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Una scommessa da 100mila euro.

Allegato: BikeFamily.jpg

Caro Direttore,

ci troviamo ancora a parlare di progetti, di finanziamenti approvati, di inizio lavori, ma… di piste ciclabili ancora niente!

Doveva essere realizzata la pista sulla strada di via Nascosa, ma ancora niente!

Corriamo il rischio di pagare 150MILIONI di euro un tram mascherato da metro che va a 13km orari, quasi la metà della velocità di una bicilcletta…

Oggi, apprendiamo che il consiglio ha deliberato, su proposta del consigliere del PD Omar Sarubbo, un'investimento di 100mila euro per la realizzazione di piste ciclabili.

Bene! certo, ci fa sempre piacere.. meglio che niente!

Ma questo non significa investire sulla mobilità sostenibile! Questo non significa creare una rete di percorsi e piste in grado da collegare i luoghi di maggior interesse! Corriamo il rischio di creare delle "fettucce" che iniziano e finiscono, utili, sì, ma solo per fare jogging o una passeggiata sporadica.

Per parlare di "mobilità" bisogna pensare "più in grande"! Mettere i cittadini in condizione di spostarsi in sicurezza in una città completamente pianeggiante e con larghe strade! Cominciamo ad aumentare i "sensi unici" dedicando una parte della carreggiata alle bici!

Non dobbiamo inventarci niente, è sufficiente vedere come le più belle città europee hanno progettato e realizzato un sistema di "convivenza" tra le auto, le bici ed i pedoni.

Latina CiclAbile, vuole ricordare che a Padova, da quando è stata realizzata la metro di superficie identica quella prevista per la nostra città, si sono verificati circa 500 incidenti di cui uno mortale di biciclette che sono andate a finire nel binario killer della Metro.

Per questo crediamo che sarebbe opportuno destinare finanziamenti maggiori alla realizzazione di una viabilità sostenibile, che potrebbe risolvere i problemi di traffico e di inquinamento, trasformando la nostra città in luogo più "attraente" e sicuro per i nostri figli e per un futuro sviluppo turistico del territorio. 

Bruno Mucci

Vice Presidente

di Latina CiclAbile – FIAB

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Nessuna risposta

  1. stefano ha detto:

    Condivido pienamente ciò che ha scritto, e aggiungo:

    E' ora di finirla di pensare alle piste ciclabili come luoghi dove "confinare" i ciclisti.

    I percorsi ciclabili devono essere intesi soprattutto in alternativa a quelli automobilistici nell'uso quotidiano. Per intenderci deve essere possibile andare in bici da casa in ufficio oppure a fare shopping, alla stazione delle autolinee o delle FS in totale sicurezza.
    Solo cambiando questo modo di pensare si riuscirà a concepire qualcosa di utile, oltreché dilettevole. E magari progressivamente diminuire il numero di auto in circolazione.

    Stefano

  2. Banzai ha detto:

    Da qualche anno sono state installate delle "BiciBlu" all'interno del Palazzo Comunale di Latina, per permettere ai consiglieri di spostarsi tra i diversi uffici dislocati per la città con il mezzo più adatto e sostenibile, dando ai cittadini un buon esempio. Risultato? Mai utilizzate! Si stanno rovinando senza essere mai utilizzate!

    Ci sono degli imprenditori che sono disposti ad investire sul Cicloturismo (una recente inchiesta della FIAB ci dice che potrebbe generare in Italia un'entrata di 350 milioni di euro l'anno) creando strutture ricettive e attività di promozione turistica, sfruttando i meravigliosi punti d'interesse presenti nel nostro territorio. 

    Invece In questi giorni si è addirittura proceduto alla nomina di un Direttore Minerario delle Terme di Fogliano e l’importo previsto del compenso per il periodo luglio/dicembre 2011 è di €. 11.666,70. Stiamo parlando di un progetto fallito ancora prima di nascere, un esempio di sperpero del denaro pubblico! Anni ed anni a pagare personale di un ufficio "fantasma" che continuano a tenere aperto!

    E' arrivato il momento di "invertire la rotta", cominciare a pensare al nostro territorio, come un piccolo paradiso alle porte di Roma, con tante risorse naturali da tutelare e valorizzare, di creare occupazione attraverso opere di ricettività turistica. Il Trentino vive di turismo, ma ha un'infinita rete di alberghi e case in affitto, mentre a Latina continua inesorabilmente lo sviluppo dell'edilizia abitativa, spesso finalizzato al riciclaggio di denaro sporco o al dominio delle lobby del cemento con intrecci di enormi interessi tra il mondo politico e quello imprenditoriale.

    Latina CiclAbile ha l'importante ruolo di promuovere la mobilità sostenibile, attraverso progetti di sensibilizzazione e promozione del territorio. Domenica prossima abbiamo organizzato una traversata del Parco Nazionale del Circeo in bicicletta, proprio per offrire la possibilità ai cittadini di conoscere delle realtà "esistenti" che aspettano solo di essere "fruite". Il nostro scopo è anche quello di "marcare stretto" l'amministrazione comunale alla realizzazione di piste e percorsi ciclabili dentro e fuori la città.

