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Moscardelli: giunta incompleta e maggioranza spaccata

La giunta nasce incompleta e la maggioranza è già spaccata. Di Giorgi esordisce con una Giunta incompleta non essendo state attribuite numerose deleghe e che non sono rappresentati sia il PdL che la lista Polverini. Si riprende esattamente dalle divisioni e dalle spaccature che hanno paralizzato per anni il Comune di Latina e che hanno portato allo scioglimento anticipato. Sarebbe stato necessario un segnale alla Città con una maggioranza coesa e con una giunta subito in pista per affrontare le gravi emergenze di Latina. Invece, si riparte secondo i riti più deleteri della politica con deleghe saranno assegnate in seguito, con una maggioranza che non si riconosce nelle scelte e che si sente penalizzata. Dopo l’errore di fare subito epurazioni dei dirigenti senza configurare una nuova organizzazione della macchina amministrativa per poi fare le scelte con i dirigenti ritenuti più adatti a rendere possibile la realizzazione del programma del Sindaco, si parte male con la Giunta incompleta e poco rappresentativa dei consiglieri comunali. Il risultato sarà la paralisi del Comune già per errori di impostazione, oltre che per le insanabili fratture politiche. Gli unici soddisfatti si chiamano Fazzone, Cirilli e Rampelli mentre escono con le ossa rotte i consiglieri del PDL e la Polverini che hanno portato valanghe di consensi, trascinando per i capelli un Sindaco che ha preso 7 punti percentuali meno delle liste che lo hanno sostenuto. Fazzone ha messo e metterà le mani sulla struttura dirigenziale mentre i suoi consiglieri sono stati utilizzati (sfiducia a Zaccheo) e continueranno ad essere utilizzati (pressioni a Di Giorgi) solo come massa di manovra senza alcun riconoscimento politico. Qualche nomina postuma di assessori PdL arriverà ma il dato politico è uno schiaffo a chi aveva fatto cadere Zaccheo, a chi si era dovuto piegare prima alla candidatura di Cirilli e poi a quella di Di Giorgi non avendo alcun riconoscimento politico dal “Capo” di Fondi e che oggi mestamente si appresta a far valere in Consiglio il grande consenso ricevuto ( così recita il comunicato). Cirilli, Sindaco insieme a Di Giorgi, si occuperà di tutte le operazioni più importanti (es. rifiuti e porto) mentre Rampelli mette le mani sull’urbanistica con un tecnico che aveva tentato di inserire nella Giunta Alemanno, ma da quest’ultimo escluso. Vista la paralisi del Comune di Roma, la destra romana si lancia su Latina, presa d’assalto tra Fazzone e Rampelli. La Polverini esce male, come le capita spesso ultimamente: ha fatto fuoco e fiamme per scalzare Cirilli, per poi ritrovarsi Di Gio rgi che è in cordata con Cirilli, che hanno come referente Fazzone e alternativi all’ex delfino Cusani, oggi con Di Giorgi e Cirilli al comune di Latina meno importante nella galassia di Fazzone. La Polverini che doveva ridimensionare Fazzone gli ha consegnato Latina. L’UDC incassa il dovuto avendo salvato Fazzone e il PdL con il suo 5%.

Latina, 18 giugno 2011
Claudio Moscardelli

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