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Morire in bici…a Latina è “normale”

Ieri una donna di 47 anni, Patrizia Pomenti, è stata travolta e uccisa da un mezzo della Latina Ambiente mentre procedeva in bicicletta in viale Kennedy a Latina.

Ci uniamo al dolore della famiglia e dei propri cari e denunciamo ancora una volta la mancanza di percorsi preferenziali per questo mezzo di trasporto.

Ferdinando Cedrone

 

p.s. l'immagine non si riferisce all'incidente in oggetto

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Nessuna risposta

  1. Banzai ha detto:

    Il Direttivo di Latina CiclAbile – FIAB, esprime il grande dolore per la tragedia in cui ha perso la vita una donna investita dal camion di Latina Ambiente mentre era ferma sulla sua bicicletta all'incrocio tra viale Kennedy e via Vespucci. Questo dramma che ci addolora fortemente, accade in una zona di Latina urbanizzata in tempi recenti, dove è presente un grande marciapiede, scarsamente utilizzato, dal quale poteva essere ricavata anche una pista ciclabile. Questo significa che le assurde scelte effettuate da chi ha progettato la città ricadono su chi la fruisce creando, come in questo caso, gravissimi incidenti. E' necessario quindi, creare prima percorsi dedicati e poi leggi che tutelino chi sceglie la bici per gli spostamenti in città, contribuendo concretamente al miglioramento della qualità dell'aria e una riduzione del traffico. Aderendo al MUL (Movimento Urbano Leggero) Latina CiclAbile – FIAB, parteciperà alle importante iniziative finalizzate alla promozione e progettazione della mobilità sostenibile e alternativa con particolare attenzione all'abbattimento delle barriere architettoniche in modo da far diventare Latina una città più vivibile ed accessibile a tutti.

    Bruno Mucci 

  2. DeMoN3 ha detto:

    Premettendo che mi unisco al cordoglio, trovo alquanto inadeguato il titolo della notizia.

  3. zampone ha detto:

    è la consueta tragedia delle strade di Latina e di mezza Italia.

    Occorre cambiare cultura: guardate gli spot europei e quelli italiani (per la stesse auto!!!) e capirete molte cose.

    In questi giorni trasmettono alla radio quello sull'Audi A4; c'è il conducente che dice: "Sento il suono della mia auto (più o meno, non ricordo le parole esatte…): se non fosse stato per il rumore delle Cascate del Niagara…"

    Ecco la coglionaggine dell'Italiano; ecco la cultura che fa sì che si costruiscano parcheggi a 30 metri dal centro, invece dei servizi navetta.

    A proposito di servizio navetta: chi sta utilizzando quella tra stazione delle corriere e Latina Scalo? Sarà sperimentata, se non ricordo male e salvo novità, sino al 31 dicembre. Se nessuno la sta prendendo, poi non ci si potrà lamentare del translohr e dell'abbattimento di 180 pini secolari…

    Intanto, piangiamo un'altra vittima, madre di famiglia e di 47 anni…

  4. Freddy ha detto:

    Caro DeMon, con il titolo in oggetto, virgolettato nella parola "normale", volevo semplicemente intendere che a Latina morire per il semplice fatto di essere usciti in bicicletta è ormai purtroppo un fatto quasi normale…

    se così non fosse l'amministrazione, o meglio le amministrazioni presenti e passate, avrebbero provveduto a realizzare piste ciclabili, corsie preferenziali e qualt'altro necessario a rendere più sicure le nostre strade…

    Purroppo i nostri soldi invece sono stati spesi per NON fare le Terme, per fare finta di fare un Metro che nessuno vuole indebitando la citta per i prossimi decenni, per inventarsi una fondazione teatro sugasoldi e per tante altre invenzioni dei notri benemeriti politicanti ai quali, ovviamente, va il nostro pensiero ogni volta che qualcuno ci rimette le penne…

    tanto per concludere, prova ad immaginare quante altre persone sarebbero decedute sull'incrocio a raso se (anche a seguito delle nostre proteste e proposte) lo stesso non fosse stato messo in semi-sicurezza (in attesa del tanto agognato sottopasso) con in new jersey (gli spartitraffico bianco rossi)…

    come vedi quindi, se ci fosse più attenzione nei riguardi della prevenzione, forse oggi non staremmo a piangere l'ennesima tragedia per la quale siamo tutti ovviamente addolorati

