palazzo del Comune (palazzo che da simbolo della città, ultimamente è divenuto simbolo di mala-amministrazione e di saccheggio delle risorse pubbliche) con un bellissimo incontro organizzato dalla Confartigianato sul tema delle truffe agli anziani. Oltre ai
saluti del Commissario Barbato e del Prefetto Faloni, relatori d'eccezione sono stati il Colonnello Passaretti, comandante la Polizia Locale, il Tenente Colonnello Simoncini della Guardia di Finanza, il Maggiore Dimiccoli dei Carabinieri e l'Ispettore Malandruccolo della Polizia di Stato. Tutti hanno ribadito l'impegno delle Forze dell'Ordine, tutti hanno richiesto a gran voce la collaborazione dei Cittadini invitandoli a vigilare, a denunciare i reati e a chiamare con fiducia le Forze dell'Ordine.
Poi nel pomeriggio c'è stata "L'ora della legalità", una manifestazione spontanea con cui circa 2000 cittadini di Latina hanno chiesto "legalità" e hanno ringraziato le Forze di Polizia e la Magistratura per i recenti arresti dell'operazione "don't touch". Commoventi le parole del Questore Giuseppe De Matteis che ha, ancora una volta, ribadito
l'importanza della collaborazione dei Cittadini, l'importanza delle denunce, l'importanza di aver fiducia nelle Forze dell'Ordine.
Ecco, è proprio su questa fiducia che vorremmo richiamare la Vostra attenzione e per farlo partiremo
da due esempi concreti:
1) Due anziani coniugi vengono truffati da un malvivente che fa leva sulla loro profonda religiosità; vincendo il naturale pudore e il senso di abbattimento, i due anziani trovano la forza di recarsi dai Carabinieri… per sentirsi dire: "Ma come, nel 2000 ancora credete a queste cose?"
2) Per senso civico e per "statuto", il presidente di questa Associazione chiama spesso la Polizia Locale di Latina (e altre Forze dell’Ordine) per segnalare varie infrazioni e reati, tipo il parcheggio sulle strisce pedonali, il conferimento irregolare dei rifiuti, l'esecuzione non a regola d'arte di lavori pubblici, l'affissione illegale di manifesti elettorali e commerciali, lo smaltimento illegale di rifiuti speciali, etc. etc. Molto spesso si trova a dover ingaggiare dei veri e propri duelli verbali per riuscire a penetrare il muro di gomma che quasi sempre gli si para innanzi. Le risposte che riceve la maggior parte delle volte sono del tipo: "Non abbiamo una pattuglia disponibile da mandare", "Siamo pochi", "Siamo sotto organico", "Non possiamo fare niente perché per fare la multa avremmo dovuto vedere noi il fatto", passando per "Lei chi è?", fino agli estremi "Come si permette!?", "Non ci deve dire lei quello che dobbiamo fare!" etc. etc.
 
In molti altri paesi cosiddetti civili, quando un Cittadino chiama la Polizia si sente rispondere: "Buongiorno, Polizia di XX sono l'Agente YY COME POSSO AIUTARLA?". Un Cittadino che chiama o che si rivolge con fiducia alle Forze dell'Ordine si aspetta proprio questo, di essere aiutato, non di essere deriso o liquidato con un "non possiamo farci niente!".
Mai dalla bocca di un Poliziotto o di un Carabiniere o di un Finanziere o di un Vigile o di un Agente della Forestale o della Polizia Provinciale dovrebbero uscire frasi tipo "non possiamo farci niente" o alcuna delle colorite varianti! Mai! Frasi del genere, (e ancor peggio lo sberleffo) hanno sul cittadino effetti devastanti peggiori del torto o della violenza che ha subito. Da un malvivente infatti il Cittadino si aspetta un torto ma da un Agente no! Dall'Agente si aspetta comprensione, rispetto, protezione…
L'associazione Quartieri Connessi si appella a Voi tutti Tutori dell'ordine e Magistrati: persino quando siete stanchi, persino quando siete arrabbiati, quando lo stipendio non vi sembra adeguato, quando vorreste essere a casa coi vostri cari e invece state facendo l'ennesimo turno massacrante, quando avete appena rischiato la vita, quando gli imbecilli scrivono sui muri ACAB, ricordatevi che ci sono milioni di cittadini onesti che contano su di voi, ricordatevi che chi vi chiama o chi entra in caserma è di solito una persona debole, fragile e spaventata, perché ha appena subito un torto o una violenza e ha bisogno anzitutto della vostra umanità.
Se doveste deludere uno di questi Cittadini, sappiate che oltre ad aver fatto un torto ad una persona onesta, avete danneggiato la collettività poiché verrebbe incrinata la fiducia dei Cittadini nelle Istituzioni; il Cittadino che denuncia per senso civico rischierebbe di unirsi alla schiera degli ignavi, mentre la Vittima di una ingiustizia potrebbe decidere di andare altrove a cercare giustizia, recandosi, col cappello in mano, dal "Cha Cha" di turno, magari facendosi presentare dall'amico "onorevole".
Grati per l'importantissimo servizio che rendete alla collettività, porgiamo distinti saluti.
Latina, 19 ottobre 2015

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