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Sacchetti di plastica addio dal 2011

E pensare che anni fa si pensava che l’invenzione dei sacchetti di plastica fosse una delle “innovazioni” più importanti del secolo. Adesso invece dovremo accontentarci di sacchetti in carta o materiali biodegradabili, più rispettosi dell’ambiente. Ovviamente si dichiarano liete della decisione le associazioni ambientaliste, che avevano paura di ulteriori proroghe, soprattutto da parte delle aziende che producono plastica.

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  1. Matteo ha detto:

    Non possiamo che essere tutti felici che per una volta tanto siamo i primi a fare questa bellissima iniziativa in Europa! Via i sacchetti di plastica che sono un disastro per l'ambiente, bisogna usare le buste multiuso che ci fanno risparmiare moltissimo e sono riutilizzabili.

  2. Vincenzo ha detto:

    Le statistiche di Legambiente dicono che ogni italiano registrato all’anagrafe, utilizzi circa 300 sacchetti di plastica non biodegradabili all’anno, per un totale molto prossimo ai 20 miliardi all’anno solo in Italia (se li stendessimo si arriverebbe a coprire un’area vasta come la Valle d’Aosta). Il loro peso è di circa 260.000 tonnellate (di polietilene – PE), di cui il 28% circa diventa rifiuto. Il dato allarmante è che un singolo sacchetto rimane nell’ambiente, prima di essere degradato, da un minimo di 15 ad un massimo di 1000 anni, con danni incalcolabili per l’ambiente e ingenti costi a carico delle amministrazioni.

     

  3. DeMoN3 ha detto:

    Onestamente la notizia mi ha lasciato perplesso, principalmente per 3 motivi:

     

    1) I sacchetti biodegradabili o di carta, per quanto resistenti possano essere, non lo saranno mai come quelli di plastica. Chi è abituato a fare la "spesa grande" nel weekend (un pò tutte le famiglie in cui lavorano entrambi i partner) e si portava a casa 4-5-6 bustone della spesa, come farà ora con i sacchetti biodegradabili/ di carta? Non c'è "ma" che tenga, non hanno la robustezza (io mi regolo con quelli che hanno dato per la differenziata, se ce ne sono di molto più robusti ben venga) che hanno quelli di plastica…

     

    2) L'alternativa è usare le "sportine" multiuso, ma sempre di plastica sono…a quel punto anche il classico sacchetto di plastica andava bene, basta portarselo sempre appresso anzichè comprarne uno nuovo ogni volta. A Milano non è così raro vedere situazioni del genere, in quanto in TUTTI i supermercati il sacchetto viene fatto pagare qualche decina di centesimi e, quindi, la gente era abituata a portarselo da casa…

     

    3) Con la raccolta differenziata obbligatoria il sacchetto di plastica non finiva già nella sua giusta collocazione? Gli unici che potevano "farla franca" sono quelli per l'indifferenziata, ma facendo la raccolta differenziata (umido – plastica – carta) di indifferenziata ne restava veramente poca, quindi pochi sacchetti usati a tale scopo…

     

    No, veramente, non capisco il perchè di una simile manovra, se non per garantire un facile guadagno (scommettiamo che i sacchetti che venderanno ora ai supermercati avranno un costo sensibilmente maggiore rispetto a quelli attuali?) a chi produce sacchetti.

  4. Vincenzo ha detto:

    Per quanto mi riguarda, da anni riutilizzo sempre gli stessi sacchetti che ho in quantità suffiente nel portabagagli della mia macchina. Ultimamente ho acuistato due-tre sacchetti di grosse dimensioni in tela e devo dire che non sento assolutamente la necessità del "vecchio" sacchetto in plastica.

    Vincenzo

     

  5. mel ha detto:

     2) L'alternativa è usare le "sportine" multiuso, ma sempre di plastica sono…

     

    No, le "sportine" sono anche in tela, come ha detto anche Vincenzo, e sono oltretutto molto più resistenti anche delle vecchie in plastica.

    Basta volerlo…

  6. Vincenzo ha detto:

    Sarà perchè si devono ancora esaurire le scorte, sarà perchè ……………… fatto sta che dal 1 gennaio ad oggi NON ho mai ricevuto da NESSUNO la "nuova" busta dai commecianti dove mi sono recato per fare acquisti  (abbigliamento e alimentari).

    E voi ?

    Vincenzo

     

  7. cattivik ha detto:

    Oggi ho ricevuto per la prima volta un sacchetto in mater-bi da Panorama.

    Sicuramente moooolto meno resistente (e più costoso) del vecchio sacchetto in PE, sicuramente quello che prima entrava in un sacco in plastica ora va distribuito in almento due sacchi in mater-bi, altimenti cede… 

    Anch'io nutro dubbi su quest'iniziativa: i vecchi sacchetti venivano sicuramente riutilizzati diverse volte prima di finire fra  i rifiuti, ma ancora con la loro funzione di "recipiente", quindi non dei veri e propri rifiuti…

    Adesso toccherà acquistare dei sacchi appositi per i rifiuti, ed usarli solo ed unicamente (ed una sola volta) per quello scopo, sempre di plastica in discarica si tratta… a mio avviso si stava meglio prima!

  8. Freddy ha detto:

    Beh, francamente non credo che prima si stava meglio…

    inoltre c'è sempre l'alternativa dei sacchi di stoffa..

    speriamo solamente che la gente si abitui a questa nuova metodologia

    Freddy

  9. Vincenzo ha detto:

    Sacchetti di plastica: gratis fino a esaurimento scorte

    Dal 25 dicembre è stata vietata la vendita dei sacchetti di plastica non biodegradabili e possono però essere ancora distribuiti fino a esaurimento scorte. Ma non devono essere pagati

    La legge parla chiaro. Non è concessa la vendita di buste non biodegradabili dal 1° gennaio 2011, è soltanto concesso l’utilizzo delle scorte residue purché la cessione avvenga in maniera gratuita. Il legislatore è stato chiaro. Si è voluto introdurre una fase di transizione che non desse adito a speculazioni economiche azzerando di fatto il valore commerciale di questi oggetti inquinanti.