A Latina l'acronimo T.I.A. assume un nuovo significato: Taglia Inventata dall'Assessore, che promette 500,00 euro a chi segnala qualcuno che si libera illegalmente di rifiuti ingombranti.
Quella di Gianluca Di Cocco è senz'altro una provocazione, ma costituisce un implicito riconoscimento del fallimento totale della gestione del ciclo dei rifiuti. Al di là degli aumenti vertiginosi che non trovano riscontro nella qualità ed efficienza del servizio, il livello bassissimo raggiunto dalla raccolta differenziata (ormai in vigore da oltre 10 anni) e la sfiducia dei cittadini costituiscono dei dati allarmanti.
La tassa rifiuti è sentita da famiglie e imprese come un balzello cui non corrisponde alcun beneficio perché da un lato la discarica si riempie sempre più di rifiuti ed è arrivata al collasso, dall'altro si ha la netta sensazione dell'inutilità di separare in casa i vari tipi di prodotto. Dopo così tanto tempo dall'inizio della differenziazione della raccolta, si doveva raggiungere quantomeno la copertura dei costi per la predisposizione di mezzi e personale, con conseguente diminuzione della tariffa.
Annunciare continuamente il rilancio della gestione della raccolta, controlli stringenti e severi, l'eliminazione dello spettacolo indegno di sacchetti e materiali ingombranti per strada e non vedere alcun risultato, significa aumentare la sfiducia, anche perché la netta sensazione è che le infrazioni siano sostanzialmente tollerate.
Il metodo della delazione non è certo una soluzione perché il controllo spetta all'amministrazione, che sembra invece rinunciare ai propri doveri e scaricare le responsabilità sui cittadini.
C'è bisogno, invece, di dimostrare alla popolazione la convenienza a consentire il riutilizzo dei materiali, con una seria campagna informativa sia sui modi che sui concreti risultati, di applicare le sanzioni davvero e di chiarire e razionalizzare le modalità di conferimento (giorni ed orari).
Il resto è solo far west!

Giuseppe Pannone