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Di Giorgi latitante in Regione e al Comune

Abbiamo appreso con stupore la decisione del TAR di rigettare il ricorso. Vedremo le motivazioni in sentenza e poi si farà una valutazione se ricorrere o meno al Consiglio di Stato. E’ stato acclarato che a seguito dell’apertura dei plichi contenenti i verbali sono stati rilevati ulteriori errori ed incompletezze, oltre a quelle già segnalate nel ricorso tra cui 1800 voti non attribuiti. Prendiamo atto della sentenza e faremo le opportune valutazioni. La risposta di Di Giorgi è sgradevole oltre che fuori luogo, Moscardelli e il PD non hanno mai fatto discendere dal ricorso al TAR nessuna delegittimazione del ruolo del Sindaco e si è sempre tenuto un basso profilo per senso di responsabilità istituzionale. Sul tema dell’incompatibilità abbiamo invece prodotto diverse iniziative e abbiamo rilevato con forza l’assurda ostinazione nel voler essere Sindaco e Consigliere Regionale come Di Giorgi è tutt’ora nonostante la legge non lo consenta. Parlare di fango gettato dal PD è pura propaganda, come l’invito ad occuparsi dei problemi dei cittadini. Speriamo che il Sindaco trovi tempo di occuparsi dei cittadini e della Città: se iniziasse a farlo sarebbe una notizia. Rileviamo che per quanto riguarda la Regione sia in assestamento di bilancio che nel bilancio approvato per il 2011  e per il 2012 non un solo euro è stato destinato a Latina, a differenza di altre realtà: alla faccia della filiera di governo con la Polverini, che in compenso a declassato l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina che non è più DEA di II livello e ha definanziato la legge sul Kiwi solo per rimanere alla Città. Utilità della doppia carica: nessuna. Come Sindaco facciamo rilevare che sono passati quasi 10 mesi dalla sua elezione e non è dato rintracciare interventi significativi. In questo periodo sono state varate 2 giunte, una dopo l’altra; sono rimasti al palo i problemi della Città, aggravati dalla crisi economica che ha appesantito la situazione. Di Giorgi ha applaudito la Polverini per la proficua collaborazione e ha assistito inerme allo scontro tra Regione e Provincia, senza assumere iniziative di dialogo e di confronto come pure sollecitato da Moscardelli per mettere a punto misure anticrisi da confrontare e condividere con le organizzazioni di categoria. La maggioranza si è prodotta nella difesa di latina Ambiente in totale continuità con Zaccheo e il PD ne ha proposto a termini di legge lo scioglimento; è passato quasi un anno e delle aree per l’edilizia residenziale pubblica non vi è traccia, in perfetta continuità con la mancanza di dette aree da 17 anni, da quando il centrodestra governa Latina: risultato famiglie senza casa e case più costose per i cittadini. Il PD ha proposto e fatto votare un odg per il potenziamento dello sportello per le attività produttive, mai attivato se non sulla carta, e ad vi è un nulla di fatto. Potremmo continuare con lo spettacolo dato dalla maggioranza su Latina Ambiente, i continui spostamenti e girandole di dirigenti secondo criteri rimessi alla personale diligenza dei principali collaboratori del Sindaco; la piscina comunale gestita dai “privati”. Mentre le aree ERP sono ancora bloccate, si dà il via libera alla colata di cemento dell’Acciarella. Ci fermiamo qui per non  proseguire sulla paralisi e la sciatteria della maggioranza. Quando Di Giorgi farò ritorno a Latina sarà utile un confronto in Consiglio Comunale.

Latina, 24 febbraio 2012

Mauro Visari – Segretario Comunale PD                             Giorgio De Marchis – capogruppo PD      

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