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Per un’Italia senza infamia e senza “lodo”.

È proprio vero: con Berlusconi "i 'lodi'" sono venuti al pettine. Ed ecco che ci giunge, sotto il titolo "lodo Mondadori", la sentenza della Cassazione che ordina a Berlusconi di scucire 500 milioni di euro. Noi aderiamo linguisticamente a cotanta sentenza, anche perché questa volta essa riguarda un vero "lodo", ossia un arbitrato. Ma perché non spiegare al pubblico, una volta per tutte, cosa sono questi "lodi"? 

Alla voce "lodo" il Grande Dizionario della Lingua Italiana fondato da S. Battaglia (Torino UTET) ci dice: "Decisione con cui un arbitro o un collegio di arbitri dirime (non di rado in via equitativa) una controversia; sentenza arbitrale. – Anche: compromesso, accordo fra parti aventi interessi contrastanti." E lo Zingarelli: "Lodo = Decisione assunta da arbitri sull'esito di un arbitrato che può acquisire efficacia esecutiva con decreto del tribunale."

Il lodo Mondadori, il lodo Alfano, e tutti gli altri lodi sono di questo tipo?

Che ce lo spieghino. Spesso il "lodo", ma solo sul piano linguistico – vedi il lodo Alfano – è una truffa. Truffa linguistica, sì, truffa minore, ma truffa comunque.

Io mi domando: è troppo chiedere un'Italia senza troppa infamia e senza troppi "lodo"?

Claudio Antonelli (Canada)

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