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Metro: ancora molta confusione sul quotidiano Latina Oggi

1) Nell’articolo di ieri 9/7/2010 (vedi allegati) il quotidiano Latina Oggi ci racconta che per la convenzione la Regione dovrebbe contribuire alla gestione della “metro” con 7,5 milioni anno. Ciò risulta corretto, anche se per la precisione tale importo, valido per il primo anno di gestione, cresce fino a 12,5 milioni per l’ultimo, in ragione di un incremento del 2% su base annua.

Poi secondo il quotidiano, siccome il contributo regionale ad oggi si aggira intorno ai 3,5 milioni di €, la Regione per tener fede alla convenzione dovrebbe finanziare circa il doppio.

 

> Ciò non corrisponde a verità. Infatti l’opera attrae tale importo (7,5 milioni di euro per il primo anno – 12,5 per l’ultimo) in via del tutto esclusiva, cioè a prescindere dai 3,5 milioni di euro (che invece risultano stanziati dalla Regione per il trasporto pubblico attuale latinense su autobus e che costituiscono cifra a parte). Da ciò risulta che la Regione dovrà stanziare, in caso di realizzazione dell’opera, circa 11 milioni di € (3,5 + 7,5), cioè non il doppio, bensì più del triplo di quanto finanzia oggi.

E’ giusto il caso di sottolineare comunque che per stabilire eventuali aumenti di contributo regionale non è propriamente corretto fare riferimento ad un importo monetario tout court, bensì, come più volte ricordato da questo comitato, al contributo chilometrico.

Tale parametro di riferimento, che ad oggi risulta pari a 1,9 €/km, è stato previsto balzare a 8,25 €/km nella convenzione della “metro”, cioè pari a 4/5 volte quello attuale. 

 

2) Poi nell’articolo viene asserito “che è incontrovertibile il fatto che l’eventuale rinuncia al progetto potrebbe rivelarsi più onerosa della sua esecuzione”.

 

 > A tal proposito sarà bene far presente che allo stato dei fatti, stante il contributo chilometrico pari a 1,9 €/km, il Comune di Latina si impegna a corrispondere alla società Metrolatina 250 milioni di € per il trentennio di gestione del mezzo. Tale cifra risulta enormemente maggiore anche a quella prevedibile a causa di una eventuale interruzione di incarico senza giusto motivo da parte del Comune.

Ma sarà bene menzionare anche come l’art. 10 della convenzione preveda una scandita tempistica da rispettare da parte del concessionario Metrolatina per l’inizio dei lavori, e che invece il Commissario Nardone non abbia dato seguito all’avvio in quanto il progetto del lotto 1 (LT-LT Scalo) non era ancora cantierabile a causa di motivazioni progettuali. Questo perché nell’eventuale ipotesi di contenzioso, che ricordiamo vertirà su base economica nettamente inferiore al danno previsto in caso di realizzazione, dovranno essere fatte valere le giuste ragioni anche del concedente Comune di Latina, ovviamente.

Infine, per quanto possa irritare qualcuno, ricordiamo che il comitato Metro Bugia propone da tempo un’ ipotesi decisamente più economica anche dell’eventuale contenzioso, che riteniamo fattibile e concreta: la nullità contrattuale. A supporto di tale ipotesi contemplata dal diritto amministrativo, ci vengono incontro svariate e calzanti Sentenze del Consiglio di Stato.

 

– Stante ciò, su quali basi il quotidiano afferma beffardamente che “L’atteggiamento di fondo non è quello di valutare pro e contro, ma si è già sulla strada maestra della rinuncia”?  Qui non si tratta di rispondere ad una domanda di  quiz  SI/NO, qui non si tratta di valutare diverse ipotesi (almeno 4, ma forse anche di più) e puntare poi decisamente e possibilmente con unanimità di intenti su quella più indolore per la comunità.

Al contrario di quanto viene detto quindi c’è da auspicare stavolta che sia davvero questa la strada sulla quale si indirizzerà l’odierna amministrazione.  

 

3) Infine Latina Oggi ci racconta che “se qualcuno sarà in grado di dire che realizzare la metro sarà addirittura più costoso del danno procurato a Metrolatina, allora ragioniamo, ma fino aquel momento l ’impegno del l’amministrazione dovrebbe essere quello di dare corso ai lavori”. 

