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Cirilli fa paura…

A leggere il comunicato di Fabrizio Cirilli, viene davvero paura…

Ci auguriamo fortemente che le sue indicazioni non siano così attendibili, altrimenti la nostra città è davvero nella…

A voi l'ardua sentenza:

vedi il comunicato postato sul sito "L'altra faccia della politica".

Ferdinando Cedrone

 


L’unico modo per capire ciò che non si vede, è di andare a vedere chi di fatto beneficia delle conseguenze di ciò che si fa in modo apparentemente illogico – See more at: http://www.laltrafacciadellapolitica.it/2014/11/3825/lunico-modo-per-capire-cio-che-non-si-vede-e-di-andare-a-vedere-chi-di-fatto-beneficia-delle-conseguenze-di-cio-che-si-fa-in-modo-apparentemente-illogico/#sthash.LlrS0JWr.dpuf
L’unico modo per capire ciò che non si vede, è di andare a vedere chi di fatto beneficia delle conseguenze di ciò che si fa in modo apparentemente illogico – See more at: http://www.laltrafacciadellapolitica.it/2014/11/3825/lunico-modo-per-capire-cio-che-non-si-vede-e-di-andare-a-vedere-chi-di-fatto-beneficia-delle-conseguenze-di-cio-che-si-fa-in-modo-apparentemente-illogico/#sthash.n8C923oU.dpuf
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http://www.laltrafacciadellapolitica.it/2014/11/3825/lunico-modo-per-capire-cio-che-non-si-vede-e-di-andare-a-vedere-chi-di-fatto-beneficia-delle-conseguenze-di-cio-che-si-fa-in-modo-apparentemente-illogico/

L’unico modo per capire ciò che non si vede, è di andare a vedere chi di fatto beneficia delle conseguenze di ciò che si fa in modo apparentemente illogico

Tutto ciò che sta accadendo: presentazioni di dimissioni irrevocabili, assenza dalla città nei venti giorni di consultazione, rientro e stravolgimento del tutto nelle ultime 10 ore, giunta tecnica, valzer degli assessori, giro di poltrone etc. e, infine, (ciliegina sulla torta) ritiro delle dimissioni, riconfermando però le motivazioni che le avevano fatte dare, non ha senso e non ha logica ma, quando apparentemente in ciò che accade non c’è logica, il più delle volte la logica c’è ma non si vede.

In questi casi, forse, l’unico modo per capire ciò che non si vede, è di andare a vedere chi di fatto beneficia delle conseguenze di ciò che si fa in modo apparentemente illogico.

1)      Sicuramente di questa situazione ne saranno felici il sig. D’Aprano e il sig. Titta: i due manager della società che gestisce una delle discariche di Borgo Montello, i quali, alla vigilia del loro arresto a seguito delle indagini sui fondi di post-gestione, ipoteticamente distratti in Lussemburgo, intercettati telefonicamente dalle forze dell’ordine si dicevano tra loro :”…D: Comunque quell’assessore è proprio una testa di c….. Ci da sempre i pareri negativi….pilota lui le relazioni tecniche urbanistiche del Comune di Latina…

2)      A gioire ci sarà anche l’ex amministratore delegato della Latina Ambiente dottor Bertuccelli, nei cui confronti attraverso una serie di note interne, l’assessore all’ambiente di Latina, aveva posto alla società la valutazione di una azione legale di responsabilità, per ciò che attiene una ipotetica inopportuna spartizione di utili della società mista, a favore del socio privato.

3)      Legato alla questione dell’eventuale inopportuna e forse impropria spartizione di utili al socio privato, sicuramente anch’esso (signor Colucci) sarà felice di sapere che colui che da tempo ne chiede la verifica al fine di una eventuale restituzione, non c’è più.

4)      Un’altra persona che farà sicuramente i salti di gioia è l’assessore regionale ed il suo dirigente, entrambi diffidati dall’Assessore all’Ambiente di Latina ad incassare le polizze di garanzia di Ecoambiente, a fronte della mancata bonifica del sito di Borgo Montello. L’assessorato all’ambiente del Comune di Latina, aveva inoltre loro diffidato, a non rinnovare l’attuale autorizzazione all’esercizio, al cui interno è prevista l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto industriale di trattamento.

5)      insieme all’assessore ed al suo dirigente, per lo stesso motivo, faranno sicuramente festa anche tutta la parte privata ed il management di Ecoambiente, che venendo meno la spina nel fianco rappresentata dall’assessorato all’ambiente del Comune di Latina rispetto alla legittimità dell’iter seguito dalla Regione Lazio per il rinnovo delle loro autorizzazioni, rivedono aperta la speranza di intravedere la possibilità di avere il tempo di sanare la loro situazione.

