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Adolescenti in bottiglia. Ragazzi e alcol: che fare?”, di Erica Valsecchi

L'evento si svolgerà domenica 11 novembre alle ore 16:00, presso il salone parrocchiale della Chiesa San Luca, messo a disposizione dal Parroco, Don Mario Sbarigia, al quale va il nostro doveroso e sentito ringraziamento per la sensibilità verso il tema della sinistrosità stradale, un flagello per i giovani essendo per loro la prima causa di morte. 


Questo libro, nato “sul campo” da colloqui con ragazzi e famiglie e da riflessioni condivise con operatori ed educatori, vuole favorire la consapevolezza dei rischi legati all’uso e all’abuso delle sostanze alcoliche. I ragazzi italiani consumano alcol per la prima volta ad un'età che è la più bassa in Europa, poco più di 12 anni, e al di sotto dei 13 anni consumano bevande alcoliche con una prevalenza tra le più alte dell'Ue. Così, nel 2008 il 17,6% dei giovani di 11-15 anni ha consumato bevande alcoliche, in un'età al di sotto di quella legale per la somministrazione e per la quale il consumo consigliato è pari a zero. È una realtà nota a chi si occupa del “disagio giovanile”, ma che stenta a diventare consapevolezza diffusa fra genitori ed educatori, soprattutto per ragioni culturali: bere alcolici è una pratica diffusa e socialmente accettata e l'alcol non è considerato una “droga”. Le modalità di consumo da parte di adolescenti e giovani tendono però a mischiare sempre di più alcolici con stupefacenti di varia natura, in contesti dominati dalla “cultura dello sballo”. Fra i molti libri sul tema, pubblicati da editori universitari o specialistici, questo si caratterizza per il linguaggio piano e non tecnico, e per i dettagliati suggerimenti rivolti a genitori ed educatori su come conoscere e prevenire un fenomeno che rischia di trasformare i teenager italiani in una “gioventù bevuta”.

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