    In ogni caso se il titolo suona male, mi scuso e me ne assumo ogni responsabilità…

    Ciao Freddy

  5. Baol ha detto:

    No Freddy, il titolo non suona male.  La normalità dell'ingiustizia è il nocciolo della questione, l'ingiustizia come regola di un vivere senza regole, senza attenzione alla vita umana, senza rispetto per i valori importanti che si sacrificano ai soli interessi economici.  Tutto questo è ingiusto, terribilmente, ed è crudele perché una città deve essere a misura umana, a misura di tutti.      Terme, metro, sottopasso mancato e ancora tali e tante storture di questa amministrazione possono tranquillamente essere indicate come il "nuovo stile di vita" che gradualmente si sta imponendo quale normalità. L'assenza di piste ciclabili, idem… chi vuoi che sia ad andare in bicicletta, qualche povero sfigatissimo cittadino di serie B forse… e ancora, perché premiare un cittadino che non inquina, non intasa le strada favorendo il traffico cittadino, perché non metterlo in condizione di muoversi sicuro e di avere il rispetto che si deve a qualsiasi essere umano, ad una vita che se permettete non ha prezzo…? E lo stesso vale per i pedoni, guardate che marciapiedi, rendetevi conto che in tanti quartieri muoversi a piedi è un rischio, se uno volesse andare a piedi dalla Q4 in centro dovrebbe mettere in conto tanti di quei rischi da preferire desistere ancor prima di avventurarsi… ci ho provato varie volte e non è possibile attraversare quel maledetto incrocio a piedi senza rischiare la pelle, non è neanche facile se si prende la strada del sottopasso camminare invece su un marciapiede così stretto che veramente è pericoloso, attraversare poi in curva, dove rischi di essere preso come un birillo, peggio ancora! Vi pare che la città sia pensata per viverc in maniera civile e sicura per tutti?  Questa totale disattenzione, questo disinteresse assoluto si percepisce più o meno in questi termini: "Ma chi vuoi che sia quello sfigato che se ne va a piedi, un poveraccio qualsiasi, al pari di quello che prende la bicicletta…!! sicuramente saranno dei pazzi, e allora tanto peggio per loro!

    Francesca  

  6. Salvatore ha detto:

    E tu Francesca, hai parlato solo di persone dotate del normale uso delle gambe. Immagina un po' che sorta di inferno deve essere Latina per un disabile! I marciapiedi sconnessi dove noi rischiamo di inciampare diventano impercorribili con una sedia a rotelle, uno scivolo mancante (e quanti ne mancano!!) per noi è un piccolo fastidio, ma per un disabile diventa un ostacolo insormontabile. Per non parlare dei cassonetti dei rifiuti posti sui marciapiedi e degli altri mille ostacoli disseminati a piene mani in ogni dove, dalle pensiline dell'autobus agli alberi, dai pali della segnaletica stradale ai cassonetti della caritas che ostruiscono il passaggio delle sedie a rotelle, dei passeggini e molte volte persino dei pedoni…

    Infine, ciliegina sulla torta, ci sono gli incivili! Incivili che parcheggiano nei rarissimi posti riservati, che piazzano il suv davanti allo scivolo, che parcheggiano lo scuterone sul marciapiedi, sempre nella totale indifefrenza delle Forze dell'ordine. Anzi se ti azzardi a chiamarli (le Forze dell'ordine) ti rispondono in malo modo e ti fanno sentire a te un criminale: Ma come – sembrano dirti – osi disturbare la nostra quiete per una sciocchezza simile? Vorresti che noi ci alzassimo dalla sedia per una banale macchina parcheggiata sulle striscie pedolnali? Dovremmo interrompere il sudoku sul più bello, per uno scivolo bloccato da un suv? Ma che razza di pretese assurde! Mica siamo in un paese civile qui!

    Salvatore