6)      Una grande festa la farà di nuovo, la società Indeco, che a fronte di una riunione del tavolo di bonifica, prima, e di una conferenza di servizi dopo (richieste ed indette dall’assessorato all’ambiente del Comune di Latina), era stata attraverso esse, riportata nell’obbligo di provvedere anch’essa alla bonifica del sito di Montello, e che quindi a causa di ciò rischiava di vedersi sospeso il rinnovo all’esercizio che la Regione Lazio gli aveva appena concesso.

6bis Per lo stesso motivo insieme a Indeco, grande ulteriore festa per l’assessore regionale e dirigente annesso, che l’assessorato all’ambiente del Comune di Latina aveva nuovamente diffidato a revocare il rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio della discarica di Borgo Montello.

7)      una festa particolare, la faranno tutti coloro (sia di parte pubblica che privata) che stanno cercando in tutti i modi di tenere in vita Latina Ambiente al fine di traghettarla al termine del contratto (che grazie a Dio avverrà tra 12 mesi), da “società mista” a “completamente pubblica”, cosa che da una parte consentirà di costruire un potenziale e costosissimo “carrozzone pubblico”, in cui la politica clientelare potrà sguazzare, e dall’altra di consegnare di fatto il costruendo impianto di trattamento rifiuti completamente in mano al privato, che lo realizzerà, lo gestirà, lo sfrutterà e dopo qualche decina di anni, lo riconsegnerà al Comune quando sarà di fatto un ferro vecchio da rottamare.

8)      Farà festa infine anche chi spera che all’assessorato all’ambiente ci vada qualcuno che farà “finta di non capire” che affidare il servizio di raccolta differenziata a chi gestisce o comunque ha a che fare con l’impianto di trattamento (cui la raccolta differenziata leva lavoro) è palesemente inopportuno;

o che “eviterà di capire” e denunciare che autorizzare impianti di trattamento a società che non dispongono di un invaso di servizio, significa di fatto garantire alle discariche esistenti, un ampliamento perenne.

Sono solo teoremi? … Forse.

Sono illazioni fantasiose e maliziose? … Può darsi.

Di fatto però, per capire di cosa parliamo basta riflettere su alcuni numeri relativi ai punti su menzionati:

1)      Gli importi del post gestione tra ciò che deve accantonare Indeco e ciò che deve accantonare Ecomambiente, ammontano a circa 50.000.000,00 di euro.;

mentre i progetti imprenditoriali sui rifiuti, cui l’assessorato all’ambiente del Comune si è messo in questi anni di traverso (con i pareri negativi così come esternati nelle intercettazioni degli arrestati) superano i 100.000.000,00 di euro.

2)      e 3) Gli utili della Latina Ambiente di cui si chiede la verifica per definirne l’eventuale impropria distribuzione dall’ex amministratore delegato Bertuccelli al socio privato (Colucci) della società mista, ammontano a oltre 552.000,00 euro.

4) e 5) le polizze di garanzia, stipulate da Eco Ambiente di cui l’assessore all’ambiente del Comune di Latina ha diffidato la Regione Lazio a svincolare ed incassare rispetto alla mancata bonifica, ammontano a euro 1.920.284,00

Inoltre c’è da sottolineare che l’escussione di dette polizze precluderebbero la possibilità ad Eco ambiente di poter ottenere l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto di TMB (un investimento di circa 40.000.000, 00 di euro) e all’autorizzazione di un ulteriore invaso a discarica, che ad oggi è già in fase istruttoria presso la Regione Lazio di 900.000 metri cubi di rifiuti da stoccare).

6) e 6bis) Solo per la messa in sicurezza del vecchio invaso S0, i lavori da dover obbligatoriamente realizzare come condizione al rinnovo e/o ottenimento di qualunque autorizzazione in loco ammontano a euro 2.270.000,00. Inoltre l’obbligo è legato anche agli ulteriori investimenti che le società dovranno effettuare in base ai risultati degli interventi man mano che la bonifica procede.

7) Il “carrozzone Latina Ambiente”, una volta trasformato in municipalizzata, significherebbe gestire con un organismo di nomina pubblica (e quindi politica) un servizio da circa 25 milioni di euro l’anno, e con un numero di centinaia di dipendenti molti dei quali assunti a contratto a tempo determinato.


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