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Moscardelli interviene sugli alloggi popolari

A fronte di un fenomeno sempre più pressante che sta assumendo i caratteri di una vera e propria emergenza sociale (sono 1.800 le richieste di assegnazione di alloggi popolari), le amministrazioni passate hanno dimostrato una evidente indifferenza: l’ultima area assegnata a Latina è quella di Via Londra (primi anni ’80).
Al di là della volontà politica di corrispondere alle esigenze delle fasce sociali è evidente che vanno ipotizzati modelli innovativi di reperimento delle aree.
L’alloggio sociale va inteso come un servizio economico di interesse generale, al pari di altri servizi  così da poter utilizzare anche per esso l’utilizzo delle cosiddette “aree a standard”; a conforto di tali tesi è peraltro intervenuta la legislazione nazionale (decreto del Ministro delle Infrastrutture Di Pietro) che ha dato una definizione legislativa dell’alloggio sociale, in ottemperanza di una direttiva della Comunità Europea.
Tali aree, destinate urbanisticamente alla realizzazione di funzioni o servizi per la collettività quali parchi, scuole, uffici pubblici, risultano inutilizzate.
Il ricorso a queste aree rimaste libere rappresenterebbe non solo l’occasione i abbattere i costi dei terreni, ma costituirebbe anche un’opportunità per:
–        riqualificare aree oggi residuali o degradate e non fruibili da parte dei cittadini;
–        realizzare quartieri di piccole dimensioni diffusi sul territorio ed integrati nel contesto urbano;
–        realizzare servizi e aree di verde attrezzato realmente fruibili

E’ un mio preciso impegno procedere sin da ora alla mappatura delle aree comunali inutilizzate destinate a servizi, in modo da poter disporre di uno strumento operativo attuabile sin dai primi giorni di mandato.

 

Il Candidato Sindaco

Claudio Moscardelli

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