 

> Speriamo che chi di dovere non dia seriamente ascolto a tale malaugurata ipotesi auspicata dal giornale in questione, Anzi, non sia mai.

Considerato che nell’articolo si fa riferimento al comitato Metro Bugia sarà opportuno far presente al quotidiano, forse un po’ disattento sulla questione negli ultimi tempi, che al protocollo comunale risulta depositata una notevole mole di documentazione comprovante che la realizzazione dell’opera comporterà in ogni caso un costo per la comunità enormemente superiore a qualsiasi altra ipotesi.

Ma forse in quel “qualcuno” Latina Oggi non ha creduto ricomprendere anche il comitato Metro Bugia, che sempre a detta sempre del giornale “forse anche a ragione ha da sempre fortemente osteggiato il progetto della metropolitana di superficie”.

 

 

Grazie.

 

Allegato: pag04latina.pdf Allegato: pag05latina.pdf

 

 

Massimo de Simone

Pres. Comitato Metro Bugia

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Nessuna risposta

  1. massimo74 ha detto:

    Oggi 10/7/11 sempre il quotidiano LT Oggi ci regala ulteriori considerazioni sulla “metro”. Stavolta l’articolo non è frutto di alcun giornalista (per fortuna) ma di tal “Giuseppe Manzi” nello spazio denominato “l’intervento”. Le seguenti considerazioni avranno volutamente un tono leggermente ironico in risposta ad un articolo che sembra essere più demagogico e pretestuoso che semplicemente disinformato.

    In ogni caso potrà essere utile servirsi di tale pubblicazione per chiarire ancora una volta alcune argomentazioni che ormai dovrebbero rimanere scontate non solo per la stampa ma anche per i cittadini mediamente informati sul tema.

    Affidandoci al detto latino “ripetita juvant” approfondiamo quindi il suggerimento del “lettore”: “spostare il tracciato della metro su un nuovo percorso, così da salvare opera e finanziamento evitando la penale da brivido”. Geniale! Peccato che spostare il tracciato di questa “metro” su un altro percorso non si può proprio fare. Tale questione è stata illustrata così tante volte che basteranno all'uopo poche parole. Considerato che il tracciato è parte integrante dell’opera, lo spostamento dello stesso comporterebbe un nuovo progetto, un nuovo bando, una nuova gara, un nuovo affidamento, la perdita del finanziamento del CIPE, e di conseguenza non eliminerebbe affatto la “penale da brivido” prevista dalla convenzione, anzi.  

    Poi il “lettore”, non contento, si sponsorizza partecipe nella eventuale “commissione di progetto” ergendosi a "latore della originale proposta" , sicuro di saper "smussare le contrarietà e gli ostacoli che senza dubbio saranno frapposti". A tal proposito sarà opportuno far presente che:

    1)      Come già detto la proposta è talmente campata in aria che sarebbe quasi lo stesso affermare che il mago Silvan risolverà il problema con l’abracadabra (con tutto il rispetto per il veterano mago).

    2)      Tale proposta non è affatto originale, anzi. Come noto infatti, è stata avanziata da tempo dal Pd, ma non certo come risoluzione del problematica imminente della “metro”, bensì come un ipotetico sviluppo del sistema di trasporto latinense, assolutamente slegato da essa. D’altronde, come già abbondantemente esposto, non potrebbe essere altrimenti.

    3)      Per smussare contrarietà e ostacoli che si frapporrebbero avverso tale proposta per risolvere l'affair metro il “latore” dovrebbe richiamare sul posto il famoso mago di cui sopra.

    Infine “Manzi” ci fa  sapere di voler saggiare l’opinione pubblica attraverso la stampa, indicando l’indirizzo del sindaco a cui inoltrare la missiva. Si dimentica però di ricordare di firmarla Mago Silvan.

     

    Allegato: pag15lettere.pdf

     

     

    Massimo de Simone

  2. Salvatore ha detto:

    La parte più inquietante della "visione" del Sig. Manzi sono le colate di cemento che egli immagina lungo il muovo percorso del tram: inutili terreni agricoli "riscattati" all'urbanizzazione. Da brivido!

