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Dimissioni della polverini: il commento del sindaco di Latina

E’ quanto dichiara il Sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, che commentando quanto accaduto ieri in Regione Lazio aggiunge: “Renata Polverini ha compiuto una scelta coraggiosa interrompendo una legislatura a cui lei stessa aveva dato l’impronta delle riforme nella direzione del risanamento del bilancio regionale. Sottolineo la grande attenzione che la Governatrice e la sua Giunta avevano riposto nei riguardi del territorio e  per questo sono grata a Renata Polverini per il lavoro svolto e per il sostegno ai progetti e alle esigenze della città di Latina, in un’ottica di collaborazione istituzionale sempre rispettosa dei ruoli e connotata dal confronto collaborativo. Per Latina si interrompe una proficua filiera interistituzionale che aveva consentito alla città, dopo anni di immobilismo sotto il profilo degli investimenti pubblici, di tornare a programmare potendo contare sul solido sostegno economico e istituzionale della Regione. Sottolineo per tutti l’assegnazione dei fondi Plus, quale segnale forte e inequivocabile di un impegno nuovo per Latina che consente di tornare a progettare e programmare su nuove prospettive il futuro della città.Sul piano politico ritengo che per il PdL sia obbligatorio ripartire da zero, procedere verso un netto cambiamento, un svolta attesa e richiesta dalla gente, ora più che mai”.                                                                                                    Latina, 25 settembre 2012 Ufficio Stampa e ComunicazioneComune di Latina  

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

      Di Giorgi ha detto:

    (…)

     una legislatura a cui lei stessa [Polverini] aveva dato l’impronta delle riforme nella direzione del risanamento del bilancio regionale

     (…)

     Per Latina si interrompe una proficua filiera interistituzionale che aveva consentito alla città, dopo anni di immobilismo sotto il profilo degli investimenti pubblici, di tornare a programmare potendo contare sul solido sostegno economico e istituzionale della Regione.

    (…)

     

    Certo, Di Giorgi ha proprio ragione, la Polverini ci mancherà da morire! A cominciare dalle migliaia di manifesti illegali coi quali di tanto in tanto tappezzava l'intero Lazio.

    Per quanto riguarda la politica di “risanamento del bilancio regionale” della compianta politicante, essa aveva sì approvato una politica di austerità, ma solo per il popolo bue al quale aveva tagliando quei pochi servizi all’altezza di un paese civile che ancora erano rimasti. Per i politicanti come lei invece, la Polverini non aveva esitato un attimo a deliberare iperbolici aumenti di spesa.

    Quanto ci mancherà!

    Poi ancora con questa strrronzata della “filiera istituzionale”!!  Che tradotta in italiano significa che i soldi non si spendono in base alle esigenze del territorio, ma in base all’esistenza o meno della “filiera”, cioè della presenza o meno, in un dato posto, di politicanti della stessa cricca.

    In parole povere il nostro sindaco ci sta dicendo (per l’ennesima volta) che è normale che una giunta regionale di centrodestra possa spendere i soldi (quelli che avanzano dai festini e dalle ruberie varie, ovviamente!!) nelle province e nei comuni amministrati dagli amichetti del centrodestra, mentre l’addove ci dovessero essere delle provincie e dei comuni con la “filiera” interrotta da amministratori del centrosinistra, sarebbe normale “affamare” i citadini di quei disgraziati territori.

    Purtroppo l'idea che le scarse risorse (le nostre risorse!) possano non essere distribuite a seconda delle esigenze del territorio (quindi secondo diritto) ma come favore all'amico X o all'amico Y, è ben radicata nella sottocultura dei nostri politicanti.  Questa idea di amministrazione di tipo feudale, ormai sdoganata come "valore", è tipica della cultura mafiosa. Mafia che a parole tutti dicono di voler combattere!

    Salvatore Antoci

  2. Salvatore ha detto:

    Le dimissioni della Polverini sarebbero solo un bluff mediatico. L'ennesima presa in giro del popolo bue.

     http://affaritaliani.libero.it/roma/il-grande-bluff-di-renata-non-si-dimesso-nessuno-26092012.html