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La palude Rossa

“LA PALUDE ROSSA” di DARIO PETTI (ANNALES COOP. EDITORIALE, 2012)
Introducono Franco Luberti e Anna Maria Tomassini
Intervengono Floriana Giancotti, Stefano Mangullo, Dario Petti e il Sindaco di Sezze Andrea Campoli
 

 

“La Palude Rossa non è uno slogan, ma il modo in cui l’Avanti, il quotidiano del Partito socialista, definì la Palude Pontina commentando le elezioni politiche del 1921.

In quell’occasione infatti il PSI si confermò forza dominante nei cosiddetti ‘comuni della Palude’, per lo più arroccati sui Monti Lepini […].

Dunque la famigerata Palude Pontina non era conosciuta solo come ‘regno di morte e di desolazione, piaga cancrenosa nel cuore della nazione, alle porte di Roma’, come tramandò la pubblicistica fascista, ma era anche luogo di sogni ideali, di conflitto politico…”

“Il prof. Velletri insegnò ai contadini che anch’essi ‘erano degni di avere servizi, strade, acqua e case, di godere il minimo della vita civile’. […] Il fascismo lo esiliò per sempre dalla sua città ma non riuscì a estirpare i frutti della sua semina politica… Questa è la sua storia”.

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