Solo ieri, attraverso le dichiarazioni del nostro responsabile alla sicurezza Luigi Pescuma, abbiamo manifestato l’opportunità di richiedere al Prefetto la riunione urgente del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico a seguito degli innumerevoli  atti criminali che da mesi imperversano in città e nella Provincia intera.

Oggi sulla stampa apprendiamo che una famiglia assegnataria di un appartamento  dell’Ater ha preferito rinunciare all’assegnazione dello stesso, a seguito delle minacce che avrebbero ricevuto da alcuni rom appartenenti alla famiglia dei Di Silvio che occupavano abusivamente lo stabile.

Il fatto, se dovesse essere confermato, è di per sè gravissimo, e costituirebbe  l’ennesimo segnale di  come la situazione legata alla lotta ed al contrasto della criminalità sia completamente ‘anestetizzata’.

E’ scandaloso, infatti, che a meno di due anni dalle faide che hanno visto le famiglie rom del capoluogo protagoniste di sparatorie , di reati di usura ed estorsione,  e per questo definiti dalla Procura di Latina dei veri e propri clan criminali, apprendere di tali accaduti che hanno come protagonisti sempregli ‘stessi personaggi’.

Al di là dei personaggi e dell’accaduto, si tratta, come detto, dell’ennesimo segnale inquietante. Gli interrogativi che stiamo sollevando da giorni, per quanto sta accadendo in tutta la Provincia, devono trovare risposta. Ancora una volta ripetiamo che la situazione deve essere affrontata in maniera perentoria dalle istituzioni, e che commettere gli errori del passato, sarebbe imperdonabile. E purtroppo quello che sta accadendo sembra preludere proprio al peggio.

Fabrizio Cirilli