    Salvatore

  3. massimo74 ha detto:

     Il quotidiano Latina Oggi in questi giorni continua a dare giustamente molto spazio all’affair “metro”, apportando sovente considerazioni a carattere personale sulla opportunità di dar seguito ai lavori per la realizzazione dell’opera.

    Il Comitato segue con molta attenzione gli articoli sull’argomento e soprattutto le motivazioni addotte dal quotidiano, reputandole fin’ora alquanto superficiali e prive di consistenza.

    > Oggi 12/7/2011 nella prima pagina di LT Oggi viene titolato “Metro, il Comune non può abbandonarla” e a pag. 7: “Il Comune, a questo punto, dovrebbe pensare a mettere a punto le modalità di apertura dei cantieri perché il rischio vero è quello di dover sborsare troppi soldi per il deposito dei vagoni negli hangar della Translohr in Francia”. In pratica il quotidiano dopo aver rilevato che i costi di gestione a carico del Comune di Latina saranno non meno di 4 milioni di €/anno, propende per l’apertura dei cantieri per evitare il RISCHIO VERO, che sarebbe a dir loro quello del deposito dei vagoni negli hangar della Translhor. 

    – Premesso che un costo di gestione a carico del Comune pari a 4 mln €/anno (che è già relativo ad un ottimistico ma non prevedibile aumento del contributo chilometrico regionale da 1,9 €/km a circa 4 €/km) risulta ugualmente di gran lunga superiore a qualsiasi altra possibile ipotesi di risoluzione del problema, come ad esempio quella del contenzioso o della nullità contrattuale, ma anche semplice rescissione senza giusta causa (quest'ultima ipotesi comunque da evitare), in realtà come abbiamo più volte documentato anche nei post precedenti i costi di gestione a carico del Comune, allo stato attuale del contributo chilometrico regionale di 1,9 €/km, ammonterebbero a circa 250 mln di € in 30 anni, e cioè fatti i conti a non meno di 8 mln di €/anno di media).

     

    Tutto ciò senza aggiungere l’ulteriore costo gestionale a carico del Comune, cioè quello eventualmente ma verosimilmente dovuto ad un numero di viaggiatori paganti inferiore a quello previsto nella convenzione, pari a 8.448 al giorno. 

    Ci pare che il giornale esprima opinioni che seppur legittime perseguano altri fini rispetto a quello della tutela degli interessi del Comune e dei cittadini, e che inoltre tali opinioni assomiglino ad assiomi più di principio che di ragionamento, non avendo esposto nei vari articoli alcuna reale comparazione seppur di massima tra le varie ipotesi, oltre a non essersi adeguatamente informato neanche da chi tale analisi l’ha più volte proposta all’attenzione di cittadini, politica e stampa stessa.

     > Una curiosità che verte su una circostanza non di poco conto: l'articolo ci informa prima che: “La società francese Translohr infatti è già pronta per la consegna di 16 carrozze della futura metro, tutte già pagate dall’amministrazione comunale nello scorso mese di gennaio”. Per poi subito dopo dire che:  Un costo relativamente alto, circa 3 milioni di euro, inviati dal Comune a Duppingheim, città francese nella quale risiede l’azienda costruttrice, come prima trance di pagamento per le vetture”. 

    – Tanto per capire, a detta del giornale, le vetture sono state già tutte pagate come si asserisce nel primo capoverso o sono stati inviati solo 3 milioni, quindi circa un quindicesimo del costo di tutte le vetture, come si asserisce nel secondo? Non è dato sapere. 

    NB: se poi vogliamo dirla tutta il costo effettivo dell’opera risulta dalle carte essere pari a 140 mln di € e non 120 mln di € come riportato a pag. 6 del quotidiano (Il dato numericamente corretto è € 139.612.050,22).

     

    Ah, se la maldestra politica non si fosse mostrata completamente sorda ai richiami dei cittadini e approfondito i vari risvolti della questione più volte esposti dal comitato a tempo debito, cioè già dal 2006… 

     

    Massimo de Simone

    Pres. comitato Metro Bugia

    http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5dc0beec9/pag01.pdf 

    http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5dc0beec9/pag06latina.pdf 

    http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5dc0beec9/pag07latina.pdf