     

  3. Vincenzo ha detto:

    Diciamolo chiaramente e senza ipocrisie, andare in bici nelle città italiane è pericoloso. Lo è per ragioni diverse: automobilisti indisciplinati, infrastrutture inadeguate, traffico automobilistico assolutamente incontrollato.
    Ogni giorno ci proponiamo di utilizzare la bicicletta per gli spostamenti quotidiani, ma quello che vediamo nella realtà è un pericolo costante fatto di incroci, marciapiedi, viali e piazze invasi da auto prive di controllo. Il ciclista sembra un moscerino da spazzare via. Solo una seria politica riformatrice del trasporto urbano potrà dare una mano alla diffusione di una mobilità dolce.

    Vincenzo

     

  4. emmeti ha detto:

    Sono appena rientrato dalle vacanze ed ecco che trovo una bella discussione a cui non sono insensibile. 

    Concordo in toto con tutti, in più vorrei aggiungere che la mobilità sostenibile di cui oggi in molti si riempieno la bocca probabilmente è destinata a restare una chimera. Alcuni anni or sono, feci un viaggio in Danimarca e rimasi positivamente stupito del rispetto che gli automobilisti dimostravano nei confronti dei ciclisti e dei pedoni. Proprio ieri, ho fatto un piccolo giro in bici con mio figlio, in poco più di mezz'ora ho incassato suonate, qualche mandata a quel paese e forse ancora di più. Faccio notare che per insegnare il C.d.S. a mio figlio, sulle strisce pedonali lo faccio scendere dalla bici per condurla a mano, ed è proprio in quel momento che ti mandano a quel paese, perchè non riconoscono che stai rispettando il codice e come mosca bianca devi essere schiacciato.

    Latina è diventata proprio uno schifo di posto e già da tempo medito un trasferimento in un luogo più civile. spero che un giorno mi sarà data l'opportunità di andar via o meglio che le cose cambino, ma anche questo penso che resterà solo un sogno.

    Un saluto. Maurizio

     

  5. anna ha detto:

    Aggiungo un’altra cosa. Latina è una città con un discreto sviluppo di abitazioni individuali, villette, case a schiera, dove parcheggiare una bicicletta non costituisce problema. Ma non tutti vivono in questa tipologia e hanno questa opportunità. Non so quanti di voi abitano in condomini senza posti macchina e dove chi possiede una bicicletta e la vuole usare come mezzo di trasporto ha come alternativa quella di caricarsela in spalla, portarla al proprio piano, se manca l’ascensore, oppure… rinunciarci.  Questo perché attualmente non è possibile parcheggiare le biciclette negli spazi comuni dei condomini, perché ledono il diritto privato.

    Sapete quanto incide questa limitazione sull’utilizzo quotidiano della bicicletta? Io credo moltissimo, proprio perché si pone come ulteriore ostacolo ai già tanti limiti posti da una città mancante di una politica di trasporto pubblico serio.

    Molte città stanno adottando dei cambiamenti. La Città di Torino, ad esempio, nell'ambito di un programma politico volto a ridurre l'inquinamento urbano dovuto al traffico, è da anni impegnata a promuovere la diffusione dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto non inquinante e ad agevolare quindi coloro che utilizzano la bicicletta al posto dell'automobile per i loro spostamenti non soltanto nel tempo libero, ma soprattutto per i tragitti casa scuola e casa lavoro.
    Ecco cosa ha fatto. Al fine di consentire il parcheggio della propria bicicletta nei cortili dei condomini, il Consiglio Comunale ha approvato il 20 Febbraio 2001 con deliberazione n. 21 la modifica del Regolamento Edilizio e del Regolamento di Igiene 

    "In caso di nuova edificazione o di ristrutturazione edilizia ed urbanistica ed in tutti i luoghi previsti dall'articolo 7 della L.R. 33/1990, devono essere ricavati appositi spazi destinati al deposito delle biciclette, nei cortili, o in altre parti di uso comune dell'edificio, in misura non inferiore all'1% della superficie utile lorda oggetto di intervento".

    E ancora:  "In tutti i cortili esistenti, o di nuova edificazione, deve essere consentito il deposito delle biciclette di chi abita o lavora nei numeri civici collegati al cortile".

    E’ importantissima questa norma, perché il Regolamento Comunale, in quanto vincolante rispetto ai privati, prevale anche laddove il regolamento condominiale vieta il ricovero delle biciclette nei cortili.

    E noi abitanti di Latina, nonchè rappresentanti di Latina Ciclabile, cosa facciamo, stiamo a guardare?

    Credo che anche per noi sia il momento di proporre con forza questo cambiamento. Chiediamo esplicitamente alla nuova amministrazione di Latina di modificare il Regolamento Edilizio e il Regolamento Igiene a favore del deposito delle biciclette negli spazi condominiali. Sarebbe davvero un gesto forte ed esplicito a favore di una mobilità a misura di cittadino.

    Anna